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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1992»--Id 1165473557.

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MARTEDÌ 28 [...] 15 [...] Le città [...] d'oggi nei racconti di alcuni [...] scrittori Prima tappa, una Sicilia fra rabbia, silenzio, memoria. Ed è vero che [...] persino a [...] e a stento ne [...] mentre un tempo, come tutti i palermitani, [...] cosmo e Palermo fossero lo stesso luogo, [...] condominio. Non ho comunque smesso [...] fosse un lavoro creato appositamente per comprendere [...] cose, [...] di ogni inizio. Con questo stato [...] adesso provo a farvi [...] con i mezzi della memoria che sappiamo [...] tranelli, rifa le cose a propria immagine [...]. Sono vuote le strade, [...] non si mostrano. E non c'é davvero [...] neppure i mici parenti. Ma Palermo si, stesa nella [...] compostezza, dopo alcune curve tortuose. C'é il golfo, e Monte Pellegrino: [...] sembra un dinosauro addormentato con la testa [...]. La strada statale che [...] costeggia un filare ininterrotto [...] intonacate alla meglio con le tinte più [...] dei campionari. [...] subito delle piante di [...] sui balconi, messe II come [...] quasi a ricordo degli antenati. E questa ò già Palermo. Più [...] un avanzo [...] un piccolo chiosco disegnato [...] Basile ai primi del [...]. Mancano pochi metri per [...]. Il lungomare, [...] mare. Poiché Palermo non ama [...] io che vi arrivo per la prima [...] il mare a Palermo esiste, infatti lo [...] sguardò, ma il mare si nasconde: ò [...] chiassoso luna park che fa pensare a [...]. Del mare, a Palermo, [...] la presenza, però non lo scorgo. Forse ho sbagliato era. Avrei dovuto raggiungere la [...] giorno in cui le bombe degli alleati [...] i luoghi con esattezza, prima del [...]. Sembra di udire ancora [...] bombe in caduta, nonostante sia trascorso mezzo [...]. Erano bombe diligenti, cancellarono [...] i suoi quartieri più prossimi. Piovevano cieche dal cielo. Le perdono, non posso [...] nel corso di questi anni, impropriamente detti [...] ha restituito la citta a! ///
[...] ///
Perché Palermo è nata [...]. LI è stata una città [...]. LI avrebbe dovuto essere [...] e coperta di baci, davanti a Porta Felice. [...] era soltanto [...] il suo golfo. Palermo ó cresciuta dal [...] una linea ideale che lega i monti [...]. E la Cala? La Cala [...] un portic-ciolo dove gli scali si macerano [...]. Mi addentro nel centro [...]. Subito uno svincolo di [...] di cavalcavia. C'è un monolite di [...] monumento coperto di ruggine, Ricorda la stele [...] Stati Uniti in memoria dei soldati americani morti [...] Vietnam. È invece il monumento [...] mafia. O forse un cattivo esempio [...] urbano, edificato per doveri di [...] la città è più sfuggente [...] altrove, 6 ancora angiporto. Poco lontano, due passi [...] case che somigliano a piccole macerie abitate, [...] Valverde, dorme nel bianco assoluto degli stucchi [...] di Santa Zita, meraviglia [...] creato: dove le sculture di [...] modellano nuvole di battaglie, [...] di antiche ragazze palermitane in forme di Virtù [...] imbevute davvero di nuvole, in un Settecento [...] Palermo resiste ancora, nello spirito di un vicereame [...] Inossidabile, oscuro. È soltanto un pensiero, [...] dovuto essere le mani di [...] a raccogliere dalle strade [...] tempo, la mafia ha assassinato. Mi sembra di [...] ancora quei morti. Mi appaiono sempre riversi [...]. Nello stesso punto in [...]. In via Cavour, per [...] c'è ancora il corpo del giudice Gaetano Costa. Era un pomeriggio d'agosto, [...] fa; io ero soltanto un improvvisato cronista [...]