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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 1196519937.

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Ipertesti e nuove tecnologie [...] Parla George P. [...] STORIA Papa e Usa tifavano [...] è un tiranno Tutto il [...] al lettore» [...] 2. Persona in grado di [...] del Pae-se era ritenuto Luigi [...] il gerarca fascista che [...] incarichi come mini-stro degli Interni e delle Colonie [...] come presidente del Senato (1929-39), con ottime [...] Corte reale dei Savoia e il Papato. Le mire vaticane emergo-no da [...] studio della ricercatrice storica Albertina Vittoria condotto sulle carte [...] di [...] re-centemente donate dagli eredi [...] Italiana [...]. Il rapporto di fiducia [...] Papa Pio X II nei con-fronti del noto esponente [...] primi a confluire nel 1921 nel partito [...] nel [...] quando, [...] ministro degli Interni, ebbe [...] ma riservato, per [...] che avrebbe portato tre [...] tardi il governo e il Vaticano a [...] Patti Lateranensi. Un rap-porto di fiducia [...] mai meno e che si rafforzò durante [...] mondiale, come testimonia un documento della Cu-ria [...] maggio [...] al governo di Washington, [...] americano presso la Santa Sede, [...] Taylor, che indicava [...] come miglior successore possibile [...] Mussolini; [...] subordine si facevano i nomi del maresciallo [...] Enrico Caviglia e [...] presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando. Se lo scrivesse oggi, Roland [...] lo intitolerebbe «Il pia-cere [...]. Già, perché il testo [...] nuove tecnologie digitali (cd-rom, internet e reti [...] più quello di una volta. Come non è più quello [...] una volta [...] come non lo è più [...] lettore. Perde au-torità il primo, [...] secondo. Almeno a sen-tire parlare George P. [...] americano e uno dei massi-mi [...] di ipertesti. BRUNO CA VA [...] LA IL PARERE Luciano Canfora: «Io, [...] e bibliofilo, dico viva la scrittura» [...]. Nascita dello [...] che, a similitudine del [...] esplica le due funzioni dello [...] e del leggere; tramon-to definitivo [...] Dio, detronizzato dal nascere di [...] nuo-vo Pantheon popolato da una mi-riade di [...] fine del li-bro stampato, fissato [...] volta per sempre e «sequenziale», come ce lo ha [...] qualche secolo fa, [...] di [...]. Quando si parla di [...] reti telematiche, il dispiegarsi degli «scenari futuri» [...] li-miti; e la [...] dei sa-peri, il passaggio [...] Galassia [...] delle autostrade di-gitali impone [...] categorie, nozioni fondanti della nostra tradizione culturale: [...] testo, il ruolo [...] il nuovo volto del [...]. Del rapporto tra saperi [...] tecnologie informatiche (con [...] non solo alla ri-cerca [...] didattica) si è discusso al Convegno internazio-nale «Internet [...] Muse», organiz-zato dal Centro linguistico [...] universitario di lingue moder-ne [...] Milano. Tra i relatori [...] George P. [...] docente alla Brown University [...] Rhode [...] tra i massimi esperti [...] e con un curricu-lum di studi che [...] mosse dalla storia [...] e dalla critica letteraria [...] ai [...] media. Il termine ipertesto risale [...] Sessanta e sta ad indicare un testo composto [...] te-sto e da collegamenti elettronici fra questi [...] informa-zioni visive, il suono, [...] e altre forme di [...]. A differenza del libro [...] cui leggìo è uno schermo interattivo) propone [...] scrittura e di let-tura non sequenziale; il [...] e consente al lettore di [...] al suo interno molto [...] scegliere differenti e personali cammini. Se oggi leggiamo su [...] incontriamo spesso in-dicazioni di una nota a [...] o a fine testo e noi allora [...] principale per leg-gere quella nota, che può [...] contenere altre informazioni: sui debiti intellettuali di Boccaccio [...] altri autori, su paralleli con altri testi [...] passi della stessa opera, e così via. Finita la let-tura della [...] testo principale e seguitiamo a leggere finchè [...] nota, che ci fa lasciare di nuovo [...]. Ora supponiamo che toccando semplicemente [...] pagina nel punto in cui appare il simbolo di [...] nota o di un riferi-mento bibliografico, possiamo far comparire [...] il testo conte-nuto nella nota, oppure [...] al-tro testo a cui quella [...] rimanda. Questo è [...] elettronico che rende semplici da [...] i singoli riferimenti, facilitando enorme-mente la navigazione [...] delle possibili [...] che il testo ci propone. Ma facilitare la possibilità [...] lettore può orientarsi modifica radicalmente sia [...] della lettura, sia in [...] di ciò che viene letto. Il [...] ipertesto non è più [...] di un sin-golo autore, ma racchiude in [...] opere (di storia, di arte, di musica [...] bene quella del Trecento) che ci portano [...] e al di là della semplice esperienza [...]