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Gli Usa chiedono [...] forse è un omicidio Muore Pol [...] il sanguinario I Khmer rossi: [...] stroncato un infarto» ROMA. Nessun giudice potrà più [...] sterminato quasi due milioni di connazionali. /// [...] /// Ma stavolta è certo. Sono in molti ad [...] visto il corpo e ad [...] riconosciuto. [...] stroncato un infarto, dicono la [...]. Qualcuno [...] ad esempio [...] di Stato Usa [...] avanza dubbi sulle cause del [...]. Forse [...] eliminato gli altri capi [...] i quali Pol [...] più che un peso [...] un pericolo. Le pressioni in-ternazionali, degli Usa [...] particola-re, affinché [...] fosse [...] diritti umani stavano per ormai [...] dare i loro frutti. E probabilmente alcuni leader [...] tra il 1975 ed il 1979 trasformò [...] sterminio, tremavano [...] di es-sere chiamati in [...] carnefici-na. Ecco perché il governo [...] la salma non sia cremata entro domani, [...] annunciato dai khmer rossi. Chiede [...] e Washington si associa. Mercoledì notte a [...] Na [...] nella jungla cambogiana, a [...] frontiera con la Thailandia. [...] è accampata una parte di [...] che rimane [...] khmer rosso, decimato dalle defe-zioni. I reparti operativi, piccole [...] un totale inferiore ai duemila combattenti, è [...] lungo un fronte di dieci chilometri. Continuano a combattere contro [...] di [...] ma sono sempre più [...]. A [...] Na [...] Pol [...] che gli [...] tengo-no prigioniero dopo [...] ribel-lati contro lo scorso luglio. Debilita-to dalla malaria, il [...] dorme in una capanna di le-gno, assistito [...]. È questa ad accorgersi [...]. Era im-mobile, con le braccia [...] sul [...]. La notizia si diffonde [...]. Sono funzionari del governo thailandese [...] provenien-ti da Bangkok a recarsi per primi sul posto [...]. Vedono un [...] sul letto di morte, [...] di fiori. Assomiglia decisamente a Pol [...] anzi è proprio lui, [...] il giornalista Nate [...] che negli ultimi anni [...] volta ad [...]. [...] della capanna odora di [...] preservare i cadaveri. Le guance so-no scavate, [...] è ancora fre-sca. [...] sono [...]. Vegliano la salma la [...] e cinque giovani guerriglieri. Altri montano la guardia [...]. Mettono subito le mani [...] diventati carcerieri dopo [...]. È tutto finito. Chi più di lui portava [...] colpa del genocidio? La [...] nostro movimen-to completamente pulito». Una tesi che non [...] della cerchia dei diretti [...]. Dice il direttore del Centro [...] cambogiano, [...] che da anni è [...] dei crimi-ni commessi dal regime khmer ros-so: «Abbiamo [...] ricer-che da fare, in partico-lare su dirigenti [...] che sono ancora vivi, [...] si trovano molto distanti dal luo-go in [...] Pol [...] è spi-rato. [...] commenta: «Pol [...] era [...] dei campi di stermi-nio, ma [...] quadri del suo esercito [...]. Preso il potere [...] 1975, mentre [...] si apprestavano ad ab-bandonare il [...] in Cambogia un regime [...] contadino, distruggendo ogni traccia di [...] civile e di vita urbana, soffocando tutto ciò che, [...] cultura alla [...] monetaria alla ricerca scien-tifica avesse [...] a che fare con la [...] che essi vole-vano semplicemente cancellare [...] poi [...] dalle fondamenta una esattamente corrispondente [...] loro modello ideologico. A questo disegno sacrificarono le [...] di forse un [...]. La cifra è ipotizzata [...] dal politolo-go Steve [...] presso la Scuola di [...] africani di Londra. /// [...] /// Pol [...] non si era pentito, [...] rimorso per il genocidio perpetrato ai danni [...] durante il regi-me [...] guidato tra il 1975 [...]