. [...] un uomo sul marciapiede, [...] fosse; neppure i poliziotti lo avevano riconosciuto, [...] capo della Repubblica. Il giudice Costa lo [...] nella bara, nella camera ardente del palazzo [...] Giustizia, [...] dai magistrati, in toga. Accanto a me due [...] dai mandamenti poveri sbirciavano la morte con [...] un gioco; avevano i capelli rasati a [...] crani di bambini appariva una storia di [...] quasi quelle cicatrici fossero nate con loro. Mi sovviene anche il [...] uccisero Carlo Alberto Dalla Chiesa. Le voci del telegiornale [...] assieme allo scirocco; dicevano: -Una [...] piombo si è stesa [...] Palermo». Non era vero, il [...]. Quella sera la città, [...] aveva la quiete di sempre. La stessa dei [...] dimenticati. Raggiungo piazza Politeama, il [...] primavere elettorali [...] la folla dei comizi, [...] rivedere Berlinguer una domenica mattina, era minuscolo Berlinguer [...] si scorgeva appena, la parola d'ordine era [...] «Vertenza Palermo», questa parola si è persa nel nulla, [...] andata con Berlinguer. Cosi imbocco via Libertà [...] Pompeo Colaian-ni, il comandante partigiano Barbato, il liberatore [...] Torino. Se ci fosse ancora, [...] ci saluteremmo nei modo di sempre: baciandoci [...]. Sarebbe 11 modo di [...] palermitani, [...] a un sentimento comune. Lui, coi suoi baffi [...] io, poco più di un ragazzino. Via Libertà non ha [...] ville, è un boulevard cui è stata [...] svagata dei boulevard. Se la osservi ti [...] cosa pubblica palermitana è stato negato ogni [...] i governanti della città si sono preoccupati [...] il bene comune, la memoria, la storia; [...] ciò con metodo. Facendo in modo che [...] somigliassero alla citta, mostrando un caotico sovrapporsi [...] passaggi, di migrazioni. Di fronte a questo [...] rabbia diventa [...] spuntata, buona a far [...]. No, non so spiegare [...] Palermo, [...] parole d'altri posso dire soltanto «Io [...] non vengo a risolvere [...]. Forse ormai sono soltanto un [...] palermitano, ma apolide. Se tossi arrivato in [...] Punta [...] e lo svin-colo che [...] Capaci: Il dove Giovanni Falcone è morto. E forse avrei compreso [...] della pace frantumata, il silenzio che fa [...] dopo ogni violenza inflitta alla natura e [...]. Mi troverei davanti un [...] guerra, sapendo che quei luoghi in origine [...] quiete. Vedrei però il mare, [...] Palermo c'è. Costeggia [...] accompagna chi è appena [...] brillio irreale. In un tratto di [...] immonde villette abusive, assiepate, fatte costruire da [...] in questo modo dì essere entrato trionfalmente [...] del [...] ceti cittadini. Guardo tutto questo, un [...] e silenzio, guardo lo scempio, ma non [...] di dire che la Sicilia sia irredimibile, [...] Sciascia, né posso [...] una terra maledetta. Servirebbero altre parole. ///
[...] ///
Davanti allo stadio, scorgo [...] ragazzi, [...] avere più di sedici [...] le maglie della squadra di calcio cittadina. Alcuni stanno in piedi, [...] come in posa per una foto ricordo. Di quelle che si fanno [...] partita. Vestono proprio le maglie [...]. Mi avvicino e, mi [...] riconosco: sono i miei amici di un [...] ad uno ad uno. Hanno i tratti di [...]. Hanno deciso di accogliermi [...] attraverso [...]. Mi stropiccio le palpebre, [...] dopo, riaperti gli occhi, scopro che sono [...]. ///
[...] ///
Ma adesso non stanno [...] sono tutti riversi per terra, anche loro [...]. È un incubo, lo [...] quello che vedo. Non riesco a piangere, [...] poi dentro di me, penso: Forza Palermo! ///
[...] ///
