Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1985»--Id 1213875569.

Quasi nessuno [...] furono in molti a [...] quel film rovesciava il vecchio linguaggio e [...] neorealismo Fu la prima [...] rilievo internazionale, dopo la Liberazione. Si svolse a Roma, [...] del settembre 1945, al Teatro Quirino. Allora, [...] non offriva allettanti diversivi [...] culturali. Niente Biennale di Venezia, [...] Mostra [...] Cinema, ancora [...] i cineclub e rari [...] persino andare al mare, recarsi a Ostia, [...] in mezzo alla sabbia si annidavano le [...] tedeschi. Eppure quando sui muri [...] affissi i manifesti, che annunciavano un «grande [...] del teatro e della musica», fummo in [...] le orecchie. Mi dispiace [...] ma non [...] attesa per il film [...] Rossellini [...] la curiosità scarseggiava perché di Roma città [...] poco, pochissimo, quasi nulla. Nessun [...] aveva pubblicato notizie, anticipazioni, [...] del film; [...] la trama di quella [...] ogni particolare, tranne che vi recitavano Aldo Fabrizi [...] Magnani e che si trattava della storia [...] ucciso dai nazisti. I settimanali più letti. Film d'oggi, Star (lo [...] Ercole Patti), si erano occupati di altri film italiani [...] riprodotto [...] rafie di Due lettere [...] Camerini, O sole mio di [...] Montecassino di [...] ma il silenzio più [...] ma città aperta. Gli unici interrogativi riguardavano [...] primo film italiano realizzato dopo [...] degli alleati a Roma. A organizzare la rassegna [...] Quirino [...] di Santa Cecilia, [...] culturale cinematografica italiana (un [...] gran parte dei cineasti italiani), [...] e la Rai. Il programma prevedeva una [...] musicali nel mese di dicembre, le [...] di La Mandragola di Machiavelli [...] Sogno di una notte di mezza [...] di Shakespeare e un [...] in cui erano stati allineati i francesi [...] du [...] e Les [...] du [...] di Carnè, [...] di [...] di Becker, gli inglesi Enrico [...] Olivier, Lady Hamilton di Alexander [...] Breve incontro e Spirito [...] Lean, Il ladro di [...] di Berger, Powell e [...] i sovietici Ivan il [...] Lenin nel 1918 e II [...] di [...] La legge del grande [...] Berlino ài [...] gli italiani Roma città [...] Giorni di gloria, un documentario prodotto [...] coordinato da Giuseppe De Santis [...] anche da Pagliero, Visconti e commentato da Umberto Calosso [...] Umberto Barbaro. Sorprende, ai giorni nostri, [...] degli americani, ma non stupiva nel 1945. Ne avevamo fin sopra [...] Livia Silvi e di Leonardo Cortese, di Roberto Villa [...] di Paola Veneroni, di pellicole in costume, [...] alla Carmi-ne Gallone e sagre di pirati [...] e facezie rurali, ultime carrozzelle e signorinette [...]. Tale era la reazione [...] del cartellone che si finiva per detestare [...] nazionali non privi di qualche valore. Questo stato [...] dettato da saturazione, spiega le [...] per cui le nostre preferenze si appuntavano più sui [...] arrivati, gli americani, che non sui prodotti di casa [...]. Ma Roma città aperta [...] ebbe [...] di convertirci tutti. Lo [...] di pomerìggio giacché gli [...] interessasse di meno. Non a caso, cedettero [...] sera a un film straniero. Se ricordiamo bene, di [...] ne furono molte ad applaudire il . La Roma mondava dei [...] era mobilitata unicamente per [...] del festival. Il 22, nel foyer [...] Quirino, [...] era incontrato il fior fiore della Roma [...] Dina Galli e Maria Michi, Alida Valli [...] Piovene, Nino Besozzi e Adolfo Franci, Isa Pola e Vera Bergman, Tina [...] e Carlo Ponti, Augusto [...] e Amedeo Nazzari, Camillo Pi-lotto [...] Alberto Moravia, Massimo Bontempelli e Gabriele Baldini, Ennio Flaiano [...] Luchino Visconti, Vincenzo Tala-rico e Oreste [...] Gino Cervi e Fabrizio Sarazani, [...] e Scoccimarro. Ma il 24 erano [...] mentre gli uomini politici si erano fatti [...] maggior interessamento a Roma città aperta: il [...] sottosegretario alla Guerra, [...] sottosegretario agli Esteri, [...] Restagno per conto della Democrazia [...]