. Non aveva mostrato neanche [...] di un dubbio al riguardo [...] giornalista americano Nate [...] collaboratore del settimanale Far [...]. [...] aveva raggiunto a [...] nella giungla al confine con [...] Thai-landia, dopo che [...] era stato deposto e arrestato [...] una [...]. Anche adesso, può [...]. Sono forse una persona [...] La [...] coscienza è pulita», aveva detto Pol [...] parlando per la prima [...] giornalista dopo [...] da dove i suoi [...] combattere [...]. A [...] era appar-so «molto malato, forse [...] alla morte». Inseguendo il disegno di [...] Paese in un paradi-so agrario comunista «il nostro [...] errori», ave-va riconosciuto Pol [...] ma aveva subito aggiunto: «Non [...] scelta. Naturalmente dovevamo difenderci. I vietnamiti volevano [...] perché sapevano che senza di [...] avrebbero potuto [...]. [...] capo dei khmer rossi [...] cifre dei massacri con-sumati nei campi di [...] suo governo. [...] inter-vistò anche [...] sopranomina-to [...] nella repressione quando era uno [...] massimi capi del regime [...] rosso, e pochi mesi fa [...] contro Pol [...]. [...] concor-dò con il vecchio leader [...] que-stione dei [...] che le vittime non furono [...] milioni [...]. [...] Pol [...] aveva par-lato anche [...] feroce strage da lui [...] suo pa-rente ed ex ministro della Difesa [...] Son [...] accusato di tradimento e [...] giugno del 1997 con i suoi 14 [...] bambini, poche settima-ne prima che lo stesso Pol [...] venis-se rovesciato da [...]. Ed è solo [...] che [...] dittatore aveva lasciato [...] «Non avevo dato [...] di uccide-re quella gente, i [...] giovani. [...] addolorato. È stato un errore [...] quel piano», aveva detto a [...]. Ma-gari accadrà perfino che [...] feroce [...] mezzo secolo (o anche [...] sue componenti) torni a giocare un ruolo [...] a [...] come quello che op-pone [...] figlio del re [...] a [...] cioè [...] forte, il «signore della [...] passato la vi-ta a combattere sotto le [...]. Insomma, può acca-dere di [...]. Di sicuro [...] solo una cosa: non si [...] il processo internazionale per il genocidio compiuto tra il [...] e il 1978. In fondo lo si [...] scorso e, prima ancora, [...] quando era già stata annunciata la fine [...] Pol [...]. Si era trattato di [...] giallo, pieno di sorprese, in cui sono [...] due resurrezioni, un processo da parte di [...] dagli stessi «khmer rossi», quindi una condanna [...] una lunga ed ampia intervista raccolta in [...] giornalista americano Nate [...] poi [...] stato un colpo di [...] parlato di [...] nella giungla, ma in [...] la rivincita del vecchio capo che aveva [...] carcerie-ri a [...] e a schierarsi ancora [...] lui. Un giallo -dice-vamo -la [...] po-trebbe essere stata scritta in queste ore, [...] per infar-to, di un uomo che era [...] volte, così come era stato un uomo [...] e dalle tante vite. Dai tanti misteri. Ad esem-pio, quando nacque [...] ma non si sa [...] nel 1925, come voleva-no le sue biografie [...] regime dei «khmer rossi», o nel 1928, [...] istituita dai francesi nella Cambogia sotto protettorato. La propaganda lo descriveva [...] poveri, ma in realtà il padre possedeva [...] ri-saia, diversi capi di bestiame ed una [...] rappresenta-vano [...] una bella proprietà ed [...]. Ne ave-vano raccontato la [...] di un uomo che si era fatto [...] in realtà [...] di sei anni lasciò [...] andò vivere al palazzo reale di [...] dove uno dei suoi [...] era impie-gato e dove [...] era ballerina e favo-rita [...]