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La domanda non assilla [...] più critici della sinistra. Appare anche come sottotitolo [...] rivista della destra «Ideazione», di cui è [...] contenuti. Apre Berlusconi , teorizzando [...] governo «di transizione» polo -ulivo. Soluzione indispensabile per varare [...] bipolarismo -spiega -a causa delle contraddizioni insolubili [...]. Ma poche pagine dopo Giuseppe Are [...] che Prodi sia così debole. Anzi, al di là [...] ruolo del sindacato, quello di Rifondazione, i [...] settori intermedi [...] di tanti posti di [...] blocco di consensi assai consistente. Ancora qualche pagina e [...] fanno ben più radicali. Per Giovanni Orsina e Gaetano [...] lo spegnersi del conflitto politico [...] delle [...] della globalizzazione rischia il contraltare [...] di «divisioni patologiche» nella società e tra società e [...]. Non basterà dunque, per [...] un ben lubrificato sistema di alternanze. La riforma deve essere [...] portata». Viene in gioco un [...] capacità di «rappresentanza» -come dice con altro [...] simili preoccupazioni Franco Ottolenghi, [...] numero di «Le ragioni [...] può portare a una «catastrofe». E [...] di questa rivista Emanuele Macaluso [...] scettico sulle possibilità di un accordo nella Bicamerale [...] razionalizzare il sistema. [...] del commando separatista a S. Marco -avvenuto dopo la [...] analisi -ha materializzato il fantasma di un [...] che non è nè il famoso «centro» [...] «società civile» esclusa. Ma un principio antagonista [...] razionalizzabile nel discorso della vulgata maggioritaria. Chissà se la nuova [...] più ricche e sagge. La nostra storia dimostra [...]. Alberto [...] Parla [...] allievo di [...] il senso della conoscenza in Occidente. A proposito di un [...] «La scienza è figlia [...] Ulisse Astuta, coraggiosa e un [...] filosofa» Speculazione e impresa [...] in Grecia tra il VII e il VI [...]. Le unisce la nozione [...] «Theoria» [...] allude a una serie di concatenazioni logiche [...]. Orizzonte comune è [...] la produzione di verità e [...] ribellione. Il filosofo Edmund [...] vedeva nella nascita della [...] filosofia «il fenomeno originario [...] spirituale». E rimane [...] scienza Giulio [...] per il quale «la [...] oc-cidentale -fin dal viaggio di [...] -è stata modellata a [...]. È, questo tra [...] il senso de [...] della scienza», il libro di Alan [...] scientifica occidentale che [...] Cortina manda in libre-ria, e [...] cui [...] con Marco Mon-dadori ha curato [...] prefazione. Eresia e avventura, dunque. Anche perché oggi, mentre [...] della ricerca e della sperimentazione (sul Dna, [...]. Professor [...] è costi-tuita nella nostra civiltà, [...] connessione che lei considera molto virtuosa tra [...] Almeno [...] scienza e filosofia sembrano essere [...] insieme tra settimo e se-sto secolo A. Anche [...] della conoscenza pubblica e controllabi-le [...] della civiltà greca. Perciò vedrei la costruzione scienti-fica [...] una grande theoria, come scriveva [...] nella [...] «Crisi del-le scienze europee». Theoria [...] vuol dire [...] concatenare delle proposizioni secondo dei [...] ma anche concatenare delle pra-tiche. Non [...] da stupirsi più di tan-to [...] quando, nel Rinasci-mento, la «theoria», [...] senso filo-sofico del termine, viene riscoperta, dà adito [...] di quelli che Galileo chiamava [...] «artefici com-petenti». Cioè non soltanto degli [...] anche degli ar-tigiani; e quindi, in questo [...] della tecnica e [...] della [...] nel quadro della teoria; [...] torna utile questo libro di Alan [...] della scienza» -occorrevano le [...] cioè, quel clima di libera concorrenza che [...] dal Duecento in poi, [...] dei Comuni, la dialettica [...] città come Parigi, Oxford, ecc. Prima le scoperte geografiche, [...] dei cieli» di Galileo. Dal Ri-nascimento in poi [...] questo felice incontro tra filosofia, [...]. [...] e macchina è qualcosa [...] nostra civiltà; un legame che viene già [...] Sei-cento -pensiamo a Pascal -in ma-niera molto sottile [...] macchina ci aiuta a calcolare, e il [...] forma di calcolo, quindi possono nascere macchine [...]. Ecco, in [...] la tematica [...]. Il titolo originale del libro [...] è [...]