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Buon Anno Nuovo ai [...]. Buon Anno a tutti [...] Pds che leggono queste [...] note. La politica so-spende per [...] e tira il fiato dopo la lunga [...] sulla Finan-ziaria. Una breve pausa, in [...] impegnative scaden-ze, che serve anche per riordinare [...] mettere a fuoco qual-che ricordo, qualche sensazione [...] mesi vissuti faticosamen-te. Mi guardo indietro. Ripenso a quel 18 [...] sali-to al Quirinale per giurare nelle mani [...]. Ero stato mini-stro, con Ciampi, [...] poche ore, due anni prima. Adesso invece, as-sieme a [...] amici e com-pagni del Pds, tutti accomunati [...] emozione, erava-mo alla partenza di un viaggio [...] lungo, duro e af-fascinante. Abbiamo governato bene Mi [...]. Tengo in tasca un fogliettino [...] quale se-gno, per [...] sempre a portata di mano, [...] delle cose fatte. Non di quelle dette, [...] annunciate, come si dice. No, pro-prio di quelle [...] Pubblica istruzione e [...] dalla nuo-va maturità alle [...] va-lutazione, [...] della storia del [...] alle scuole aperte nel [...] norme in materia di autonomia al deconge-stionamento [...] ed al rilancio della ricerca scientifica. So-prattutto il patto per il [...] firmato fra governo e parti [...] il 24 settembre, che sancisce un rap-porto stretto fra [...] e lavoro, ri-lancia la formazione professionale e, fra [...] prevede [...] scolastico di due anni e [...] del numero delle borse di studio per gli universitari [...] ma bisognosi. [...] volendo es-sere minuziosi e noiosi, [...] es-sere davvero lungo. Lunghissimo, se appena appena [...] che, ancora in cantiere, sono purtut-tavia a [...]. Ma lungo è [...] delle cose fat-te anche [...] altri ministri del governo Prodi, da tutti [...] Pds. Riscorro gli ordini del [...] riunioni dei Consigli dei ministri, venerdì dopo [...] conferma che davvero abbiamo fatto tanto, in [...]. La Finanziaria approvata, due [...] entità varate nel rispetto della concertazione con [...] al [...] la lira rientrata nello [...] Euro-pa ormai davvero a [...] i titoli di Stato a dieci anni [...] indicatore principe del-la fiducia che i mercati [...] un paese; forse addirittu-ra di una sorpresa [...] che essi non credevano possibili per [...] inaffidabile: sono i grossi [...] andare or-gogliosi e che ci dicono che [...] governo ha lavorato bene. [...] è stata importante la figura [...] Prodi, un diesel, una persona seria, rappresentativa di [...] diversa. E con lui, fondamentali, [...] e il prestigio di Ciampi. Potevamo fare di più? La [...] e non per pura [...]. Certamente potevamo fare meglio, [...]. Ho infatti [...] che non tutti i [...] la consa-pevolezza della quantità e della qua-lità [...] da questo gover-no. Siamo stati più bravi [...] co-se che a [...] sapere, quasi come se [...] prendere dal pudore, [...] i risultati raggiunti. Ab-biamo lasciato ad esempio [...] dei provvedi-menti avviati in materia di facilitazio-ne [...] Stato e cittadini, in materia di decentramento, [...] procedure fiscali, del pacchetto giustizia, mentre ab-biamo [...] nostri avversari ci attaccassero con le loro [...]. Ha nuociuto il fatto [...] il governo -la maggioranza non è ap-parsa [...] come avrebbe dovuto. In realtà il governo [...] molto più spesso di quanto non sia [...]. Credo comunque che si [...] anche di inesperienza da parte nostra, che [...] volontà abbiamo sot-tovalutato [...] decisiva del-la gestione [...] comples-siva della compagine governativa, [...] anche sui mass media, alle pur inevitabili [...] diverse, ad-dirittura a qualche intemperanza comportamentale. Il risultato è che [...] giu-stamente concentrati [...] dando però per scontata [...] morale che ci anima, che anima questo [...] al-la base [...] tralasciando il dia-logo diretto [...] Paese [...] principi che ci ispirano. Ecco, direi che nella [...] vita del governo, dovremo de-dicarci con attenzione, [...] vicepresidente, ministri, a riportare in luce [...] della coa-lizione, a divenire [...] gui-da ideale del paese; e non solo [...] risalto le nostre opere. È una responsabilità che [...] riguarda sento come anche mia, in quanto [...] che la gestione collegiale sia uno dei [...] nostro governo. [...] lunga 40 anni Sì, [...] la sera della vit-toria [...] osai nel pronostico (ne [...] esplosi dicendo che stavamo aspettando quel mo-mento [...] non tutti, anche nel nostro partito, furono [...]