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Oggi a Torino la presentazione Quando il Duce [...] al suo Führer E la [...] divise [...] in rossi [...] neri Un lavoro purtroppo incompiuto [...] causa della prematura scomparsa [...] e che arriva sino alla [...] del 1944. Tra le tesi di [...] dello stato repubblichino per volere di Hitler. E il prevalere della [...] i campi avversi. I suoi primi studi furono [...] dei testi del giaco-binismo italiano [...] alle sue vicende. Vanno ricordati, nel 1962, I [...] italiani; nel 1964, in col-laborazione con Cantimori, I Gia-cobini [...] nel 1965, la raccol-ta di saggi [...] giacobina. Nel 1961, tuttavia, presso Einaudi, [...] come prima e già ampia te-stimonianza di [...] sa-rà poi esclusivo, la Storia degli ebrei [...] Italia [...] il fascismo, che suscitò un vespaio in [...] radicale e ai collaboratori de «Il Mondo», [...] tra i relatori di un congresso antisemita [...] Picardi, segreta-rio appunto del [...]. Te-si del libro, contestata [...] Michele Sarfatti [...] della Storia [...] Einaudi dedicato a Gli [...] Italia, è che il fascismo divenne [...] anti-semita, accodandosi, per ragioni [...] al nazismo: Sarfatti ha dimostrato che forti [...] furono pre-senti in Italia prima [...] tra il Duce e Hitler. Nel 1965, uscì poi, [...] Einau-di, Mussolini il rivoluzionario 1883-1920, con una enigmatica prefazione [...] Cantimori, [...] quale credette di vedere nel Mussolini di De Felice, [...] idee della propria gio-vinezza, segnata da [...] al fascismo di tipo [...]. Il libro su-scitò qualche polemica [...] in ragione [...] «rivoluziona-rio». Mussolini avrebbe infatti man-tenuto [...] anche dopo avere fondato i fa-sci di [...]. /// [...] /// Una tesi, questa, [...] alle posi-zioni del primo Nolte [...] quelle espresse poi da [...]. Nel 1966 fu poi [...] Mussolini il fasci-sta. La conquista del potere [...] 1968 di Mussolini il fa-scista. [...] dello sta-to fascista 1925-1929. In discussio-ne furono sempre [...] del fascismo, la lotta in es-so di [...] di [...] conservatrice, il contra-sto tra [...] il [...]. Nel 1969, e più [...] uscirono, presso Laterza, Le interpretazioni del fa-scismo, [...] mar-xista, la [...] la crociana. In Mussolini il duce. Gli anni del consenso [...] 1974, ciò che fu oggetto di di-scussione [...] fu soprat-tutto la questione del «consenso». Come può essere «misurato» [...] totalitario? In molti, tuttavia, ammetteranno poi che [...] di consenso vi fu. Nel 1975, presso Laterza, uscì [...] sul fascismo, a cura di Michael [...] dove De Felice esternò e [...] molte delle sue posizioni. La polemica fu alta. Le novità non erano [...] grandi libri. Ma il libretto assunse [...] di manifesto [...]. Nel 1981 uscì Mussolini [...]. Lo stato totalitario 1936-1940. La tesi che più fece [...] così come per i due tomi del primo vo-lume [...] Mussolini [...] in guerra. Dalla guerra «bre-ve» alla [...]. Crisi e agonia del [...] 1990, fu la differenza, sempre soste-nuta da De Felice, [...] fasci-sta, già «rivoluzionaria», e [...] Ger-mania [...] sempre «reaziona-ria». Mussolini, sostiene De Felice, [...] brutale alleato per molti ragioni, e anche [...] di fatalità, ma tenne sempre a non [...] e [...]. Il resto è cronaca [...]. Nel 1969, nelle Interpretazioni [...] De Felice aveva scritto che compito della storiografia [...] ricerca di assurdi revisionismi». La [...] pa-rabola sembra ora una corsa [...] rial-zo, dove De Felice, allargando il di-battito e costringendo [...] altri a [...] ha, di continuo, «revisio-nato» soprattutto [...] stesso e non [...] ortodossia da lui definita «vulgata [...]