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Canti e balli per tutta [...] notte Tutta francese la [...] La «marcia» tricolore nel segno [...] Michel Platini [...] PARIGI. Si era deciso che [...] comunque andasse a finire e festa è [...]. Parigi è scoppiata non appena [...] la partita in un [...] ma già prima era tutta [...] fibril-lazione come non [...] mai vi-sta. La Francia giocava e [...] Lionel [...] Martine Au-bry, Elisabeth [...] e altri ministri ancheggianti [...] tribu-na con la bandiera in mano e [...] con gagliardetti e il [...]. [...] della torre [...]. Bello, bello, i francesi [...] il calcio non è soltanto vit-toria [...] hanno scoperto la bellezza [...] della coralità del gioco e come bambini [...] messi ieri da-vanti alla tv in un [...] deserto co-me una piazza di De Chirico. Certo erano lì anche per [...] les [...] an-zi soprattutto per que-sto. Ma [...] e [...] hanno colto nel segno [...] perché per i francesi, finora ipno-tizzati dalla [...] rugbisti o dal fascino [...] inimitabile Tour, la drammaturgia [...] da ieri sera nuova inesauribile fonte di [...] dolore. Giocano oramai nella corte [...] cal-cio, addìo ai complessi di inferiorità, non [...] scuse [...] in [...]. Quel [...] di entusiastico [...] a Parigi che si è [...] tar-di e quasi timorosa [...]. [...] che era riuscito ad annodare [...] piccoli [...] tricolori alla te-sta di ognuno [...] suoi salmoni e an-che ad avvolgere il tonno che [...] sul banco in una bandiera che gocciola acqua e [...] di mezza età solitamente serio [...] di-gnitoso che si era fatto per [...] una parrucca alla Einstein [...] tricolore e ti guardava come [...] dire [...] gruppetti di ragazzi con il [...] ca-pelluto a rombi bianchi e neri come un pallone, [...] già nel pomeriggio [...] e rumoreggianti nella vecchia e [...] piazza Saint Sulpice [...] della chiesa, su e giù [...] il boulevard Saint Germain fino ai tanti che [...] su per il canal Saint Martin verso lo stadio di Saint Denis. [...] (ma chi [...] pensata?), per farsi sentire fin [...] spogliatoi dello sta-dio, in tutta [...] che fossero [...] o fermi ad un incrocio [...] mano sul clacson per un [...] concerto collettivo [...]. Ma già prima la capitale [...] percorsa in [...]. Poche le facce perplesse [...] mobilitazione di massa, pochi gli estranei a [...] ludico, po-chi coloro che ne co-glievano soltanto [...] pò fesso e rumo-roso sospirando [...]. La Federazione fran-cese, comunque finisse [...] finale, aveva in ani-mo di far sfilare i suoi [...] fin da ieri sera giù per gli [...] e soltanto le suppliche [...] di polizia [...] dissuasa. Sarà per oggi pomeriggio, [...] 14 luglio più lungo che si ricordi [...]. Invece di [...] gli eroi ri-saliranno gli [...] dalla Concorde verso [...] di Trionfo su una specie [...] au-tobus scoperto e saranno affiancati da due ali di [...] a [...] per [...] -vengano spintonati [...]. Già ieri ci sono state [...] difficol-tà a stipare più di ventimila giovani davanti [...] de ville, dove [...] dei mondiali ha funzionato il [...] più frequentato. Più confortevoli le cose [...] invitato da Jacques [...] davanti ad uno schermo [...] del palazzo presidenziale con annesso servizio di [...] profusione e a spese di un contribuente [...] volta non [...]. E poi si respirava [...] di sollievo perché il bilancio finale è [...]. Non era scontato: chi [...] di quello dei macchinisti dei tre-ni [...] di giugno? [...] paese un brivido di [...] vergo-gna: che figura, davanti al mondo in-tero. Ma no, gli aerei [...] i treni [...]. E il tradizionale malumore dei [...] liberatorio e i cortei festosi [...] illumi-nati e [...] di folla. In questo paese i [...] Mondiali erano an-cora fermi a [...] fa, le refe-renze erano [...] Fontaine [...] nel [...] che proprio il Brasile [...] aveva eliminato nelle se-mifinali. Platini aveva fatto tanto, [...]. [...] in place de la [...] place de la Republique, su [...] i [...] in place [...] a Lione, sulla Gran-de Place [...] Lilla, al vecchio porto di Marsiglia. E anche Jacques [...] nella tribu-na [...] dello stadio da dove ha [...] con il numero 23, si è fermato per [...] ola con Platini ben dopo [...] fischio di chiusura, scordando ogni ingessata postura presidenziale. Si continuerà a festeggiare [...] domani 14 [...] balli dei pompieri saranno [...] come non accadeva da un [...]. /// [...] /// Possibile che solo la Francia [...] Stati Uniti sono una cosa [...] il soccer laggiù è [...] sport mi-nore) non avesse vinto il titolo [...] No, non era possibile. La Francia, da ieri, è [...] settima nazione ad [...]. È un atto di [...] non sono state commesse ingiustizie. Non è [...] stati arbitri compiacenti, non [...] gol fantasma, non ci so-no stati rigori [...]. La Francia [...] ha dimostrato di essere diventata [...] una squadra adulta. Non sappiamo se è [...] in assoluto, però in questi trentatré giorni [...] stata la più bra-va. Ha vinto sette volte [...]. Ha avuto la forza [...] di passare attraverso quattro tempi supplementari (Paraguay [...] Italia) [...] pagare il prezzo dello sfini-mento. Ha avuto la rabbia giusta [...] vantaggio croato nella semifinale [...] luglio. Nel giorno del giudi-zio, [...] il Brasile. Solo nel 1934 (Italia), [...] (Italia) [...] 1970 (Brasile) il trionfatore vinse tutte le [...]. Ma era [...] epoca. /// [...] /// La vittoria della Francia [...]. Nasce nei centri di [...] sono stati creati alla fine degli anni Set-tanta. Gli altri paesi europei [...] Italia [...] frontiere furono riaperte nel 1980 -cominciavano ad [...] perché, per [...] alla Veltroni, avevano scelto [...] consumo. La Francia in-traprese [...] strada, quella del campione [...] e spedi-to in giro per il mondo [...]. Era una politica suggerita ad [...] dal tennis con il caso [...] nei centro di Stoccolma e [...]. I centri di addestramento [...] i migliori [...] forse del mondo. Il loro inventore è [...] sembra evaso da un libro di Simenon [...] di un avventore dei bistrot della provin-cia [...] Guy Roux, ha il record mondiale di [...] panchina dello stesso [...] abbiamo conosciuto pochi mesi [...] sta alla [...] la Lazio in Coppa [...]. Questo signore ha fabbricato [...] ovvero una squa-dra di [...] abitanti che è arrivata a vincere uno [...] coppe naziona-li. Lo [...] pos-sibile con le finanze di [...] club [...] giocatori. [...] capillare, impostato con i ra-gazzi [...] 12-13 anni in su. Il mo-dello ha funzionato [...] francese lo ha adottato creando una serie [...] più celebre dei quali è quello di [...] dove ha soggiornato durante [...]. [...] straordinaria di France Football vengono [...] altri due capisaldi dello sviluppo del calcio francese: [...] del-la generazione [...] e la [...]. Incredibile, ma vero: quella [...] tede-schi, spagnoli e inglesi è stata una [...] Francia è stata decisiva. I migliori giocatori vengono [...] il loro bagaglio culturale. Il livello del campionato francese [...]. [...] sono anche i meriti individuali. Nel giorno in cui è [...] fatta giu-stizia è doveroso riconoscere [...] di Aimé Jacquet di modellare [...] Francia vincente e, [...] spettacolare. La [...] nazionale ha sempre giocato per [...] regalando emozioni alla [...] gente. La percentuale del [...] dei gol segnati dai [...] capacità di praticare un football totale, capace [...] alle lacune [...] il reparto [...]. [...] tra i giovani [...] hanno solo 21 anni. /// [...] /// I club italiani sono [...] esportare decine di miliar-di per [...]. Così, la Francia diventerà [...]. [...] intanto, resterà a guardare. /// [...] /// Gli [...] invasi dalla folla festante e [...] Aime Jacquet mostra la coppa [...] giornalisti Yves [...] 1. Ma può anche finire tutto [...] nella «gran festa» Desmond [...] Ad Algeri e in [...] gioia incontenibile per Zinedine Zidane, [...] simbolo della lunga lotta di [...] ferita [...] berbero [...] ALGERI. Vai [...] vinci per noi. Per gli ex colonizzati, [...] berbero che parla la tua stes-sa lingua. Vinci per quei ragazzi [...] caffè di Algeri e per un giorno [...] in un Paese segnato dalla paura e [...]. Vinci [...] per quei bambini che [...] con la maglia dei [...] in quella piazza dei Mar-tiri [...] visto morire decine di ci-vili inermi nei [...] «guerrieri di Allah». Per un giorno, ma un [...] dei propri figli sarà quello, [...] di Zinedine Zidane, [...] dei mon-diali di calcio, uno [...] ce [...] fatta a emergere, a divenire [...] «numero uno». Algeri si è fermata [...] finale di Francia [...]. Strade deser-te, ma caffè [...]. Gli ultimi [...] si affrettano a rincasare. Nessuno vuole perdersi [...]. Dalle finestre aperte esce [...] telecronista. Un nome è ripetuto una, [...] volte: è quello di [...]. [...] mai negato la [...] identità, non ha voltato le [...] alla [...] gente». A-hmed ha con sé [...] disco di Lounés [...] il cantante, [...] della [...] ucciso da un com-mando integralista. Nei suoi discor-si, come [...] altri ragazzi che assistono insieme a noi [...] Lounés e [...] si ritrovano in-sieme, simboli [...] Paese che ha bisogno, che cerca disperata-mente [...]. E cosa [...] di più normale che [...] e sognare. Sognare di essere [...] e alzare la coppa [...]. Ha gli occhi lucidi Salima, [...]. [...] non al-za [...] voce, non pretende [...] al centro [...]. Ma ha coraggio ed [...]. Non si arren-de mai. Come noi algerini». /// [...] /// Salima, e come le [...] non hanno chinato la testa ai diktat [...] continua-no ad andare a [...] lavoro, allo [...] la morte. Ma basta con questi [...] Algeri vuole so-gnare assieme a Zidane. E ancor più lo [...] di Tizi [...] la capitale della [...]. Da giorni sono in lotta [...] una legge ver-gognosa che impone loro [...] forzata. Ieri sera, però, han-no deciso [...] sospendere le [...] polizia, per ritrovarsi insieme a [...]. Uno di loro, un berbero [...] mai e poi mai parlerà [...] il giorno in cui tornerà [...] la [...] gente, nella terra dei suoi [...]. Ma questo Zidane non [...]. Qualcu-no, forse, gli racconte-rà [...] giovani di Tizi [...] della gioia di quelli [...] Algeri, [...] quelle scritte apparse sui muri della Casbah [...] presidente», degli abbracci ai [...] caroselli festo-si in un Paese che da [...] più cosa significa festeggiare. La Tv inquadra [...] poi Platini. Qual-cuno fischia, perché la Francia, [...] non è molto amata. Gli ap-plausi sono tutti [...] Zinedine Zidane. Sì, [...] hai vinto anche per [...]. E [...] dei ragazzi di Algeri vale [...] di [...]. Umberto De Giovannangeli Dalla Prima Ieri [...] Francia ha conquistato due traguardi storici. Il primo era di-chiarato: [...] del calcio. I Mondiali sono una [...] a ieri, solo sei paesi li avevano [...] (Brasile, Italia, In-ghilterra, Germania, Uruguay, Ar-gentina) e solo altri [...] almeno una finalissi-ma (Ungheria, Cecoslovacchia, Olanda e Svezia). Un club [...] e blindato da quasi 25 [...] (ultima «new [...] finalista per la prima volta [...]. La Francia ha sfondato [...] volte, prima portan-do a 11 il numero [...] a 7 quello dei vincitori. Forse per la prima [...] seco-lare e tracotante storia, la Francia ha [...] da neofita, e da neofita ha vinto, [...] la paura della prima volta. Il secondo traguardo era [...]. Forse è solo il [...] malata del vostro cronista, ma la sensazione [...] in questi 33 giorni di Mondiale, e [...]. Ieri la Francia è [...] Europa. No, non [...] di [...] e dei banchieri: in quella, [...] da tempo, e con tutta la «grandeur» di cui [...] capace. No, la Francia è [...] più vasta, più popolosa, più viva e [...]. È entrata [...] del calcio. [...] entrata grazie a 22 giocatori, [...] di oggi incarnano [...] più moderno ed emozionante: il [...] fra etnie e culture, la [...]. E [...] entrata grazie ad alcuni milioni [...] tifosi. È stata la gente, [...] Francia in Europa. La gente che si [...] dosso secoli di alteri-gia e di snobismo, [...] a suon di trombette, [...] e putipù ha saputo [...] fanno gli italia-ni, gli spagnoli, gli inglesi, [...] persino i tedeschi, i danesi, gli svedesi [...]. Ovvero, co-me tutti quei [...] quali il calcio è Cultura nel senso [...] popolare, codice di comportamento, veicolo di identi-tà, [...] si fondono (in un modo che, quando [...] magico) i valori della competi-zione e della [...]. È riuscita a far [...] il calcio come va vissuto: un gioco [...] di 90 minuti (a volte 120 e [...]. /// [...] /// Altri parigini, a cen-tinaia [...] percorso le strade dando sfogo ai clacson. Si sono travestiti come [...] come napoleta-ni, hanno bevuto birra come ingle-si, [...] la faccia come danesi. Altri francesi, a milioni, [...] di fronte ai televisori, pronti a soffrire. Hanno fatto il ti-fo [...] cari italiani, quattro anni fa. Tutto normale? Mica tanto. Non era mai successo, [...] per il pallone. E non era mai [...] quelle facce di colore diverso, in questo [...] guardassero tutte allo stesso [...]. Per questo si può [...] Francia è cambiata, che da oggi è [...] altri paesi europei in cui il calcio [...] stesso una droga, una religione, un mez-zo [...] un gigante-sco affare e una travolgente pas-sione. Dopo di che, sappiamo [...] calcio non cambia le cose, che i [...] e gli immigrati delle [...] rimangono poveracci. Ma sappia-mo altrettanto bene [...] può cambiare il modo di [...] le cose. E se da oggi [...] bianco e ben vestito riu-scirà a guardare [...] e a vedere dietro quei li-neamenti scuri [...] Zidane, sarà una vittoria. La vera vittoria di Francia [...]. /// [...] /// La vera vittoria di Francia [...]. (0)
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