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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1993»--Id 1074172169.

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Il problema della libertà [...] filosofo scomparso Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche Istituto [...] gli Studi Filosofici RAI Dipartimento Scuola Educazione Istituto della Enciclopedia ItalianaI PRINCIPI [...] colloquio con Hans Jonas Con [...] al [...] recentemente scomparso, Hans Jonas, Iniziamo [...] serie, dedicata ai principi [...]. Jonas afferma la necessità [...] fondamenti per la morale, in contrapposizione a [...] correnti filosofiche di questo secolo. [...] problema [...] libertà, [...] e il corpo, la coscienza [...] se e il riconoscimento [...]. VITTORIO [...] Jonas, Lei ha mostrato In [...] Incisiva 1 pericoli che sono di fronte [...] e la necessità di dare [...] fondazione metafisica ai [...] problemi etici sollevati dagli sviluppi [...] biologia. Lei pensa che la [...] degli organismi, occupi un ruolo specifico nella [...] Esistono [...] buone ragioni per cui, sin dagli inizi, [...] è occupata [...] dei rapporti tra anima [...]. È evidente che ciascuno [...] le sue relazioni con il mondo e [...] attraverso la sensazione del proprio corpo. Per esempio, adesso, [...] questo momento, nella nostra [...] suoni che mi provengono da lei e [...] da me a lei con la mediazione [...] del nostro orecchio, attraverso i nervi fino [...] cosi via, e che ci permettono, almeno [...]. Qualche volta magari ci [...] mo. Perciò penso che comprendere gli [...] sia [...] rilevante. Il corpo vivente non [...] cosa di un sistema fisico. È anche un sistema [...] essere di più. [...] pure una macchina sofisticata potrebbe [...] in grado di dire «lo», ma essa non ò [...] realtà vivente. Perciò, il fatto che [...] rapporto tra la mente e la materia, [...] corpo e pertanto anche il problema della [...] necessità, della mortalità e [...]. La filosofia lo ha [...] tempo in modo dualistico. Essa ha scoperto il [...] specialmente della mente che ò capace di [...] corporee e tutto [...] riguarda il momento presente, [...] questioni di rilevanza e validità eterna. A questo riguardo il [...] è Pitagora il quale, scoprendo il suo [...] che esso è valido non solo nel [...] ma che 0 vero per tutti i [...] stato valido anche se gli uomini non [...] conosciuto. Questa capacità trascendente della [...] la filosofia per lungo tempo e [...] portata a contrapporre due [...] poli, [...] distribuiti in due differenti [...] della materia, della sostanza fisica, e [...] della mente, del pensiero [...]. Il primo, [...] della materia, è caduco, [...] spirito, immortale. [...] senza alcun sentimento e [...] passione soggettiva: [...] un ambito di pura [...] puro spirito. A dire il vero, [...] obiezioni molto serie contro questa spaccatura della [...] scissione dualistica, sebbene essa abbia rappresentato il [...] correnti di pensiero molto importanti. Per questo io considero [...] la natura [...] che ò il punto [...] due differenti ambiti di realtà. Quale è, dal Suo [...] la caratteristica fondamentale degli organismi? Una cosa [...] inizialmente quando rivolsi la mia attenzione a [...] in qualche modo insoddisfatto delle concezioni di [...] il mio caro, amato Leibniz -fu esattamente [...] fatto che [...] è qualcosa di molto [...] se non rinnovasse senza posa il suo [...] interazione con [...]. Questa relazione è chiamata [...]. La parola tedesca è [...] scambio di materia con [...]. Metabolismo da una parte designa [...] modo precario [...] perché è un costante [...] al fine di evitare la [...] lato esso 0 assolutamente necessario, [...] se non avesse luogo e non ci fosse questo [...] di materia con il mondo [...] ben presto perirebbe. E [...] essere posti tra essere e [...] essere era per me una caratteristica essenziale [...] organica e ciò naturalmente mi [...] condotto subito a comprendere certe cose che sono state [...] nel passato in una maniera torse troppo spirituale ma [...] contengono una profonda comprensione della condizione umana. Penso ad Agostino, a Pascal [...] altri ancora, a questi profondi esploratori [...]