Per loro è un [...] le regole» Cittadini abusivi, [...] Reagan NADIA [...] partire dagli anni Sessanta, [...] Stati Uniti sono stati attuati programmi di sostegno [...] ed alla scolarizzazione a [...] che attualmente costano ISO miliardi di dollari [...] corso degli ultimi venticinque anni sono ammontati [...] di oltre un trilione di dollari. Si tratta di un [...] accusa da parte dei contribuenti, nonché del [...] si sentono vittime di una «discriminazione rovesciata». Eppure, questi programmi non [...] ad un [...] miglioramento delle condizioni di [...] stesse, particolarmente dopo il 1980, quando una [...] statistici hanno cominciato a mostrare un peggioramento, [...] di sostanziali conquiste. Nel 1970, il reddito medio [...] una famiglia nera era pari al [...] di quello della famiglia bianca, [...] 1990 era [...] nel medesimo periodo, il tasso [...] disoccupazione fra i neri era salito da [...] a [...] la per-centuale di neri in [...] era salite da [...] nel 1974 a [...] nel 1990. Questa situazione è legata [...] di un problema reale [...] famiglie nere, poiché la maggioranza dei bambini [...] di [...] del matrimonio, spesso da [...]. Un numero crescente di [...] ma talvolta anche neri delle classi medie, [...] la disgregazione della famiglia nera come responsabile [...] e rifiutano di [...] il peso, nella convinzione [...] governative e sociali non possano comunque sostituire [...] forza di coesione, trasmissione dei valori, formazione [...]. Palesemente, questa situazione sta [...] delle politiche progressiste in tema di diritti [...] assistenza sociale. Il tema della cosiddetta [...] nera è presente ormai da decenni nel [...] sociologico americano: alcuni studiosi hanno attribuito [...] alle conseguenze della schiavitù, [...] la formazione di famiglie stabili, e toglieva [...] agli uomini, altri hanno negato che la [...] meno coesa di quella bianca, ed altri [...] ruolo forte delle donne, una sorta di [...]. Un certo numero di [...] tuttora contestano le correnti metodologie di analisi, [...] struttura delle famiglie nere non dovrebbe essere [...] dei criteri della classe media bianca. È evidentemente impossibile affrontare [...] rischiare che i dati assumano una valenza [...] andare a toccare nervi [...]. Si può cominciare col [...] corso degli ultimi due decenni il tradizionale [...] la presenza di due genitori è andato [...] delle famiglie vedono presente [...] e questa situazione si verifica nel [...] delle famiglie bianche, nel [...] ispaniche, e nel [...] di quelle nere. Il problema si esplicita [...] le differenze [...] fra i due tipi [...] tutta la popolazione, e nelle varie etnie, [...] di una famiglia retta da una sola [...] della metà di quello delle famiglie rette [...]. Moltissime famiglie rette da [...] trovano sotto la soglia di povertà (fissata [...] a 7. Questa situazione ha conseguenze [...] ragazzi sotto i diciotto anni che si [...] sotto la soglia di povertà, aumentati in [...] nel periodo dal 1970 al 1986. Gli studiosi della popolazione David [...] e Daniel [...] in un articolo uscito [...] sulla [...] Sociologica I [...] presentano un quadro agghiacciante [...] i bambini americani. Laddove verso la fine [...] Ottanta, la percentuale di americani sotto fa soglia [...] circa il [...] della popolazione, fra i [...] cinque vive in una famiglia povera, un [...] virtualmente quello di qualunque altro paese occidentale [...]. Il tasso di povertà [...] è tre volte superiore a quello dei [...]. Inoltre, i due studiosi [...] loro criterio di «povertà profonda», per famiglie [...] è inferiore al [...] della soglia di povertà [...]. Secondo le loro analisi, nel [...] il [...] dei bambini americani erano poveri, [...] in povertà profonda; per i [...] bianchi, il tasso era rispettivamente di [...] e [...] per quelli neri, [...] e [...] In particolare, due terzi dei [...] neri che vivono con la sola madre si trovava [...] la soglia ufficiale di povertà. Le cause di questa [...] individuarsi in un aumento delle gravidanze al [...] matrimonio, ed in particolare fra le [...]. Tuttavia, questa forma di [...] può avere origine nelle tendenze economiche della [...] diminuzione delle prospettive occupazionali per i giovani [...] condiziona le prospettive matrimoniali, sembra una spiegazione [...] ideologicamente «caricata» della propensione razziale al matrimonio. Alcuni studiosi ri-tengono che [...] disparità fra le razze, in questa generazione [...] possa [...] e conseguita solo rafforzando [...] altri sostengono invece che gli sforzi in [...] a «privatizzare» un problema pubblico: concentrandosi sulle [...] famiglia, «si tende ad ignorare le grandi [...] ad esistere lungo linee di genere e [...] le paghe che per le prospettive di [...]. Collegare questi dati a [...] nei quartieri degradati aiuta a comprendere perché [...] stiano crescendo in un clima di reale [...]. [...] Philippe [...] nello studio sulla [...] di New York citato [...] spiega che In questi quartieri [...] criminale è la sola [...] dinamica, che offra [...] per tutti i giovani, [...] molti dei più brillanti, energici, attivi. Tuttavia, molti giovani tentano periodicamente [...] inserirsi nel circuito del lavoro legale, in cui tuttavia [...] solo paghe minime in lavori che spesso [...] : [...]. ///
[...] ///
Tutti assieme, quand'io [...] ancora, cercammo di dare [...] Palermo [...] nome che le spetta per volere dei [...] che la città fosse Felicissima. Si era convinti che Palermo [...]. Fosse nostra e ci [...]. Eravamo il centro del [...] forse non pensavamo neppure che il mondo [...] Libertà. CI sembrava che Palermo [...] e fosse, nello stesso tempo, ogni luogo [...]. E in questo eravamo [...] da qualcosa cui non sapevamo dare un [...]. Adesso la memoria mi [...] mente Davide Grassi, il figlio di Ubero. È una mattina del 1977. Sulle scalinate del palazzo [...] Giustizia. Davide porge dei fiori [...] lo guardano storto. Lui, Davide, ha indosso [...] intanto continua a distribuire margherite. No, non era un [...] compreso soltanto dopo molti Ha [...] è palermitano e vive a Roma: Fulvio Abbate [...] di due romanzi, «Zero maggio a Palermo» [...] «Oggi è un secolo» del [...] usciti entrambi per le [...] Theoria. Attualmente è al lavoro [...] libro ispirato alla resistenza dei commercianti di Capo [...]. Con questo suo scritto [...] e memoria, a una città in trincea [...]. ///
[...] ///
A sinistra, uno scorcio [...] il vecchio quartiere arabo [...] quando gli ho visto [...] di vittoria al funerale di suo padre [...]. [...] già detto: allora pensavamo [...] Palermo [...] appartenesse, da piazza Massimo al Cantiere Navale. Dalla [...] ai Quattro Canti alla [...] Mondello. A certe strade dai [...] Gioiamia, via Sedie Volanti, piazza dello Spasimo. Da un angolo di [...] riconosco, mi viene incontro un bambino. Veste la divisa del [...] reggimento napoleonico dipinto da [...] ma come, mi dico, [...] Palermo, è il 1992, cosa [...] tutto questo? Poi, subito, [...]. So infatti che questa [...] sortilegio di riassumere in sé [...] della storia, trattenere il [...] vita la memoria, far coabitare le epifanie [...]. Infatti è proprio lui, [...] di [...]. E ha il mio [...]. Al tempo delle elementari [...] in Italia ci fosse ancora il fascismo. Erano gli anni Sessanta, [...] insegnante non ci disse mai di un [...]. Ci fede credere che [...] si trovasse sempre al suo posto. Il bambino si avvicina, [...]