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I tumulti della fame [...] Milano [...] di [...] (in alto) e nella [...] destra). I potenti, che credono [...] ogni sopruso, e non sanno che possono [...] vicende della storia e dalla punizione divina: [...] Rodrigo, [...] conte Attilio. Gli intellettuali al servizio [...] cui si esercita [...] e il disprezzo [...] don Abbondio, Azzeccagarbugli, per [...] Ferrante. Tutti questi personaggi, caratterizzati [...] individualità psicologica, vivono in un mondo reale [...] palazzotto del signore e il villaggio dei [...] dei ricchi e le magre cene dei [...] diplomatici ad alto livello degli uomini politici [...] oratoria di [...] Cristoforo, le strade polverose, [...] viaggi, le sommosse e i grandi avvenimenti [...] la peste. Mai nessuno scrittore italiano [...] narrare con tanta forza, con tanta verità, [...]. Nessuno aveva mai avuto [...] far protagonista della propria opera due popolani, [...] tal modo il diritto alla storia delle [...] aveva con tale evidenza subordinato i potenti [...] aveva mai mostrato tanto amore per la [...] e la realtà delle anime. Nasce così anche in Italia [...] romanzo moderno. E la [...] portata storica non è [...] valutata, se anche un uomo come Gramsci [...] nei suoi confronti le riserve a cui [...]. Nuoce al Manzoni [...] della chiusura moralistica, della cultura [...] umana, del moderatismo paternalistico che [...] ma parte della [...] vita, quando si chiuse il [...] creativo ed egli subì un rapido processo [...] e di involuzione (durante il [...] egli rinnegò, in un certo senso, la [...] stes-sa opera). Nuoce ancor più al [...] zoni il confronto sempre [...] grandi scrittori realisti russi e francesi . Ma in entrambi i [...] di [...] Nel primo perché si [...] Manzoni della maturità, le tare del Manzoni invecchiato. Nel secondo perché non [...] di alcune date. In quanto a [...] a cui troppo di [...] il Manzoni [...] evidente stortura storica e [...] proposito riduttivo, doveva seguire a mezzo secolo [...] ormai dietro di sé una splendida tradizione [...] soprattutto [...] fermento creativo e intellettuale [...] dei pensatori democratici della Russia ottocentesca. Il Manzoni, invece, ebbe [...] Italia [...] predecessori e contemporanei di troppo più piccoli [...] lui a precedere De Sanctis, e non [...]. Ha superato così i [...] ha conferito una precisa e originale fisionomia [...] ha inventato il perso-naggio moderno, il personaggio [...] invano cercheremo [...] nel teatro alfieriano; ha [...] la reverie lirica e il mero patetico; [...] nella narrazione uno spirito religioso polemicamente [...] (mentre la Francia [...] esprimeva, a livello cattolico, [...] Chateaubriand); ba sottratto alla storia il carattere [...] scenografica e ne ha rappresentato invece la [...] il destino degli uomini, grandi e piccoli; [...] i personaggi senza [...] la natura individuale al [...] una prov-videnzialità [...] e ha piuttosto insistito [...] della responsabilità morale di ogni individuo aprendo [...] più sottile, penetrante e anche spregiudicata analisi [...] la legittimità artistica dei personaggi negativi anticipando [...] dei grandi romanzi realisti; ha saputo soprattutto [...] sapiente dei vari piani del romanzo, eliminando [...] divagazione esorbitante e ogni compiacimento edonistico, e [...] raccordi a distanza e ben [...] corrispondenze interne, [...] organismo romanzesco perfettamente equilibrato». Lungi [...] mortificati, dunque, dal confronto con [...] russi e i francesi, I Promessi sposi appaiono in [...] giusta prospettiva storica [...] come gli antesignani del grande [...] storico realistico [...]. Questo è il posto [...] e la luce sotto la quale essi [...] valutati e gustati. Quanto la riduzione televisiva [...] della ideologia che li sottende, della situazione [...] ispira, del ritmo narrativo che li sorregge, [...] lettore. La nostra impressione è, [...]. ///
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La nostra impressione è, [...].