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Si scrive «sciopero genera-le» [...] di centro. Sotto le bandiere della [...]. Un [...] tutti i commentatori -da [...] -hanno letto le parole del segretario del [...] meeting di Rimini co-me il primo passo [...] in-gresso in politica. Qualcuno [...] spinto più in là, fino [...] descrivere come già fatta una sorta di allean-za fra [...] e Cossiga. E la «politica» cosa [...] co-se dette dal leader [...] alla fe-sta di Comunione [...] Liberazione? Un dato accomuna tutte le di-chiarazioni: nessuno sposa [...] discorso di [...]. [...] chi plaude alla [...] analisi, [...] chi sostiene la [...] soluzione (sciope-ro generale), [...] chi invoca più o meno [...] il suo ingresso sullo scenario politico, [...] chi considera parte del discorso [...] Ri-mini come uno stimolo critico. Singolarmente è proprio il [...] più sul serio [...]. Dice, infatti, il sottosegreta-rio, Micheli: «Il governo andrà [...] con la verifica [...] di luglio [...] e con una strategia di [...] sostegno alla ripresa e [...] così da permettere an-che a [...] di rivedere il suo giudizio». E a sinistra? La [...] della confederazione cat-tolica è stata accolta con [...]. Dice Alfiero Grandi, re-sponsabile [...] Botteghe Oscure: «Non faccio dietrologia sulle intenzioni [...] -dice -ma [...] riflet-ta sul fatto che [...] oc-casione a chi un disegno politico ce [...]. E chi avanza delle [...] bene attento alla loro ambiguità». Ma insomma, ci sono [...] ragioni dello sciopero ge-nerale? «A me [...] ricorda un vecchio disco [...] incantata che ripete [...] ge-nerale, sciopero [...]. E così corre il [...] la ragione per cui sarebbe necessario questo [...]. /// [...] /// Rifondazione, invece, anche su [...] linguaggi quasi diametralmente opposti. Graziel-la Mascia, della segreteria, [...] dice così: «Mi sembra [...] di [...] confermino che [...] re-sta il problema vero. Un proble-ma ancora senza [...]. Certo, neanche lei crede [...] segretario [...] sia stata casuale: «In [...] sembra chiaro che [...] sta facendo [...] tutta poli-tica e che [...] ad ali-mentare il suo progetto della grande [...]. Ma il problema, ag-giunge, [...] di fronte [...] della [...] sarebbe auspica-bile «un maggior [...] oggi davvero troppo defilata». [...] lettura viene invece dal [...] Rifon-dazione al Senato, Marino, vicino a [...] «Quella minaccia di sciopero [...] solo di una manovra tesa ad inquinare [...] maggioranza di go-verno». E a questa versione [...] Di Pietro. Che regala que-sta battuta [...] «Ha [...] da aspi-rante leader politico più che da [...]. Il presiden-te del [...] Bianco, ci aggiunge una [...] «Non mi pare proprio che il governo [...] con le mani in mano». Più «credibilità», va detto, [...] raccoglie al di fuori del-la [...]. Il più entusiasta è naturalmente [...] Buttiglione: «Quello di [...] è [...] tentativo di salvare il sindacato, [...] non sia una ap-pendice del Pds». E a chi gli [...] la «grande [...] sembra fatta su misura [...] partito vero a Cossiga, il professore ribat-te [...] «Prima [...] andare a cercare nei pensieri nascosti, vediamo [...] vuol fare il sindacalista [...] al gover-no che non ha mantenuto nessu-na [...] sciopero». Poi [...] il solito Follini, del [...] che in una delle sue [...] dichia-razioni estive, azzarda anche una previsione: «Tra lo sciopero [...] e lo sciopero politico pro-mosso da [...] mi pare che per Prodi [...] annunci [...] rovente». Singolare, in un mare [...] che vengono anche da Forza Italia, [...] dichiarazione [...] ministro (col governo Berlusconi) Antonio Martino. Lui nel merito dà [...]. Ma condanna «lo sciopero [...] di pressione da sindacati che si comportano [...] partito». Resta da ricordare che il [...] di cui faceva parte cadde [...] di [...] di scioperi contro il taglio [...] pensioni. LE REAZIONI E la [...] rilancia la Costituente per [...] sindacale [...] 