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Lavora a ritmi serrati, [...] prova in [...] generi, quindi può permettersi [...] di non az-zeccare, un film senza farne [...]. Mezzanotte nel giardino del [...] male arriva sugli schermi meno di un [...] Potere asso-luto, e va considerato un esperi-mento riuscito [...] cento, non di più. [...] regista ha riscritto in [...] come il western e il thriller, e [...] con esiti straordinari (anche come attore) in [...] I ponti di Madison [...]. Il melodramma sudista, torbido [...] si addi-ce assai meno. Inol-tre, il copione scritto [...] John Lee [...] sulla base di un [...] John Berendt si tra-sforma, a un certo punto, [...] giudiziario: ed è la parte più fiacca [...] del processo è sconta-to [...] di scena sono deboli, e spesso non [...]. Insomma, il film ha [...] di-fetti: è inerte come thriller e non [...] come melo-dramma. Ma Ea-stwood, forse, è [...] mondo sessualmente ambiguo che la storia scoperchia, [...] Sud [...] Usa un [...] alla Tennessee Williams: un [...] e di trave-stitismo, che il vec-chio ispettore [...] avrebbe liquida-to con un [...] oggi Clint rac-conta con pudore e con [...] del «politi-camente corretto». Saremo cattivi, ma un [...] Mezzanotte. Cusack è John [...] un giornalista di New York [...] quel di Savannah, Georgia, dalla rivista [...] and Country. [...] è di per sé biz-zarro: [...] «recensire» una festa di Natale organizzata ogni anno [...] milionario Jim Wil-liams (interpretato, questo [...] da un attore superbo: Kevin Spacey). Ma certo [...] non si aspetta che [...] prenda una piega tragica: durante la festa, Williams [...] Billy [...] il suo giova-ne amante, [...] che ne se-gue è, per Savannah, qualcosa [...] un evento mondano e lo scoperchiamento di [...] vi-pere. Nel quale il cronista [...] più coinvolto an-che suo malgrado, aiutato da [...] colore, Lady Chablis, che è [...] star della scena gay [...] Savannah; [...] da una vecchia sacer-dotessa [...] che lo guida nel [...] convinta che «per capire i vivi bisogna [...] i morti». Il finale è pirandelliano: [...] tra [...] e Così è (se [...] a tre versioni [...] di [...] e non sapremo mai [...] Williams [...] ucciso acci-dentalmente o in mo-do feroce e [...]. Inutilmente [...] scena, chiede a Williams [...] «La vita è come [...] ognuno ci vede quel [...] la risposta. Quanto mai pirandelliana, appun-to. È il versante del [...] di più: il finale è assai bello, [...] quel vecchio che porta a spasso un [...] anni (in mano ha solo un guinzaglio [...] «lavo-ro» gli assicura un vi-talizio) è il [...] un Sud degli Stati Uniti in cui [...] appare e i mor-ti camminano fianco a [...]. In fon-do è proprio [...] aliena ri-spetto ad altre parti degli Usa, [...] del film: una cultura sincretica, che mescola [...] di vita diversi e ap-pare incredibilmente esotica [...] al californiano Eastwood. Purtroppo il suo stile [...] non è il più adatto a [...] tutte le sottigliezze. Ci voleva un Douglas [...] o, per veni-re ad [...] Robert Altman: quando uscirà il suo [...] Man, [...] girato a Savannah, potrete [...]. Dal qua-le, ve lo [...] Altman [...] nettamente vincitore. Alberto Crespi ROMA. Il Sud come luogo [...]. Co-me meta di un [...] degli al-tri, in barba alla solitu-dine, alle [...] umano di que-sti anni. Ma anche co-me luogo [...] contro le arre-tratezze di una cultura immobile. Il «giova-ne» cinema italiano, [...] in-namorato del Sud. Pa-squale Pozzessere, Ga-briele Salvatores, Gianni Amelio [...] sono che alcuni degli autori che lo [...] suo modo, secondo le proprie corde. Al «gruppo», ora, si [...] Davide Ferrario che, baciato dal successo di Tutti [...] sforna Figli di Annibale (nelle sale il [...] dalla Colorado di Maurizio Totti e distribuito [...] Medusa), [...] «commedia pura», divertente e intelligente, che ci [...] Sud del tutto di-verso, colorato e religiosamente pagano, [...] popola-to da albanesi e vecchie [...]. Luo-go di arrivo di un [...] movie che parte da una rapina in banca a Milano. Un «ladro operaio» napoletano (Silvio Orlando), [...] e disoccu-pato, decide di tentare il colpac-cio [...] in Svizzera. Ma il caso vuole [...] «solitudine» si incroci con quella di un [...] (Diego Aba-tantuono) sposato con prole, [...] del [...] finanziario, il qua-le, da [...] fede-le compagno di cammino in gra-do di [...] del rapi-natore verso Sud, in Puglia e [...] Egitto. [...] partecipe della [...] vita e del suo [...] un giovane poliziot-to, per il quale è [...] dietro casa e famiglia. Sal-vo poi ritrovarsi con [...] (Va-lentina Cervi) al seguito, decisa anche lei a [...]. Il soggetto [...] scritto insieme. E anzi in un [...] anche Ser-gio Rubini che doveva avere la [...] Silvio Orlando». La sce-neggiatura (firmata anche da Abatantuono), poi, è venuta fuori un [...] alla volta, come una sorta [...] lavoro di gruppo. Il Sud è qual-cosa [...] dentro, è uno stato [...]. Trovare il Sud, per [...] è sfuggire alla solitudine e rifugiarsi in [...] vivere insieme». Così sono partiti e [...] regione, via via è venuta fuori anche [...]