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Nel mirino, [...] debito pubblico del nostro [...] 1997 ammonterà al [...] del prodotto interno lordo [...] i due milioni di miliardi di lire); [...] Maastricht impone di non superare la soglia [...] Pil. Alle obiezioni dei partner, [...] che il nostro debito pubblico è sì [...] dal 1995 in poi ha continuato a [...] indicato nel trattato (una situazione «ammessa» ai [...] alla moneta unica). Non si può dire lo [...] per altri [...] il caso della Germania -che [...] contrario stanno velocemente passando da una condizione «virtuosa» a [...] «fuori dai parametri». Tuttavia, è un dato [...] come ha fatto rilevare il ministro [...] francese [...] il nostro elevatissimo debito [...] in graduale e lento calo -rappresenta un [...] instabilità, sia per [...] che per [...]. Come ovvio, su un [...] si pagano forti interessi ai sottoscrittori di [...] il peso di questo onere dipende [...] generale dei tassi [...]. In altre parole, [...] o dei tassi può innescare [...] problemi sui conti pubblici del nostro paese. Insomma, per i paesi [...] Europea per diversi anni ancora [...] un partner un [...] scomodo, da tenere [...]. La «giornata impor-tante» per [...] come [...] definita Carlo Azeglio Ciampi, è [...] con il giudizio sui progressi «senza precedenti» compiuti in [...] di un anno nei campi minati della finanza pubblica [...] è [...] del programma di convergenza da [...] del Consiglio [...]. Una volta che questo [...] nella grande sala di riunioni del «Ju-stus [...] i mercati hanno reagito [...] entusiastica rega-lando al governo il record sul [...] italiani ed i [...] te-deschi: siamo ormai a [...]. [...] apprezzamenti il programma che [...] positivi sono stati accompa-gnati [...] tutte le misure annunciate per [...] continuità al risanamento a co-minciare dalla riforma dello stato [...]. [...] scritto nero su bianco. [...] è stata ben contenta [...] superato senza pro-blemi, ma con studiato realismo [...] non è finita, che biso-gna stare sempre [...] che bi-sogna difendere [...]. Il programma, che mira a [...] il deficit al [...] nel 1998, al [...] nel 1999 ed [...] un sostegno convinto. In due car-telle quasi [...] motivi di sod-disfazione per i «considerevoli pro-gressi» [...]. Allo stesso tempo, in [...] più significativi, è stato sottolineato che [...] e la credibilità [...] del pro-gramma dipenderanno in [...] qualità delle misure concrete che saranno introdotte». Per il Consiglio [...] è «di fonda-mentale importanza [...] stato sociale» ed ha appoggiato [...] a mantenere costante la [...]. Non sono mancate piccole [...]. Se il commissario de [...] ha voluto marcare il [...] momento della della verità arriverà a settembre», [...] le misure di realizzazione del [...] i ministri delle finanze [...] Theo-dore [...] olandese, [...] francese Dominique [...] si sono messi quasi [...] ri-saltare [...] livello del debito italia-no [...] previsione di [...] rispetto al tetto del [...] di Maastricht). [...] presidente di turno, [...] ha mirato anche alla scarsezza [...] «det-tagli» sulle misure per il 1998 e [...] per non [...] direttamente con Bonn che pure [...] un debito in crescita, ha sottoli-neato che si [...] importante». Il commissario De [...] ha considerato «adeguati la [...] obiettivi» del program-ma italiano ed ha rivelato [...] italiana è arrivata [...] che saranno prese «misure [...] di uno slittamento dai propositi. E ancora: nel caso [...] più favorevoli, saran-no utilizzati tutti i margini [...] diminuire il deficit. Ciampi ha replicato ammettendo che [...] tasso di crescita per il 1997 è [...] comunque inferiore alle [...] alla fine [...]. In un quadro di [...] ha discusso molto su [...] alle decisioni del summit di Amsterdam per [...]