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Possono coabitare con la [...] divorandosi reciprocamente. È Ismail [...] a pronunciare queste parole: [...] esule a Parigi (a Roma in questi [...] convegno del premio Feronia) non è certo [...] tra i tanti perseguitati da un regime. Anche sulla crisi che [...] Paese, ha preso posizioni giudicate negativamente da [...] di rifugiarsi nella «ville lumière», preferendo alle [...] salotti intellettuali. Ma [...] è pur sempre un [...] altri nove scrittori che Paolo Mattei ha [...] «Esuli» (minimum fax, 228 pagine, 18. Presentati da [...] gli esuli scelti [...] non vivono tutti realmente fuori [...] loro paese: [...] Hrabal (scomparso poco dopo [...] Rachid [...] e Alda [...] hanno scelto di far sentire [...] loro voce «dissonante» rimanendo a casa, scegliendo esistenze a [...] poco «scomode». La poeta [...] è stata scelta per [...] da un paese che [...] relegata nel buio delle [...] (ancora oggi lotta per [...] scelta di vivere da donna e artista [...]. [...] vive invece clandestino nella [...] Algeria, [...] dal 1983, in seguito alla pubblicazione del [...] nessuno conosce il suo [...] da travestimenti, fa la guida nel deserto. Ma più che di [...] (forse la [...] è la migliore intervista [...] condizione delle donne algerine, che versano in [...] sue, private dai fondamentalisti della loro dignità [...]. La paura comunque resta: [...] intellettuali non ti risparmia: «E la paura [...]. /// [...] /// Ha sempre abitato in [...]. Cerco di [...] a colpi di vodka [...] nel deserto, il più grande e solitario [...]. Sempre questo ritmo anormale delle [...] palpitazioni. A quando risalgono?». Negli altri -Jorge Amado, [...] Brodskij, Juan Carlos Onetti, Luis Sepùlveda, [...] Sinjavskij, [...] Juan Carlos Onetti -è [...] di dare voce alla memoria attraverso la [...] modo di sopravvivere, rimarcare [...]. E con questa, la [...] oppressori che minacciano libertà sociali e individuali. Onetti, che da Montevideo [...] in Spagna per sfuggire al regime che [...] e incarcerato dopo la pubblicazione di un [...] rilasciata poco prima di [...] pranzava vicino al mare con [...] presidente Louis [...] e lui diceva: «Io [...] a nessuno, perché dovrebbero uccidermi? E invece [...] militari, infiltrandosi persino con dolcezza, ogni giorno [...]. E non era mai [...] in Uruguay, né in Argentina, dove «non [...] vera democrazia. È solo [...] di democrazia, strettamente sorvegliata dai [...]. Monica Luongo Scrittori esuli [...] libro di Mattei Parla il pensatore Hakim Bey, [...] e delle «zone temporaneamente autonome» Più immaginazione, [...] Per una vittoria [...] sul Media Il filosofo [...] vero nome è Peter [...] Wilson) è in Italia [...] di incontri. E fra le tante proposte [...] dei [...] anche un messaggio controcorrente: «Smitizziamo [...] Rete, recuperiamo [...] libertario». /// [...] /// Tutto il [...] protoplasmatica, tutto il movi-mento è [...]. Da questo punto di [...] come morte, ces-sazione, cristallizzazione, silenzio alieno». Bastano poche parole per sintetizzare [...] ontologi-co, radicale di Hakim Bey. Il pensato-re americano, che [...] fino ad oggi di uno pseudonimo per [...] suo vero nome è Pe-ter [...] Wilson) e sottrarsi alla [...] è in questi giorni in Italia. E sta mandando in fibrillazione [...] circuiti [...] nostrano. Hakim Bey è autore [...] (Zone Temporaneamente Autonome), un [...] afferrare il concetto di «nomadismo psichico», inteso [...] geografiche, di grup-po politico, alla ricerca di [...] costruzione dei rapporti umani e nei confronti [...]. Il pensiero di Hakim Bey [...] corpo alla metà degli anni [...] con [...] della rete telematica e [...]. Dalle« Iso-le nella rete», [...] isole nella realtà è breve. Secondo Bey, in un [...] dai confini degli [...] il potere ha bisogno [...] terri-torio, di tracciare delle mappe per esercitare [...]