Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 1165740732.

Mostre, incontri, dibattiti, presentazione [...] incontri con le scuole: le tematiche della [...] qualche modo legate alla posizione «strategica» della [...] ospita, e vogliono soprattutto essere spunti di [...] della cultura dei paesi bagnati dal «Mare [...]. Ospite [...] edizione è il Marocco. Al paese maghrebino sono [...] fotografica «Obiettivo Islam» e lo stand «Vetrina Islam», [...] produzione editoriale marocchina. Non solo al Marocco, [...] di maggiore importanza della [...] che si svolge oggi e domani dal [...] «Mediterraneo [...] di pace». Ad esso parteciperanno esponenti [...] cultura araba (oltre al Marocco, Algeria, Libano, Tunisia, Egitto) [...] di quella europea per confrontarsi sulla possibilità [...] una centralità della cultura mediterranea come punto [...] un nuovo sviluppo del sud del mondo. Le due giornate di [...] sono divise in tre sezioni: Mediterraneo, un [...] fra le due sponde; Mediterraneo, le vie [...] le sfide alla modernità; Mediterraneo, cosa si [...] si vuole conoscere delle due sponde. [...] è un appuntamento importante [...] mondo della scuola, al quale si rivolge [...] scrittori, dibattiti sui temi della multimedialità e [...] e tavole rotonde [...] siciliana anche in rapporto [...] del Paese. La solitudine di una generazione [...] antipodi. In ricordo di Pintor [...] culturale di [...] che diede dignità alla musica [...] del coabitare può es-sere intesa [...] soltanto come una necessità, ma anche come una mis-sione. Come un desiderio indescri-vibile [...] caos degli in-contri, dei rapporti; la necessità [...] situazioni al limi-te [...]. [...] della coabitazione non ha [...] precisa, ma ci sono cose [...] ripudia fin dal più profondo [...]. Una per tutte è [...]. [...] proviamo a seguire il [...] ragionamento di una ragazza di [...] in una casa [...] che ascol-ta continuamente gli [...] volume e poi si chiedono [...] sei di cattivo umore. Le tre del mattino è [...] che prediligono per ascoltare i [...] loro beniamini. [...] suicidio». [...] al limite, ma quando [...] trentenni, si vi-ve con il sussidio di [...] quello da studente e magari si abita [...] co-me [...] Canberra, [...] o Sidney, [...] di fa norma. La prima regola per [...] di provare davvero [...]. La regola che ha [...] io narrante di nome John, che altro [...] non [...] stesso di que-sto singolare [...] E morì con un [...] in mano, dove [...] sta ad indicare il [...] questa generazione di sbandati esperti in coabitazione: [...] lo stomaco con questo piatto mediorientale a [...] e salsa yogurt, avvolte in una tortilla [...]. Sono dieci anni che John [...] passa da un rapporto ad un altro [...] ne ha le ta-sche piene. Deracinè perenne, voyeur instancabile, [...] tutto assen-te, a tratti quasi ma-lato di [...] nu-tre [...] passio-ne per la scrittura [...] portato ap-punto a scrivere que-sto libro come [...] della [...] esistenza, lo specchio lucido [...] un desiderio decadente per [...] promiscuità, per la mancanza [...] silenzio, per il contatto casuale ed intimo [...] puri estranei che possano ancora esi-stere al [...] di abitazione. Più estranei ancora dei [...] ancora dei genitori, più estranei ancora del [...]. [...] di John non ha pietà. Come fosse una [...] cine-presa, tutto registra e poi [...] in modo bizzarro e sperimentale. [...] forza del libro. Probabilmente il suo lato [...]. Al suo raccontare frenetico [...] dopo [...] si ag-giungono via via [...] so-no i volti, gli ipertesti di altri [...] loro volta dico-no la loro sul proble-ma [...]. Nessuno ne dice bene, [...] questa galleria di [...] in cerca di un [...] un piccolo spazio per dire male di [...] e già si può ripartire in cerca [...]. Tutti appaiono come animati da [...] febbre. E in questo senso [...] un campionario di situazioni al limite. Impiegati di banca che [...] decidono di accamparsi nel bel mezzo del [...] tenda da campeggio, cultori della tinta-rella di [...] di nitrato [...] coltivatori di funghi, [...] a tutto spia-no, bambolone [...] e per-fino medici chirurghi [...] deliranti dark con in testa la sola [...] roba giudicata «fica» deve essere quan-tomeno appesa [...]