. Ma credo che il [...] abbia capito lo spirito di quella mia [...] vo-lontà di negare tutto il nuovo di [...] era anche mio, o addirit-tura di rinnegare [...] Pci in Pds. Certamente credo che tutti [...] che nella lunga atte-sa individuavo anche il [...] aspettative per [...] di un governo di [...] prima volta la principale forza della sinistra [...] così determinante. Ecco, questa è la [...] erano create attese miracolisti-che impossibili da realizzarsi [...] eredità del pas-sato, quello [...] quel-lo più prossimo? Quanto di tutto questo [...] nostre spalle? E quanta responsabilità ab-biamo, se [...] fatto le cose che [...] fa-re? Ecco, per me, ma credo anche [...] colleghi del governo, questo è stato in [...] il rovello maggiore: non deludere le aspettative, [...] le illu-sioni, perché governare è molto, molto, [...] che fare propaganda. La difficile arte del [...] Per [...] per decenni, la sinistra ha coltivato la [...] del governo potesse essere [...] politica». Op-pure, ha coltivato al [...] seconda convinzione: che, una volta arrivata al [...] cominciare a mettere mano a Grandi Riforme [...] che riordinassero ex novo e in un [...] diversi settori dello Stato: [...] malattia infan-tile. Chi si fosse aspettato [...] Centrosinistra immediate Grandi Riforme, preparate nei de-cenni di [...] realizzate grazie appunto alla «volontà politica» del [...] è rimasto deluso. Parlo della mia esperienza [...] Pubblica istruzione e [...] ma nella consapevolezza di [...] genera-lizzato. No, io non mi sono [...] per realizzare [...] grande rifor-ma. La cosa mi è [...]. Ma io so che [...] Grandi Ri-forme diventano quasi sempre gran-di aborti. Riempiono di volumi gli [...] Camera, ma non diventa-no mai legge. Io ho una ambizione: [...] firme appaiano sul-le pubblicazioni [...] an-che più importanti, che possano esi-stere per [...] Gazzetta Uf-ficiale. Voglio realizzare giorno do-po [...] cambiamento pos-sibile. Per questo procedo con [...] mosaico: un grande dise-gno, una strategia chiara [...] ma realizzata poco a poco anche con [...]. Si gover-na, anche e [...] coin-volgendo nelle strategie riformatrici [...] il personale. [...] ma an-che, se necessario, rimuovendo [...] ostacoli e le incrostazioni (il mio pri-mo provvedimento alla Pubblica istruzione è stato quello di far ruota-re tutti i [...] generali) senza mai tuttavia assumere generalizzati e per ciò [...] ingiustificati atteggiamenti punitivi. Niente di più idiota [...]. Meno leggi, meno circolari Non [...] rischio di smarrire per strada la necessaria [...] la strada dei piccoli passi? Non credo. Di sicuro abbiamo imparato [...] che sovrac-caricare il Parlamento di grandi pro-getti [...] a niente. In Parlamento infatti [...] oggi una oggettiva sofferenza, che [...] talvolta finire per essere di ostacolo [...] del governo. Il bicamerali-smo perfetto, i [...] al-tre epoche e di altre logiche, costitui-scono, [...] tempo, una oggettiva difficoltà. Anche per questo ho [...] più possibi-le a decreti amministrativi per inter-venire [...] materie ove fosse possibile; per questo abbiamo [...] allo strumento delle de-leghe che -bloccato dalla [...] Corte costituzionale il facile ri-corso ai decreti legge [...] certo la prevalente pos-sibilità di intervento, in [...] Parlamento ripensi la propria mis-sione, nella prospettiva [...] legislativa di principi, sfol-tendo [...] delle leggi, abbandonando la passione per il [...] impegnandosi a fondo [...] di controllo e di [...]. Intanto, nella gestione quotidiana [...] mi im-pegnato, sono e credo che anche [...] lo abbiamo fatto a sfol-tire una vera [...] carta-cea che rischia di rallentare e vanifi-care [...]. Ricordo i primi giorni, [...] firma, [...] che mi hanno fatto [...] carte da firmare: decine e decine di [...] e quasi sempre di non facile comprensione, [...] spiegare, illustra-re minuziosamente le singole opera-zioni che [...] il più delle volte, sono chiamati a [...] gli atti minimi. Volevo smet-tere di [...] ma mi hanno spiega-to [...] avrei bloccato tutto. Allora ho cominciato a farne [...] molte, [...] e [...] essenziali: quella sulle gite scolastiche, [...] esempio, me [...] presentata lunga dieci pagi-ne, [...] fatta rifare di due, scrivendo [...] che i presidi, meno che compiere irregolarità, poi pos-sono [...] scegliere come preferiscono. I freni del passato Abbiamo [...] in fon-do, sfruttate pienamente, tutte le op-portunità [...] il governare? Talvolta avverto la consapevolezza che, [...] è stato, è perché dentro di noi, [...] della sinistra ma anche dentro il cor-po [...] è stata metaboliz-zata pienamente la cultura riformi-sta [...] di go-verno. Ho visto nella scuola, [...] fra alcuni stu-denti, riaffiorare le memoria di [...] quale la lotta politica si riduceva spesso [...] «no», a gri-dare «abbasso il ministro». Sia chia-ro, per la [...] molti anni sono scesi in piazza ragazzi [...] protestare ma anche per chie-dere qualcosa, per [...] e non per [...]. Ma ho visto anche [...] poco motivate, fatte come per un riflesso [...]. Ho visto a Firenze [...] di occupare una scuola per Natale, più [...] gesto» che per [...] qualcosa di concreto, tanto [...] sulla via della protesta contro la [...] con-tro le riforme. Non si può civettare [...]. Il cambia-mento richiede rigore, [...] e impegno vero. Il nodo di Rifondazione Certamente [...] maggiore di continuare a coltivare la cultura [...] della pro-testa, ricade essenzialmente su Ri-fondazione comunista [...] assumere sempre più marcatamen-te la fisionomia di [...] con-servazione. Rifondazione vive anche un [...] travaglio che merita rispet-to. Credo che essa stia [...] responsabilità storica che si assumerebbe se dovesse [...] governo. Purtuttavia bisogna denunciare il [...] una cultura che preferisce insegui-re il cambiamento [...] da realizzare concreta-mente, facendo da alimento e [...] di ogni estremismo parolaio. Non siamo più ai [...] Seconda Internazionale. Il con-gresso del Pds [...] cruciale nella riflessione sulla [...] cultura po-litica, il riformismo. Esso si afferma solo [...] ed aspra batta-glia teorica e politica a [...] pigrizie ri-petitive, dottrinarismi vuoti ed incon-cludenti. Io credo che subito, [...] riaprire un confronto con Rifondazione per individuare [...] è disposta a sostenere e su queste [...] fase della vita del governo, le priorità, [...]. [...] ha detto fino ad [...] essere [...] ma un chiarimento così, [...] altri pezzi della coalizio-ne, è assolutamente indispensabile. Gli impegni che ci [...] Il [...] Prodi ha davanti a sé un periodo [...] lavoro. E tutti sappiamo bene [...] venire meno, non ci sarebbero alter-nativa ad [...] urne. Tutto il nostro partito [...] ancor più, che un [...] esperienza ci travolgerebbe tutti. Per fortuna, i risultati [...] le-na del presidente del Consiglio ci mettono [...] questo rischio. Si tratta dunque, dopo [...] dop-piato il capo della prima [...] di lavo-ro che ha coinciso con [...] della Finanziaria, di dispiegare tutte [...] potenzialità del governo [...] di una coalizione di diversi [...] però tutti remano nella stessa direzione. Ci attendono provvedi-menti incisivi per [...] certamente dobbiamo af-frontare una profonda [...] su cosa sia, [...] ed ora, il [...] State. Ci attende [...] delle deleghe legislative per [...] riforme sociali i principi che abbiamo affermato. Ci attendo-no le riforme [...] stabilendo con il Polo un nuovo spirito [...] riscrivere assieme le «regole del gioco», in [...] positivo, ci auguriamo, do-po gli irresponsabili e [...] durante la discussione sulla Finanziaria, nella speranza [...] ne possa costruire uno simile a quello [...] la elaborazione della Costituzione anche dopo la [...] con le sinistre, nel [...]. Ci attende, per quanto [...] da vicino, anche il congresso del partito, [...] davvero strettamente con quelle [...]. Sarà, sono certo, una ri-flessione [...] al livello [...] che ci aspetta per cambiare [...] società. Per fortuna è un [...] tanta discussione e tan-te sfumature, ma senza [...]