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Ci scappa un duetto [...] non più di primo pelo e un [...] è un suo fan sfegatato, quali sono Al-berto [...] e Niccolò Fabi, insie-me [...] a «Night [...] su Italia 1 (fra [...] Gianluca [...] e Car-men Consoli). [...] tra Fabi e Alberto [...] che manca dalle scene da [...] anni, [...] «Ho iniziato a scrivere canzo-ni [...] anni [...] riferimento principali era proprio [...]. Io non vivevo con [...] questo ho scoperto solo molto tempo dopo [...] il produttore dei dischi di Alberto [...] di [...] conoscere. Lui ha fatto di [...] dato modo di lavora-re dietro il palco [...]. Da fan, mi divertivo, [...] la voglia di fare sul serio quel [...] ho sentito in maniera netta che stare [...] non mi bastava più. Sono [...] mentre incideva un disco, [...] la foto che sta sulla co-pertina di Assolutamente [...]. La canzone che invece [...] sera è La ne-nia del Salvador : «Quando [...] proposto questo duetto ave-vo un [...] di timori, invece Al-berto [...]. In fondo lui mi [...] ragazzino che lo seguiva dappertutto. Fabi avrebbe dovuto concludere [...] con i concerti di Milano e Ro-ma, [...] tonsillite lo ha obbligato a cancellare tutti [...]. Voglio guardarmi un [...] intorno, vive-re non solo [...] auto-grill, e cominciare a scrivere le canzoni [...]. /// [...] /// Immediata la replica del [...] Rai, Pierluigi Celli: «Vigo-relli non resiste al [...] agli altri quanto lui stes-so si guarda [...]. Ci piacerebbe [...] di pensare qualche volta [...] a vanvera. Molti colpi potrebbero [...] in-dietro e [...] male». Un momento del concerto [...] Nicola Fabi, a destra, e Alberto [...] A sinistra, Matt Damon, [...] Ryan [...] celebre film di Spielberg [...] sotto Francesca Neri e Paolo [...] in «Matrimoni» di Cristina Comencini In [...] Emma Thompson e John Travolta nel film «I [...] vittoria» Sbarca Spielberg «Ryan», un urlo contro [...] Esce (vietato ai 14) il film con Tom Hanks E [...] titoli occupano quasi tutte le sale [...] 2. Guai a perdere quei [...] in cui Steven Spielberg ci trasporta [...] del [...]. Il film si apre [...] americana in visita ad uno dei [...] che, in Nor-mandia, sorgono [...] del massacro. Dal primo piano del [...] oggi anziano, si passa al primo piano [...] Tom Hanks, il capitano Mil-ler che sta per sbarcare [...] anfibio con i suoi uomi-ni, sotto il [...]. È [...] che Spielberg vi prende [...] vi porta [...] ap-pena i portelloni si [...] pallottole e siete a Omaha Beach il [...] 1944. Ci rimarrete per 25 [...] morte a due passi. Poi, come sanno anche [...] di otto fantacci-ni, comandati [...] Miller [...] co-stretti a cercare per mezza Fran-cia il [...] Ryan. È, costui, [...] superstite di quattro fra-telli: [...] sono morti, due nel [...] e uno sul fronte [...] Pacifico. Lo stato maggiore, nel-la persona [...] generale Mar-shall, decide che bisogna [...] ad ogni costo: per la [...] fa-miglia e per il morale [...] tutta. Ovviamente Miller e i [...] Ryan, ma nel mezzo di [...] feroce battaglia. Lo porteranno a casa? E [...] casa la propria pelle? Quel reduce [...] era Miller o era Ryan? Chi [...] è salvato e chi è morto, in [...] Seconda Guerra Mondiale? Salvate il soldato Ryan [...] vista, un film fatto di due film: [...] (autentico pezzo di bravura per il quale [...] il tecnico del suono Gary [...] vincerà [...] a mani basse) e [...] successi-vi 140 minuti. In realtà, le due [...] perfettamente in quella che è, da diversi [...] del cinema di Spielberg. [...] che i greci antichi [...] e che impone di cercare la salvezza [...] più fosche. [...] Spielberg racconta la storia [...] -che ha salvato degli [...] della schiavi-tù, narra un episodio (quello della [...] in cui lo schiavismo [...] nella carneficina del [...] spedisce il capitano Miller [...] alla ricerca di Ryan, per-ché, come si [...] chi salva un uomo [...]. [...] un sospetto di «buoni-smo» e [...] retorica patriottica, in tutto ciò, a cui è difficile [...]. Incastrato fra due battaglie [...] Soldato Blu e Il mucchio selvaggio, due western che [...] singolare, Salvate il soldato Ryan è solenne, [...] sangue e di sentimenti: è più simile [...] degli anni Sessanta e Settanta, piuttosto che [...] cinema anti-militarista come [...] niente di nuovo od Orizzonti [...]. Proprio perché, in ultima anali-si, [...] è [...] «pro» o «con-tro» la guerra, [...] semmai un affresco sui sentimenti [...] profonda, sulla [...] ne-cessità, storica e psicologica di [...] valori «forti» anche nei punti più sanguinosi del proprio [...]. Tom Hanks è straordinario, Tom [...] Edward Burns e gli [...] fanno degna compagnia; Matt Damon, attonito al [...] Ryan, il figlio [...] che deve [...] la sal-vezza. E non sarà facile. Nasce [...] caso: in questo fine [...] dei 1350 schermi disponibili in Italia saranno [...] quattro film, e cioè Salvate il soldato Ryan, La [...] del pianista [...] e Gallo cedrone. /// [...] /// Si respira aria di [...] di strapotere di pochi (ovvero Cecchi Gori [...]. /// [...] /// E fa bene il presidente [...] a ricor-dare che «se mancano [...] schermi la soluzione non è certo [...] nelle [...] che sono già sature». Eppure la so-luzione non [...]. Giacché nella maggior par-te [...] gli esercenti stessi a chiedere quei film, [...] false pur di [...] della concorrenza più sfrenata [...]. Il risultato è abnorme, [...] pubblico fa la fila per Gallo cedrone [...] 1 miliar-do di incasso al giorno) sarà [...] esercente a [...] per mettere, che so?, La [...] degli angeli di Zonca, film bello ma [...] più mirata. Ve-dremo, nel corso della [...] Tornatore, Spielberg e [...] si meritano questo spiegamento [...]. [...] da augurar-si solo che, laddove [...] botteghino non rispondesse, [...] «militare» duri il meno possibile. COMMEDIA Matrimonio? Meglio fuggire «Matrimoni [...] / matrimoni per noia / Ne ho [...] tipo / di gente di ogni sorta», [...] De [...] una [...] canzoni. Il [...] che parte benissimo, procede così [...] e si [...] coda di pesce. Nato dalla fusione di [...] Matri-moni ha comunque il pregio di cercare [...] inconsueta, di far sorridere [...] agro-dolce nella quale molte coppie -spo-sate e [...] riconoscere, di mettere in campo otto attori [...]. Vigilia di Natale: in [...] Bologna [...] a festa, mentre sentiamo il vecchio di B. King cantare [...] the [...] roll e si prepara [...] giovane e bella Giulia (Francesca Neri) mol-la [...] sul primo treno per Trani, dove vi-ve [...] appena risentito al telefono. Il marito Paolo (Diego Abatantuono), [...] dalle sue rilassanti partite a tennis, non [...] un incidente, eppure avrebbe dovuto ac-corgersi di [...] cose tra loro; i figli sdrammatizzano presi [...] gasata e scema delle feste; la sorella Sandra (Cecilia Daz-zi), patologicamente attratta so-lo dagli uomini sposati, finisce [...] il cognato in un mo-mento di reciproca [...] Sergio (Emilio [...] appena salito dalla Puglia, [...] allegramente la moglie nonostante le pro-messe di [...] giù a Trani scopriamo che la mamma [...] Giulia (Stefania Sandrelli) ha strappato come ogni anno [...] marito francese (Claude Bras-seur) [...] amante per un [...] «clandestino» di passione e [...]