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ANGOLO DI QUADRO SENSAZIONE DI [...] Tiepido e bianco era [...]. [...] era la gatta. Il seno alzava la [...]. La gatta graffiava il [...]. Le orecchie della gatta [...] seno. Rosa era la punta [...] il naso della gatta. Un segno nero sul [...] la gatta; poi verso altri [...] la gatta corse, nudo [...]. CHARLES C ROS (da Poeti [...]. Viazzi, Einaudi) Elenchi della [...] GIOVANNA ZUCCONI Ho un amico, pazzo e coltissi-mo, che [...] compi-lando elenchi. Elenchi di tut-to, purchè [...] cosa che gli interessi, la letteratura: i [...] del Novecento, i poeti italia-ni nati negli [...] Trenta, [...] grandi scrittori americani o coreani o afri-cani [...] tempi, i libri ambientati a Chicago e [...] Madrid, [...] più bei per-sonaggi della letteratura giappone-se o [...]. [...] quello che volete, la [...] e la più ardita tassonomia, e lui [...] di tasca certi suoi miste-riosi foglietti, fitti [...] di titoli. Allineati, ordinati, perfetti. È [...] mania, ma è anche una [...] dichiarazione [...]. Così il mio pazzo amico [...] e tiene sotto controllo [...] della [...] passione, la letteratura. Cambia in continuazione i [...] e promuove, stabilisce gerar-chie sempre nuove, straccia [...] le liste ormai defi-nitive in un apposito [...] un modo per star dietro alle oscil-lazioni [...] stabilire valo-ri, per non smarrire le scoperte [...] di lettore. Questa settimana volevo scrive-re, con [...] originalità, una pun-tata natalizia. Volevo raccontare come i [...] uno dei riti, o delle sciagure, di [...] presentano ai lettori le strenne, i libri [...] le feste, i libri da regalare. Ho davanti un mucchio [...] riviste, li guardo e li riguardo ma, [...] ho nulla da di-re. Perchè, sono tutti uguali, [...] stessa cosa. /// [...] /// Elenchi lunghi o corti, [...] corredati di copertine oppure no, compilati dalla [...] alle scelte personali di firme più o [...] elenchi. Forse è una sindrome [...] questo periodo tutti fanno la lista di [...] da comprare, del-la spesa per il cenone, [...] per [...] nuovo. Dun-que, anche dei libri. Sotto Natale, i giornali [...] si trasfor-mano allegramente in vetrine. Pas-sano in rassegna titoli [...] per categorie soltanto merceologiche: tipo, fasce di [...] presunti del de-stinatario del dono. Altre volte, è più [...] gli elenchi dei libri natalizi assomigliano un [...] che il mio amico maniaco scribacchia tutto [...] stabilire dei valori. Nel gran flusso disordinato [...] annata, quali sono stati [...] importanti? Quelli, in qual-che modo, «grandi»? A [...] elenco. Pago pegno [...] e dichiaro i miei [...] (quelli letterari, naturalmente, è di questo che [...]. [...] dei «cannibali», ho amato [...] tutti loro, un di-sarmante, umoristico giocoliere della [...] Barry Gifford (Baby cat face e Alzati e cammina). [...] che si è aperto [...] fantastico e fantapoli-tico di Stefano Benni (Elianto), [...] il «ritorno a ca-sa», alla più solida [...] Sebastiano Vassalli con Cuore di pietra. Ho amato David Grossman (Ci [...] a zigzag), che ha miracolosa-mente azzeccato il [...] per niente stucchevole, per raccontare [...] e il nuova-mente grande Philip Roth (Il tea-tro di [...] perchè ha ma-gnificamente dato [...] alla disperazione, [...] comicità della vecchiaia. Poi [...] Tobias Wolff: [...] del fa-raone è la [...] del-la guerra del Vietnam, a tutte le [...]. E [...] sicuramente, il West metafisico [...] McCarthy (Meridiano di sangue), [...] cavalca il mito ame-ricano. Altri paesaggi: la Praga [...] Klaus [...] (Due passi per Praga [...] Kafka); la Spagna inquie-ta di Javier [...] (Un cuore così bianco), [...] flemma e il fa-scino di un vero [...] le lande astratte e filo-sofiche della poetessa [...] il Nobel, [...] (Gente sul ponte). Infine [...] più fresco, per [...] poetessa, la perfida in-glese Stevie Smith: [...] ieri leggevo in metropolitana la rac-colta Il [...] ridevo da so-la; capita di rado, con [...]. E, su tutti, Il [...] Harold Boom, un saggio che ten-ta di [...] fra i grandi autori di ogni epoca: [...] degli Elen-chi. Cammina il dolore GIOVANNI GIUDICI [...]. Il filosofo (uno dei [...] Sorbona quando Ungaretti vi era studente) è ritratto [...] solenne, è in abito scuro e bombetta [...] una portafi-nestra forse finta. /// [...] /// Ma questi sono ap-pena [...] tanti e famosi nomi che potrebbero suggerire [...] cui visse il nostro Poeta negli an-ni [...] a Parigi, prima che su un suo [...] si innestasse la suggestione vitalistica che portò [...] pochi illustri poeti del Novecento (da [...] a Elliot, da [...] a Benn, da Rilke [...] Valéry [...] a qualche altro: con Anto-nio Machado grande [...]. Nelle sue frequenta-zioni Ungaretti [...] negli anni Venti e Trenta, un intel-lettuale [...] che ita-liano. Il suo riaccostarsi [...] dopo la guerra in [...] vo-lontario, aveva coinciso con la crescita e [...] nel cui ambito egli aveva cer-cato un [...] e magari anche un lavoro per vivere. Dopo la iniziale collaborazione [...] (che gli propiziò nel 1923 la prefazione [...] Mussolini [...] del «Porto sepolto»), [...] del libro di poesia [...] del secolo non aveva trovato grande spazio [...] e reazionario del fascismo al potere. Anche queste inedite prose [...] vivide pagliuzze [...] in mezzo a pagine [...] conformista) pro-vengono da fogli di seconda fila [...] «Il Mattino» e [...] «Teve-re» (poi organo ufficiale [...]. Al soccorso del Poeta sarebbero [...] il pic-colo impiego [...] ita-liana di Parigi, [...] in Brasile e, via via, [...] nomina [...] e, ormai in piena Seconda [...] mondiale, la cat-tedra «per chiara fama» [...] di Roma. Fui tra i presenti alla [...] prima lezione. Quasi dieci anni erano [...] di «Sentimento del tempo». Le radici [...] di un [...] danese Kaspar [...] ANTONIO FAETI Nel dicembre [...] grup-po di ragazzi, organizzati da sacerdoti cattolici [...] uni-rono pastori protestanti, impiccò e bruciò, sul [...] di Digione, un Babbo Natale pupazzo. Nel suo breve saggio [...] dopo, Claude [...] ri-pensò profondamente [...] rammaricandosi, prima di tutto, [...] erano caduti i reli-giosi mentre accendevano un [...] emblema da essi ritenuto, già da allora, [...] e fuorviante. Per il grande antropologo, Babbo Natale [...] inve-ce [...] diretto dei [...] degli Indiani del sud-ovest [...] Stati Uniti. Come i [...] il buon vec-chio era [...] incaricato di definire, in una specifica occa-sione, [...] adulti e bambi-ni. [...] dei doni rappresenta una rilevante [...] tra le due dimensioni, tra le due tribù, tra [...] due nazioni non va mai bene davvero. Ogni tanto bisogna fare il [...] cercare un ambasciatore, [...] dei doni, [...] di fir-mare un trattato di [...]. Fra [...] per i saggi e [...] sud-ovest, i bambini, in realtà, rappresentano i [...] una irrinunciabile incompiutez-za che li fa essere [...] Altrove con cui normalmente non si può [...]