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Un cinema senza cineasti, [...] diventare autore, sceneggiatore, regista. Fat-ti da riprendere sul [...] «macchinette a 8 e 6 millimetri» e [...] di partito, nelle [...]. È la vigilia del [...]. In quel clima già [...] Cesare Zavattini decide di reagire al cinema indu-striale in [...] cinema-tografica», [...] spet-tacolo [...] di-stanza siderale dalla realtà [...] dalla documenta-zione. Per tacere della televisione, [...] controllo governati-vo. Nasce così il movimento [...] che in una breve [...] -porterà centinaia di persone [...] grazie alle famo-se «macchinette» vendute ormai a [...] come strumen-to per raccontare la realtà e [...] trionfi, angosce e ferite di un mondo [...]. Zavattini lancia [...] dalle colon-ne di [...] del [...] ma il movimento prende forma [...] notte del 23 ottobre nella [...] casa di Luzzara: ad [...] con Nanni Scolari e Rino Serri, anche Marisa [...] che, insieme al marito Renzo [...] Reggio), ha gelosamente conser-vato per [...] il nastro con [...] di Za: più di [...] di registrazione (a fianco ve [...]. Nei mesi successivi, sempre [...] al «giornale dei cinegiornali». [...] si diffonde a macchie [...] Roma Zavattini passa al setaccio il materiale [...] tutta Italia. E gira lui stesso: in-sieme [...] Ferrara realizza «Un uomo e una donna», metamorfosi grot-tesca [...] un amplesso dove [...] allucinato dalla pubblicità, fa [...] con la [...] utilitaria. [...] realizza «I [...] fronte alla tragedia del Vietnam, [...] francese e la stagnazione [...] Elda [...]. Monticelli filma la morte [...] Po [...] inquinamento, mentre Marisa [...] va a Parigi a [...] operaia e stu-dentesca: «I cinegiornali liberi -spiega [...] lui essen-zialmente [...] artistica, non di propaganda [...]. Ieri Reggio Emilia ha [...] liberi un pomeriggio di proiezioni: documenti sul Va-jont, [...] Belice, Battipaglia, il Mag-gio francese. Oggi, sempre a Reg-gio, [...] gli altri Mi-no Argentieri, Ansano [...] Tullio [...] Gianfranco [...]. /// [...] /// Di sicuro, il volume [...] primo posto della [...] dei li-bri più venduti [...] de «La Stampa») nella [...] suo de-butto, surclassando di molti pun-ti i [...] posto (le ricet-te letterarie di Isabel Allende) [...] (le storie egiziane di [...]. A questo punto, la [...] «Libro nero del comuni-smo» è arrivata a 130 [...] perché si è appena aggiunta una ristampa [...] copie alle 20 mila della terza edi-zione, [...] due erano state di 50 mila [...]. Attorno al volume scritto [...] si è aperto un vasto dibatti-to, anche [...] interventi sia tra gli storici sia tra [...] Mondadori, forse per non lasciare questo spazio [...] solo alle pagi-ne dei giornali e alle [...] di [...] an-che aperto un forum [...] Internet, [...] può intervenire ogni lettore (indirizzo: www. È ragionevole supporre che [...] di questo forum telema-tico dovessero suscitare particola-re [...] Monda-dori non si lascerà perdere [...] di [...] i materiali in un [...]. Nel caso, si tratterebbe davvero [...] una novità assoluta. Quel che colpisce, infatti, è [...] del dibattito scoppiato fin [...] in Francia, poche settimane or [...] della raccolta di saggi. E la risposta dei [...] dovrebbe ri-specchiare tale animosità [...] poi come documento signifi-cativo [...] delle passio-ni comuni di fronte a un [...] tanto scot-tante. Per fare solo due esempi [...] in questo) ieri [...] Maria Antonietta [...] ha annunciato di [...] denunciare il curatore del volume, Stephan [...] per via di alcune sue [...] nel corso di una tra-smissione radiofonica. Mentre ie-ri il quotidiano [...] «Il Gior-nale», mostrando la [...] consueta disinvoltura, titolava: [...] Togliatti come Stalin». Catenac-cio: «Il Pci al [...] o spedito nei campi molti anticomunisti». Le parole del maestro VIVA LA «MACCHINETTA». Allora uno dice, ma [...] non usiamo non usiamo il cinema per [...] era-vamo [...]. Cosa è successo, ma [...] che le macchine costano sempre meno? E [...] Niente. Migliaia, centinaia di migliaia [...] hanno la macchinetta, quindi un progresso si [...]. Venti anni fa dicevamo: ah, [...] ci sarà la possibilità di avere una macchinetta in [...] abbiamo fatto la rivoluzione. Credevamo di farla [...] televisio-ne, e invece è stato [...]. Ma come andrà avendo [...] queste [...] a 8 e 6 [...]. Come mai [...] questo taglio così netto fra [...] il potere, usare dei mezzi a largo raggio, e [...] con-tenuti che invece di diventare a largo [...] restano sempre dilet-tanteschi in funzione [...] interessi maggioritari? IL GIOCO DI PASOLINI. [...] stata proprio [...] del ci-nema alla letteratura. /// [...] /// La letteratura in questo [...] rallentatore. Ero a Zagabria quando [...] sui gior-nali italiani che Pasolini avrebbe fatto [...]. Ne parlai in una conferenza [...] dissi è un grande avvenimento. Avevo sem-pre pensato che [...] entrare i letterati, avrebbe-ro dovuto fare piazza [...] i luoghi comuni. Pasolini [...] entrato dentro con [...] intelligenza del momento, poi [...] poco ha finito per fare il gioco [...]