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È il commento di Ettore [...] designer, nato come Munari [...]. Cercava [...] poetica [...]. È stato uno dei [...] nel nostro am-biente. È rimasto fedele fino [...] in un mondo nel quale dilagano la [...] morale del business». Gillo Dorfles, critico, storico [...] insieme al designer mi-lanese, Atanasio Soldati e Gianni [...] del «Mo-vimento per [...] concreta» ne parla come [...] polimorfo» di cui va ricordato soprattutto «quel [...] che è il vero tratto caratteristico di Munari. Le riflessioni sul gioco e [...] infantile e soprattutto la didattica infantile hanno [...]. Alcuni oggetti ideati da Munari: [...] tubolare (1964), i posacenere cubici (1957) e [...] LA SCOMPARSA DEL MAESTRO DEL DESIGN Lo zen e [...] di ricreare oggetti [...] quotidiano: dalle forchette ballerine [...] bambini IL RICORDO Il suo segreto: pensare [...] DI ANDREA BRANZI Bruno Munari può essere considerato il John Cage [...] design italiano. Anzi potremmo dire che [...] Bruno Munari non fosse nato in Italia sarebbe diventato [...] John Cage del design; nel senso che la nostra [...] gran parte crociana, ha avuto spesso difficoltà [...] maniera unitaria la [...] figura di pittore, scultore, [...] inventore, pedagogo e designer. In luogo delle grandi [...] suo tempo, Munari sembrava chiedere soltanto [...] divertire». Ma quel gioco apparente [...] di una visione strutturale del mondo, dove [...] ragione e del caos non sono più [...] collaborano e si scam-biano i ruoli. Oggi che Giovanni Vattimo [...] «pensiero debole», possiamo forse capire meglio il [...] Munari. Gran parte dei designer [...] anni [...] e [...] fecero riferimento almeno visivo [...] bambini come interlocutori ideali dei loro progetti, [...] sia nella realtà che nella simulazione dei [...] Mari, [...] Castiglioni e tutti gli [...] bambini almeno [...] del prodotto. In Munari il fatto [...] evidente, perché fin dalle «macchine inutili» del [...] primi libri per bambini del 1945 e [...] per la Pirelli, che [...] il suo primo Compasso [...] quasi tutte le sue [...] interlocutore il bambino. Questa presenza [...] (sia reale che puramente [...] del dopoguerra italiano ci in-via un messaggio [...] è visto come nuova componente liberatoria dalla [...] razionalismo, come rifondazione ba-sata sulla spontaneità, la [...] demo-crazia. Questo atteggiamento occasionale in [...] in Munari il frutto di una filosofia [...] vero bambino a cui Munari fa riferi-mento [...] nel suo eterno gioco della vita senza [...] siano quelle [...] aperta e della ricerca [...] «Il [...] grande ostacolo alla comprensione di [...] è quello di [...] capire», dice Munari come [...] il senso profondo [...] non è il capolavoro, [...]. Munari come eterno bambino [...] come Peter Pan, e si salva, e [...] trage-die della storia. I suoi laboratori per bambini [...] 1977, organizzati in tutto il mondo, sono il ri-sultato [...] evidente di questa [...] attenzione, ma in realtà sono [...] trasversali per i grandi, per [...] a «vedere [...] ciò che esiste ma non [...] guarda. Tratto dal Cd Rom «I [...] edito da Domus rivista [...] e design. Il poeta che disegnò [...] A [...] anni se ne va Munari, il più [...] artisti ORESTE PIVETTA È morto ieri a Milano Bruno Munari. Era ammalato da tempo. I funerali si terranno [...] nella chiesa di piazza Wagner. Mio padre aveva contatti [...] note personali-tà della città, essendo cameriere al [...]. Mia madre si dava [...] ventagli». Così raccontava le sue origi-ni Bruno Munari. Avrebbe compiuto 91 anni [...] mese, il 24 ottobre, ma era rimasto [...] ave-va conservato la fanta-sia senza età, senza [...] pregiudi-zi dei bambini. Bruno Munari era un [...] un grafico, un inventore. Con grazia, con legge-rezza, [...] decomposto e ri-composto le forme tra-dizionali [...]. Ave-va inventato un lin-guaggio [...] abitudini, dal do-minio del gusto comu-ne. Disegnava a rove-scio, per [...] gli sembrava davvero e profon-damente utile. In un libro di [...] uno studioso, Aldo [...] riferisce di un dialogo [...] Munari [...] un visitatore di una [...] mostra. E Munari: «Che intende [...]. Uno che faccia [...]. Coro di ah, ah, ah [...] e lo scandalo. Del suo «mestiere» Munari [...] i compiti e le responsabilità, inventando nel [...] il suo design e quindi il suo [...] oggetti, con la macchina, infine con la [...]. A proposito della quale, [...] proprio per il suo [...] domanda «quale è il senso della vita» [...] «Alcune cose vivono [...] altre hanno bi-sogno della [...]. Quel che [...]. Bruno Munari, piccolissimo, andò [...] Badia Polesine con i genitori, che prese-ro in gestione [...]. Sulle rive del Po, [...] come lui, scoprì la natura e le [...]. Il mulino a ven-to, [...] spaventapasseri, i gor-ghi [...] il movimento delle onde, [...] chiome degli alberi gli sug-geriranno nel ricordo [...] maturità. In una foto di [...] fa, lo si vede gettare [...] di carta da una tor-re. I ritagli prendono le [...]