1. [...] sogna un autunno rovente [...] 1. [...] che boccia il governo e [...] sulla necessità [...] sciopero generale? [...] che attacca la [...] morbido» con [...] accusato di perseguire obiettivi poli-tici [...] e di piegare a questi la confederazione? Pier Paolo Baretta, ex sinistra [...] numero uno della [...] nazionale, il sindacato dei metalmeccanici, [...] si scompone. Nella [...] le scel-te sono sulla [...]. Politica sindacale, ovviamente. Nemmeno Savino [...] segretario regionale della Lombardia, [...] di ferro, si scompone. E niente con-fusioni. Come -sostiene -hanno fat-to [...]. [...] ci sono le questioni legate [...] prospettive del sindacato. La creazione del nuovo soggetto [...] altre istanze della società. Sono cose diverse». E tali devono restare. Anche Nicola Martino, [...] pure lui e segretario [...] Campania, [...] pensa così. Avrà anche i suoi [...] quello che è certo è che su [...] Mezzogiorno [...]. Un [...] insomma, un [...] presa di distanze. E diverse differen-ze. Gli industriali han-no assunto una [...]. Schematizzare tutto in chiave [...] il governo è un errore. Il pro-blema, piuttosto, è [...] si dà a Confindustria nel momento in [...] rompere lo schema [...]. Dunque? «Dunque, a dif-ferenza [...] io non penso che [...] sì, [...]. [...] di una trattativa a tutto [...] tra governo, imprenditori e sindaca-to. Non [...] alternativa ragionevole [...]. [...] non la pensa così. Il [...] che sottovaluta anche le istanze [...] sue stesse strutture meridiona-li». Ma anche lui ne fa [...] questione esclusivamente di merito. La politica [...] ma solo come inevitabile conseguenza. Divisioni? «È tutta la [...] a dire che il [...] -avverte [...] -: vogliamo di più. Se non risponde il [...] lo sciopero. Questo non vuol dire essere [...] destra, [...]. Non è così semplice [...]. Lo si voglia o no, [...] intrecci tra [...] ci sono. E la [...] come le altre confederazioni, si [...] a dover cer-care il necessario punto di equilibrio tra [...] di sostegno ad un quadro politico riformista e [...] del sociale. /// [...] /// Anche se, [...] a porsi questi pro-blemi. La strada da battere, comunque, [...] è per nessuno [...] intesa come alternativa [...] sindacale. Anche se [...] segna il passo. Come strumento per realizzare [...] il rafforzamento della con-certazione». La «grande [...] -cioè una [...] «allargata» ad una parte [...] non corpo-rativo, al lavoro atipico e al [...] -entrerebbe in campo do-po, in caso di [...] unitario. Per affermare il sindacato [...] tradizionale [...]. /// [...] /// Neppure il «Forum del [...] giugno con Acli, [...] Compagnia delle opere e [...] deve essere visto come [...] di organiz-zazione sindacale. /// [...] /// La [...] al-meno ufficialmente, oltre che [...] con [...] lo ri-tiene per certi [...]. Sempre che i due [...] di pari passo, però. Altrimenti i rischi di [...] che vada per la [...] concreti. /// [...] /// Questa volta davve-ro. Angelo [...] Il segretario aggiunto Raffaele Morese [...] destra il segretario generale della [...] Sergio [...] Morese: «Sciopero generale? Non [...] minaccia» Il numero due: «Sergio attento a [...] ROMA. Non [...] detta, non è nelle [...] intenzioni, mi ha assicurato. Raffaele Morese [...] numero due della [...]. E col suo capo, [...] -insomma: Sergio [...] -già di-verse volte non [...]. È successo, per esempio, [...] Grande [...]. Succede adesso con [...] trai [...] Romano Prodi [...]. Accetta la spiegazione, dice. Che ne sia convinto è [...] cosa. /// [...] /// La [...] non si pronuncerà mai sul [...] se un governo [...] andare o deve tornare. E se [...] certo la [...] volontà a mandare a casa [...] governo Prodi. Non dipende da noi». /// [...] /// E allora, Morese, perché [...] «Mah, penso che sia un [...] dialet-tico, diciamo così, e non una volontà a priori. /// [...] /// Non più di tre [...] ha firmato [...] per il pubblico im-piego, [...] voleva creare dei problemi. Ma io sono contrario [...] dialettico delle parole [...]