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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 1180372158.

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Elton John ha vissuto [...] protagonista la storica giornata del funerale di Lady D. Intanto perché la [...] stessa esibizione, seduto al [...] Yamaha [...] di [...] è stato uno strappo [...] da poco. La [...] presenza è stata quella [...] ricordato più intensamente il fatto che Diana [...] non essere in fondo diversa dalla maggior [...] coetanee, figlie della [...] e quindi appassionata di [...] di molti musicisti. Di tre in particolare: George Michael, [...] ieri era anche lui a [...] di Phil Collins, ex [...] Genesis, e per [...] di Elton John. Erano stati insieme, un [...] fa, al funerale del comune amico Versace, [...] occasione Diana aveva confortato Elton John. Ieri il musicista era [...] visibilmente commosso la [...] «Goodbye, [...] Rose»: «Addio Rosa [...] che tu possa crescere [...]. Eri la grazia incarnata [...] hai risvegliato il nostro paese e confortato [...]. Ora appartieni al paradiso [...] sillabano il tuo nome. Mi sembra che la tua [...] sia stata come una candela nel vento, mai smorzata [...] tramonto o dalla pioggia. Le [...] impronte saranno sempre [...] nelle colline più verdi [...]. La tua candela si [...] prima della tua leggenda». Ed è fin troppo facile [...] prevedere che la canzone di Elton John resterà per [...] a simboleggiare il mito di Lady Diana, proprio come [...] me Argentina» evoca [...] di tutti [...] di Evita Peron. Così come è altrettanto [...] cinico, supporre che il disco di Elton John [...] ancora stata [...] la nuova versione, ma [...] conoscerà [...] futuro un nuovo successo [...]. Il corpo della principessa sepolto [...] tenuta degli Spencer «Addio Diana rosa [...] Funerali solenni, la regina [...] Lacrime dentro e fuori [...] quando canta Elton John [...] 1. È già alto e forte [...] che Diana piantò su [...] bambina. Fronzuto e protettivo, fa [...] che qualche anno fa piantaro-no William e Harry. [...] è [...] verde in mezzo ad un [...] artificiale nella tenuta degli Spen-cer, [...] dove la princi-pessa riposa da [...]. Uno specchio [...] disegnato due secoli fa dal [...] Samuel [...]. In mezzo, [...] un avo Spencer nel 1850 [...] costruire un tempiet-to. ///
[...] ///
Tom-ba privata, come ha [...]. Per [...] settimane [...] pubblico e visi accede-rà attraverso [...] ponticello di legno costruito nei giorni scorsi. Per il re-sto [...] suoi. [...] evitare santificazioni e [...] accordo [...] abitanti del villaggio di [...] nel [...] un centinaio di chilometri a [...] di Londra. Si è conclusa nella pace [...] quel giardino in mezzo [...] una giornata che Londra non [...] ancora mai vissuto. Non quando morì la [...] Vittoria, [...] neanche quando morì Churchill e tantome-no Giorgio VI. Perché quelli erano stati [...]. Enormi, solenni, ma funerali. Qualcuno ha detto che ieri [...] respirava piuttosto [...] il giorno [...] di Carlo I. O che domina ogni capitale [...] caduta di un regime. [...] irrazionale, una comunità di [...]. Ma non [...] palazzi [...] da [...]. Siamo alla fine del [...]. Il [...]. Ma deve [...] fame di [...] se ha sentito il bisogno [...] inviare un messaggio così forte, di riunirsi così [...]. Come raccontare una giornata che [...] nella diretta televisiva più vasta [...] nostri tempi? Forse parlando del si-lenzio irreale che ha [...] la bara da [...] alla [...] Abbey. O meglio dei rumori [...] rompeva-no, nitidi e udibili come nessun ru-more [...] stato al centro di Lon-dra. Quel singhiozzo tra la [...]. Quella crisi di pianto di [...] signora che [...]. [...] dei cavalli montati dalle guar-die [...] della «Prince [...] company», primo battaglione. O le ruote del [...]. O ancora gli applau-si [...] minuto hanno cominciato a levarsi lievi, mentre [...] sul feretro e scivola-vano sul selciato, lasciando [...] bouquet bianco di boccioli di rosa con [...] e [...]. E poi an-cora silenzio [...] con [...] dove la regina e tutti [...] suoi erano venuti per [...] passare il feretro. Elisabetta ha [...] quasi un inchino, quando è [...] alla [...] altezza. Tutto questo era immerso [...] con [...] di Hyde Park verde [...] umida di rugiada. I prati erano vuoti, [...] ai [...]. Il [...] gente si chiedeva [...] Carlo, William e Harry. In tanti erano ri-masti [...] per [...] ma inutilmente. So-no apparsi invece dopo [...] con [...]. Lì [...] il Saint [...] e su quel marciapiede Carlo [...] figli si sono materializzati. Prima di loro in [...] preso posto cinquecento mem-bri delle [...] quel centinaio di organizzazioni [...] Diana aiutava e sosteneva. Gli avevano detto di [...] di non indossare [...]. Quan-do il feretro è [...] Mall cin-que uomini hanno cominciato a [...]. Il principe di Edimburgo, [...] Harry, Charles Spencer, William con il capo chino, Carlo. E dietro la gente [...]. Dalle transenne continuavano a piovere [...] e qualche grido [...] a Carlo e ai figli: [...] love you», cose così. [...] si compiva ed era nazionale. Diana aveva vinto, lì [...] avvol-to dal Royal Standard, su di [...]. Poi la [...] Abbey dove gli invitati [...] spic-ciolata e già [...]. Da Tony [...] e consorte al ministro [...] Robin Cook, dal nuovo capo dei conservatori William [...] a quello dei liberali [...]. E poi gli amici [...] Diana: il finanziere Richard [...] che è anche uomo [...] Elton John e George Michael, [...] applaudito dalla folla che [...]. E ancora Henry [...] e la barba bianca [...] Attenborough, che sostiene [...] molte [...] (e il par-tito laburista) [...] Bernadette [...] e tanti altri. E poi le famiglie. La ma-dre, le sorelle [...] di Diana. E la famiglia reale [...] duchessa di York alla regina madre quasi [...]. I bene informati racconteranno di [...] visto piange-re William e [...] quali [...] risparmiato i primi piani durante [...] cerimonia. E anche a Carlo [...] lacrima. Il groppo insoste-nibile è venuto [...] tutti quando Elton John ha cantato al pianoforte la [...] in the [...] con il testo riadattato per Diana: «Goodbye [...]. ///
[...] ///
Davanti agli schermi gi-ganti [...] Hyde Park decine di migliaia di persone ascoltavano. E alla fine [...] per Elton John, liberatorio e [...]. Prima di El-ton John Tony [...] aveva letto un [...] della Prima lettera di San Paolo ai Corinti. [...] fatto da at-tore drammatico compreso [...] esperto, suscitando [...] di lord Attenborough (lo dirà [...] tardi, [...] dalla chiesa). Tra una lettura e [...]. Poi ha parlato Charles Spencer, [...] di Diana. Un fiu-me di dolore [...] solo alla fine sono affiorati i [...] contenuti. La gente nella catte-drale [...] fiato fino alla fine. Fuori invece la gente [...] ap-plaudito a più riprese mentre [...]. [...] è stato tutto uno scrosciare [...] bat-timani. Il giovane Spencer aveva [...] che gli pesava sul cuore. È stato infine [...] George Carey a pronunciare [...] nella quale non ha scordato [...] nominare [...] di Diana, Dodi [...] e anche Henri [...] della Mercedes. Un minuto di [...] segnava la fine della [...] lontano per la prima volta nella storia [...]. Quanti erano ieri a Londra? Tra [...] e due milioni, dice [...] Yard. E tanti altri assiepati [...] dove passava il fur-gone [...]. [...] di isterico, di scomposto. La gente è affluita [...] estrema cal-ma e naturalezza, padrona [...]. Ha sepolto il furgone di [...] tanto che [...] il piccolo corteo ha dovuto [...] e ripulire il cofano perché [...] non ci vedeva più. Ha fatto da sola anche [...] viaggio verso il [...] Diana. La regina e i [...] a [...] Carlo e i figli [...] Spencer hanno raggiunto in treno la residenza [...]. Il corteo di [...] li [...] del treno è sparito dietro [...]. Ieri i cittadini britannici [...] modo di prendere la regi-na per mano [...] che il mondo è vivibile, respirabile, con-divisibile. Come Diana sapeva be-ne. ///
[...] ///
Rivelando al mondo il commovente [...] che ave-va trovato [...] parigino del figlio, Moha-med [...] nei giorni [...] aveva chiesto che la com-posizione [...] sepolta con la [...] ispiratrice. La famiglia Spencer ha [...] su quali oggetti ri-posassero con Diana. La plac-ca era stata [...] cuscino di Diana [...] parigino di Al [...]. Le televisioni rinunciano ai primi [...] Durante la cerimonia la [...] e la [...] le due reti britanniche alle [...] è stato concesso [...] di [...] non hanno effet-tuato primi piani [...] della fa-miglia reale nè degli altri [...] richiesta di [...]. La regina aveva infatti [...] servizio re-ligioso era riservato agli amici ed [...] Diana, che an-davano protetti nel momen-to del [...]. [...] non ha avuto bisogno [...] comunicato uf-ficiale: ha semplicemente concordato i dettagli [...] assegnazione dei [...]. Sessanta i paesi collegati [...] Milioni alla Tv Centinaia [...] perso-ne hanno assistito in ogni an-golo del [...] lon-dinesi [...] televisioni. Nella capitale inglese calcolano [...] sparsi nel mondo siano stati 2,5 miliardi. Diffi-cile tuttavia stabilire se [...] al vero. I paesi collegati con [...] per trasmettere le esequie [...]. I circuiti au-dio su [...] tramessa la cronaca [...] nelle di-verse lingue erano [...]. Milioni di telespetta-tori anche [...]. Il corteo funebre tra [...] e [...] di [...] Barry [...] Il personaggio La regina [...] ha preparato uno spettacolo [...] Il [...] di una monarchia sul viale del tramonto Elisabetta [...] ceduto in nulla alle pressioni di chi [...] preda [...]. Le dure «regole» della [...]. Accusata di insensibilità, aridità, [...] Elisabetta II ha dato al mondo una risposta clamorosa, [...] conseguenze si prolungheranno [...]. [...] era difficilmente spiega-bile, se non [...] un profondo cam-biamento culturale del [...] (più probabilmente) [...]. Insensibilità, aridità, ipo-crisia? Chiunque [...] e dintorni sa be-nissimo [...] di protegge-re sotto una maschera di impassibi-lità [...] più intimi non è considerata un difetto, [...] della Manica, ma un virtù [...]. Fin dalla più tenera infanzia, [...] bambini e le bambine vengono educati [...] pure: [...] le mani «a posto», a [...] a bassa voce, a non piangere mai ,in [...]. Questo [...] è vero, la figura [...] man [...] forte e taciturno (e [...] solitario), ma che si cerca di insegnare [...] di famiglia, che quegli uo-mini forti sono [...] e a generare, ha certamente origini profonde, [...] del suolo e del clima, e in [...] geografica, che ha imposto ai britannici un [...] anzi un «destino»: un destino di corsari, [...] del più vasto impero di tutti i [...]. Le classi dirigenti hanno [...] conseguenze que-sto stile, o, se il lettore [...] di vita. Per far emergere dal [...] spesso biondo, con gli oc-chi azzurri, le [...] se-gni bluastri [...] sul volto [...] il futuro capitano di [...] sikh e di [...] amministratore (solitario, appun-to) di [...] asiatiche grandi come [...] (trentamila , britannici bastavano [...] miliardo di indiani), oc-correvano metodi duri, quasi [...]. I figli dei nobili [...] ve-nivano mandati, a sei o sette an-ni, [...] possibilmente famose, sempre cupe e severe, in [...] sia la buona educa-zione erano insegnati a [...]