. Ma le map-pe, per quanto [...] non sono mai perfette. Tra queste e la [...] così dei buchi, delle falle [...] incontrollate in cui le [...] possono fiorire. Sono momenti di fe-sta [...] il gusto della gra-tuità e del dono [...] azioni improvvise di rottura e sabo-taggio. Per questo la [...] è sempre in movimento [...] la stessa facilità con cui appare, prima [...] dagli apparati [...]. Intrecciata a questo tipo di [...] scorre la critica del Media (plurale, ma declinato al [...] come strumento che [...] la realtà e la costruisce [...] una sola [...] e alla [...]. [...] verticale, «Media-ta» e aliena-ta, Bey [...] nei «Saggi [...] (Shake, 1995) contrap-pone una comunicazione [...] immediata, basata sul contatto [...]. [...] come pratica, come gioco [...] essere «Media-to», non rischia di essere oggi [...] In [...] termini, il rifiuto radicale di una tecnolo-gia [...] ri-schia di portarti fuori strada in un [...] serve sempre più della tecnologia per comunicare, [...] «In [...] certo senso sì, ma in un al-tro, [...]. Non ho mai detto che [...] me-dia siano sempre [...] sarebbe una semplificazione eccessiva. Tut-to è mediato; la [...] abbiamo del mondo è mediata dai sensi. La questione è se la [...] diretta o se, al contra-rio, ci [...] essa. [...] era [...] sperimentale di studio, non un [...] che propo-neva di usare i media contro la me-diazione. Il problema con cui [...] è quello della tirannia esercitata dalle immagini; [...] dei muri, il capitale è diventato il [...] e tutto ciò che avviene è sussunto [...]. È indispensabile al-lora sviluppare una [...] in difesa [...]. Non potremo mai avere [...] completamente pura e incontaminata (neanche [...] inte-ressa), ma ci sono vari gradi di sus-sunzione nel Media. Tra [...] la sussunzione totale, esistono dei [...] intermedi in cui sperimenta-re il piacere [...] delle cosiddette [...] co-me le chiamano gli [...]. Quan-do suggerisco di scomparire [...] intendo avviare un proces-so di [...]. Credo piuttosto nel potere [...] non è [...] o lo scompar-so, ma [...] che non è ancora stato visto, o [...] aspettando il momento giusto per ricomparire. E quindi, parados-salmente, il [...] potrebbe trasformarsi nella forza [...]. Nei saggi [...] tu dividi i media in [...] settori e stabilisci una gerarchia in base al [...] consentito da ciascuno di essi. Secondo un giornale come [...] (la rivista che ha [...] Bey [...] Roma, [...] ogni forma co-municativa può [...] di come viene impiegata. Anzi, solo attraverso la [...] flusso fortemente contaminato tra i diversi linguaggi [...]. Ma la mia esperienza [...] che questo finora non è mai avvenuto, [...] hanno sempre recu-perato ogni impulso creativo, persi-no [...] a scopo ri-voluzionario dai dadaisti o dai [...]. [...] pubblicitario con della ver-nice finta, [...] in basso campeg-gia una scritta simile a un graffito [...] recita [...] è [...]. Questo è proprio il [...] che è terrificante, perché significa che [...] pubblicitaria capisce perfettamente quello [...]. È una specie di incubo [...] Alice nel Paese delle Meraviglie, dove qualche strana bestia [...] cammina dietro [...] sul collo. Guardiamo alla storia del [...] produrre, ma soprattutto per distribuire, un film [...] tecnica. Il che ti impedi-sce [...] che siano visti da un pubblico ampio. Negli anni [...] a New York diverse [...] sperimentali, anche europei, ma oggi tutto questo [...]. Se poi guardiamo ad Internet, [...] dire che esiste ancora uno spazio vuoto, [...] mentre i Titani [...] si scontrano. Ma quello che [...] era uno spazio pubbli-co [...] a poco privatizzato, e lo spazio tattico [...] in una specie di rovina romantica in [...]. Quando scrissi [...] nutrivo nei confronti delle potenzialità [...] Rete una fiducia che oggi ho [...]. Il tuo ultimo libro, «Utopie [...] (Shake, 1996) studia anche [...] rinascimentale e svi-luppa una visione [...] del [...]