. In quale senso va [...] sta [...] che gli scienziati sono [...] o in politica, come pure tante volte [...] ma sono eretici con-tro il senso comune; [...] acconten-tano di quel tipo di suggestioni che [...] quotidiano, dal mito, dalla religione anche, ma [...] e sostituisco-no alle strutture del [...] che però permettono di [...] immedia-te; si pensi, per esempio, a come [...] ordinario è arre-trato rispetto alle nostre concezioni [...] sole», «tra-monta la luna», ecc. Tutto questo non ha [...] un coper-nicano, un newtoniano. Noi sia-mo convinti che [...] del giorno e della notte [...] una legge di natura, ma è un errore, perché [...] stato un tempo in cui non [...] né il giorno né la [...] perché non [...] nemmeno il sistema solare co-me [...] oggi lo conosciamo. Ecco, questo profondo [...] nostro modo di pensare [...] lin-guaggio è un tema che continua-mente ricorre [...] della modernità; lo troviamo in Ga-lileo, in Cartesio, [...] in Kant, lo ritroviamo curiosamente anche in Hegel, [...] fino a Nietzsche. I filo-sofi della scienza [...] Novecen-to [...] Kuhn, [...] e prima di questi Mach) [...] su questa profonda tra-sformazione della no-stra intuizione [...] scientifica: e siccome questa [...] di fon-do, anzi pregnanze di base che [...] nostra vita prati-ca, ecco che la filosofia [...] gioco. Naturalmente [...] un ostacolo molto grosso, che [...] stato trattato molto bene in [...] di [...] e su cui si riflette [...] in un [...] da Laterza, libro che ho [...] e che abbiamo pensato di intitolare, polemicamente, «La [...]. In quella che lei definisce [...] «tirannia della [...] da un certo dogmatismo degli [...] e anche [...] sulle «neutralità» [...] Abbiamo ripreso [...] una battuta del grande filosofo, [...] è stato anche un caro amico, Paul [...]. [...] diceva ap-punto che [...] una specie di «tiran-nia della [...] quando si sottoli-nea in maniera insistente che la scienza [...] forma di vita com-pleta e [...] e che tutte le altre sono destinate a sbiadire [...] a [...] di fronte ad essa: il [...] del mito, ma anche il mondo [...] la politica. [...] un «primato della scienza» [...] vi-ve addirittura come primato e ditta-tura della [...] ritorniamo, per esempio, prima ancora che al [...] Severino, [...] alla famosa [...] scienza non pen-sa». Certo, la scienza ha, [...] componente fortemente nichilistica, ma il suo nichilismo [...]. Uno scienziato può proclamarsi cattolico, [...] «cattoli-cissimo», come diceva Galileo di se stesso; un altro [...] il miglior protestante di tutti, [...] pensava Isaac Newton, che credeva [...] può pensare che con la [...] si dimostri [...] di Dio -tutte [...] un altro può [...] convinto che la scienza giovi [...] causa del proletariato, e un altro in-vece che difenda [...] capitalismo. Io credo che la [...] senza [...] niente a che vedere [...]. La comunità scientifi-ca si [...] che sono in-terni ad essa; gli scienziati [...] come individui, lo sono co-me scienziati. Gli unici valori che [...] sono i propri; la preci-sione [...] il successo positi-vo, la [...] que-sti valori distruggono quelli vecchi; quando [...] un conflitto, vincono quelli [...] periodo. E questo cambia profondamente [...] di vivere; magari lo cambia anche contro [...] certi scienziati e della gente co-mune. Quale compito [...] ammesso che il suo discorso [...] venga completamente svuotato [...] porre domande. Adesso dovremo [...] della biolo-gia, di fronte a [...] è nata la bioetica; e si cominciano a porre [...] di etica delle telecomunicazioni, che sono, in chiave nuova, [...] vecchi pro-blemi della libertà [...] si pensi al dibattito americano, [...] che presto sarà anche europeo, sulla tu-tela della persona [...] Internet. Si pone di nuovo [...] quali siano i valori in no-me dei [...] delle scelte. Certo, il problema della [...] me, non è più quello di trovare [...] fon-damenti di una qualche disciplina, per esempio [...] la fisi-ca, ma di enucleare i presupposti. Quando uno cercava i fondamenti, [...] il principio. Inve-ce, noi dobbiamo abituarci [...] senza fondamenti, ma ricca di presupposti. I presupposti so-no quei [...] sono sottostanti alla pratica scientifica. Pensare che si possa [...] senso forte, la pratica scientifica mi sembra [...]. Aveva ragione il matemati-co Hermann [...] un amico di [...] a dire che dopotutto [...] di costruire su roc-cia, ma invece costruiamo [...]. E ritengo, poi, che [...] fare lo sforzo di non chiudersi in [...]