. /// [...] /// Non mi piace quando [...] modo minaccioso. E comunque la [...] non ha deciso. Se ci sono dei [...]. [...] «È ovvio che dovremmo prendere [...] iniziative. /// [...] /// [...] invece [...]. [...] «Vedo che sui giornali si [...] di politica. [...] dello [...] non piace. Anche perché, se uno [...] lo deve fare. Il governo e la [...] possono essere in-differenti al tema del lavoro, [...] più decisione questa battaglia. Bisogna arrivare a delle [...]. /// [...] /// [...] «Detto questo, poi è penosa [...] di un imprenditore come [...] vicepresidente della Confin-dustria, [...] di fare lo sciopero ge-nerale. Fino al punto di [...] pronto a fare una manifesta-zione sul Mezzogiorno [...]. Ma dico, se le [...] meno tasse, meno posti di lavoro e [...]. Mi pa-re molto pelosa, [...] degli imprenditori. [...] conosce, Sergio [...] che vuol [...] «Non ha mai negato che [...] prospettiva è la politica. Penso che da grande [...]. /// [...] /// [...] trova in una [...]. [...] Il capo [...] Certo non [...]. E lei pensa che [...] più [...] la politica che il [...] «Quando [...] scenderà in politica, la [...] continuerà ad essere solo [...]. /// [...] /// [...] né [...] che possa [...] una rappresentanza poli-tica. È così, mi creda. Tutto il resto di-venta solo [...] forzatura. Con un [...] snaturerebbe [...] e non farebbe nascere una [...]. E il progetto della Grande [...] «Nei documenti della [...] questa definizione non [...]. E i [...] ne par-lano poco. Solo voi, sui giornali. Di-ciamo così: è un [...] sociale che deve rimanere [...] del sociale. Appena si prova a [...] una caratterizzazione politi-ca, perde efficacia. E francamente, al-cune dichiarazioni [...] come quella di [...] della Com-pagnia delle Opere, [...] perplesso sul fatto che si voglia [...]. Dovrebbe mettere qualche [...] «Intanto li ha messi la [...] perché nei suoi documenti dice [...] può avere nessuna rappresentanza politi-ca». Pericoloso, per il sindacato, [...] dalla [...] «Ho visto che [...] la [...] in quanto tale, potesse [...] spesa in un disegno politico o particolare. Morese, [...] è stufo di fare il [...] «Non credo, [...] vero che chiede [...]. [...] «È possibile, anche se nessuno [...]. /// [...] /// Sarebbe gravissimo se lui lo [...] e la [...] negasse. [...] penso [...] si stia chiedendo cosa fare [...]. /// [...] /// E lei quale futuro [...] «Per cominciare, lo vedrei sempre [...] del centrosinistra. Però, nessuno di noi [...] di definire adesso [...] del quadro poli-tico». [...] di centrosinistra, per lui, [...]. /// [...] /// [...] sì, vanno [...]. Non su tutto, pe-rò. Morese, lei vede [...] la possibilità di uno [...] «No. Vedo la necessi-tà, come [...] sempre fatto la [...] di lavorare per la [...] da spendere tra i la-voratori». [...] del [...] dice che [...] gli ri-corda [...]. [...] «Mah, per cultura e temperamento [...] di no. /// [...] /// Un sindacalista, invece, se [...] buon sin-dacalista, deve puntare agli accordi, non [...]. Deve tornare dai la-voratori per [...]. Inu-tile quando si presenta per [...]. Stefano Di Michele Se [...] iniziative Ma dopo Cosa farà il segretario [...] Il leader politico collocazione al governo. Negli ultimi anni i «gossip» [...] politica di Sergio [...] si sono moltiplicati [...]