. [...] può essere al giorno [...] una [...] è necessario distinguere diversi tipi [...] esoterismo. [...] del-le origini coincide ad esempio [...] lo sciamanesimo. Lo sciamano non è [...] è un mediatore tra [...] e il Paradiso, ma [...] rapporto con spiri-ti e forze, [...] presenti al re-sto della [...]. Possiamo ipotizzare che esista [...] tradizione se-greta che prosegue da quel tempo [...] che vedere con i veri desideri umani, [...] diretta. Questo tipo di conoscenza [...] nel corso dei secoli. In questo senso possiamo parlare [...] un [...] che rifiuta la mediazione cristiana [...] protestante in favore [...] diretta. Da un punto di [...] dire che lo sciamanesimo continua a tornare [...] noi lo associamo a qualcosa di [...]. E secondo me continua [...] oggi, il che è estremamente importante». Marco [...] Un brano di un [...] Hakim Bey «Siamo [...] E il nostro nemico [...] Hakim Bey Il seguente brano è tratto [...] Bey «Via Radio, saggi [...] Shake Edizioni Underground, 1995. In quanto atti creativi [...] risultato più esterno [...] e non sono né [...] quando vengono realizzati da tutti e per [...] prodotti, ma non riprodotti -quando vengo-no condivisi, [...]. Certo, questi atti, vengono [...] mediazione con qualche limite, come tutte le [...] sono ancora divenuti forze di alienazione estrema [...] da una parte e qualche ignorante «laico» [...]. Media diversi mostrano quindi [...] mediazione e posso-no [...] essere classificati su quella [...]. Tutto dipende dalla re-ciprocità di [...] che potrebbero [...] chiamati «quanti [...]. Nel caso del rapsodo [...] visioni per la tribù una grande quantità [...] il so-gnare attivamente deve essere an-cora fatto [...]. Essi de-vono partecipare [...] del [...] e richiamare immagini dalle [...] di potenza creativa per completare [...] del rapsodo. Per costruire la no-stra [...] tutti i media, possiamo iniziare a parago-nare [...] con il teatro europeo del diciottesimo se-colo [...] Nietzsche. In [...] nulla della visione origi-nale (o [...] è veramente pre-sente. Gli attori sono specialisti [...] è composto dai non addetti ai lavori, [...] vengono trasferite varie immagini. Il pubblico è passivo, [...] in silenzio e al buio, im-mobilizzato dai [...] questa esperienza delegata. Perlomeno, in teatro, gli attori [...] gli spettatori sono fisicamente presenti nello stesso spazio e [...] permette la creazione di ciò che Peter [...] chiama [...] catena [...] la famosa magia del teatro. Col film invece la [...]. Sempre uguale a se [...] nega in realtà al proprio pubblico di [...]. /// [...] /// [...] produce, voi consumate. Ciò nondimeno la radio [...] lavoro immaginativo [...] di quanti ne lasci [...] spettatore. No, non è ve-ro: [...] è ancora più in basso. Ma la tv è [...] cui si ri-ferivano i [...] quando si ri-ferivano allo [...]. La televi-sione è il [...] desidera sconfiggere più di ogni altro. Libri, teatro, film e [...] che Walter Benja-min chiamò la «traccia utopica» [...] le vestigia di un impulso contro [...]. La tv, invece cominciò [...] quella traccia. Per questo abbiamo bisogno [...] ge-rarchia dei media, strumento per misurare il [...]. Più o meno, quindi, [...] è liberata e condivisa, tan-to più utile [...]. /// [...] /// Alastair [...] e la giovane Jaki Irvine [...] Mostra di Venezia Performance e [...] arte (irlandese) di frontiera Dalle [...] ricordano la guerra guerra civile agli spiazzanti [...] che oltrepassa i confini fra spazio e [...]. Cambridge protesta: troppi turisti Una [...] gloria della perfor-mance impegnata, Alastair [...] e una giovane autrice di [...] e [...] Jaki Irvine, [...] alla Biennale di [...]