. Per caso, come tanti [...] ha fatto il suo ingresso anche il [...]. E così è stato». In tutto il film, [...] solo un bacio appassionato tra i due. E a chi gli chiede [...] que-sto ruolo potrà [...] problemi con il suo pubblico, Diego ri-sponde sicuro: «Se ci sarà una parte di pubblico [...] per questo mi abbandonerà, sarò ben felice di [...]. [...] di lavoro di gruppo Silvio Orlan-do dice ironicamente di [...] vissuto [...] soprattutto con Diego mi sentivo [...] un ring e Davide ci scrutava». Ma poi ag-giunge: «Questa [...] mia prima volta in una commedia pu-ra [...] simi-litudini con i film porno: tutte le [...] svegliare ec-citato, con la voglia di divertirti [...] costi». Di divertimen-to, infatti, parla [...] Abatantuono, [...] dice di non [...] intendere il lavoro [...] «se non come un [...]. E poi [...] la musica. Da sempre un tema [...] Ferra-rio. I [...] gruppo cult per più [...] ha firmato la colonna sonora di Tut-ti [...]. Mentre per questo film Ferrario [...] affidato ad un giovane gruppo emergente della [...] i Nidi [...] interpreti del brano degli [...] Figli di Annibale che [...] alla pellicola. Il gruppo seguirà con [...] presentazione del film a Torino (10 marzo), Bologna [...] e Milano (12 marzo). Intanto Davide Ferrario prose-gue [...] attività di docu-mentarista, che ha già al [...] coppia con Guido Chiesa, due bellissimi lavori [...] Parti-giani [...] Materiali resistenti. /// [...] /// [...] capodanno di Marco Risi [...] Monica Bellucci, Alessandro Haber, Iva Zanicchi. /// [...] /// Sugli schermi il film di Risi tratto dal racconto di Ammaniti Un capodanno a miccia [...] Tra commedia [...] e orrori [...] una metafora [...] anni Novanta. [...] sventrati, brandelli di carne e [...] facce post-atomiche, si di-stende lieve la vecchia canzone di [...] Harum A [...]. Bella idea chiudere così [...] e frastornante che vorrebbe non prendersi sul [...] pure, sottopelle, aspira alla Grande Me-tafora. A tre anni da [...] Branco [...] da polemiche e insofferen-ze, Marco Risi torna [...] un film a fortissime tinte in bilico [...] e orrore [...]. Definizione forse ba-nale ma per [...] volta non incon-grua: se non altro perché lo spunto [...] stato offerto [...] famoso racconto di Niccolò Ammaniti [...] capodanno [...] pubblicato nella raccolta Fango. E, del resto, il giovane [...] ha volentieri collaborato alla sceneg-giatura, eliminando qualche pre-senza minore [...] francese, ad esempio) e introducendo in sot-tofinale una serie [...] allucinazioni (il fantasma [...] norve-gese con figlia morta) un [...] in sti-le Lars Von [...]. Chi ha letto il [...] sono almeno una ventina i perso-naggi che Ammaniti [...] minuto per minuto, dalle 19. Ad uno ad uno [...] «atto-ri» della tragicomica vicenda. Ecco Monica Bellucci, bella [...] resa furente dal sospetto che il compagno Marco Giallini [...] la fac-cia con [...] frescona Francesca [...] ecco il gigolò Fiorellino [...] pagamen-to le serate della decrepita contessa Maria Monti; [...] borghesuccio Piero Natoli che ha appena ricevu-to [...] figli i sospirati fa-nali originali della macchina [...] ecco i tre ladri Ricky [...] Giorgio Tira-bassi e Natale Tulli [...] depre-dare qualche appartamento vuoto: e naturalmente rovineranno [...] Alessandro Haber, intento a [...] dalla «profes-sionista» Federica Virgili; ecco [...] suicida Ludovica Modu-gno che [...] per il marito giornalista (nella foto [...] Andrea Purgatori) disperso in Cambogia; [...] ventenni [...] Max Mazzotta e Claudio Santamaria [...] manica-retti della portiera emiliana Iva Za-nicchi; ecco [...] Adriano Pappalardo, una specie di «incredi-bile [...] in canotta che guida [...] del [...] Ter-me Football Club. È [...] pacchiana e stolida, vorace [...] e incat-tivita quella che anima «le Isole»: [...] capodanno [...]. Nel prendere in mano [...] Marco Risi impagina un film che parte [...] stravagante e si trasforma via via in [...] occhi aperti, tra corpi sfiancati dalla diarrea [...] mani tagliate di netto che finiscono tra [...] alla bocca e bambini schiacciati da televisori [...]. Fino alla catarsi, che [...] alcuni candelotti di dinamite [...] sotterraneo dove pulsa la [...]. Non va certo sul leggero [...] capodanno. E può darsi che [...] al sangue, disturbi qual-che anima bella. Ma non è quello [...] un film che sin [...] si propone eccessivo e [...] sottolineature comiche. Semmai funziona meno il [...] di-ciamo, realistica a quella [...] mentre il sonoro pompa [...] il clima ebbro della festa scatena i [...] capodanno si perde per [...] e sci-vola sul piano inclinato della far-saccia [...] battaglia tra borghesi e proletari sembra uscire [...] Strane storie di Baldoni). Ben fotografato da Maurizio [...] e ingegnosamente [...] da Luciano [...] il film è co-munque [...] perché pensa «in grande», rispecchia un approccio [...] composizione del cast e suggerisce qualcosa di [...] diffuso nel quale vivia-mo un [...] tutti noi. Formichine ubriache [...] di un cratere. /// [...] /// Formichine ubriache [...] di un cratere. (0)
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