. [...] ha ripetuto che la Germania [...] vuol sapere di spese [...] straordinaria che si terrà [...] Lussemburgo e che «non dovrà discutere solo [...] offrire [...]. [...] è riecheggiata [...] di flessibi-lità nel mercato del [...] di fronte alla sparizione della flessibilità dei [...]. Sergio Sergi Anche la Borsa [...] mai così in alto ROMA. Botta e risposta [...]. Questa volta [...] del conten-dere riguarda la pressione [...]. Il suo peso eccessivo [...] crescere come potreb-be, secondo il governatore della Banca [...]. Insieme con la rigidi-tà [...] lavoro (mobilità ritenuta scarsa, livelli salariali «uni-versali» [...] Alpi [...] Sila), la pres-sione fiscale è secondo Fazio [...] problemi che impedisce la crescita degli investimenti. Que-ste le parole di Fazio [...] il palazzone della Banca dei Regolamenti Internazionali [...] delle banche centrali) dove [...] del mese si incontrano, appunto, i banchieri [...]. [...] vero è come rilanciare gli [...] quelli che allargano la scala di produzione non quelli [...]. Ha detto Fazio: «Comparando [...] Usa e [...] di carico tributario e [...] regolamentazione spe-cie per quanto concerne il lavoro». Dunque, è attuale più che [...]. [...] non è piaciuto a Prodi [...] quale a Madrid per la riunione della Nato ha [...] così al [...] quando avremo messo in ordine [...]. [...] del calo della pressione [...] dal governo, ricorda il pre-mier. Ma [...] la realizzazio-ne secondo Prodi sarebbe [...] ri-schioso. Prodi ha detto che [...] le premesse perché adagio adagio si [...] cominciare ad avere un [...] fiscale, ma non è ancora il momento [...]. Resta da capire perché [...] piena di successi [...] al piano di convergenza [...] Ciampi a Bruxelles, la riduzione del differenziale [...] i titoli [...] il [...] tedesco a 100 punti [...] ed esecutivo si lancino tali segnali a [...] polemiche sul tasso di sconto che la [...] solo sopito. Il governatore te-me una cosa [...] è piuttosto sicuro di [...]. Teme che il governo non [...] fare a meno di ricorre-re ad aumenti [...] per [...] centrare il [...] di deficit entro [...]. È pessimista sulla crescita [...]. Meno cre-scerà [...] meno saranno le entrate fiscali. Prodi continua a non [...] confronti degli interventi di Fazio, pur ripe-tendo [...] contenziosi aperti con la Banca [...] diver-si da quelli «tradizionali» [...] centrale e il governo in ca-rica. Il fatto che la Bicamerale [...] le norme sulla Ban-ca [...] (a cominciare dalla [...] dei suoi compiti e [...] man-dato del governatore) è stato un segnale [...] parte del potere politico per compensa-re le [...] mo-netaria. Stralcio, da un altro pun-to [...] vista, inutile giacché [...] dovrà adeguare le sue norme [...] quelle [...] a moneta uni-ca. Italia, Grecia e Spagna [...] paesi in cui negli ultimi 15 an-ni [...] è aumenta-ta con un incremento quattro volte [...] dei prin-cipali paesi [...]. Tra il 1980 e il [...] in Italia [...] è stato [...]. Un li-vello più elevato [...] prodotto interno lordo italiano è attribuito a Svezia, Francia, Au-stria, Belgio. Secondo i dati rac-colti [...] Italia la pressio-ne fiscale è superiore di nove [...] media dei paesi occidentali. Pollio [...] In volo fino a [...]. Così i contratti future [...] hanno festeggiato il via [...] europei al piano italiano sulla convergenza a Maastricht. Si tratta del nuovo [...] anche di una soglia tecnica e psicologica [...] qualche tempo fa sembrava irraggiungibile. In chiusura della prima [...] future decennale si è [...] (135,60 la chiusura di venerdì scorso), riducendo [...] il differenziale di rendimento con il contratto [...] a 100 punti base. Più il rendimento del [...] si avvicina a quello [...] aumenta [...] del contratto italiano o, [...] il cosiddetto [...] implicito nel titolo. Lo spread (il differenziale) [...] contratti era di 126 punti il 19 [...]