. I grandi filosofi del [...] (Leibniz, Spinoza, Stuart Mill, Bertrand Russel. Non dovremmo dimenticare che [...] può prendere vigo-re, colore e suono, prendere [...] il contrasto con [...] di un pittore o, [...] il disegno di un fu-metto o con [...] un com-plesso rock. Piero Pagliano Tra la [...] numeri Laureato in filosofia e in matematica, [...] di Filosofia della Scienza [...] statale di Milano, Giulio [...] è [...] intellettuale di Ludovico [...]. Tra le sue opere, «Lo [...] e il libertino. Teologia, matematica e libero [...] Mondadori; «Le ragioni della scienza» (con L. [...] Laterza; «Europa [...] (con Tullio Regge e Salvatore Veca), Feltrinelli. Dirige la collana «Scienza [...] Raffaello Cortina, dove sono editi saggi di [...]. Tra gli ultimi volumi [...] della scienza» di Imre [...] e Paul [...]. [...] «Alice nel paese dei [...] Robert [...] nel ruolo di Ulisse. A sinistra il filosofo Giulio [...] della scienza di Alan [...] Cortina editore [...]. E nel capoluogo campano [...] fiorire di iniziative al riguardo. [...] della storiografia contempora-nea, Lucien Febre, [...] il «di-ritto alla storia» per le classi subalter-ne, [...] escluse [...] delle ricerche, gli studi sula [...] si sono moltiplicati, fino a diventare -come afferma [...] -«uno dei settori privilegiati dei [...] orienta-menti storiografici». Ma quali politi-che hanno caratterizzato, [...] secoli, [...] dei ceti dominanti verso [...] Secondo [...] sintesi di Stuart Woolf in [...] celebre studio [...] titolo Porca miseria, «i metodi [...] per [...] ai poveri sono mutati at-traverso [...] secoli [...] indiscriminata, al [...] (re-clusione), al rapporto personale -ma [...] scopo finale è rimasto lo stesso: assicurare la deferente [...] sociale esi-stente». In una mano il [...] bastone: carità e repressio-ne, [...] che abbina-vano assistenza e [...] pubblico che si scon-trano coi sentimenti degli [...] poli tra cui si dipana [...] delle classi bisognose so-prattutto [...] Seicento [...] poi. Tra i primi teorici della [...] i confratelli francesi [...] e [...] (insieme [...] italiano [...] instancabili divulgatori [...] La mendicità abolita, fine elenco [...] tesi e argomentazio-ni favorevoli alla reclusione. Le lo-ro idee ebbero [...] in tutta Italia e contribuirono ad uni-ficare [...] proces-so di [...] che stava inte-ressando tutta [...]. A Bologna la prima [...] par-te già intorno al 1560. A Roma, nel 1692, [...] Innocenzo X II, convin-to dalle proposte del [...] tra-sforma in ospizio il [...] Laterano. A Napoli, la svolta [...]. Atterrite [...] di peste che spopolava [...] bloccando le attività produttive, provocava un considerevole [...] con gravi ripercussioni [...] pubblico, le autorità citta-dine [...] del primo ospizio cittadino, quello di S. Gennaro dei Poveri. [...] vide la luce nel 1667 [...] aveva una capienza di 800-900 posti. Pochi per la necessità [...]. Così, «per evitare tutti [...] derivano da tanti poveri che inondano questa [...] «la maggior par-te dei medesimi è vagabonda [...] la si determina a professare la mendicità [...] vita oziosa e libertina», Carlo di Borbone [...] nel 1751 al fa-raonico progetto di costruzione [...] Poveri, ancora og-gi uno dei più grandi complessi [...]. Per la prima volta, [...] controllo so-ciale si sposano con un progetto [...] emarginati at-traverso il lavoro e le arti. La fabbrica era così [...] 1795 non era ancora com-pletata. Destinato ai poveri, fu [...] lavoro manuale della parte più dolente della [...] Regno: galeotti e schiavi». Manca una ricerca esaustiva sulla [...] di questo gigantesco complesso, gra-vemente danneggiato dal sisma del [...] e, da allora, mai restaura-to. Ma la [...] consultazione, non essendo stato [...] al momento im-possibile». [...] dei Poveri non è [...] tra le istituzioni create per [...] il fenomeno del pauperi-smo, che attende di essere indaga-ta. Anzi, come ben evidenzia [...] in questi giorni a Napoli dalla soprintendenza [...] Beni [...] della Campania (Il Patrimonio del povero. Istituzioni sanitarie, caritative, assistenziali [...] Campania dal X I II al XX [...] storiografica su questi temi, almeno in Campa-nia, [...]. Oppure alla Casa Santa [...] Napoli, in cui il nume-ro dei trovatelli passò [...] 1680 a 1100 nel 1730. Una conse-guenza del deterioramento econo-mico [...] città? Agli storici [...] sentenza. /// [...] /// Una conse-guenza del deterioramento econo-mico [...] città? Agli storici [...] sentenza. (0)
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