. Girano, si alzano, cadono, [...]. Come suonava il verso [...] zen e come rimanda-vano le rive boscose [...] Po [...] alberi mostrano la forma corporea del vento». [...] di Munari stava tra [...] con perizia» degli antichi greci e il [...] piacere del gioco» degli antichi giapponesi. Attribuendo al gioco e [...] un valore poco astratto, buono anche per [...]. Per questo studiava la [...]. Era stato un futurista, [...] ereditato da Marinetti [...] della macchina. Voleva [...] e [...] per [...] la du-rezza. Ventenne a Milano, Munari [...] industriale e il lavo-ro nello studio di [...]. Nel 1926 incontrò anche [...] primo un poeta che si chiamava [...] ma che si fa-ceva [...] siccome ai fascisti non [...] stranieri. Nel [...] fu [...] pubblico con una mostra futuristica [...] Galleria Pesaro di Milano. Nel 1930 Mu-nari realizzò fotogram-mi [...] ai [...] di Man Ray, le immagini [...] in bianco e nero, [...] dopo espose per la prima [...] le sue «macchine inutili». Nel 1947 progettò le [...] popoli sconosciuti, nel 1950 i primi «li-bri [...]. Del 1952 sono le [...] del 1958 sono le forchette animate, le [...] bal-lerine. Negli anni sessanta disegnò [...] Einaudi: quella bianca con le strisce rosse [...] Nuova Universale o [...] leggendaria, ancora bianca con [...] del Nuovo Politecnico. Di quegli stessi anni [...] di-dattici per i bambini. Abituare un bambino a [...] o un fio-re che cresce e si [...] petali po-teva [...] a capire e ad [...] della vita. Pensando ai bam-bini inventò [...] Scimmietta [...] il giocat-tolo in gommapiuma [...] il Compasso [...] nel 1953. Munari era un artista [...] linee, della materia, un poeta fantasioso [...]. Irriducibile ad una definizione, futurista, [...] o altro. Facile e difficile allo stes-so [...] ad altri: [...] Cesar, [...]. Il testamento di Munari [...] invi-to a lasciare gli studi professionali, per-correre [...] i negozi brut-ti, cancellare i segni del [...] «La cultura è libertà. Ritengo questo un lavoro [...] il suo valo-re formativo di una crescita [...] la quale le nostre rivolu-zioni lasciano il [...]. In alto, le «Forchette parlanti» [...] POLATO «Una semplicità conquistata con [...] NATALIA LOMBARDO «Quando sono andato a [...] po-chi giorni fa, stava malissimo, [...] mi detto [...] con un sorriso. Ec-co, per me era [...] di vita e [...] e insieme un amico [...] Piero Polato, designer e sce-nografo televisivo, ricorda Bruno Munari, [...] quale ha lavorato per anni e che [...] suo «allie-vo prediletto». Insieme hanno creato [...] «Giocare con [...] una scuola laboratorio per rendere [...] nata nel 1977 alla Pinacoteca di Brera. Polato, come potrebbe dipingere [...] «Era un [...] misurato, tutto [...] di un piccolo borghese, an-che [...] nel comportamento poteva [...]. Sono sempre stato colpito dalla [...] grande lucidità mentale. Ogni cosa che faceva non [...] mai ov-via, la semplicità che raggiungeva non banalizzava mai [...] contenuto, [...] nascondeva una grande [...] raffinatezza. Bastava [...] accanto per imparare qualcosa, an-che [...] respirava. [...] nel 1973, quando gli ho [...] di partecipare, come designer, alla tra-smissione tv [...] chi lo [...] per la [...]. Quanto emergeva, in lui, [...] giocoso che ha [...] «La leggerezza, il gioco sono [...] il punto di arrivo di una grande ricerca. Munari era [...] del meto-do cartesiano, ovvero non [...] mai nulla di intentato, anche se poi si permetteva [...] libertà. È la cosa che [...] più. Il [...] partenza erano le quattro regole [...] conoscere a fondo il proble-ma, [...] per parti minori par-tendo [...] più semplice e, al-la fine, [...] tutto. Ecco, era tutta questa [...] poi alla disinvoltura, alla naturalità. E lo ha detto [...] fare grandi progetti occorre essere molto sicuri [...] i piedi ben saldi sulla terra. È così che andammo [...]. In-somma, il suo segreto [...] le cose con metodo per poi rompere [...]. Una semplicità che aveva anche [...] «Certo, in lui [...] che cerca-va nel lavoro coincideva [...] quella della vita. Considerava il lusso come [...] anche nei ma-teriali. La [...] casa era modesta, ma [...] trovavi dovunque fo-glietti e disegni [...]. Era un uomo sobrio [...] aveva un gran bel carattere, sempre sereno [...] sempre le polemiche. Dal suo silenzio capivi se [...]. [...] utilizzando la conoscenza [...]. [...] di «Giocare con [...] partì con una lezione sul Divisionismo: in-grandì un particolare del quadro e in-vitò i bambini [...] rifare con i pennarelli [...] la pittura. Ecco, con quel gioco [...] si è fissata nella memoria. E, per i bambini, Munari [...] nonno ideale, [...]. /// [...] /// E, per i bambini, Munari [...] nonno ideale, [...]. (0)
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