. Grandi festeggiamenti anche in Piazza Affari [...] il «sì» giunto da Bruxelles. Indici di Borsa e [...] sono partiti al galoppo [...] di attesa. A fine giornata i [...] il [...] ha raggiunto il massimo [...] (più [...] a 13. [...] rispondono anche il [...] storico con il miglior [...] Novanta (13. [...] è mancata solo la lira, [...] stabile. Va però detto che [...] scorsi la nostra valuta si era sensibilmente [...] e [...]. In primo piano Il [...] a non abbassare la guardia, e cita [...] Cavour. La tranquilla euforia di Ciampi: «Giorno [...] Ci davano per spacciati, adesso il clima [...] Il responsabile del Tesoro non vuol sentire parlare [...] ribadisce: necessario rafforzare la stabilità. Anche il piccolo Piemonte [...] alla guerra di Crimea, sennò non avrebbe [...] pari a pari con i grandi». /// [...] /// Ha avver-tito [...] che qualcuno potesse utilizzare certe [...] debi-to italiano, vuoi del tedesco [...] vuoi [...] quel-lo che sei mesi fa [...] promesso [...] ci entrerà Roma, ed ha [...] con una conferenza stampa energica e [...] le pic-cole nubi che avrebbero [...] giornata» vissuta [...]. È vero che qualcuno [...] naso e che non è stata tutta [...] del tanto atte-so piano [...] È vero che Francia e Germania hanno in-sistito? Tira [...] tasca gli ap-punti e legge: «Mi dispiace [...] non è [...] termini. Sono stato io, per [...] del nostro debito che, secondo le previsioni, [...] nel 1997 al [...] nel Duemila. [...] richiamata per sottolineare [...] che [...] in tutti i Paesi [...]. Dun-que, non come motivo [...] come impegno assoluto nel cammino della stabilità. Una moneta unica debole significhe-rebbe [...] di capitali [...] ed un aumento dei tassi [...] sarebbe tra i Paesi che [...]. Tutto bene, allora, senza [...] «Guardate [...] non sono io a [...] ma il documento che [...]. Si parla di considerevoli [...] di pre-visioni ragionevoli. /// [...] /// Tuttavia non sarà che [...] è stata trattata così be-ne [...] gli altri, per esempio Francia e Germania, hanno [...] loro fastidiosi [...]. Perché non riflettere sul fatto [...] sino [...] scorso eravamo al [...] del deficit pubblico? perché non [...] che [...] era al [...] Questi sono i fatti». Lei parla [...] or-mai, della cultura della stabilità. [...] «Tutti devono dare indicazioni di [...] stabili. Sono i comportamenti che [...]. Ma ve [...] dentro sino a qualche [...] ve la siete già scordata? Il clima [...]. [...] avvertito, ancora [...] giorno, a Francoforte [...]. Già, il clima è [...]. Lei stesso, però, ama [...] guardia dalle facili illusioni, da chi considera [...]. Sostengo che la cultura [...] appartiene, che ha messo profonde radici. La strada che abbiamo [...] dei conti pubblici sta lìa [...] e i nostri partner [...] dal balzo. Pe-rò bisogna fare attenzione. Se è vero che il [...] semestre ha [...] nei rimanenti sei mesi. E, poi, bi-sogna realizzare, [...] del 1998, tutti gli impegni presi dal [...] di programmazione eco-nomica e [...]. Gli occhi dei nostri [...] puntati su questo, su quello che abbiamo [...]. Io invito sempre alla prudenza [...] amo ripetere: [...]. Non ha mica sentito aria [...] rin-vio della partenza [...] sia pure in maniera «controllata» [...] sostiene, in [...] al [...] il primo [...] «Del rinvio [...] io leggo sempre, guarda un [...] soltanto in giornali anglosassoni. /// [...] /// Al contrario: abbiamo tutti ribadito [...] di gestire bene questo passaggio [...]. Naturalmente, nessun dubbio sulla presenza [...]. [...] presenti [...] importante della vicenda europea sarebbe [...] errore di base. La storia ce [...] insegnato. Se il piccolo Pie-monte [...] alla guerra di Crimea, Cavour non [...] sedersi al [...] grandi potenze e porre [...]. Ora, con questa mo-neta [...] avessimo deciso di aderire, ci saremmo autoesclusi [...]. [...] ci chiede di mettere mano [...] riforme strutturali. /// [...] /// Ed è vero che [...] prova di settembre. Ma noi siamo in pieno [...] virtuoso: [...] i tassi, la stabilità della [...] del debito estero. [...] è stata proprio una giornata [...]. /// [...] /// DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Caldarola CONDIRETTORE Piero Sansonetti VICE DIRETTORE Giancarlo Bosetti CAPO REDATTORE CENTRALE Pietro Spataro UFFICIO DEL REDATTORE CAPO Paolo Baroni, Alberto Cortese, Roberto [...] (Politica) Stefano Polacchi, Rossella [...] Cinzia Romano [...] Società Editrice de [...] S. /// [...] /// In Europa, dice Massimo [...] di leadership». Ed è un problema [...] larga misura la sini-stra, ormai al timone [...] di nazioni. Si è visto a Amster-dam [...] in scena di un nuovo protagonista come Tony [...] autorevole e credibile, ha [...] con il complicare i pro-blemi più di [...] aiuta-to a [...] dice il segretario della Quercia. [...] insomma, anche nei ranghi del [...] socialista, e non solo in Italia, un ten-tativo di rispondere con una chiusu-ra nazionalistica, in [...] conserva-trice, alle sfide del nuovo mondo [...]. [...] parla alla presentazione del [...] Augusto Fan-tozzi («Il mercato globale, le nuove [...] e il ruolo [...] al quale intervengono an-che Giuliano Amato, Renato Ruggie-ro e Antonio Marzano. Tutti si dico-no convinti [...] aper-tura dei mercati e delle sue molte [...] come di un «fatto» inarrestabile, della «real-tà» [...]. Le diver-genze emergono piuttosto [...] ai rischi del grande cambia-mento. [...] chi vede solo rosa nel [...] chi è più prudente. [...] parla di una «grande chance», [...] un processo che crea la «possibilità di un nuovo [...] an-che che gli esiti non [...] scontati, che molto dipende dalla «mentalità» e dalla «cultura» [...] ceto politico, da [...] «big bang» del suo modo [...] pensare che ancora non è [...]. La sinistra, dice [...] la sfida la deve [...] illudersi che il «vecchio compromesso sociale si [...] pre-mendo sul freno» e, quando si tratta [...] pro e i contro, non può guardare [...] di lavoro che si perdono [...] deve [...] vedere an-che quelli che [...] prima non [...]. Ma anche in questo [...] si impone è un proble-ma di «regole». Quali poteri istituzio-nali governeranno [...] e come po-tranno essere [...] controllabili? Per [...] insomma lungi da ri-dursi [...] politica si fa, nei tempi [...] ancora [...]. [...] stanno ostacolando anche il proces-so [...] unificazione istituzionale [...]. Di [...] professor Marzano che esalta la [...] come [...] della libertà» e invoca il [...] senza frontiere come il vero «vaccino contro gli abusi [...] potere dei gover-ni». Renato Ruggiero, direttore del Wto [...] del commercio), considera le cose in ter-mini [...] soprattutto meno ideologizzati, ma mette co-munque in [...] di [...] in [...]. [...] nel presentare il risultato delle [...] ricerche, finisce con [...] un giudizio complessivo improntato a [...]. Più problematica la posizione [...] Giuliano Amato. Il presidente [...] vede [...] «al bi-vio», minacciata da un [...] reale di decadenza. E proprio in una [...] del mondo che potrebbe esaltare il suo [...]. [...] di mercato si estende ovunque, [...] Amato, ma [...] cose buone si porta appresso [...] un grande pericolo: accade che il Paese leader del [...] sia anche [...] superpotenza rimasta. E come po-tranno gli [...] conto, [...] del loro incontrasta-to dominio, [...] vero pluralismo? [...] troppa America nel mondo [...] Amato, per questa ragione servirebbe [...] forte, in grado di [...] modelli e i suoi valori. /// [...] /// E come po-tranno gli [...] conto, [...] del loro incontrasta-to dominio, [...] vero pluralismo? [...] troppa America nel mondo [...] Amato, per questa ragione servirebbe [...] forte, in grado di [...] modelli e i suoi valori. (0)
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