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Sarà un atto di [...] che il 22 dicembre [...] dal Consiglio di guerra di alto tradimento [...] deportato [...] del Diavolo, nella Guyana [...] al ritrovamento di una lettera indirizzata [...] militare tedesco in cui [...] prossimo invio di alcuni documenti militari riguardanti [...]. Ma la cerimonia servirà anche [...] ricordare la coraggiosa presa di posizione, [...] difesa di [...] firmata dal romanziere naturalista Emile Zola con una lettera aperta [...] presidente della Repubblica uscita il [...] gennaio del 1898 sul giornale di Georges Clemenceau [...]. Zola si risolse a scrivere [...] suo atto di accusa contro [...] militare dopo che [...] del capo [...] informazioni dello stato maggiore, il [...] G. [...] che aveva provato che [...] documento incriminato corrispondeva a quella del maggiore [...] si rivelò [...] nel 1898 questo ultimo [...]. Il caso assunse proporzioni [...] e il Paese si divise tra chi [...] di valori nazionali e [...] la considerava frutto di mentalità razzista, nazionalista [...]. Zola venne condannato ad [...] carcere e per evitare la prigione riparò [...] Inghilterra. Nel 1899 il Consiglio [...] annullò la precedente sentenza [...] a dieci anni. [...] fu però graziato dal presidente [...] Repubblica. Per la riabilitazione, dovette [...] anno in cui si chiuse [...] che portò alla reintegrazione [...] e alla condanna [...]. Del caso dello sventu-rato [...] Alfred [...] che, sebbene del tutto [...] quanto ebreo e alsaziano, fu il capro [...] di spionaggio in favore dei tedeschi, lo [...] Vincent [...] si è occupato a [...] nel 1994, in occa-sione [...] nel 1894 [...] fu condan-nato [...] e imprigionato [...] del Diavolo; quattro anni [...] vero colpevole (il no-bile e niente affatto [...] fu smascherato, [...] rifiutò di riconoscere il [...] cercò di mettere a ta-cere tutta la [...]. Nel gennaio del [...] tutto sembrava da ri-fare, [...] la lettera aperta al presi-dente della repubbli-ca Félix Faure, [...] facciate buttate giù con rabbia in un [...] notti dallo scrittore più il-lustre del momento, Emile Zola. Conse-gnate a [...] intitolate [...]. A [...] chiedia-mo quali furono le [...] Zola, e se [...] a suo parere oggi [...] in ogni vicenda di razzismo o di [...]. [...] ha significato nel 1898 la [...] di un cittadino quali che fossero la [...] condizione sociale, la [...] religione, ecc. È stato difeso non [...] ebreo ingiu-stamente condannato, ma anche in quanto [...] oggi il caso [...] non è soltan-to una [...] alla lotta antirazzista, ma la lezione da [...] di una lotta per il rispetto dei [...] per un equo e aperto funziona-mento delle [...] la giustizia e [...]. [...] un secolo fa, aveva [...] e contribuì alla condanna di [...]. Lei ritiene che oggi [...] Francia [...] classe mili-tare abbia ancora la stessa impor-tanza? «Certamente [...] un peso considerevole nella Francia di fine [...] perché gli era stato [...] della rivin-cita, cioè di riprendere [...] e la Lorena. E [...] per [...] con-servatore: era ebreo, e aveva [...] al Politecnico. Ma la [...] condan-na si spiega anche con [...] fatto che [...] di [...] come [...] statale, non controllata dal potere [...]. Se i repubblicani fossero [...] più presenti nello Stato e nel governo [...] giunti alla condan-na». Nel 1994, in occasione [...] condanna, la rivista del ministero della Difesa [...] liquidò [...] che [...] di [...] è un fatto generalmente [...] e accu-sando i [...] di avere «scre-ditato la Francia [...] mo-mento in cui la Germania si stava [...]. Quindi si può dire che [...] di [...]. Quella fu soltanto una nota [...] non in malafede. Si do-veva [...] in una giornata, e il [...] incaricato, che non è af-fatto [...] ha consulta-to delle enciclopedie, che [...] appunto che la tesi [...] era quella degli storici. Ciò significa che la [...] è poco stu-diata, soprattutto [...] il funzionamento dei grandi corpi della repubblica, [...] ha continuato per anni a negare [...] cioè [...] di [...]. E tuttora le persone [...] sostengono che [...] estremamente rispet-toso della gerarchia, [...] consenziente di un grande piano [...]. /// [...] /// Queste af-fermazioni sono regime, [...] negare [...] delle camere a gas. Adesso [...] rimane piuttosto conservatore, ma [...] e le realtà persona-li». Sembra che [...] avesse det-to, dopo [...] ottenuto la grazia: «Se [...] sul banco degli imputati, avrei manifestato con-tro [...]