. Come cambia [...] il rap-porto tra autore e [...] Il potere del lettore passa assoluta-mente in prima linea; [...] più solo [...] che detta le proprie leggi. [...] cosa che esiste [...] uguale per tutti è un [...] della [...] creato da un autore, poi [...] cam-bia. Entra in gioco il [...] che è un personaggio in-vadente: entra nel [...] punto in base ai propri interessi e [...] punto che [...] aveva scelto come ini-zio, [...] propri collega-menti tra i testi, aggiunge sue [...] chiudere la storia (che a quel punto [...] quando e nel modo che vuole. In [...] ad esempio, un rac-conto [...] blocchi, [...] Michael Jordan affida in-teramente [...] responsa-bilità della chiusura del suo rac-conto. Riducendo [...] del testo, [...] riduce anche [...] e il potere [...] si sbarazza di certi aspetti [...] autorità propri del vecchio rap-porto [...]. Noi parliamo di erosione delle [...] e di libertà del lettore [...] è come se si trovasse in una bi-blioteca [...] consultabile in qualsiasi momento e [...]. Disponibilità completa dei dati, [...] e rapidità di consultazione: sono questi i [...]. Come replica a quanti [...] nello svilupparsi della tec-nologia informatica e nel [...] digitalizzazione [...] dei saperi e [...] umana? Jean [...] ha parlato di un [...] la scomparsa del mon-do degli oggetti e [...] favo-re del loro simulacro virtuale. Tutti i cambiamenti tecnologici [...] e an-che gli ipertesti portano sia vantag-gi [...]. Nel passaggio dal manoscritto [...] stam-pa, il vecchio sistema delle lettere di [...] aristocratico e autoritario -fu spaz-zato via e [...] nuovo si-stema letterario basato sulla stam-pa, incentrato [...] demo-cratico. Io penso che la [...] dalla scrittura [...] compreso, è caratterizzata da [...] de-mocratizzazione, ovvero di disse-minazione del potere. La scrittura dà inizio [...] este-riorizzando la memoria essa con-verte il sapere [...] da un unico individuo o da una [...] posseduto da più [...]. Io credo [...] democratico anche di queste nuo-ve [...]. Il lettore di un [...] esempio tre grandi van-taggi rispetto al lettore [...] il controllo su più testi e quindi [...] proprio tragitto, ha a di-sposizione una grande [...] e, oltre a leggere, può scrivere annotando [...] le proprie tracce. Se qualunque lettore ha [...] entrare nel sistema e di la-sciare la [...] la tiran-nia [...] né quella della mag-gioranza [...]. E pericoli non ne [...] potrebbe danneggiare le nostre [...] e sintesi. In questo momento io [...] che poi lei do-vrà [...] articolo di stampa. In una intervista ipertestua-le [...] tutte quelle che ho detto, sarebbero incluse [...] che poi presenterebbe anche il parere suo [...] di altri stu-diosi. Ciò favorirebbe una lettura [...] se molto più lunga, ma lei perderebbe [...] riassumere quello che è stato detto in [...] in toto [...]. Allo stesso mo-do un ragazzino [...] deve imparare che [...] un ippopotamo, grazie alla realtà [...] potrebbe non solamente [...] come in un li-bro, ma [...] nel suo ambiente. Ma tutto ciò pri-verebbe [...] capacità di costruire immagini nella propria mente. Perchè definisce la scrittura [...] distruttiva delle tecnologie? Platone ci ha detto [...] uccide la memoria. I fondamentali-smi sono legati [...] e molte idee diventano pericolose quando perdono [...] e si fanno testo e quindi fatti [...]. Lo storico francese Roger [...] sosteneva che solo ciò [...] permanente nella storia attraverso la scrittura poteva [...] colpa. Per questo la scrittura [...] più di-struttiva. Una cosa bellissima e [...] la comunicazione e la maturazione del pensiero [...] cioè at-traverso la parola vivente, è impareggiabile. La scrittura già lo immobilizza [...] una determinata forma. La [...] però, non è una condanna [...] scrittura, ma [...] di un genio del filosofare [...] al mezzo della scrittura a fronte di quello insostituibile, [...] forse unico, della parola vivente. Parola viven-te che non [...]. Il computer è un [...]. Luciano Canfora, storico di [...] per antica passione, smonta con poche frasi [...] un Platone «profeta» incon-sapevole della rivoluzione informatica [...] della scrittura. Re-stituisce a Platone quel [...] Platone, ed alla scrittura quel che è [...]