. Veri o falsi che sia-no, [...] sono un termometro delle aspettative rispetto a un leader [...] occupa una posizione chiave tra le inquietudini che attraversano [...] centrale [...] bipolari-smo italiano. [...] percorsa da molti desideri ma [...] poco con-senso a disposizione. Si era anche parlato di [...] come leader del futuro sindacato [...] ma [...] ancora non si vede [...] e oggi la [...] ossessiva minaccia dello «scio-pero generale» [...] generalmente letta in una chiave tutta politica. La chiave è quella [...] pa-radosso [...]. La radicalità sindacale di [...] infatti, e i suoi [...] governo Prodi, sarebbero al servizio di un [...] moderato. Coltivare per competizione [...] e la voglia di [...] di tornare [...] e prepara-re il terreno per [...] nella maggioranza [...] di Francesco Cossiga, complice il [...] bianco». [...] un feeling di vecchia data [...] il leader della [...] e [...] «piccona-tore». [...] penserebbe di [...] trovato finalmente [...] -lui leader sulla breccia, e Cossiga padre nobi-le -quello sbocco personale e poli-tico che cerca [...] una certa ansia da qualche anno. Da quando ha cominciato [...] conti col fatto che non potrà rimanere [...] della [...]. Già, perchè [...] è alla vigi-lia di [...] in-terno al suo sindacato dal quale dovrebbe [...] del mandato per una terza volta, in [...]. Ne ha già consu-mati [...] totale di otto an-ni. Non erano arrivati a [...] Pierre [...] nè Franco Marini. Dunque tutto si spiega [...] di «carriera» del sindaca-lista e forse politico [...] Sergio? Non bisogna mai [...] politi-ca del tempo attuale, quanto è de-terminato [...] ambizioni personali. Ma [...] che circonda in questo [...] cattolico ha qualche ragione in più. [...] ha giocato abilmente quella che [...] definire una novità linguistica: lo sciopero ge-nerale «virtuale». Gli è stato rim-proverato, [...] colle-ga [...] che è uno strappo [...] agitare con tanto anticipo e con tanta [...] la carta del conflit-to massimo. Ma [...] della [...] il segnale «sciopero generale» sta [...] da cata-lizzatore per una serie di dinami-che convergenti. [...] ben vivo, di Cossiga e [...] suoi. [...] degli industriali che vedrebbero bene [...] maggioranza più moderata. [...] dei settori del Polo stanchi [...] essere incapaci di praticare [...] realmente graffiante, a causa [...] giudiziaria di Berlu-sconi. Ci sono le stesse [...] maggioranza: [...] da una parte, Dini [...]. Insomma, il momento può [...]. Finora, però, alle grandi [...] della [...] non è riu-scito a [...] ri-sultati. E [...] anche chi, come il [...] Gerardo Bianco, lo consiglia [...] inse-guendo chimere, il decoroso risul-tato capitalizzato in [...] guida del secondo sindacato ita-liano. [...] si è accreditato co-me [...] puntato [...] e la concertazione, ma [...] governo che, con la propo-sta Ciampi, si [...] per rilanciare proprio quel proces-so. Inoltre, non è detto [...] «Grande [...] di cui parla [...] corteggiando la galassia [...] di matrice cri-stiana, ci [...] consen-so sociale che dovrebbe portare «in dote» [...]. Questi movimenti sono assai [...] autono-mia. [...] dei cattolici nel socia-le è [...] anacronistica di quella politica. Un altro segnale «virtuale»? Infine [...] protagonismo di [...] parla anche di una più [...] difficoltà sindacale. Se il proces-so unitario [...] perchè [...] incertezza da parte di [...] e [...] sulla reale consistenza del [...] della propria capacità di rappresentanza. È un protagoni-smo che [...] debolezze. E forse è proprio [...] sente deboli che si subisce il fascino [...] Cossiga si diverte or-mai come un matto [...] pittoresco mercato politico italia-no. Se poi si propone [...] alla politica, ritengo che sia libero di [...]. Così [...] si schiera a fianco [...]. E aggiunge: «Mi pare [...] ci sia un eccesso di reattività da [...] di Polo ed Ulivo nei confronti di [...] loro schema». /// [...] /// E aggiunge: «Mi pare [...] ci sia un eccesso di reattività da [...] di Polo ed Ulivo nei confronti di [...] loro schema». (0)
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