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Ecco una lettera dal 4 [...] 1859, inviata a Tito Ricordi dopo [...] serata del «Simon [...] «Tu ti meravigli della [...] del [...] A me non sorprende affatto. Egli è sempre felice [...] a fare scandalo! È vero: alla Scala [...] altra volta il [...] ma sia per la musica, [...] cantanti per [...] pei cori per la [...] en [...] fatto sta che [...] era tale spettacolo da non [...] chi [...]. Poco più di un [...] questo stesso pubblico maltrattava [...] di un povero giovane [...] tempo e col cuore straziato da [...] sventura! Io non ho più visto [...] il [...] di [...] e sarà certo [...] cattiva, pure chi sa quante [...] migliaia sono state tollerate o forse anche applaudite. Oh se allora il pubblico [...] avesse applaudita, ma sopportata in silenzio [...] io non avrei parole sufficienti [...]. Io non intendo [...] ne ammetto la severità, [...] fischi, a condizione che nulla mi si [...] applausi. Noi poveri zingari, ciarlatani [...] che volete, siamo costretti a vendere le [...] nostri pensieri, i nostri deliri per [...]. Il pubblico per tre [...] diritto di [...] e di [...]. Nostro destino è di [...]. /// [...] /// Con buona, anzi ottima, [...] Carlo Goldoni sa-tireggiava, [...] delle Smir-ne [...] il mondo del teatro [...] in specie la vanità, i capricci, le [...] di primeggiare dei Virtuosi e delle Virtuose [...] basso ta-lento. Dei quali un pungente [...] esposto, scon-trosamente riunito dal miraggio [...] cospicua scrittura e conse-guente [...] Turchia, finan-ziate da un ricco negoziante di lag-giù, Alì, [...] Venezia per affa-ri. Costui, peraltro, accortosi appe-na [...] pasticcio in cui lo si sta coinvolgendo, [...] piantando in asso la mal assortita compagnia. Spiccano in essa tre [...] cantatrici, la fiorentina Lucrezia, la veneziana [...] la bolognese Annina, in [...] pur smodate quanto infondate pretese. Ma Goldoni non risparmia [...] neppure ai cantanti maschi, e men che [...] di opere» [...] e allo squallido librettista [...]. Più ambigua, la paternalisti-ca [...] Conte Lasca, protetto-re di artisti, scarso di aiuti [...] di consigli. Da quando, una quarantina [...] fa, ebbe un clamoroso ri-lancio [...] mano di Luchino Vi-sconti, [...] delle Smirne ha annoverato altri [...] alle-stimenti, firmati, in particolare, da Giancarlo Cobelli, in chiave [...] ri-soluta cattiveria (e se [...] vista pu-re, in Italia, una [...] edizione proveniente da Glasgow). La ripro-posta odierna (ora [...] Roma, [...] Tea-tro Ghione), curata a dovere dalla regia [...] Adriana Martino, si segna-la, al di là del colorito [...] maggiori e minori, ta-lora ai limiti della [...] sottile retrogusto di malinco-nia; e per una [...] sottolineata nel finale, là dove, abbandonati i [...] la scalcinata congrega si sente of-frire dal Conte Lasca, [...] unica, realistica possibilità di sopravvi-venza, la costituzione [...] cooperativa. Ma non è forse [...] che, non senza fatica, e con [...] di tutto ri-spetto alle [...] spet-tacolo di oggi? Rari ma opportuni gli [...] Benedetto Ghiglia; Lo-renzo Ghiglia, scenografo e costu-mista, [...] vicenda con garbata sobrietà. Magda [...] Nunzia Greco, [...] Pavese formano il vivace [...] connotato dai rispettivi accen-ti [...]. Nestor Garay è un [...] Alì. Del resto, meritano citazione [...] Gianluigi Pizzetti, puntuale Conte Lasca, Mario [...] famelico [...] Antonio [...] rapace [...] e poi Giovanni Vettorazzo, Enrico Cattaneo, Giacomo Zito. Aggeo Savioli Comico Verdi PARMA. Ci sono voluti 157 [...] Un giorno di regno del giovane Verdi [...] festosa rivincita al Regio. Dieci minuti di applausi, [...] fondo, orchestra in piedi, interpreti mano nella [...] col direttore Maurizio Be-nini e, in mezzo, [...] la trionfatrice della serata: il regi-sta [...] Pier Luigi Pizzi che [...] Parma succulenta attorno alla vecchia operina, e [...] Anna Caterina Antonacci che ha portato il pubblico [...] alla brillantezza voca-le un inconsueto spogliarello. Insomma, una vittoria postu-ma [...] che, nel lonta-no 15 settembre 1840, cadde [...] Scala. Verdi che, die-ci mesi [...] con la [...] prima opera, Oberto di San Bonifacio, [...] restò malissimo. Anni dopo, costruì attorno al [...] una corona di luttuose circostanze, descrivendo se stesso ammalato, [...] le bare dei figli e della moglie, costretto a [...] comica per [...] Morelli. In realtà, i figli erano [...] da tempo ma, [...] in conto, la tragedia [...] riusciva più convincente, of-frendo una [...] sup-plementare alla paralisi verdiana di fronte [...] comica. Smen-tita dal [...] 60 anni dopo. La leggenda è da rivedere [...] il trionfo parmigiano? Vediamo di assegnare il merito a [...] lo me-rita, tornando al fatidico 1840, quando [...] pre-tese [...] buf-fa al posto del dramma [...]. Il tempo stringeva e il [...] tra una pila di vecchi libretti, ca-vò, come disse, [...] meno male»: una farsa scritta nel 1818 da Feli-ce Romani per un oscuro boemo italianizzato. La storia è esile. Chi regna un giorno [...] Cavalier Belfiore che, per salvare il trono [...] si finge Stanislao di Po-lonia e, nelle [...] può sposare [...] Marchesina del Poggio. In compenso, la so-vrana [...] altri due innamorati, divisi da un padre [...] un pretendente dana-roso. Va da sé che, [...] minore, il Cavalier Belfio-re sistemerà se stesso, [...] corona per ricongiun-gersi alla dolce Marchesa. /// [...] /// Il giochetto dello scambio [...] vecchiot-to ma non improponibile. Tre anni dopo, Donizetti trasformerà [...] scaltra vedovella in una finta ingenua per mettere nel [...] Don Pasquale. [...] però, una dif-ferenza rilevante: Donizetti, [...] maturo e più scaltro, trasforma la farsa in una [...] di costu-me, con [...] di nostalgia per i bei [...] andati. Il giovane Verdi, invece, [...] formule della farsa, già sfruttate da Rossini [...] logorare dai successori. Era fatale che il [...] alle fonti, rifiutasse la minestra riscaldata. Oggi la prospettiva è [...] gioco dei recuperi, se è ben fatto, [...]. Così è avvenuto a Parma [...] scattante in una cornice argutamente parodistica ha [...] anche la vivaci-tà del primissimo Verdi. Altro che negato al [...] in lugubri atmosfere! Una simile disinvoltura Verdi [...] più. Se no altro perché, [...] le ma-ni nella bacinella del comico, butta [...] lanciarsi nel dramma romantico in cui si [...]. Pizzi [...] ben compreso. Ai par-migiani, fanatici del [...] Verdi, [...] una gustosa parodia della «folle giornata» del Cavalier Bel-fiore [...] da colazione, pran-zo, cena e dessert, con [...] cuochi che, a mezzo pomerig-gio, preparano il [...] salse in una cucina ad-dobbata di prosciutti [...] di grana. Un gioco culinario per [...] in una «regia» dove le ele-ganti prospettive [...] Pa-lazzo Farnese mutano assieme ai costumi, ai colori [...] un tantino maliziosa quando la bella Marchesa [...] il bagno mattutino restan-do in «body». E quando la Mar-chesa [...] Caterina Antonacci, pote-te immaginare [...]. Lei può, come si [...] può [...] creare un perso-naggio altrettanto [...] vocali, agile e scintillante. Nei panni [...] Giulietta, Cecilia [...] deve faticare per sostenere il [...]. Nel setto-re maschile, Paolo Coni [...] la [...] disinvolta sicurezza al Cava-lier Belfiore [...] di Cesare Catani, un «tenorino» [...]. [...] fa si sal-varono dal [...] buffi e anche ora, nel generale successo, Alfonso [...] e Bruno Pra-ticò realizzano [...] del padre e del pretendente scornato. Aggiungete un bel co-retto [...] e il panorama vocale è felicemente completo. Tocca al direttore coordinare [...] Maurizio Be-nini ci riesce egregiamente pun-tando sulla caratteristica [...] nitida dinamica ere-ditata da Rossini ma a [...] Verdi [...] qualcosa di particolare. Non ancora la maestà [...] Nabucco o la rapinosa violen-za dei drammi successivi [...] una farsa) ma [...] concisione che annuncia il [...]. Così i conti tornano [...] han potu-to applaudire con giusta soddisfa-zione [...] e coraggiosa apertura della [...]. Rubens Tedeschi Trionfa «Un [...] tornato al Regio dopo 157 anni [...] sopra Caterina Antonacci In [...] Pizzi Nella foto grande Giuseppe Verdi Dalla Prima SCOPERTE Un cd e un 33 [...] figlia [...] zio di Raul Ecco [...] di Secondo Casadei [...] di «Romagna mia» rivisitò [...] tradizione classica di polke, tanghi, mazurke e [...]. Tariffe di abbonamento Italia Annuale Semestrale [...] numeri L. Via Bettola 18 -20092 Cinisello Balsamo (MI) Tariffe pubblicitarie A [...]. /// [...] /// Direzione Generale: Milano 20124 -Via Giosuè Carducci, 29 -Tel. /// [...] /// Statale dei Giovi, 137 [...] S. Non sap-piamo se queste [...] epidemie «aiutano» i virus a pas-sare dagli [...] ma certo che attorno a questi alleva-menti [...] milioni di individui vivono in condizioni am-bientali, [...]. Quello che forse stiamo [...] un gigantesco laboratorio biologi-co planetario, dove sono [...] sperimentare mutazioni sempre più accelerate, una crescente [...] ambienti [...] a cui adattar-si. Finché non esca la [...] di uccidere milio-ni di persone. Che fare, allora? Nes-suno [...] evacuare le me-ga città nè smantellare i [...]. Non si può, oltre [...] prevenire. Si può però tentare [...] conteni-mento delle conseguenze, limitare le epidemie, attrezzarsi [...] protocolli. E lavorare per un [...] la variabile della natura non governabile [...] sia sempre più presente [...] locali e internazionali. Parliamo di Secondo Casadei, zio [...] mia, che sarà pure [...] ma non è una gran [...]. Insomma, Casadei ci è [...] come il virtuoso nonnetto legato per la [...] la morte a un genere [...] da contrapporre ai «moderni-smi», [...] moda, alle onda-te di musica provenienti da [...] Atlantico. Un Casadei senza tem-po [...] portabandiera di valori agresti immutabili a puri. E invece, ecco che [...] retró della figlia Riccarda ci fa finalmente [...] Secondo Casadei. Ce lo fa conoscere grazie [...] recupero di una serie di vecchie incisioni risa-lenti addirittura [...] 1928, cioè [...] della fondazione della pri-ma Orchestra Casadei, e dalle qua-li vien fuori un musicista che usa [...] il violino, ma che introduce nel proprio organico batteria, [...] pianoforte e sassofoni e suona [...] tango, [...] e fox-trot come la moda [...] tempo richiedeva. Un Casadei «ri-voluzionario», che [...] di Emilio Bri-ghi, figlio [...] pioniere della musica folcloristica, [...] con la Mazurka variata di [...] butta alle ortiche gran [...] tradizionale e si accosta alla musica da [...]. Sono sedici brani che [...] Riccarda ha dato alle stampe in un Cd [...] a 33 giri [...] in edizione per collezionisti), [...] giri che ci restituiscono una Romagna di-versa, [...] Casadei ben diverso dal cliché fin [...] conosciuto. È un Casadei sincopato, [...]. Ed è divertente ascoltare [...] «charleston» (il doppio piatto della batteria) che [...] prodotto da due co-perchi di pentola, mentre [...] un suono oscillante che sembra fatto apposta, [...] vecchie atmosfere. Cer-to, non mancano valzer, [...] ma è più divertente ascoltare brani come [...]. [...] dentro di tutto, in queste [...] dai testi un [...] fragili. Canzoni che non reggono [...] con quelle di Cherubini, Bi-xio, Rulli, E. Mario, anche se in [...] si ispirano, con [...] dei tabarin, dei ninno-li, [...] dei Pierrot. E in-fatti ecco Ridi Pierrot [...] già Canta Pierrot), Capinera, [...] titoli che denotano [...] di essere coi tempi, [...] limite del «lecito». Per «leci-to» intendiamo il [...] decadentismo uscito dalla grande guerra, quel descrivere [...] cocaina, la sorte di povere fanciulle sedotte [...] marcio [...]. Tutte cose che il [...] più e cri-ticherà apertamente, specie per quanto [...] stranieri. Però la voce di Fantini, [...] che è giusta per i tempi che [...] da [...] e Lugo porteranno direttamente [...] Gigli, Schipa, Tagliavini, rappresentanti di una vocalità maschia e [...] adatta insom-ma a cantare [...] Mussolini, le conquiste [...] e [...] con la Germania hitleriana. Un bello squarcio sulla [...] queste in-cisioni eseguiti probabilmente [...] e la Voce del Padrone. Di-co «probabilmente» perché rica-viamo [...] Leandro Ca-stellani (lo «Strauss di Romagna», libro [...] Riccarda Casadei ha tralasciato di indicare le etichette [...] un pec-cato, perché [...] è nel suo complesso [...]. /// [...] /// Di-co «probabilmente» perché rica-viamo [...] Leandro Ca-stellani (lo «Strauss di Romagna», libro [...] Riccarda Casadei ha tralasciato di indicare le etichette [...] un pec-cato, perché [...] è nel suo complesso [...]. (0)
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