. Non saranno felici i [...] etichettatore. Per me è proprio [...] proprio la mia idiosincrasia per le etichette. Ho visto che ogni [...] ora qua ora là. Non ci prendono mai. Personalmen-te, io sto dalla [...] innova nella cultura riformista. Anche per questo credo [...] a discutere, senza paure, del ruolo in-dispensabile [...] politiche -col nome con cui le vogliamo [...] paura che il termi-ne partito sia troppo [...] -hanno e devono continuare ad avere nella [...] insostituibile del consenso demo-cratico, come veicolo attraverso [...] collettivo diventa davvero sintesi, e si trasforma [...] norme: senza par-titi non vi è partecipazione [...]. Abbiamo lavorato bene, e [...] di quello che ab-biamo fatto. Continueremo a [...] migliorando, per non deludere [...] abbiamo acceso. Ce la fare-mo, ne [...]. /// [...] /// LUIGI BERLINGUER «Abbiamo governato [...] nociuto il fatto che la maggioranza non [...] come avrebbe dovuto Diamo anima alla coalizione» «Il [...] Pds deve guardare al riformismo Vanno sconfitti [...] e dottrinarismi inconcludenti» [...] STATO [...] delle Donne. Poi del Bambino. Il [...] dicono che sarà [...]. Non si capisce perché [...] forse per via [...] dei la-velli inox, così [...] lucidi ma così comodi. Fatto è che gli [...] sono sempre meno e le cozze, che [...] il loro habitat naturale, sem-pre di più. A proposito di cozze, il [...] è stato [...]. [...] è uguale alla cozza [...] molto brutto fuori, ma dentro qualche volta [...]. Dipende dagli allevamenti. [...] è diverso, anche, dalla cozza. Che è brutta perché [...]. [...] invece è brutto perché è [...]. E fa dei frutti, [...] che [...] voluto del tempo per [...]. Degli ovetti verdi o [...] fanno più del Rim, [...]. /// [...] /// Allora viene fuori [...] che è buono, sano e [...]. [...] addirittura qualcuno che ci condisce [...] cozze. A ben pensare [...] è molto diverso dalla [...] morte è il li-mone, non [...] quindi lasciamo definitiva-mente perdere [...]. /// [...] /// Il [...] è stato [...] anno bisestile: ne capitano ogni [...] e non sempre sono i migliori. Però [...] ce [...] fatta lo stesso. Era domenica 21 aprile, [...] di [...] il campionato era stato [...] per dare modo ai calciatori di votare [...] Veltroni di vedere la partita. La Juventus vinse fuori [...] Veltroni pure. Non si può avere [...] (nel senso che noi siamo inte-risti). Veltroni è della [...] del Toro, come tutti [...] 21 aprile. Il Polo invece è [...] Biscione, [...] è un segno nuovo aggiunto per decreto [...] e non ancora re-vocato. Quando verrà revocato il Biscione [...] già pronto un disegno di legge per [...] con la Cozza. Ah già non dovevamo [...] cozze. Non si sa ancora [...] a vince-re [...] però è successo. A volte avvengono dei [...] scienza non sa spiegarsi. I credenti li chiamano [...]. /// [...] /// Durante il governo del Polo [...] un fioretto: «Se Berlusconi cade io mi [...]. Il governo Berlusconi è [...]. È lì che Prodi [...] sussurrare. Sem-bra don Angelo in [...]. È inutile che vi [...] don Angelo. È uno che assomiglia [...] Prodi. Prima era Prodi ad [...] Angelo. Adesso che Prodi è [...] Consiglio è don Angelo che assomiglia a Prodi. /// [...] /// Prodi quando deve comunicare [...]. Sembra il telefono senza [...]. Forse a far vince-re [...] è stato proprio [...]. La gente era stufa [...] Ca-valiere offeso col mondo e delle sceneggiate [...] Sgarbi. A furia di gridare [...] incaz-zarti non fai più paura a nessuno. Forse a far vincere [...] è stato [...] di una certa borghesia previdente. Qualche industriale aveva anticipato: «Meglio [...] oggi che la finanza domani». Forse a far vincere [...] è stato [...] esterno di Rifonda-zione Comunista. [...] si deve sentire come il [...] Manfredi in [...] tanto amati: «Ma sempre io [...] essere compagno, voi no?» Intanto [...] è arrivato alla fine del [...] semestre. Ufficialmente il motto del Professore [...] della campagna elettorale: Io almeno sono utile. A noi pro-priamente viene [...] botta e rispo-sta di un [...] di Arnold Schwarze-negger: «Ma [...]. Lo spettacolo deve continua-re. Il [...] sarà un anno [...]. Speriamo di non fare [...]. Il mondo ci guarda. Via le dita dal [...]. In politica purtroppo (e [...] vale quella grande intuizione del com-mediografo Achard: «La [...] deliziosa non è non avere nulla da [...]. È [...] qual-cosa da fare e non [...]. /// [...] /// È [...] qual-cosa da fare e non [...]. (0)
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