. Scommettiamo che, in un intreccio [...] bugie, equivoci e [...] innamoramenti, tutta la fami-glia si [...] dentro [...] giù in Puglia? «Di colpo [...] ce [...] fatta più. [...] saltato il tappino», sbotta Giulia, [...] quale Francesca Neri regala una precisione di accenti e [...] nel resti-tuire [...] infelicità e il progressivo smar-rimento [...] volta si sarebbe detta «presa di co-scienza» -di questa [...] che si sco-pre incapace di [...] insieme tutti i pezzi della [...] vita. È lei il vero [...] il per-sonaggio meglio cesellato, probabilmente quello più [...]. E se la citazione [...] Kieslo-wski [...] stordimento alla stazione con la cinepre-sa che [...] Giulia) risulta un [...] gra-tuita, altrove Cristina Comencini [...] giusti, almeno fino a quando il meccanismo [...] il sopravvento [...] psicologica. Intessuto per contrasto di [...] (ma [...] a man [...] a [...] di Percy Sledge ormai [...] bando per quan-to è stata sfruttata) e [...] cadenze dialettali, Matrimoni prometteva forse qualcosa di [...] ogni caso incarna [...] tenta-tivo di fare un [...] si interroga sulla fragilità dei sentimenti senza [...] del divertimento. Ma il contesto è meno [...] e cruento, sicuramente più ambiguo: [...] infatti di una commedia che [...] al potere planetario di un [...] governatore nel qua-le molti hanno riconosciuto [...] presidente Clinton. In effetti il protagonista [...] vicino [...] inqui-lino della Casa Bianca, [...] per i capelli sale e pepe e [...] della voce (almeno nella versione ori-ginale): entrambi [...] piccolo Stato del Sud, hanno una moglie [...] che raddrizza gli infortuni, vo-gliono vincere ad [...] riformare il paese sul [...] sociale. Chiamato a inaugurare lo [...] dopo breve vita nelle [...] colpa del [...] I colori della vittoria [...] romanzo di un «Anoni-mo» che [...] rivelato essere [...] assistente di Clinton Joe [...] uno che se ne [...] sondaggi e colpi bassi. Ep-pure il film non [...] Bob Roberts o pessimista come Il candidato, [...] pro-babilmente, la [...] forza. Vista con gli occhi [...] nero Henry Burton, la campagna per le [...] dal veterano Mi-ke Nichols in una chiave [...] realistico. Sulle prime sembra proprio [...] talento questo Jack Stanton dalla lacrima faci-le: [...] dei 140 minuti impariamo a [...] e a ca-pire perché [...] puttana al quale piace la gente» ha [...] vittoria. Puttanie-re e sentimentale, populista [...] e carismati-co, [...] è [...] che uno stinco di [...] «vero» -o sembra tale -e sa parlare [...] americani. Il film re-soconta con [...] smacchi e le vittorie di una campagna [...] lo più sulla vita privata degli sfi-danti. E così se Stanton deve [...] di essersi fa-to una sciampista [...] di [...] mes-so incinta una sedicenne di [...] il rivale [...] deve farsi da parte per [...] di una debolezza gay propiziata dalla cocaina. In mezzo [...] che ci pare di [...] il no-stro paese: i sondaggi, i duelli [...] montati ad ar-te, Larry King [...] se stesso, le menzogne e i dilemmi [...] suicidio forse non necessario sul piano dramma-turgico. Come si diceva, la [...] I colori della vittoria è [...] cal-colata e intelligente che [...] nel dubbio pur [...] guardare con simpatia a [...] nel culto dei due Williams più famosi [...] Sud, Hank (il cantan-te country) e Tennessee (il drammaturgo). E se Travolta in-dossa [...] i panni di Stanton, giocando sul doppio [...] e della partecipazione, non sono da meno Emma Thomson [...] moglie alla Hillary), Kathy Bates [...] lesbica dai metodi spicci), Billy Bob [...] (lo stratega ritagliato sulla [...] James [...] e il re-divivo Larry [...]. /// [...] /// E se Travolta in-dossa [...] i panni di Stanton, giocando sul doppio [...] e della partecipazione, non sono da meno Emma Thomson [...] moglie alla Hillary), Kathy Bates [...] lesbica dai metodi spicci), Billy Bob [...] (lo stratega ritagliato sulla [...] James [...] e il re-divivo Larry [...]. (0)
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