. Morti come passato e [...] au-tentica [...] di un esistere precario [...] di oneste voci [...] presenti ma capaci ancora [...] quella distan-za. Un [...] superstite in una ci-viltà [...] capace di porsi questi temi per un [...] proprio Babbo Natale cambia il senso del Natale. Più che al nascente [...] a guardare, da vero [...] alla strage degli innocen-ti [...] pari, presente anche nel nostro Natale. La strage è inin-terrotta, [...] soprattutto ci dice di [...] pronto un dialogo con [...] cui non dedichiamo attenzione. Il vecchio, rosso e [...] sembra (o è) un barbone, è un [...] ai bambini le no-stre scuse perchè le [...] sta in bilico tra il dubbio che [...] la certezza di [...] male agito. Ma non è solo [...] diretto dei [...] americani, il buon vecchio rosso, [...] anche [...] de Liesse, [...] o [...] de la [...] re [...] principi capo-volti, Abati che rovesciano [...] senso della propria dignità. Non è da sprecare, [...] Quasi-modo disneyano che, per bizzarro destino distributivo, diventa [...] mentre resiste il suo [...]. Tutti questi antenati di Babbo Natale, [...] riportano ai Saturnali ro-mani con cui ha [...] da-ta di apparizione, dal 17 al 24 [...] la compresenza di bonomia, regalità, capovolgi-mento e [...]. Perchè Saturno, divoratore di [...] a se-gnalare [...] contraddizione: porgiamo regali mentre [...] il 28 dicembre per [...] o per togliere il sangue, con tutto [...] una memoria colpevole, anzi due volte colpevole, [...] mor-ti, a tutti i morti, quindi al [...] non meritata sopravvi-venza, e poi ai bambini, [...] forse perchè non rie-scono a nascondere la [...] messaggeri. Ai tanti che oggi [...] per mescolare le culture, Claude [...] rammentava quanto garbo, quanta [...] si devono usare per stringe-re in una [...] rosso della Danimarca e [...] dei [...]. Ci sono, però, a [...] culture che si devono e si pos-sono [...]. [...] acco-sta il Natale alla [...] e tanti giallisti hanno [...] Natale certi loro de-litti emblematici e riassuntivi. Ci sono i Delitti [...] Natale [...] da-gli Editori Riuniti nel 1983, ci sono [...] ambientate entro un Natale [...] Simenon [...] 1957, [...] Natale con i tuoi [...] Stuart Palmer, [...] Delitto di Natale di Cy-ril Hare [...] Un mistero di Natale di Henry Kane. Ci si può domanda-re [...] giallisti avessero letto [...] e vien da rispon-dere [...]. Ma la cultura Bassa [...] fruttare molto bene la propria emargina-zione: va [...] cen-surati, contamina date perchè ob-bedisce alla propria [...] una morgue sintomatica accanto [...] carico di luci e [...]. Straordinario appare, in que-sto [...] giallo di [...] in cui si contamina [...] di Natale con le cadenze natalizie della Dodicesi-ma [...] Shakespeare, compo-nendo soprattutto un dialogo in-credibile fra [...] per chi si studia i meandri delle [...]. Qualche giorno fa ho [...] sacerdote che brucia-va armi giocattolo con tanti [...]. Ma Simenon è morto [...] occuparsi di lui. Forse il ritardo con [...] comunicazioni di massa deriva prima di tutto [...] mentale che ci è stato dato dalla [...] rigidi, determina-re solenni scissioni, erigere stecca-ti. Ma [...] può avere ben letto Shakespeare [...] religiosi di Digione non sospettavano certo di [...]. Così vengo-no separati universi [...] perdono prospettive di confronto. E abbiamo, naturalmente, sempre [...] smemoratezza, calda-mente sostenuto dai narcisisti di massa [...] solo il presente. Le radici [...] di un [...] danese che richiama i [...] San Nicola mentre ri-propone il rovesciamento parodi-co [...] Saturnali [...] chiede a Shake-speare di [...] la chiave di un [...] un percorso salvifico. Tutto quel che ci [...] naturalmente, ma i [...] sapienti degli indiani ci [...] meritati e Shake-speare si studia, non si [...]. Lo spessore di Babbo Natale [...] paradigmatico, in es-so affondano paure inespresse e [...] festa della luce non può spegnere. Chissà se brucere-ste anche [...] stu-diato, confrontato, messo in con-nessione, dice ancora [...]. FRANCO RELLA «Oggi vi [...] storia», così ini-zia il resoconto radiofonico di Benjamin [...] di A. /// [...] /// È «una storia di [...] giorno, tutti assieme conosceremo la fine», prosegue Benjamin, [...] subito dopo: «Ogni anno esce questo o [...] affer-ma che il mistero è stato finalmen-te [...]. Possiamo scommettere cento contro [...]. Ma per il-luminare questo [...] nella storia di Kaspar Hauser. Il libro di Feuerbach, [...] narra la vicenda di Kaspar fi-no [...] che precede la [...] morte, avvenuta nel 1832, [...] è riempita dai documenti che troviamo in [...]. E così inizia: «Il [...] Pentecoste è una delle ri-correnze più care agli [...] Norimberga, che per [...] sciamano numerosi in campagna [...]. La città, già di [...] estesa rispetto alla scarsa popola-zione, diventa allora, [...] bel tempo, così silenziosa e deserta da [...] incantato del Sahara (. In quei momenti (. E proprio in quel [...] avanza barcollando per le strade un adolescente. Non sa da dove [...] dove anda-re. Ha con sé due [...] caratteri gotici e una in caratteri la-tini, [...] lo stesso in-chiostro, in cui si invita [...] cavalleria di farsi carico di lui, perché [...] co-me suo padre. È vestito di stracci, ma [...] una foggia che è [...] misteriosa. Sembrano vestiti cittadini adattati alle [...] membra. Le mani e i [...] callosità, ha nelle ta-sche qualche immaginetta religio-sa. Il giovane non parla [...] fronte a un foglio, scrive in ca-ratteri [...] Kaspar Hau-ser. Non sopporta altro cibo, se [...] pane e acqua, non distingue [...] ha una sensibilità acutissima agli [...] vede di notte, non ha alcun senso delle proporzioni [...] della prospetti-va. Via via che viene [...] parlare, e racconta di esse-re stato allevato [...] buia. Non ha mai visto chi [...] por-tava il cibo perché stava sempre alle sue spalle. [...] chi pensa ad un [...] pensa, anche per i segni della vaccinazione [...] prati-cata solo dalle famiglie agiate, ad una [...] ipotizza ad-dirittura che sia [...] maschio della famiglia dei [...] dato per morto nel [...] della nascita di Kaspar. Si ipotiz-za che chi [...] quella famiglia volesse uccidere anche [...] erede, e che esso [...] da uno scambio con un bambino morto. [...] sembra avvalorata dal tentativo [...] Kaspar, che viene ferito, secondo le testimonianze, da [...] di nero. Kaspar perde con [...] la [...] «straordinaria, quasi innaturale sensibilità», scrive Feuerbach. Ma proprio la morte [...] 1833, ha fatto sì che egli rimanesse [...]. Alvi ipotizza, sulla base [...] delle dichiarazioni di un inglese, Lord [...] che la [...] morte sia un episodio [...] inglesi contro i Napoleonidi». Ma Kaspar, personaggio fiabesco, [...] ogni spiegazione. Kaspar Hauser è [...] il perfettamente buono, e dunque [...] altro, [...] che ap-pare sulla scena [...]. Figlio di tutti e di [...] diventa una sorta di proiezione di ciò che Do-stoevskij, [...] progettava il suo romanzo [...] dichiarava inde-scrivibile: un uomo perfettamente [...] che non fosse assoluta-mente ridicolo. Chiunque [...] ucciso ha proiettato su di [...] il suo male, ma [...] anche fissato per sempre in [...] alterità, ed è in questa [...] Kaspar riappare nel-la coscienza europea come un pa-radosso irrisolvibile: [...] possibilità e [...] di essere scandalo-samente alieni dal [...]. /// [...] /// Chiunque [...] ucciso ha proiettato su di [...] il suo male, ma [...] anche fissato per sempre in [...] alterità, ed è in questa [...] Kaspar riappare nel-la coscienza europea come un pa-radosso irrisolvibile: [...] possibilità e [...] di essere scandalo-samente alieni dal [...]. (0)
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