. È quindi vero che [...] la posizione più scontata era [...] «In primo luogo [...] non ha mai detto questo. E poi [...] non fu né [...]. E un uomo come [...] che aveva frequentato il Politecni-co, [...] proveniva da una famiglia colta, aperta, sarebbe stato [...] come lo furono [...] una parte degli ufficiali, che [...] vide-ro costretti a dimettersi. Se la cor-rente [...] fu minorita-ria, non per [...] presa in considerazione: anche le minoran-ze contano, [...] della Re-sistenza in Francia, poiché mostra-no quanto [...] la maggioranza». Oggi in Francia [...] «In Francia esiste ancora una [...] cultura antisemita, ma anche [...] pubblica disposta a impegnarsi con [...] contro [...] condanna di un [...]. Si riferisce al caso [...] accusato di avere ucciso la [...] datrice di lavoro e [...] anni di reclusio-ne, sulla base di un [...] Il suo difensore Jacques [...] fra i penalisti più [...] disse: [...] ha sostituito [...] come colpevole designato in [...]. [...] ha luogo quando i [...] magistrati rifiuta-no di riesaminare le carte del [...] di una ragion di stato che ostacola [...]. Un esempio è dato [...] di-mostrato Carlo Ginzburg per il caso [...]. In questi casi gli [...] intellettuali smontano il fa-scicolo. E si ha un [...] significa [...] su un qualsiasi giudice [...]. E per quanto afferma [...] a pro-posito del giardiniere [...] Corte [...] non è stata complice, [...]. Nel caso di [...] si è saputo subito [...] avevano visto delle carte che erano state [...]. Quando emergono dei dubbi, [...]. Il giardiniere era, sì, [...] si tratta di una sentenza razzista; si [...] se è stata realmente fatta giustizia, perché [...] peccato di debolezza. La stampa ha quasi [...] pubblica appariva piuttosto annoiata dalla vicen-da». In conclusione, quale lezione possiamo [...] oggi dalla [...] «Credo che la sensibilità dei [...] per le questioni di giustizia, per [...] civile, sia [...]. Credo che un affare [...] sia ora difficile in Fran-cia: [...] hanno assimilato la lezione. [...] ha co-noscenza, esperienza della [...] quanto cittadi-no, viene ascoltato e rispettato, non [...] pressioni, i poteri costituiti». Anna Tito Il manifesto che [...] la copia [...] con il famoso [...]. Nella foto grande [...] fotografato nel 1930, sotto Emile Zola Il quotidiano [...] fondato nel 1897 da Ernest Vaughan, [...] il 13 gen-naio del 1898 il vio-lento [...] di Zola in difesa del capitano Alfred [...]. Il centenario di questo importante [...] che [...] divise la Fran-cia in [...] e [...] è oggi ricordato con in-teresse [...] va-rie celebrazioni, non solo per [...] umanitario del caso ma anche [...] le due tematiche, ancora og-gi di grandissima at-tualità, che [...] propone: [...] e [...] umana. Georges [...] allora diret-tore politico del [...] celeberrimo e geniale titolo [...] proprio [...] litania fi-nale della lunga [...] Zola al presidente della Repubblica Felix Faure. Emile Zola, interessato da [...] aveva già pubblicato nel [...] di articoli nel gior-nale Le Figaro; uno [...] les [...] (16 maggio 1896) gli [...] proprio dal successo ottenuto da Edouard [...] nel suo quotidiano La [...] quale denunciava una sorta di invasione ebraica [...] settori, con [...] da parte de-gli ebrei [...] Fran-cia e di attuare veri e propri [...] della Germania. La vittoria di due [...] in un concorso promosso dallo stesso [...] nel quale si chiedevano [...] annientare il potere ebraico in Francia, costituisce [...] Zola [...] da prendere al volo, per an-dare ancora [...] la Chiesa per denunciare un «antise-mitismo di [...] più di quello che si potesse pensare [...] let-terari [...] (Edmond de Gon-court, Alphonse Daudet [...]. La colazione a casa [...] Senato [...] nel novembre del 1897 [...] Zola [...] del capitano ebreo [...] accusato dal gover-no francese [...] in favore della Germania e condan-nato [...] du [...] nella Guyana. Lo spaventoso e orribile [...] Zola ad entrare subito nella querelle sia [...] si interessa a i problemi della [...] epoca (il 23 gennaio [...] il termine [...] sia come difensore di [...] troppo spesso veni-va lesa in nome [...] politici di parte o [...] perso-nali. Il «traditore» [...] viene difeso dunque da [...] Chiesa, detestato dai cattolici e di-sprezzato a [...] nella fa-miglia cattolicissima di François Mauriac, «zola» [...] attri-buito al vaso da notte. Lo scrittore non uscì [...] storia, il 7 febbraio è con-dannato ma [...] un vizio di forma, il 18 luglio [...] un anno di prigione e ad una [...]