. /// [...] /// La televisione ha frenato [...] situazio-ne. Ma siccome va sotto gli [...] di milioni di persone, loro malgrado una [...] funzione riesce ancora ad averla. Qualcosa si può raccogliere, malgrado [...] che sovrintende la televisione non sia [...] di natura progressista, ma conservatrice. Per la prima volta [...] è sentita la parola «ateo» alla televisio-ne, [...] non si debbano fare delle tavole ro-tonde [...]. /// [...] /// Il racconto è una [...] che il cinema può avere. E voi capite che può [...] anche una limi-tazione. Stavamo ad aspettare ansiosi [...] forze e loro non facevano altro che [...] un racconto. Era il racconto di Fellini, [...] racconto di Olmi, era il racconto di De Seta, [...] era sempre il racconto. Voi pensate quale [...] hai uno strumento in mano [...] il cinema e lo usi per fare un racconto. Accetti una forma quando ce [...] sono centomila. Arri-verà un giorno in [...] una cosa penosa e con-tro natura che [...] ma la società lo consen-tiva, non solo [...] lo aiutava. /// [...] /// Con i cinegiornali liberi [...] miti culturali più massicci, cioè che il [...] essere usato da tutti. Perfino un ragazzo lo [...]. Fidel Castro ha fat-to [...] ventimila ragazzi che vivevano in montagna. Il richiamo può sembrare [...] lo è: per me bisogna im-mettere nel [...] forze che credono di [...] servire del cinema. E alla chitarra, Mazzini «Io [...] vidi e [...] di Pacini, una sonata di Paganini, capricci di [...] e Le-gnani. Era un ottimo chitarrista [...] variazioni su un tema di Pacini che [...] fa-cili. Doveva, insomma, avere una buona [...]. [...] cospi-rativa del carbonaro [...] dalla gentilezza delle note, dagli [...] e dagli allegri spiritosi, dagli [...] che uscivano dalle corde del [...] strumento. Chissà se quella chitarra lo [...] seguito nelle [...] in Francia, in Svizzera e [...] Londra, chissà se avrà mai rinun-ciato a quella ingombrante [...] nei suoi continui spostamenti di profugo politico, chissà quante [...] impugnata per [...] i fallimenti dei moti di Romagna, la crisi del [...] la fine della [...] romana e la morte di Pisacane, chissà come [...] agitata una volta raggiunta [...] nazionale. Nel cla-more della politica [...] pic-conate e spot, [...] che uno stati-sta impegnato [...] e un proclama si ritirasse in un [...] suonare o a cantare sotto voce Rossini [...] Verdi [...] di-gnità e cultura ad una categoria [...] tempo. [...] conditi [...] lontano dalle tensioni e dagli [...] quotidiani, Mazzini rac-coglieva le idee per far camminare la [...] rivoluzione. Che il bel canto [...] alla frenesia delle scelte [...] rende incomprensibile la politica italiana? Dopo i [...] ci sta che qualcuno speri-menti il concertino [...] la speranza che il Paese ritrovi [...]. Soltanto [...] rotto il femore ed ha [...] un [...] di mobilità delle gambe e [...] memo-ria, smettendo di pensare alla scrittu-ra, anche se la [...] correre veloce. Cosa doveva fare, al-lora, [...] Salvatore [...] il vero «maresciallo»? Continua-re, [...] di narra-zione a narratore. E così [...] primo libro «La valigia del [...] (Edizioni [...]. In realtà la valigia non [...] una sola, ma tante, da quella di cartone che [...] in mano nel [...] quando lasciò la na-tia Olbia [...] che ha raccolto le [...]. E dal suo libro [...] nostro Paese visto da [...] particolare, gli occhi di [...] un Luigi [...] quello interpretato da Arnaldo Foà, [...] un Rocca, quello interpretato da Gigi Proietti. Maresciallo [...] lascian-do la [...] scrivania [...] aprile del [...] «Poche cose prive di senso [...] ma di grande [...] di vita da umile servitore [...] legge al servizio degli altri, disponi-bilità nei confronti di [...] paura del potere, coscienza di [...] rappresentato le istituzioni. Nella [...] altro che chiudere in fretta [...] valigia, dare un ultimo sguardo [...] e prima che il magone [...] tirarmi dietro la por-ta. /// [...] /// Lei, come ispiratore dei [...] maresciallo» di Sol-dati è considerato il carabiniere [...] e un [...]. [...] il contatto quotidiano [...] «Bisogna essere giudici e [...] tuttologi, amici della gente, in modo tale [...] quando uno sbaglia e di capire noi [...] che hanno portato a sbagliare. È [...] che, anche se sono in [...] molte persone [...] consigli». La [...] vita [...] e il suo li-bro si [...] con la vicenda Niccolini, il giovane che nel [...] genitori. Sembra quasi un [...]. /// [...] /// Che influenza ha avuto Soldati [...] «Ho raccolto appunti di episodi, fatti e avvenimenti [...] consigli, anche se non era partico-larmente presente [...] avrebbe voluto. Ogni volta che ho [...] sottoposto il testo. /// [...] /// E i suoi racconti [...] e quanto sono fin-zione? [...] la lontananza da casa, [...] primi scioperi nel do-poguerra a Torino, poi [...] a Genova, i primi [...] ligure, i primi gruppi [...]. /// [...] /// E i suoi racconti [...] e quanto sono fin-zione? [...] la lontananza da casa, [...] primi scioperi nel do-poguerra a Torino, poi [...] a Genova, i primi [...] ligure, i primi gruppi [...]. (0)
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