. [...] gene-rale è che il commissario [...] mo-stra [...] Mac [...] abbia scel-to due artisti il [...] lavoro ruotasse attorno [...] dei confini; confini nazionali, confini [...] arti dello [...] vita [...] non ha un padiglione nazionale [...] quindi la mostra sarà ospitata [...] Culturale Nuova Icona, 454 Giudecca). [...] è nato in Scozia [...] dal 1975 vive in uno dei quartie-ri [...] dove insegna e lavora [...]. [...] sospetto [...] nei confronti del sistema [...] e delle [...] ma anche la [...] volontà di lavo-rare in situazioni [...] dove [...] di operare in condizioni complesse [...] punto di vista sociale e politico. Questi caratteri fanno di [...] un artista mai uguale [...] sempre critico, sempre «politico»: una «figura chiave», [...] nel mondo della perfor-mance. La stessa scelta del [...] performance ha il senso di scavalcare un [...] arte e vita, che le correnti principali [...] prima metà del ventesimo secolo avevano mantenuto [...]. Le performance di [...] si ca-ratterizzano per essere di [...] du-rata e rivolte a [...] pubbli-co in azioni e in [...] tempo molto si-mili a quelli [...] come quando, alla [...] Li-ve [...] per [...] ore [...] ha abitato [...] da lui creata con vecchi [...] di cassa, piante, carrelli di supermercato e teschi di [...] pensata come una sorta di terribi-le apologo sulla società [...] con-sumi. A Venezia, [...] proporrà un lavoro che [...] Body [...] 1969-1996, presen-tata per la [...] Dublino alla fine dello scorso anno. [...] di fondo è quella di [...] le vittime della guerra civile stri-sciante degli ultimi ventisette [...] del Nord; a questo si [...] un progetto parallelo, sviluppato in un libro [...] intitolato [...] dedica-to alle vittime [...]. In entrambi i casi [...] nomi, intesi come veicolo di te-stimonianza e [...] una sinagoga praghese usata dai nazisti come [...] sot-tratti agli ebrei deportati e da lun-go [...] ha ritrovato le etichette [...] donne depredate dei loro averi; anche dei [...] Ir-landa del Nord dal 1969 -anno [...] dei disordini -rimane an-zitutto [...] di nomi, e [...] lavora a partire da [...]. Malgrado Jaki Irvine abbia [...] (è nata a Du-blino nel 1966) è [...] se-conda Biennale: nella scorsa edi-zione partecipava a General Re-lease, [...] mostra di giovani orga-nizzata dal [...] per supplire alla mancanza [...] «Aper-to». [...] partecipa, oltre-passando a ritroso [...] e lavora a Londra), in rappresen-tanza del [...]. I suoi [...] video e installazioni ruotano [...] del quotidiano: tra immagini, parla-to e colonna [...] Irvine [...] delle dissonanze minimali; nello svolgersi della narrazione [...] incongruo che la scompagina e apre la [...] associazioni di idee, non sempre rassicuranti: in [...] ha rilevato la critica, Irvine si rifà [...] del perturbante. Così avviene in Star, [...] dove la macchina da [...] piano a fuoco un lampadario di vetro [...] sottofondo un valzer di Prokofiev, mentre una [...] forte ac-cento tedesco racconta la storia di [...] chiede a un uo-mo di [...] altra vodka, fin-ché, completamente [...] sedia. Le atmosfere ro-mantiche di [...] -ha osservato Milou [...] -cozzano con il realismo [...] a questo si aggiunge [...] elemento straniante [...] della narratrice, che rende [...] di alcune parole. Anche in Irvine, come [...] lo scopo sembra quello [...] fattori sottili per aprire ampi varchi [...] e nella memoria. Claudio Zambianchi Gli accademici [...] Cambridge [...] i turisti: turbano la quiete della celeberrima [...]. Ieri la stampa britannica [...] dichiarazioni dei docenti, indispettiti dal traffico dei [...] le barche affollano il [...] visitatori si accalcano sulle rive. Richard Robinson citando [...] di [...] di alunni francesi» che [...] con i suoi schiamazzi studenti e studiosi [...] bagno nel fiume. Ma i gestori dei [...] tranquilli, il costo delle licenze è tale [...] dei natanti sarebbe svantaggioso. /// [...] /// Ma i gestori dei [...] tranquilli, il costo delle licenze è tale [...] dei natanti sarebbe svantaggioso. (0)
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