. Venivano? Vengono anco-ra, anche [...] frusta è stata abolita (ma non ne [...]. Lo stesso principe Carlo [...] potuto fare altri-menti) è stato in un [...] delle docce era fredda [...] e [...] e il cibo consi-steva [...] di patate e carni bollite e scondite. In un romanzo del [...] Waugh, un gen-tiluomo si [...] che non ha commesso, con questa autoironica [...] me-moria): «Io, che ho studiato in una [...] tranquil-lamente sopportare la prigione; lei (la colpevole [...] che ha invece vissuto nella calda promiscuità [...] non lo potrebbe mai». È, ovvia-mente, un paradosso [...] sono piene di prole-tari e sottoproletari), ma [...] concentrano e si spiegano reci-procamente molte verità, [...] fondamentale: che sono pro-prio le classi «alte» [...] torto o a ragione) del compito di [...] certe tra-dizioni di forza, austerità, rigore. Come si poteva pretendere [...] principale rappresen-tante (si potrebbe perfino dire «incarnazione») [...] e la custode di quelle tradizioni, mostrasse [...] in [...] ancora più [...] di quelli precedenti, una [...] una inclinazione alle lacrime che per tutta [...] erano state indicate come debo-lezze da disprezzare [...] da ricacciare nelle profondità [...] I critici si sono [...] Elisabetta bambi-na è rimasta a Londra sotto [...] tanti suoi coetanei venivano messi in salvo? Se [...] pianto la morte di suo padre, perché [...] quella di [...] nuo-ra, che certamente non [...] Perché [...] di ipocrisia, se è proprio di ipocrisia [...] è macchiata? Dietro quegli occhiali [...] dentro quegli occhi [...] come il gelido mare [...] isola, non brillavano lacri-me. Né durante il messaggio [...] nella [...] so-brietà, né durante la [...]. Elisabetta non si è [...] alla giacca», ha mantenuto ben fermo il [...] impongono due celebri prescrizioni del gala-teo britannico. Non ha ceduto in [...] di chi la vole-va (o fingeva di [...] preda [...]. Ma ha fatto molto [...]. Ha offerto al [...] co-sì (come dire: bello?) da suscitare [...] del più brillante regista. Certo, tutto era già [...] secolare tradizione: caval-li capaci di recitare come [...] uno per uno, esatta-mente della stessa taglia, [...] nere e adorne di alamari [...] vescovi e arcive-scovi degni [...] scene e di recitare Shakespeare, splendidi cori [...] una stupen-da cattedrale e, sullo sfondo, una [...] palazzi di pietra e di immensi parchi [...] un cielo insolitamente az-zurro. Già sono cominciate le [...] se a gestire con così grande perizia [...] sia stato il governo «del [...] in [...] «principessa del [...] o inve-ce piuttosto la [...] «costretta dal [...]. ///
[...] ///
[...] governo, regina, si [...] a gestire, a recitare, a vivere (e [...] vivere) un grande momento della loro storia. Scrivendo questo non rinnego [...] ho avuto occasio-ne di scrivere, più di [...] cupo tramonto a cui sembra avviata la [...]. Troppo fasto per un [...] del nostro. Troppo orgo-glio per chi [...] fregiarsi del titolo di imperatrice. Forse non è vero [...] persone di tutto rispetto, e cioè che [...] Diana ha fi-nito per ridare smalto e [...] alla monarchia bri-tannica. È sicuramente vero però che, [...] tramonto ci sarà, [...] probabil-mente inevitabile, sarà un tra-monto [...] nella [...] stessa drammaticità, in tutto degno [...] una tragedia (appunto) elisabet-tiana. ///
[...] ///
È sicuramente vero però che, [...] tramonto ci sarà, [...] probabil-mente inevitabile, sarà un tra-monto [...] nella [...] stessa drammaticità, in tutto degno [...] una tragedia (appunto) elisabet-tiana.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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