. Lui che scherzosamente si [...] di usare ancora una vecchia stilografica [...] di circa [...] fa, col penni-no retrattile, [...] con qualche reticenza alla [...] quando le esigenze editoriali glielo impongono. Sarebbe, insomma, [...] imperdonabile semplificazione indicare in Plato-ne [...] critico del mezzo scritto. Perché per lui questo è [...] mo-do di filosofare. Ed è, in un [...] contraddizione: tutto quello che [...] lo sappiamo attraverso la parola scritta». Un illuminato misoneismo, che [...] bucce alla tecnologia digitale, gettando acqua sul [...] troppo facile entusiasmo. I vecchi monaci e [...] hanno dato vita a quel modello di [...] sin-gole e mezzi assai modesti e rudimentali, [...] un prodot-to analogo, oserei dire. E, comunque, non capisco come [...] tecnologia pos-sa di per sé, senza [...] umano, produrre un tale risultato. La virtù del ricco [...] di citazioni non è nella machina, ma [...] la rifornisce di quei dati. No, davvero non vedo [...] verso una maggiore libertà». Così come non vede, [...] vigore, la pretesa qualità distruttiva della scrittura. In altre parole, un [...] è raccontato per iscritto, muore, non [...] più. Quanti [...] ci furono prima di Agamennone?, [...] Orazio. Non lo sappiamo, perché [...] che ne abbia scritto». In conclusione, nel match [...] ipertesto Canfora non ha dubbi su come [...]. E proclama: «Viva la [...]. La prova definitiva, sul [...] Caravaggio da sempre al centro di dubbi, sarebbe [...] Londra loro due hanno presentato [...]. Loro due, gli esperti [...] Marcello Ambrosi e Santo Carda-mone, [...] che [...] di re-cente strappata a un [...] letargo nella soffitta di un collezionista, gia-ceva «ripiegata come [...] vecchia to-vaglia». Ora è depositata in [...] Lugano dal nuovo proprietario, la società panamense [...]. I due esperti dicono [...] ad ac-creditare quello che considerano [...] ma sarebbero stati osta-colati: [...] Uffizi, [...] avrebbero chiuso in un magazzino il Caravag-gio [...] due esperti desideravano studiare da vicino. Dal museo fiorentino giunge [...] il Caravaggio è sempre rima-sto esposto. ///
[...] ///
[...] fa [...] forzato del cantautore dalla [...] Il caso [...] cittadino [...] DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PAOLO SOLDINI [...]. Aveva [...] e un giorno Wolf [...] quando il «primo stato [...] dei conta-dini sul suolo tedesco» gli comunicò [...] momento non lo consi-derava più un cittadino [...] a [...] patria. Era il 16 no-vembre [...]. Wolf [...] era, è ancora, un [...] cantau-tore. Molto bravo e molto [...] biografia intessuta di tutte le tragedie e [...] dei [...] così intimamente «tedeschi», che [...] pro-prio qualche giorno fa: figlio di un [...] ad Au-schwitz, emigrato, negli anni [...] dalla natìa Amburgo nella [...] per partecipare alla costruzione [...] Germania [...] e poi sempre più critico verso i [...] ipocrisie [...] utopia che si era [...] re-gime. Fino a diventare, insieme [...] il «dissidente» per antonomasia, [...] rodeva [...] il sistema del «sociali-smo [...]. Molto bravo, molto po-polare, [...] ma pur sempre un [...] quei tantissimi intellettuali delle cui spo-glie ideali [...] anche materiali) si popolavano i [...] della ragione del comunismo [...]. Anche [...] repressivo di cui fu [...] (concetto talmente impregnato di [...] da [...] difficilmente traducibile), non era, [...] più infame delle tante e fantasiose angherìe [...] perseguitati an-cora in quegli anni gli intellettuali [...]. [...] fu [...] privato cioè della cittadinanza [...] e quindi di fatto [...] a casa, mentre era in tournée a Colonia. Un provvedi-mento odioso, adottato [...] solo al tempo del nazismo, che lo [...] in esule involontario. Ma, forse, pur sempre [...] che, come si è saputo, [...] avreb-be visto come la [...] per quello che [...] della Sed, si rifiutava [...] chiamava sempre e soltanto «il mestatore an-ticomunista». Perché, allora, [...] repressivo contro il cantautore [...] risonanza e segnò una rottura nella storia [...] Il fat-to è che [...] avvenne in un momento [...]. In quel 1976, grazie [...] Helsinki, la [...] cominciava ad avere un [...] scena in-ternazionale e il regime aveva dato [...] segnale di liberalizzazione [...]. La cac-ciata di [...] e le dure repres-sioni [...] perciò, una amara delusione e, soprattutto, la [...] «sociali-smo reale» era davvero irriformabi-le. Qualche tentativo di riannodare [...] gli intellettuali e il re-gime ci fu: [...] Manfred Krug e le memorie degli scrittori Stefan Heym, Stefan [...] e Christa Wolf ne [...] recen-temente, testimonianza. Ma ben presto fu [...] rottura tra il regime e [...] era irreparabile. Una grossa parte degli [...] che avevano firmato un docu-mento pubblico di [...] nelle settimane se-guenti, [...]. Tra gli altri Krug, Katharina [...] Ar-min [...] Nina Hagen, Angelica [...]. Altri restarono, come [...] Müller, [...] de [...] Christa Wolf, Frank [...] e Heym, ma con [...] chi è straniero in patria. Ci fu anche chi [...] perdonare da [...] più tardi, ma se [...] compromessi e acco-modamenti, nessun nome impor-tante della [...] in poi, accettò più di identificarsi con [...]. La cultura della [...] se mai [...] stata, era morta. Restava solo da aspettare [...]. ///
[...] ///
Restava solo da aspettare [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .