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Ed in queste ore, [...] iracheno con-tro le due [...] del Kurdi-stan, Bill Clinton non ha prevedibil-mente [...] con la dovuta solennità, un tanto collauda-to [...]. Le truppe Usa [...] ha detto e ripetuto [...] abbandonando il suo assai domesti-co copione di [...] sta-te poste in stato di massima allerta. E sono una volta [...] a rimet-tere in riga il leader iracheno. Anche se nulla, ha [...] elet-torale, autorizza ad anticipare [...] come questa nuova lezio-ne gli verrà impartita. La cautela del Pentagono «Abbiamo [...] che una [...] azione militare avrebbe avu-to conseguenze [...] ha fatto eco ieri, ancor più implacabile, il capo [...] personale della Casa Bianca, Leon Panetta [...]. E conseguenze ci saran-no». Ma, a [...] volta, si è rifiutato [...] a conti fatti, tali «conse-guenze» saranno di [...] militare. La durezza delle parole [...] non sorprende. Ed ancor meno sorprende [...] propositi in cui il presidente ed i [...] sa-pientemente diluito la risaputa [...] retorica. Muove-re le truppe nel pieno [...] campa-gna elettorale è sempre una mossa rischiosa. Ed ancor più rischioso, [...] del confronto, è lasciare che i «problemi [...] la ribalta. Soprattut-to se il problema in [...] è quel-lo [...] tragico e da molti ritenuto [...] della «nazione curda». Assai difficile è, allo [...] fare previsioni. È possibile, ovvia-mente, che [...] reiterando i suoi attac-chi oltre [...] parallelo [...] renda una volta di più [...] gli strumenti della diplomazia. E che, già nelle prossime [...] gli Usa siano in qualche modo costretti [...] della forza. Ma nessuno, al mo-mento, [...] ad immaginare risposte che vadano oltre [...] delle forze aeree. Gli Stati Uniti, in-somma, faranno [...] quanto basta per «fermare [...] e per riaffer-mare, di fronte [...] ameri-cano ed al mondo, le doti di leader-ship internazionale [...] in [...] William Jefferson Clin-ton. Ma nulla più di [...]. Nulla, in ogni caso, [...] scivolare ver-so le sabbie mobili del Kurdistan. Ovvero: verso un paese [...]. E che nessuno [...] tranne ovvia-mente i curdi [...] davvero desidera che esita. /// [...] /// Agli albori del [...] allorchè la manovra [...] Mary» del generale [...] mise in poche ore [...] armate di [...] furono paradossalmente proprio i [...] il dittatore iracheno. Le ragioni per le [...] non «chiusero una volta per tutte i [...] «grande cattivo del Golfo» furono, allora, molte [...]. Ma, tra esse, una ebbe [...] un ruolo predominante: il timore che la caduta del [...] si risol-vesse [...] come la ribellione curda al [...] e quella [...] al sud lasciavano presagire [...] in una «incontrollabile» frantumazione del [...] nella crea-zione di un nuovo e permanente fo-colaio di [...] nel cuore del Medio Oriente. I resti della Guardia Nazio-nale [...] per molte set-timane [...] cioè fino a quando [...] superò i livelli guardia [...] lasciati liberi di massacra-re [...]. E solo più tardi [...] quando [...] già aveva riconsolidato la [...] presa [...] gli accordi di pace defini-rono [...] zona di salvaguardia al nord del [...] parallelo. [...] Comfort Solo allora, quando [...] avevano rivelato ineludibili im-magini di miseria e [...] co-munità si decise ad avviare [...] umanitaria dal nome inno-centemente [...] Com-fort. Da allora le cose [...]. Perchè ad arte sollecita-te [...] o perchè pri-gioniere di storiche divisioni interne, [...] resistenza curda han-no, con intensità crescente, comin-ciato [...] di loro. Al punto che proprio [...] la ragione (o meglio, il pretesto) [...] intervento iracheno: difen-dere il Partito Democratico [...] Kur-distan [...] dagli attacchi della Unione Patriottica [...] Kurdistan (so-stenuta [...]. E molti sono i [...] hanno, in que-sti anni, testimoniato come i [...] Comfort siano in gran [...] realtà, nelle mani delle organizza-zioni in armi. [...] della Turchia Come non di [...] accade, anche quella curda è, di fatto, una tragedia [...] si autoalimenta nella violenza. Una tragedia a molte [...] ben più delle mai assopite smanie di [...] Hus-sein. Tra i paesi che occupano [...] territorio del Kurdistan [...] Iran, Siria, Iran, Turchia ed [...] proprio [...] era anzi stato, in passa-to, [...] che ai curdi avesse con-cesso qualche limitato margine di [...]. Ed il vero fronte [...] ammesso che questa guer-ra abbia un fronte [...] a sud, ma a nord, dove si [...] dei più solidi alleati [...] Stati Uniti: la Turchia. Quella stessa Turchia che [...] del [...] e, di nuovo, nel marzo [...] invase in forze [...] di salvaguardia per [...] battaglia al [...] (il Partito del Lavoratori Curdi) [...] usava per azioni di guerriglia. Le cronache definirono [...] «la più grande offensi-va [...] moderni». E con-tarono, tra le sue [...] non meno di duemila morti e [...] profughi. I curdi della fazione [...] massa-cro. Le potenze occidentali guarda-rono [...]. La battaglia di [...] non è, in fon-do, [...] di questo dramma senza fine. Un dramma che continuerà [...] esiti di que-sta nuova sfida tra gli Usa [...]. E ben oltre i [...] americane di novembre. Clin-ton ha più [...] buona ragione per scegliere la [...]. Il capo di stato [...] generale John [...] è giunto ieri a Riad (Arabia Saudita), principale alleato degli Stati Uniti nella regione, [...] irachena in atto contro le regioni curde. Lo hanno reso noto [...]. Le forze americane nel Golfo, [...] presidente Bill Clinton ha posto in stato [...] dopo [...] iracheno nel Kurdistan, contano [...]. Ecco una descrizione del loro [...] secondo fonti militari Usa. Personale militare: oltre 23. Aerei da combattimento e [...] 23 navi da guerra incrociano nel Golfo [...] Mar Rosso. Centocinquanta aerei da combattimento [...] sulle portaerei. Inoltre, decine di [...] elicotteri e aerei [...] sono pronti nelle basi [...] Turchia. Equipaggiamento: carri armati, veicoli [...] attrezzature militari per una brigata (circa 4. Attrezzature necessarie per una brigata [...] in via di [...] in Qatar. Circa 12 navi da [...] Golfo con a bordo equipaggiamenti per 17. Ogni anno, dalla fine [...] Guerra [...] Golfo (1991), vengono inoltre organizzate un centinaio [...] con le forze armate della regione. Qatar, Bahrein, Kuwait, Emirati Arabi Uniti [...] accordi militari con gli Usa. Clinton conferma lo stato [...] delle truppe Usa nel Golfo e apre [...] alleati. Il presidente ha passato [...] telefono con Major. /// [...] /// La questione curda [...] da molti definita «irrisolvi-bile», [...] di là dello storico duello con [...]. DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CAVALLINI [...] Per Furio Colombo improbabile [...] militare americana «Lo spettro Golfo [...] Clinton» «Non credo che gli americani scateneranno [...] mili-tare a tempi brevi contro [...] Hussein. [...] di Bill Clinton si [...] George [...] lo spettro è quello [...] Guerra [...] Golfo, che segnò la vittoria militare Usa [...] politica [...] presidente». A [...] è Fu-rio Colombo, profondo [...] americano e della realtà mediorientale. /// [...] /// UMBERTO DE GIOVANNANGELI [...] «Di fronte alla nuova [...] Hussein, [...] di Bill Clinton non [...] Jimmy Carter ma George [...]. Lo spettro che si [...] Casa Bianca è quello della guerra del Golfo, [...] vittoria americana e la sconfitta [...] presidente. [...] canto, non [...] dubbio che la grande maggioranza [...] pubblica Usa è [...] di occupare risorse per eventi [...] percepisce come [...] e lontani. Ed è soprattutto per [...] ritengo sia molto impro-babile che vi sia [...] e co-munque in campagna elettorale un intervento [...]. Inizia così il nostro [...] Furio Colombo, giornalista e scrittore, che alla guerra [...] Golfo [...] un libro che fece molto di-scutere. Sei anni dopo [...] del Kuwait, i venti [...] a spirare nel Golfo Persico. Di fronte alla massiccia offensiva [...] ordinata da [...] Hus-sein nel Kurdistan , [...] sotto protezione Onu, [...] chi sottolinea le incertezze dimostrate [...] Sta-ti Uniti, dal presidente Clinton, [...] ri-sposta. Condivide questa valuta-zione e [...] base delle ti-tubanze della Casa Bianca? Le [...] Bill Clinton sono di ca-rattere oggettivo e soggettivo. Ogget-tivamente, è proprio [...] della potenza militare americana [...] difficile un uso agile e limitato nello [...] tempo e dunque rende poco credibili le [...] intimazioni verbali. [...] poi la difficoltà soggettiva. Che per Clinton non [...] di Jimmy Car-ter -che alla fine del [...] incassò una serie di di-sfatte da parte [...] -ma quello di George [...]. Lo spettro che si [...] Ca-sa Bianca è quello della Guerra del Golfo, [...] concluse con la vittoria militare americana ma [...] sconfitta elettorale [...] presi-dente repubblicano. Certo, una co-stante nella [...] Stati Uniti è che gli americani si stringono [...] loro Presidente quan-do avvertono una minaccia esterna. Clinton sa bene che [...] alle critiche repubblicane di arren-devolezza nei confronti [...] Hussein, ma al contempo [...] il Paese è [...] di occupare risorse, umane [...] eventi «miste-riosi» e lontani. E questo secondo elemento [...] più peso del primo. Per questo ritengo alta-mente [...] sia davve-ro a tempi brevi e comunque [...] un intervento arma-to americano». Dato ormai in ginocchio, [...] Hussein è tornato a [...]. Quali sono le ragioni [...] a questa nuova prova di forza? Allo [...] è possibile avanzare due ipotesi. La prima, quella che [...] Hussein è certamen-te in [...] questo frangente reagisce come tutti i dittatori, [...] della guerra. Detto que-sto, non guarderei alla [...] in atto nel Kurdistan come una nuo-va sfida [...] o comunque non è certo [...] prima-rio che [...] Hussein si è prefisso scatenando [...] sue armate in un terri-torio protetto [...]. Ritengo inve-ce che il [...] tentativo estremo di [...] la propria volontà di [...] del fatto che i suoi nemici di [...] sono in una situazione di guer-ra con [...] Paesi: [...] la Siria e la Turchia. In altri termini, con [...] forza [...] si aspetta un rafforzamento [...] brutale e assoluto, che si fon-da sulle [...] terrore e non certo sulla politica. In questo scenario, Ba-ghdad [...] subire la condanna formale, ma priva di [...] incassando però i favori, ben più concreti, [...] dei curdi, Turchia in testa. Se questa [...] si rivelasse fondata, [...] combat-terebbe quanto basta per [...] marchio di sangue in Kurdistan, dimostrare ai [...] di essere un partner affidabile, per poi [...] propria e non per imposizione [...]. Vi è poi una seconda [...] quella più inquietante. Quale? È [...] che in queste ore circola [...] maggiore insistenza alle Nazioni Unite, un [...] meno alla Casa Bianca. [...] basata sul timore che, [...] incertezze americane e della lentezza di reazione [...] determinando nei fatti un pat-to di azione [...] Paesi del Medio Oriente. [...] che si fa strada è [...] il nuovo gover-no turco, a maggioranza fondamen-talista, possa [...] vita ad una coali-zione fortemente [...] che sa-rebbe stata improponibile prima [...] dei fondamentalisti alla guida della Turchia. In questa coali-zione, Ankara [...] guiderebbe un progetto di «soluzio-ne finale» per [...] tutta [...] con gravi conseguenze destabiliz-zanti [...] regione. In questa «soluzione finale» [...] Hus-sein? È il vero [...] potrebbe agire per «conto [...] internazionale, ma la [...] azione di forza nel Kurdistan [...] significare la volontà del rais irache-no di [...] alla Tur-chia la guida di questa nascente [...]. Resta [...] Che ha dietro di sè [...] il giudizio, di irrecuperabilità, del regime iracheno quanto la [...] a definire una politica comune nei confronti del nuovo [...] turco. Ciò che è avve-nuto [...] Turchia [...] e in particolare ai Paesi [...] Nato, un problema nuovo: può un Paese come [...] Turchia, [...] oggi da un go-verno a maggioranza fondamentali-sta, [...] i tradi-zionali alleati [...] Oppu-re questa lunghissima collaborazio-ne [...] frantumarsi nei fatti? La [...] è il banco di [...] questi interrogativi. E la posta in [...] oltre la re-sa dei conti con [...]. /// [...] /// E la posta in [...] oltre la re-sa dei conti con [...]. (0)
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