. I giornali furono parchi [...] sarebbe assurdo [...] di indifferenza. I giornalisti non avevano [...] dieci quindici righe ai critici spettava di [...] visti e licenziare un giudizio. I settimanali di cinema [...] pagine e rispettavano [...] economia. Era il trionfo della [...]. Ebbene, [...] la critica si divise. O cattolico? O invece si vuole [...] spontanea anima del [...] travagliata [...]. Antonio Pietrangeli su Star [...] o meno le stesse riserve: «La nuda [...] la trascrizione [...] per quanto incisiva e [...] un fatto, non basta. Si rimane nella cronaca. La quale, magari, conserva un [...] valore emotivo per chi [...] ma rimane statica e inerte: [...] verità non ha valore perchè [...] è la verità [...]. Tiepido Sarazani su Il [...] «Là [...] non andiamo [...] con Rossellini è nella [...] uno spietato verismo [...] i limiti [...]. La verità riprodotta in cera [...] museo [...] non è mai arte. E per [...] voluto trasferire in sede artistica [...] mostruose verità Rossellini è caduto in una retorica di [...]. Un sasso era stato [...] avvertito [...] di cui erano stati [...] ebbero le antenne puntate; altri ancora, fuorviati [...] non capirono. Gli storici, gli studiosi, [...] avuto, nel futuro, di che discutere e [...]. Ma noi, che non [...] ai lavori», noi che vivevamo il cinema [...] e [...] forse non ci interrogammo [...] settembre 1945, non sprofondammo nel dibattito sui [...] ci guardammo attorno: parecchi avevano gli occhi [...] altri erano instancabili nel battere le mani. Durante la proiezione non [...] un colpo di tosse nella sala, nessuno [...] abbandonato il posto. Noi che stavamo in [...] angolo riservato a chi non disponeva di [...] mossi [...] alla fine, inchiodati dalle [...]. Fu [...] unica, umana ed estetica, [...] essere improvvisamente usciti da [...] ed entrati in [...] in una diversa stagione [...]. Attimi ineguagliabili e comprensibili [...] hanno conosciuto il tramonto di una dittatura [...] libertà. Emozionati, con [...] in piena, non ci [...] dagli amici a [...] loro: «Dovete assolutamente vedere Roma [...]. Mino [...] Bronzi di Riace? I [...] sarebbero inorriditi»: il grande storico [...] Francis [...] spiega com'è cambiato nel [...] Bello II sonno dei gusti Nostro servizio NAPOLI [...] Invitato da due prestigiose istituzioni, [...] Italiano per gli Studi Filosofici [...] Fondazione «Napoli Novantanove» è in questi giorni [...] Napoli Francis [...] storico [...] (è professore [...] di Oxford, dove vive, [...] del Trinity College) e teorico del gusto, [...] rapporti tra arte, storia della cultura e [...] della fortuna critica degli artisti e degli [...]. Tra le sue pubblicazioni più [...] ricordiamo Mecenati e pittori [...] studio sul rapporti tra arte [...] società italiana [...] balocca. Riscoperte [...] e [...] nella storia del gusto. A Napoli è venuto [...]. In un [...] seminario a Palazzo Serra di Cassano, sede [...] di Studi Filosofici, i rapporti [...] storico e Belle arti, dalla «scoperta» [...] attraverso i secoli e le [...]. Ed eccolo, questo raffinato [...] sorridente, felice di [...] a trenta gradi di [...] settembre eccezionalmente caldo anche per i partenopei. Intende dire che questo [...] di incertezza. Oggi si può ancora [...] "buon gusto" e -cattivo gusto" nulla di [...]. I nostri rapporti con [...] "gusto" sono Influenzati da tanti fattori. Ideologici, ambientali, morali, [...] Ingenuo" senza preconcetti, non [...]. [...] seicentesca che un fanciullo [...] del bello e respingere il brutto istintivamente, [...]. Il gusto i educazione, deve [...] praticato, coltivato». Non è confortante? Non [...] quel gusto per [...] per il bello, come [...]. Eppure quando [...] "seduzione" della scultura classica [...] esempio, il pubblico di intenditori che ammirava [...] uno o due secoli fa, sarebbe inorridito [...] Bronzi di Riace: la loro bellezza è tròppo [...] per quel tipo di gusto. [...] scorso sono andato a Reggio [...] e mi son reso [...] loro è quella [...] beauty" emozionante, erotica, che [...] respinto molti collezionisti e amatori di un [...]. ///