. E così, in men [...] dica, il nostro John si trova ad [...] di capre mozzate appese al muro e [...] fila di lucette collegate tra loro secondo [...] un programma ma-tematico. Naturalmente, anche i rituali [...] non sono da meno: si va così [...] peli di pube inchiodati su di una [...] vista, [...] di spazzolini per i [...] più profondi recessi del water. Que-sto mentre hamburger ingrigiti [...] soffitto e spuntature di panini col pollo [...] meritato riposo tra le maglie della tappezzeria. Una delle teorie che [...] è che il mondo è pic-colo e [...] affittare una stanza «è perlopiù una que-stione [...] le proprie conoscenze e di dimostrare di [...] qualcuno». Le vi-cende di questi [...] attraversate da un impalpabi-le filo generazionale, una [...] nel bisogno che li fa ritrovare in [...] o contrassegnate dalla stessa im-potente previdenza sociale [...] sopra disegnati teschi e tibie. Dagli [...] e a questa generazione [...] che si ricordano delle case vissute come [...] rock o monumenti residui di un periodo [...]. In Australia, a leggere queste [...] e divertenti pagine di [...] abitativo ha le sue leggi [...] le sue leggende, co-me quella soprannominata de «Il cimitero [...] vecchie case». Uno spettacolo che consiste [...] certe abitazioni, «le vecchie signore del [...] vengano segate in due, [...] un Tir e trasportate nella fatto-ria di [...]. In un certo senso [...] per poi misteriosamente riapparire, come gli inquilini. Davvero stra-ne sono le [...] univer-so, che è poco definire in stile [...]. Capita magari di dor-mire [...] letti che uc-cidono la gente, circondati da [...] mentre magari a [...] può capitare di venire [...] coinquilini [...] di un gruppo rock [...] The Black [...] e di [...] per sei settimane in [...] imprese [...] Lucertola, il cantante dalla [...] indi-viduo con indosso da più di [...] mese un paio di [...] Calvin [...] a cui era stato [...] giro che sarebbe finito dritto dritto, con [...] bella bian-cheria, sulla copertina di Rolling Stone. Segue ancora [...] di [...] dove arrivare od [...] non fa nessuna diffe-renza. Non [...] spazio per i senti-menti nella [...]. Disintegrazione, entropia, una vita di [...] sfrenata. Questo è più o [...] culturale di questo ro-manzo da [...] australia-no, animato da una [...] camminato lungo strani percorsi e che non [...] mai da nessuna parte. In definiti-va tutti negri [...] in gigantesche multinazio-nali con un alto tenore [...]. Tutti tranne uno, Jeffrey, [...] che nessuno co-nosceva, comparso dal nulla e [...] una poltrona con un [...] in mano. In fin dei conti [...] vera vittima di un decen-nio [...] a reggersi su di una quantomai stabile inerzia. Jonathan Giustini [...] 2. Non si tratta nean-che, crediamo, [...] scegliere [...] della musica di oggi [...] raffinate. Quando ci si avvicina [...]. Dif-ficile mestiere quello del critico [...] popolari più leggeri su cui [...] hanno diritto di intervenire a pieno titolo: per questo [...] complicato essere [...]. Ecco, se si volesse [...] di [...] Pintor, recentemente scomparso, basterebbe [...] pensiero a questa banale considera-zione, perché con [...] musicale di [...] rivista fon-data nel 1973, Pintor [...] di-gnità a questo punto [...] sulla musica pop. Proprio in un paese [...] cose serie sembravano [...] la lotta di classe), Pintor [...] più fervente sostenitore di questa impo-stazione, anzi [...] della rivista ebbe [...] di capire che le [...] dei giovani di allora, musica e politi-ca, [...] stare insie-me. Era [...] avventura culturale che si poneva [...] forza [...] di far perdere le ambigue [...] «amerikane» del rock [...] vicino alla sensibilità delle nuove [...] di militanti italiani. Senza dimenticare di fare [...] ai meccanismi [...] cultura-le e di tenere [...] riflessione sul contesto: la liberazione sessuale, [...]. Questa visione a tutto [...] dalla medesima lucidità con cui Pintor sapeva [...] «diversi». Eccone un esempio: «Un [...] nostrano mi pare che [...] stato fatto [...] tenti di vedere quali [...] che una musica giovanile ma colta adoperi, [...] un patrimonio certamente molto più grosso da [...] vista storico musicale di quella angloamericano. Cioè indivi-duare quale corrente [...] gruppo italiano oggi debba privile-giare: se quella [...] o quella colta, lo sperimentalismo. Ventiquattro anni [...] musica popolare italiana, ancora [...] semplice che rende giustizia intorno a tante [...] italiana alla mu-sica rock. [...] collaboratori di [...] ideale per proporre le sue [...] e le sue passioni irripetibili, in una sta-gione irripetibile. Sono in molti a pensare [...] proprio la fine di questa avventura editoriale nel 1976, [...] più concreta della tragica crisi [...] di Pintor. [...] parte, come non comprendere tanta [...] una rivista che accanto alla critica [...] Moroni) presentava le critiche [...] di Luigi Manconi e Goffredo Fofi, le riflessioni sulla musica popo-lare di Alessandro Portelli. Chi po-trebbe oggi schierare [...] tale qualità culturale? Oggi che sia-mo circondati [...] vuoto culturale, riempie di malinconia ri-cordare la [...] dove invece la cultura, [...] veste della politica, del diver-timento, dello sport, [...] sempre di casa. E il ricordo del [...] quel progetto [...] intelligente e senza vanità [...] che invece di delusioni ce [...]. Felice [...] De [...] era uscito anche in Italia Qualche [...] fa, in un articolo da Londra firmato Alfio Bernabei, [...] parlato di un libro di Louis de [...] che sta diventando un [...] Inghilterra. Ora la casa editrice Longanesi [...] giustamente, una precisazione: il libro era uscito [...] in Italia, con un titolo completamente diverso: «Una [...] debito». Nel marzo del [...] de [...] era anche stato in Italia [...]. Certo, [...] da noi il libro [...] recensioni, e il discreto esito di vendite [...] il successo travolgente che sta conoscendo a Londra: [...] dovrebbe però ancora trovare ancora in libreria [...] Longanesi, [...] pagine, 32. [...] il cantante dei celebri [...] in una recente immagine E [...] con un [...] in mano di John [...] Theoria pagine 202, lire 24. Tariffe di abbonamento Italia [...] Semestrale 7 numeri L. Via Bettola 18 -20092 Cinisello Balsamo (MI) -oppure presso le Federazioni del Pds. Tariffe pubblicitarie A [...]. ///
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Statale dei Giovi, 137 [...] S. Già la scena macabra [...] alla storia è indicativa della complessità con [...] agli occhi degli investigatori un delitto indecifrabile, [...] beffe di ogni pretesa di scoprire in-dizi [...]. La bella Gloria Harrison [...] non una, bensì tre volte. Il cadavere presen-ta infatti [...] vio-lenze: la donna è stata strangolata, pugnalata [...] decapitata. Ma la scrittrice -nota [...] quale studiosa di se-miotica e psicoanalisi, più [...] -non ha certo vo-luto abusare di ingredienti [...] semmai sono utilizzati per scardinare la logica [...] classico, dove tradizione vorrebbe che «la verità [...] buona volta» [...] di movente e colpevole, [...] prove o testimonianze inoppugnabili. Il racconto inizia dunque [...] che ha [...] di racchiu-dere la fine [...]. Il delitto, [...] è stato compiuto. Ep-pure, come si inter-roga [...] uno dei perso-naggi del libro, [...] per i gialli non [...] fatto che una volta filmata la fine [...] «altri film sono possibili»? E tutto ricomincia [...] del romanzo, il quale [...] finali plurimi che solo [...] del romanziere costringe in [...] quella chiusa esaustiva. Dunque, per la cronista Stépha-nie [...] che collabora con il [...] della polizia di Santa Monica, [...] caso della donna decollata significa mettere insieme [...] un puzzle che una mano assassina ha [...] fin fine, cerca-re di ricomporre, orchestrando le [...] rac-conto della vita di Gloria che la [...]. Non a caso tutto [...] paro-la, autentica protagoni-sta virtuale del giallo. [...] era una tradut-trice, il suo [...] ha un handicap linguisti-co, un altro [...] del libro è ortofonista. Stéphanie scrive su un [...] parlare della [...] stessa, studio-sa di psicoanalisi: [...] sulla parola. Una parola declina-ta [...] al femminile, non tanto [...] principali del roman-zo sono donne, ma in [...] quella maschile, dogmatica e asseverativa, che [...] ha for-giato nel tempo [...]. Parola della fa-bula, che [...] di spiega-re il perché del vivere o [...] a [...] aspetti e momenti. Ai margini della storia, [...] coro, il basso continuo di vanilo-qui narcisi, [...] parole su-perflue e snervate mostrano [...] di un mondo [...] del vuoto, dove non [...] re-ciprocità, nessuno scambio, nes-sun consenso». Sullo sfondo debi-tamente californiano, [...] lussuosi, un traffico occulto di losche transazioni [...] dove tutti sembrano preoccupa-ti solo di «connettersi [...] internazionali del denaro facile e del riciclaggio, [...] del traffico [...] o comunque di mettersi [...] sia pure futilmente lo schermo tv o [...] quotidiano: specchi del «migliore dei mondi possibili [...] parlano dei mes-saggi, dove le immagini trasmetto-no [...]. In questa realtà distratta [...] vediamo scorrere attra-verso il flashback [...] ricordi il dramma di Gloria, generato dal conflitto fra [...] dedizione [...] del figlio ed una sofferta [...] attraverso il rischio [...] più sfrenato. Ma chi ha ucciso [...] Gloria? Un [...] amante, una donna gelosa, [...] folli o il cinismo di tutti? A [...] regola aurea di non svelare mai la [...] gial-lo, diremo solo che la soluzione [...] finirà per sollevare [...] storie parallele che, ovviamente, il peri-metro sfrangiato [...] racchiude e il cui sviluppo è sospe-so [...] della pagina finale. Storie di ordinarie psicosi [...] e soli-tudini «dalla geometria variabile» che la [...] consegna irrisolte [...] del lettore. Francesco [...] Una donna decapitata di Julia [...] Sellerio [...]. ///
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Francesco [...] Una donna decapitata di Julia [...] Sellerio [...].