. La temeraria de-cisione di Zola, [...] e ce-lebre, di tuffarsi mani e piedi [...] che gli ha procu-rato una pubblicità pagata [...] fa intravedere a Léon Blum un irrisolto [...] ri-volta dello scrittore, una specie di intolleranza [...] e [...]. Credo che sia interessante [...] di questo senso ac-canito della giustizia in Emile Zo-la, [...] ricordano sicuramente il coraggio di Voltaire in [...] (nel quale il filosofo [...] giudizia-rio di cui era stato vittima un [...] Tolosa accusato di [...] ucciso il figlio per [...] al cattolicesimo), ha sfidato e denunciato con [...] determinazione le autorità militari e il loro [...] il trionfo della verità. Zola ha, senza dubbio, pro-vato [...] giovinezza [...] sofferenza causata [...] e dalla disonestà. Il padre François, ingegnere, aveva [...] una socie-tà per assicurare la regolare distri-buzione [...] a [...]. Il contratto stipulato nel [...] benessere alla famiglia. La morte improvvisa del [...] trovare la madre e Zola in una [...] il maggiore azionista [...] con la complicità delle [...] della società, la vedova [...] per ria-vere la restituzione del denaro an-ticipato [...] ma la lunghezza estenuante [...] procedura legale la ridusse [...] in miseria. Zola fre-quentò il liceo [...] Bourbon [...] grazie ad una borsa [...] le ingiurie dei compagni ricchi che lo [...] pezzente. La madre diventò operaia [...] a Parigi per continuare la [...] battaglia. Questa interminabile ri-chiesta di [...] sociale subita alla morte del padre, hanno [...] giovane Zola sulle specifiche tema-tiche sociali, contribuendo [...] dentro di lui [...] bisogno di vendetta contro [...] ingiustizia. Attraver-so le teorie di Darwin, Zola giusti-fica [...] potere della vo-lontà, [...] «La grande leg-ge della vita [...] la lotta». Zola ebbe la gioia [...] riapertura del processo [...] nel 1899 a [...] il suo accanito im-pegno [...] parte premiato, in parte perché fu solo [...] Zola era già morto) che [...] fu completamente riabili-tato. Nel cimitero di Montmartre [...] Zola [...] sepolto, Anatole France pronunciando [...] funebre lo definì come [...] coscienza umana. Cento anni più tardi, [...] rimane un atto di [...] rivolta, un appello sin-cero alla giustizia contro [...] ancora og-gi, troppo spesso manipolata. Il mito della Francia, [...] tradizione di grande coscienza so-ciale alla quale Zola [...] sempre ispirato, ha superato tutte le fron-tiere [...] libertà, della verità e della dignità umana. Anna Benocci Lenzi Il [...] gennaio 1898 Zola denuncia [...] Il pamphlet che accusa [...] giustizia Ecco, in sintesi, gli ultimi paragrafi [...] Zola sul caso [...]. Il pamphlet costò allo [...] e un anno di prigione. Accuso il generale [...] di [...] avuto le prove sicure [...] e di averle tenute [...] reso colpevole di questo crimine di [...] e di [...] con lo scopo politico [...] Stato Maggiore già compromesso. Accuso il generale [...] e il generale [...] di essersi resi complici [...] il primo per la passione cattolica, [...] per quello spirito che [...] del governo luoghi inattaccabili. Accuso il generale di [...] ed il comandante [...] di [...] condotto una inchiesta scellerata della [...] mostruosa parzialità. Accuso i tre esperti calligrafi [...] di [...] prodotto rapporti falsi. Accuso gli uffici della guerra [...] condotto, attraverso la stampa, una [...] vergognosa per distogliere [...] pubblica e coprire gli sbagli [...]. Accuso il primo consiglio [...] violato la legge, condannando [...] un documento rimasto segreto. Facendo queste accuse dichiaro [...] articoli 30 e 31 della legge sulla [...] luglio 1881, che puniscono la diffamazione, e [...] a questo rischio. Ho solo un obiettivo, [...] verità in nome [...]. Che si abbia il coraggio [...] portare le [...] accuse in Corte [...] che [...] sia fatta alla luce del [...]. /// [...] /// Che si abbia il coraggio [...] portare le [...] accuse in Corte [...] che [...] sia fatta alla luce del [...]. (0)
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