. È un piffero minuscolo ciò [...] regge tra le dita. Mi riconosco, sono io: [...] ciglia, il mio sorriso, il mio silenzio. Gli vado appresso, e [...] sempre deserta. Lui mi porta in Corso Calatafimi [...] i conventi, antichi, di [...] Settecento [...] si mostra ancora una volta intatto dietro [...] la pietra. Scopriamo i luoghi dove [...] ad asciugare le loro camicie rosse; dove [...] impressionismo palermitano che narrava di uomini e [...] nien-t'altro che figure riflesse [...] bagnato. Finché non raggiungiamo le [...] Cappuccini. Chiunque passi da Palermo, alle [...] è certo che ci va, almeno a dare una [...]. [...] giorno [...] Antonella a [...] visitate, in un lontano [...] che appartiene soltanto alla [...] memoria. Diceva di non [...] dimenticato il viso della [...] Rosalia Lombardo, che sembra stia soltanto dormendo. Anche per lei, nata [...] Toscana marina, in quella bambina c'è Palermo. Rosalia, che rivedo adesso [...] bara coperta dal cristallo, si trova 11 [...]. È quella la [...] dimora. Aveva soltanto due anni [...] andata. Rosalia dorme da allora, [...] anni; ma intanto a Palermo scorreva la [...] sangue imbeveva le strade e il pane. Nel frattempo, tutti sono [...] come la creatura più [...] della città, qualcosa che potesse riassumere un [...]. Accanto a me c'è [...] col mio viso di molti anni fa. Io adesso, davanti a Rosalia, [...] rabbia civile, ma in fondo so che [...] palermitano dovrebbe essere quello di coltivare la [...] il senso [...] paradosso. Dovrei venire [...] e sentire il respiro della [...]. Mettermi seduto e aspettare [...] Rosalia [...] svegli e dica qualcosa, pronunci le parole [...] inizio che abbia memoria di ciò che [...]. In fondo è in [...] vorrei ripensare la città. Tornare e resuscitare qualcosa, [...] Rosalia, e da lei sentire le parole [...] che ha conosciuto appena. E che dedichi alla [...] porti la gioia. [...] nota anche che per [...] tentativo di «giocare secondo le regole» non [...] lavorare duro e rifiutare i sussidi pubblici [...] ad una madre che lavora, di pagare [...] un asilo nido. Si deve quindi ricorrere [...] oppure alla rete di solidarietà parentale. Questa crea però pesi [...] nonni, oppure per i fratelli maggiori dei [...] comunque i ragazzi esposti a tutte le [...] rischi della vita di strada. In tal modo, il [...] in questi quartieri sembra perpetuarsi ad di [...] controllo. Le trasformazioni strutturali [...] americana hanno sicuramente creato [...] povertà nuova," diversa da quella cui si [...] gli immigrati fino alla seconda guerra mondiale: [...] famiglia ad [...] New York. Il 61 per cento [...] americane è (ormato dai figli e da [...] la [...] a quella dei servizi, [...] possibile, neppure per chi ha finito le [...] lavoro con paghe sindacali sufficienti a mantenere [...] con assicurazioni per le malattie e la [...]. Il problema, osserva ancora [...] va ben oltre il dibattito [...] ed [...] politiche importanti, poiché la crisi [...] non è causata né [...] né da fattori culturali, ma [...] tutta «Made in the Usa»: «In questo momento, non [...] neppure tendendo una mano ai ragazzi ed alle ragazze [...] vogliono giocare secondo le regole». ///
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Il problema, osserva ancora [...] va ben oltre il dibattito [...] ed [...] politiche importanti, poiché la crisi [...] non è causata né [...] né da fattori culturali, ma [...] tutta «Made in the Usa»: «In questo momento, non [...] neppure tendendo una mano ai ragazzi ed alle ragazze [...] vogliono giocare secondo le regole».

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .