Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 1085668422.

Una presenza importan-tissima che [...]. Un attore che apparteneva ad [...] Italia viva e creativa. Un uomo straordinario im-pregnato [...] popolare italia-na. Dalla Cina alla Russia, [...] Francia [...] Stati Uniti e al resto del mondo, [...] letture [...] e [...]. Gran-de emozione soprattutto in Francia [...] Parigi: Jacques [...] il presi-dente, ha voluto [...] fascino, alla generosità, alla bravura di un [...] ci-nema e che per questo era dispo-sto [...] rischio». [...] ha detto «che tutti [...] settima arte lo ammiravano». Il ministro della cultura [...] Philippe [...] af-ferma che «Mastroianni è [...] mezzo secolo il simbolo dei più grandi [...] immenso at-tore fino alla fine perché, indeboli-to [...] settembre gira-va in Portogallo». Mastroianni non è stato solo [...] attore prodigioso, appartiene [...] viva e creativa ed era [...] essere raffinato, impre-gnato [...] popolare italia-na». Il regista Roger Vadim [...] «Aveva quella grande quali-tà che consiste nel fare [...] proprio lavoro senza prendersi sul serio. Il suo umorismo, la [...] tenerezza con se stesso è [...] delle qualità più preziose e rare dei ge-ni». Le tv francesi hanno [...] con i suoi film. La popolarità di Marcello, [...] Francia è grandissima. Negli Sta-ti Uniti, la [...] Morte del grande attore italiano, è stata im-mediatamente [...] le reti televisive che hanno manda-to in [...] film di Ma-stroianni. Shirley Mc Laine (con Mastroianni [...] «La vedova ameri-cana») ha così commentato la morte [...] Marcello»: «Abbia-mo perso un tesoro di uomo che [...] ridere il paradi-so». Jack Lemmon, suo partner in «Maccheroni», si è detto «molto tri-ste, per [...] e [...] meravi-glioso». In particolare sequenze de «La Dolce [...]. La rete televisiva [...] ha detto di Mastroianni [...] uno «dei volti più famosi del cinema [...] tempi». A Mosca, dopo gli [...] e della televisione, il presi-dente [...] cinematografica russa [...] ha detto [...] «Con Ma-stroianni, muore un [...] cinema e si mette la parola fine [...] eccezionale epoca cine-matografica del dopoguerra che lui [...] ogni al-tro». Per [...] dopo la morte di Federico Fellini, [...] «culmine del ci-nema moderno» e dopo quella [...] Giulietta Masina «anima di quel ci-nema, è ora il [...] eroe li-rico Marcello Mastroianni». Lo conoscevamo bene e [...]. Il Presidente [...] cinematografica russa ha poi [...] Mastroianni si fosse recato spesso in Russia per [...] per lavorare ad alcuni film straordinari che [...] in Russia da milioni di persone e [...] del paese: Girasole e [...] per esempio. [...] ha concluso dicendo: «Era [...] amico, amava e capiva la Russia. Non lo dimenticheremo mai». [...] di stampa cinese [...] notizie e com-menti da Parigi, [...] definito Ma-stroianni «il leggendario attore ita-liano». Anche da Madrid, commen-ti [...] «grande attore italiano». [...] spagnola Marisa Peredes, interprete con Mastroian-ni del film Tre vite e una sola mor-te, presentato [...] a [...] ha parlato della grande [...] italiano: «Non di-menticherò mai il suo sguardo». Da Parigi a New York [...] televisivi «aprono» con la notizia [...] 3. Le reti Usa nella [...] si sono limitate a comunicare la scomparsa [...] anche trasmesso spezzoni dei suoi film più [...] La dolce vita, in America considerato un [...]. La [...] ha commentato così i [...] «È stato uno dei volti più famosi del [...] i tempi». Già programmati per i [...] speciali [...] le due reti pubbliche [...] e [...] oltre alla privata Canal [...] domani antologie dei suoi film più popolari. Già stasera però [...] trasmetterà «Una giornata particolare» [...] Mastroianni [...] Sofia Loren, uno dei film più apprezzati [...] Francia. Sono previsti anche programmi sulla [...] e sulla [...] vita a Parigi. I telegiornali hanno dato [...] in apertura di trasmissione corredata col suo [...] la filmografia più celebre. Fuori scena silenziosamente Una [...] mazzo di fiori, qualche lacrima, molta melanconia [...] il bar dove Marcello Ma-stroianni, [...] tazza di caffè nero leggeva i giornali [...] arrabbiava per le «fregnacce» che vi leggeva. Se ne è andato [...] come avrebbe forse voluto. Saint Germain comunque se [...] e non lo ha la-sciato troppo solo. Oggi a Parigi una messa [...] lui, mentre ieri la [...] casa si è aperta solo [...] gli amici più stretti. ///
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Corvi, cavallette, sangui-sughe. Par di [...] affacciarsi las-sù al sesto [...] Marcello Ma-stroianni, e indirizzare gestacci al nugolo di fotografi, [...] che prendono [...] il portone di casa [...]. Par di vedere anche come [...] di un sorriso, dietro gli insulti e gli scongiuri, [...] sorriso di bonomìa e comprensione per questa banda di [...] -noi compresi -che hanno una sola cosa in testa: [...] da morto steso sul suo letto, circondato dai suoi [...] per [...] ancora una volta, [...] e [...]. No, grazie a dio non [...] possibi-le. Al numero 91 della rue [...] non si entra. Solo [...] in basso, dove [...] una cassetta delle lettere con [...] bella e anonima [...]. Qual-cuno riesce a salire fino [...] quinto piano e rubare [...] sfug-gente, un [...] un lungo corridoio. ///
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Gli ulti-mi due piani [...] palazzo di Saint Germain gli si chiudono [...] aprono solo agli intimi: Cathe-rine [...] la figlia Chiara, [...] figlia Barbara, Marco Ferreri [...]. Si fermano i passanti [...] rallenta il traffico, le teste si sporgono [...] «Che succede, un incendio?». Pudico e discreto [...] non avrebbe apprezzato lo spettacolo. Detestava ogni forma di [...] pompe funebri. Ogni mattina usciva di [...] due passi (non di più, pigro [...]. Girava a destra e [...] attraversava il boulevard Sain Ger-main per installarsi [...] Le [...] il suo caffè parigino. Leggeva i giornali italiani [...] di fregnacce che gli capitavano sotto gli [...] paginate de-dicate alla tv. Fumava e beveva il [...]. Il malumore lo riservava [...] sfregiata [...] che tanto amava, perché con [...] camerieri e la signora del banco era come al [...] di una squisitezza estrema. Lo ricambiavano, [...] a quel tavolo interno, [...] sulla terrasse dove sarebbe stato in mostra [...] as-sembramenti. Malato, senza lamenti Ogni [...] riconosce-va e si dava di gomito, ma [...] pace. La [...] vita parigina era fatta [...] cene con gli amici. Vita semplice, sul serio. Una volta, al tavolo [...] gli chiedemmo di [...] qualche aneddoto: «Ma quale [...]. A quello che va [...] mattina [...] non glielo chiedi. E allora?». Poi gli aneddoti te [...] dove-vano sgorgare così, perché si era in [...]. Non come oro colato [...] un oracolo. È morto di cancro [...] alle sei di ieri mattina. Un cancro co-me un [...]. Non ne aveva fatto [...] insondabile mistero. Non ne parlava, punto [...]. Fino a qualche giorno [...] te-lefono con gli amici, aspettava con ansia [...] Natale. Gli piaceva [...] delle feste di Na-tale, la [...] di [...] in fa-miglia, una bella tavola [...]. ///
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Forse più di altri Barbara [...] Chiara, le sue figlie, sanno che [...] il mondo senza Mastroianni. Pro-spettiva dolorosa, che un [...] di Chiara quando [...] nel portone tra i [...] crudeli rende esplicita e disperante. Sono le sue donne più [...]. Marco Ferreri esce dal [...] passo pesan-te e il volto teso: «Non [...] burbero e commosso, prima di [...] al diavolo e farsi [...] fotografi. Non è morto, è [...] al sesto piano [...] il suo cor-po inanimato. [...] spirato [...] con lui la compagna Annamaria Tatò, Cathe-rine [...] Michel Piccoli. O forse soltanto Annamaria Tatò, [...] si susseguono e si smentiscono nel tentativo [...] degli ultimi momenti di Mastroianni. Poi sono venuti subito [...] cari, Jean Sorel e Annamaria Ferre-ro, Marco Ferreri [...] moglie Jacque-line. Più tardi, nel pomeriggio, [...] Claudia Cardinale. E anche Sofia Lo-ren, che [...] George V. Abitano tutti lì intorno, [...] Lo-ren, tra Saint Sulpice e la Senna. Con Marcello non facevano [...] tardi la sera con qualche whisky, chiacchiere [...]. Pari-gi come giardino dietro [...] né troppo lontano né troppo vici-no. Per Mastroianni venire [...] non era stata nemmeno una [...] «Ro-ma o Parigi, io sto bene dappertutto». Forse [...] per lui [...] meno rumore, meno chiasso, [...] di maggiore libertà. Ma [...] non [...] certo ab-bandonata. Dicono che avesse espresso [...] essere sepol-to a Roma, accanto a [...] madre e a suo [...] Ruggero. E poi lui era [...] andasse si portava dietro lo stivale, dalle Alpi [...] Sicilia. Parigi si era abituata alla [...] pre-senza. Non solo al caffè Le [...]. Era di casa per esempio [...] Cesar, [...] francese. Si faceva intervista-re, parlava [...] e non si curava minimamente di na-scondere [...] erre belle piene. Per questo seduceva enormemente. Semplicità ed ele-ganza, e [...] di recitare che era [...] dello scientifico De Niro [...] francesi apprezzava-no molto. Genialità e vecchia cultura [...] Marcello [...] i francesi era un simbolo, un mito, [...] di fierezza (incredibile, per la Francia così [...]. [...] apprezzato ancora a [...] nel maggio scorso, [...] apparso molto dimagrito e un [...] provato. Aveva riso e scherzato [...] schivando le solite domande, in-cazzandosi con chi [...]. Per questo sotto casa [...] era come due anni fa sotto casa [...] Yves Montand, a due passi da lì sul boulevard Saint Ger-main. Anche i mazzi di fiori [...] al portone, a mezzogiorno ieri ce [...] già uno portato da una [...]. E i vicini commossi [...] te-stimoniare della gentilezza del loro celebre coinquilino: «Da [...] non si vedeva più, ma non sa-pevo [...] pensavo gi-rasse un film». Con garbo, anche alla [...] Oggi [...] 15 nella vecchia chiesa di Saint Sulpice, [...] da casa [...] gli verrà impartita quella [...] di stampa ieri chiamavano una «benedizione religiosa». ///
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Credeva, non credeva, [...] voluto, non [...] volu-to. Era uomo da assumersi le [...] contraddizioni e incertezze. Non aveva bisogno di [...]. Ci piace pensare che [...] credente avrebbe tollerato la presenza di un [...] altro per non [...] la sensibilità. E ma-gari gli avrebbe inflitto [...] battutac-cia, così, perché [...] non si sentis-se troppo sicuro [...] fatto suo. Ma con garbo, perché era [...] più garbato del mondo. Che risate si sta-rà [...] i ditirambi e le [...] che da ieri salgono [...]. Ma del lavoro aveva [...]. Si ricordava di [...] stato cartografo, verso la fine [...] guerra, da qualche parte in Val Pusteria dove [...] i tede-schi. E del cartografo ammirava [...] la fatica: «Quello era un lavoro», usava [...]. Chissà, maga-ri non gli [...] con su scritto «Marcello Mastroianni, cartografo. ///
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Chissà, maga-ri non gli [...] con su scritto «Marcello Mastroianni, cartografo.