Dal suo primo « [...] attraverso la psicanalisi, e oltre » (Il [...] Milano, Feltrinelli, 1974), [...] di una riflessione sul [...] e anali si (La freccia ferma, Milano, Erba Voglio, [...] fino a Claustrofilia, Adelphi, 1983, ritroviamo [...] di uno stile di [...] uso molto cauto della terminologia psicanalitica (troppo [...] » in un « formulario ipostatizzato »), [...] sempre attento ai contributi delle scienze umane [...] della vita, ed infine una continua interrogazione [...] freudiana e dei suoi sviluppi teorici, considerati, [...] può dire, nella loro presa diretta sui [...] tempo (penso, ad esempio, ai due articoli [...] « desiderio dissidente », raccolti nel primo [...] citati). [...] di [...] ci mostra la possibilità di [...] "interno di una teoria -e [...] campo di pratiche a cui essa appartiene [...] continuamente i limiti, [...] nei suoi silenzi, nelle sue [...] nei presupposti impliciti che la [...] negli a priori che spesso la limitano e la [...]. Un lavoro continuo attorno ai [...] di un sapere, dunque: con il rischio inevitabile, ma [...] benefico, di mettere continua-mente in discussione la professione [...] una professione di cui [...] non dimentica le lontane radici [...] al punto da [...] con sottile ironia, se non [...] il caso di [...] denominazione di « cura [...] ». Impossibile riassumere il contenuto [...] forse più utile [...] di alcune note di [...] il taglio profano -se non profanatore -del [...] lavori. Dal Freud degli Studi [...] a quello del 1912-1913: in poco meno [...] emergono tre diverse modalità del lavoro analitico, [...] sviluppo discontinuo e non lineare della concezione [...]. ///
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Dal Freud degli Studi [...] a quello del 1912-1913: in poco meno [...] emergono tre diverse modalità del lavoro analitico, [...] sviluppo discontinuo e non lineare della concezione [...].