. /// [...] /// [...] alcun dubbio, pur arrestandosi [...] primavera del 1944 un libro [...]. Eppure, quasi tutte le proposte [...] che contiene erano [...] «Rosso e nero», uscito, a [...] di Pasquale Chessa, [...]. Dopo «Rosso e nero» Molte [...] che coinvolge-vano gli stessi problemi della convi-venza tra italiani [...] repub-blicana, erano in quei giorni rim-balzate sui giornali e [...] rotocalchi. Un paio di libri, [...] DeFeli-ce, uscirono nei mesi successivi (En-zo Collotti [...] Lutz [...] «Il fascismo e [...] in guerra», [...] 1996; Nicola Tranfaglia, «Un [...]. Fascismo e [...]. [...] nero», aggressivamente sulfureo e anche [...] -De Felice, stu-dioso avvezzo alle corse di gran fon-do, [...] aveva un gran [...] le stoccate sapide e rapide [...] attenua [...] abituali. Si [...] volume, là [...] era chiuso il precedente. Con la ca-duta del [...] vicende con-vulse [...] dei 45 giorni. Prota-gonista [...] sparire [...] storiografico di De Felice (salvo [...] appari-zione nel quarto), è lui: il Duce, un «uomo [...] per [...] alla Papini, travolto [...]. È evidente che il [...] sa cosa fare di Mussolini. Vari trasferimenti vengono effettuati [...] Duce arrivi sul Gran Sasso. Mussolini ha paura di [...]. È depresso, a poco [...] con qualche [...] produce solo poche scalfitture [...]. Risulta chiaro, per De Felice, [...] Badoglio non vuole che Musso-lini finisca subito nelle [...] Alleati. Potrebbe, in un momento [...] cose spiacevoli per i poco gloriosi prota-gonisti [...] Brindisi. Musso-lini, a [...] volta, non desidera essere [...]. Al cospetto di Hitler Il [...] comunque, è al cospetto di Hitler. Comincia [...] collo» [...] capitolo della [...] vita. [...] e altri consi-derano «superati» Mussolini [...] il fa-scismo. Hitler, tuttavia, lo ammira [...] Graziani, e gli im-pone di diventare il [...] nuo-vo fascismo [...] minaccia, in caso contrario, [...] oc-cupata alla stessa stregua della Polo-nia. /// [...] /// Ostaggio dei nazisti, sarà [...] in poi [...] di se stesso. Na-sce così la Repubblica Sociale, [...] Stato non solo «collaborazionista», ma anche una sorta [...] Par-tner sottomesso al Reich. Ciò rende migliore, per De Felice, la [...] italiani. [...] è [...] della «guerra civi-le» tra italiani, [...] che per De Feli-ce è comunque alla so-la Jugoslavia [...] un [...] temera-ria). Senza la [...] infat-ti, la Resistenza, sareb-be stata [...] e militare. Così invece la Resistenza, [...] di liberazione, diviene guerra civile e, quindi, [...] con notevole pre-senza dei comunisti. [...] Francia sembrerebbe smentire que-sta osservazione [...] di Ju-goslavia e Italia. Dato, e per nulla [...] Francia non vi sia stata guerra civile [...] giocarono comunque un grosso [...] do-poguerra ebbero un peso elettorale persino superiore [...] co-munisti italiani. Mussolini, ad ogni buon [...] diktat del Führer, salva gli italiani da [...] e insieme -senza [...] -innesca un processo che [...] contro gli italiani. A questo punto Mus-solini, Duce [...] praticamente spa-risce. Sarebbe certo ri-comparso nella [...] De Felice non ha [...]. Ma è tutto [...] De Felice che, anche nei [...] precedenti, si [...] la [...] biografia, con risvolti psicologici frequenti, [...] la [...]. [...] inevitabilmente si sovrappon-gono e si [...]. In [...] volume, del resto, non vi [...] più, [...] che ha reso straordinaria e [...] sia su Mussolini che sul [...]. De Feli-ce si serve [...] modus operandi di Nolte, soprat-tutto della sterminata [...] «soggettiva» memorialistica [...] dimostra peraltro [...] con la consueta ricchezza [...]