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Imola, ebbe a Roma [...]. ///
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Come si spiega? «Lei mi [...] una difficile domanda; sarei tentato di [...] ma non ci credo [...] che ci sono valori permanenti, [...] che non cambiano mai, ed altri valori che cambiano [...] sostituiti da altri più consoni ad un certo momento [...]. Le confesso che è [...] piace moltissimo, e qualche volta la utilizzo, [...] giusto! Ora, in [...] un artista come Guido Reni [...] considerato tra i peggiori, bestemmiato, ignorato, ora [...] mettiamo tra 1 maestri [...]. Dopo le avanguardie storiche, [...] il mondo [...] c'è stato il vuoto, [...] ma anche la confusione. Forse il futuro del [...] Kitsch? . In un secolo come [...] la guerra, se avessimo detto "la moralità [...] non so dove sarebbe arrivato 11 genere [...]. E [...] dopoguerra fu un periodo [...] morale. Troppo facile abbandonarsi. Anche oggi, bisogna cercare [...]. È una relazione d'amore, un [...] o un rapporto perverso, da [...]. Pensi ai problemi connessi [...] come li [...] Interrogare [...] chiedere ad essa risposte [...] in queste conferenze voglio mostrare quali e [...] state fatte [...]. Le risposte, però, sono [...]. Il suo è un [...] la scuola inglese è soprattutto iconologica, quella [...] e Pano» [...]. Non cerca anche lei un [...] che permetta [...] storico una comprensione globale dei [...] artistici, [...] tra storia [...] e storia della cultura? [...] sono un empirico. [...] alla scuola inglese, ma [...] domande concrete, sono al di fuori dei [...] è un procedimento parcellare, basato sul fatti, [...] che non rifiuta le [...] applica solo in certi casi, senza pretese [...] globale che [...] chiave interpretativa di tutto». Oggi il pubblico che [...] schiavo del critico alla moda, o del [...] creano le correnti, gli stili pittorici. Ma nel Settecento non [...] spesso divergenza tra la valutazione critica e [...] dal pubblico ad un artista. Quel pubblico era sganciato, [...] regolato sul gusto. Perché ora non è [...] il critico ha immenso potere. Da parte del pubblico [...] insufficiente preparazione, formazione da contrapporre [...] del critico. Così è facile essere [...]. Una di queste figure, [...] Mario Praz, grande uomo di cultura. Il suo bellissimo testo del [...] «Gusto neoclassico» ri usci a far rivalutare [...] e ad imporre [...] quello stile che era . Ora Canova ed [...] sono considerati [...] Come si spiega che un [...] letterato, ma soprattutto [...] " mo di gusto» abbia [...] opinione [...] più degli illustri storici dell [...] Sono felice che lei mi abbia ricordato Mario Praz: [...] conosciuto, mi ha ospitato nella [...] splendida casa, e abbiamo fatto [...] assieme del comitato organizzatore di quella grande mostra a Londra, finanziata dal Consiglio [...] The Age [...] degli anni Settanta. Per rispondere alla [...] domanda, le dirò che [...] accadere negli anni Quaranta, ma si ricordi [...] anni della [...] vita Praz era mal [...] eccentrico, un menagra-mo, e quindi fu [...] A proposito poi di [...] quando con Fleming ha [...] lavoro Mecenati e Pittori mi ha detto [...] commesso una grande sciocchezza, [...] teoria secondo culla fine della civiltà barocca [...] fine della civiltà. Ora anch'io, più [...] e più amo Io stile neoclassico e [...]. Sì, forse è [...] culto ormai possibile. ///
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Sì, forse è [...] culto ormai possibile.