. Era considerato il «titolare» [...] cui si mescolavano tanti elementi -il comunismo [...] e quello rielaborato da Mao, il terzomon-dismo [...] francofona negli anni della fine [...] coloniale, il nazionalismo khmer [...] il simbolo le pagode di [...] -ma nono-stante gli appoggi [...] riuscì ad ottenere una borsa di studio [...] Francia solo per seguire un corso di perito [...] di al-tri intellettuali cam-bogiani che erano e [...] essere suoi compagni di avventura, anche se [...] Sor-bona. Tra la fine degli anni [...] e [...] dei [...] conobbe [...] visse in quella della ricostruzione [...] si imbatté nello stalinismo di quella [...] dopo che era calata la [...] di ferro», conobbe anche la Jugoslavia dello scisma di Tito, ma una volta rientrato in patria il suo orizzonte [...] restrinse rapida-mente a quello della risaia. Com-batté con i vietnamiti [...] e contro gli americani, ep-pure considerò gli [...] i suoi nemici principali. Di-venne il capo di [...] con-tadini analfabeti trasformati in guerriglieri, senza che [...] dei suoi più stretti colla-boratori conoscesse il [...] il suo volto (era il «fratello nume-ro [...]. Occupò [...] nel 1975 e la [...] abitanti senza colpo ferire, abolì il denaro, [...] in modo che il [...] vecchio» -cioè [...] non sapevano leggere né scrivere e che [...] rappresen-tavano, insieme ai giovani, il «patrimo-nio non [...] -ac-cettasse la persecuzio-ne e lo sterminio del [...] che viveva nelle cit-tà e che quindi [...] dalle culture moderne e da quelle straniere; [...] già si co-minciasse a parlare del «genocidio [...] un bel pezzo di sinistra e, dopo [...] do-po la guerra con il Vietnam, quando [...] era stato dimostrato e documenta-to, riuscì ad [...] -ol-tre che della Cina di [...] e della Thailandia filo [...] Stati Uniti di Jimmy Carter e di Ronald Reagan. Per di più con [...] che continua-vano a sedere [...] riconosciu-ti dalla comunità internazionale [...] rappresentanti di un [...] che avevano invece [...]. Pol [...] -si diceva -è stato [...] tante morti, dai tanti nomi, dalle tante [...] tanti misteri. Ma, forse, il mistero [...] nei tanti risvolti del-la [...] storia, in larga parte [...] di altri protagonisti di questo secolo. Sta piuttosto [...] del mondo verso di [...] il suo regime è stato rovesciato è [...] durante il quale sui suoi crimini è [...] e mostrato tutto, ma du-rante il quale [...] posto davvero il problema di fare giusti-zia. Mai, dal 1978 al 1998, [...] alla settimana scorsa quando il «New York [...] ha rivelato [...] di un piano [...] Clinton per catturare il vecchio [...] dei «khmer rossi» e [...] davanti ad una corte internazionale, [...] della [...] morte. Un piano che da [...] vista tecnico sarebbe stato ab-bastanza facile da [...] era uno dei vil-laggi [...] tra Thai-landia e Cambogia, ma di cui [...] carico per le enormi conseguenze che ci [...]. Ora -che Pol [...] sia morto davvero o [...] messinscena -proba-bilmente il silenzio [...] sul bisogno di giustizia, cioè sulla necessità [...] questi anni dalle stragi compiu-te in Bosnia [...] nei confronti della minoranza [...] in Ruanda -che ai [...] in questa epoca segua una sanzione, nei [...] capi che degli esecutori. Una curiosità: chissà se Pol [...] scrive-va poesie, così come [...] di cui da due [...] ma che -questo è [...] vuole davvero arrestare e processa-re. Perché come per il [...] rossi», come per gli ispira-tori del genocidio [...] Ruanda [...] essere un processo anche [...] della grande politica in-ternazionale. /// [...] /// Perché come per il [...] rossi», come per gli ispira-tori del genocidio [...] Ruanda [...] essere un processo anche [...] della grande politica in-ternazionale. (0)
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