. Con Mussolini lon-tano, è così [...] settembre, fatto di sbigottimento, [...] rassegnazione, [...] dissol-vi, disonore militare, «morte della [...] (per usare [...] trat-ta dal De profundis di Salvatore Satta), ciò che viene posto in pri-mo piano. I badogliani sono «mi-serabili», [...] diffusa, [...] è allo sbando. [...] settembre è peggio, molto peggio, [...] giu-gno francese del 1940. De Felice, accuratamente, respinge [...] confronto con la Francia, come se prevedesse [...] e fa [...] un caso incomparabile. Lo sbandamento e la [...] sia del reclutamento nella [...] dove si va per [...] o per se-guire la [...] primi nuclei della Resistenza, che «fug-gono» in [...] danno al-la macchia. Il 1943-45 sarebbe la [...] «pecca-to originale» [...] settembre (peccato di chi? [...] così come tutta la vi-cenda [...] repubblicana porterebbe ben visibili [...] quel giorno infausto, che non si capisce [...] una fi-ne o un inizio. Ben poca impor-tanza hanno [...] e i partiti politici [...] Resistenza. La Resistenza è infatti [...] dello sbandamento. Ma ecco che, mi-steriosamente, [...] non più di 4. E subito, man-dando a [...] crescono di numero, si pongono contro [...] egemo-nizzano la lotta armata [...] formazioni politiche, [...] sempre, sulla base delle [...] di Aga Rossi e [...] in perfetto ac-cordo con Mosca, [...] con Londra e Washington. Il loro obiettivo -non [...] concordare con De Felice -sareb-be nientemeno che [...] proletariato». Il Pci diventa in [...] De Felice non appro-fondisce questo aspetto, perché nega [...] Resistenza questi caratteri -partito «di massa», par-tito «nazionale»: [...] stalinista, ma subisce [...] del terreno popolare e [...] si insedia, arrivando a mu-tare largamente natura [...] delle intenzioni della [...] leader-ship -e ad ereditare, [...] condizionato, le tradizioni so-cialiste e riformistiche. La Resi-stenza, comunque, nonostante [...] dei comunisti, non riesce invece per De Felice [...] sulla società del [...] dove prevale, nella maggioritaria [...] favorita dalle difficoltà incontrate dalle truppe tedesche [...] dualismo di poteri tra nazisti pur dominanti [...] subalterni, la qual co-sa perfeziona negli italiani [...] arrangiarsi. Il fatto è -se non [...] vuole piantare come un monolito metafisico [...] settem-bre nel ventre della storia [...] -che la guerra fascista era diven-tata ben presto [...] così come il regime che [...] prodotta. Il 25 luglio e [...] settem-bre furono così, per gli [...] «rivelazione», in senso [...]. Date le circo-stanze, la [...] Re-sistenza, più guerra di liberazione che guerra civile, [...] e a stretto, anche se non sempre [...] le potenze democratiche, ol-tre che con [...]. Mussolini stes-so, del resto, [...] Hitler facesse una pace separata con Sta-lin. Riscossa incompresa Il rifiuto della [...] fascista non divenne insomma, al di là di qual-che [...] «liberale», come [...] sotto mendaci spoglie patriottiche, eversione [...] antinazionale. Divenne riscossa nazionale, rico-struzione [...] circostanze dif-ficili, invenzione pluralistica della democrazia repubblicana. Dobbia-mo comunque, rimpiangendo [...] e al di là di [...] legittimo dissenso, essere grati a De Felice. E non solo per la [...] documentaria che [...] lasciato. Ma anche perché ci [...] a ridiscutere le nostre origini e le [...] vacil-lanti [...] del nostro «stare assieme». Gra-zie a lui, soprattutto quando [...] lui non ci troviamo [...]. Bruno Bongiovanni [...] 2. Fra le sue carte, [...] «Premessa» la moglie Livia, sono state trovate [...] primi tre capitoli, non riviste da De Felice, [...] stesura dattiloscritta di una parte del quarto [...]. Il libro, così [...] preparato dagli amici e [...] Emilio Gentile, Luigi Goglia e Mario Missori, copre un [...] va dalla caduta del fascismo sino ai [...] esistenza della Repubblica Sociale. Il primo capitolo ha [...] con la prigionia di Mussolini, con la [...] con la nascita della [...]. Il secondo tratta la catastrofe [...] settembre. Il terzo racconta la [...] e partigiani, il dramma del [...] italiano [...] civile» e [...] degli italiani dopo [...] settembre. Il quarto capitolo ricostruisce i [...] mesi della Repubblica Sociale, [...] del [...] alla primavera del [...] dal punto di vista delle [...] vicende interne e dei rapporti con i tedeschi. In appendice sono pubblicati [...]. Del volume [...] discutono oggi al Salone [...] Libro [...] Torino (presso la sala Berlino alle ore [...] Elena Aga Rossi, Ernesto Galli della Loggia, Silvio Lanaro, Gian Enrico Rusconi. Mussolini, primavera del [...] parla a ufficiali italiani e [...] in alto Renzo De Felice Mussolini [...] II. La guerra civile. Un tentativo di intravedere il [...] essere» nella precarietà attuale. Tariffe di abbonamento Italia [...] Semestrale 7 numeri L. Via Bettola 18 -20092 Cinisello Balsamo (MI) -oppure presso le Federazioni del Pds. Tariffe pubblicitarie A [...]. /// [...] /// Direzione Generale: Milano 20124 -Via Giosuè Carducci, 29 -Tel. /// [...] /// Statale dei Giovi, 137 [...] S. Mai come in questi [...] è assistito a un rifiorire di «mora-listi», [...] alla crisi delle ideologie e alla crescente [...] politica. In questa [...] di [...] pubblicazio-ni, è passato quasi inosservato un bel [...] Agnes Heller, Filosofia morale (Il Mulino), che indaga [...] della morale moderna. [...] è di avviare una ri-flessione [...] «come si diventa ciò che si è», cioè sul [...] de-stino, sul nostro crescente biso-gno di [...] e di [...]. Che, come sottolinea la Heller, [...] «contingenza dop-pia» in cui [...] moderno è stretto a [...] preca-rietà, ma anche dalla diversità dei mutamenti [...] dei regimi politici che lo pongono di [...] destini possibili, a situazioni che lo costringono [...] delle scelte. Proprio queste scel-te impongono [...] morale, il quale non [...] oggetto i princìpi generali, bensì la determinazio-ne [...] assu-mere. E questa morale, secondo [...] Heller, [...] la sola possibile, in quanto è [...] orizzonte comune della modernità, [...] uo-mini, dice la studio-sa, si trovano di [...] problema: o scelgo-no se stessi, o lascia-no [...] scel-gano per loro». In sostanza, il mo-do [...] stessi», per «diven-tare ciò che si è», [...] un processo inderogabile. Un agire morale, insomma, che [...] fronte al tramonto di un ordine metafisico trascendente, ci [...] di operare una scelta, di indirizzarci verso [...] di «una vita buona e [...]. Questo bisogno è reso [...] in quanto non esistono più quelle «personalità [...] incarnano una generazione, né quegli «ideali pubblici» [...] mo-delli, e i [...] «ter-mini qualitativi» im-pongono [...] diversi, concreti. Non si trat-ta, quindi, [...] Hel-ler, [...] ridisegnare il nucleo di una tra-smissione [...] e della saggez-za morale, [...] astratta teo-ria, ma di avviare un nuovo [...] i singoli, prendendo le distanze dalle etiche [...] teorie di [...] e [...]. Nonché da quanti han-no [...] a una for-ma di utilitarismo. Carlo Carlino Filosofia morale [...] Agnes Heller Editrice Il Mulino [...]. /// [...] /// Carlo Carlino Filosofia morale [...] Agnes Heller Editrice Il Mulino [...]. (0)
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