. Noi effettivamente siamo già [...] preciso modo di essere nel quale si [...] vita, ossia [...] organico legato al metabolismo. Lei ha scritto che Io [...] metabolismo, significa [...] della libertà: che cosa [...] del concetto di libertà [...] 0 un uso ontologico [...] libertà, come concetto [...] e non in senso [...] gnosi al concetto di [...] Hans Jonas è nato [...] il 10 maggio 1903 [...] a New York il 5 febbraio 1993. Ha studiato filosofia e [...] Berlino, [...] e [...] dove ha seguito i [...] e [...]. Sotto la loro guida [...] suoi studi sullo gnosticismo sfociati ne La [...] composta tra il 1934 e il 1954 [...] oggi un contributo fondamentale [...]. Nel 1933 6 emigrato [...] Inghilterra e poi in Palestina: a partire dal [...] in molte università statunitensi, tra cui la New [...] dove ha sviluppato una [...] natura e [...]. Dopo le sue ricerche storiche [...] campo religioso, Hans Jonas si è imposto alla attenzione [...] studiosi per la [...] «Etica della responsabilità», concepita per [...] le sfide inquietanti [...] in una civiltà tecnologica minacciata [...]. Il suo originale concetto [...] non solo come impegno morale e civile [...] esseri umani, ma più in generale della [...] grande risonanza nel dibattito etico e bioetico [...]. Tra le sue opere ricordiamo: La religione gnostica, Torino 1973, (11 ed. [...] filosofica (1966); Il concetto di Dio dopo Auschwitz, Genova 1989; Saggi filosofici. Dalla fede antica [...] tecnologico (1974), Bologna, 1991 [...] di responsabilità (1979), Torino 1990; Il diritto [...] Genova, 1991. [...] tratta dal catalogo di «Magnum», [...] ritratto di Cartesio e in basso, Hans [...] il Corporale e personalistico [...] intende comunemente. Mi è stato quasi necessario [...] di libertà perché nella continua [...] tramite Io scambio di materia [...] giù implicita una certa elasticità della forma nei confronti [...] materia: la materia, di cui un organismo consta. Ma la forma si [...] questo proposito di un primo albore della [...] è venuto in essere [...] cui la forma esiste come determinata da [...] una [...] certa indipendenza, una certa [...] ma la dialettica di questo rapporto, [...] paradossale, per cosi dire, [...] in generale è che questa libertà rappresenta [...] la più amara necessità della vita; infatti, [...] questa libertà della forma nei confronti della [...] lo scambio continuo con [...] materia [...] andrebbe in rovina. Che noi non possiamo smettere [...] respirare per continuare a vivere, è una necessità; ma [...] noi possiamo [...] è una libertà. In tal modo già [...] comincia ad emergere il concetto di libertà. Cartesio riteneva che si [...] solo del proprio «lo», della propria coscienza, [...] uomini non sarebbero altro che macchine. [...] polo c'è la posizione di Leibniz secondo cui esisterebbe una sensibilità, una interiorità [...] la natura, compreso il mondo [...]. Tra I due estremi [...] senso comune che riconosce a tutti gli [...] interiore. Lei difende il senso [...] argomentazioni ? Il mio argomento principale a [...] comune è il seguente: che la presunta [...] quale uno conosce immediatamente solo la propria [...] conoscenza [...] è solo indiretta, è [...] falsa. Della mia stessa coscienza, [...] se guardo a come [...] formata, devo dire: senza [...] di altre coscienze intorno [...] esprimono se stesse nei loro volti, in [...] di contatto nei miei confronti, io non [...] la mia stesa coscienza o interiorità, e [...] probabilmente molto rudimentale. È semplicemente falso che [...] ambito indipendente recluso e isolato della propria [...] si traducano certi segni, che penetrano in [...] termini di coscienza altrui. La realtà C che [...] -non solo il nostro linguaggio, ma anche [...] in noi stessi -è, in grado considerevole, [...] altre coscienze. Questa coscienza altrui viene [...] comprensibili, società, tradizione: è la cultura nella [...]. Essa é qualcosa in [...] immersi, qualcosa che è attivamente implicato nella [...] propria interiorità. Certo é vero che [...] venuti in pieno possesso dei nostri poteri [...] riceviamo utili «input» [...] é vero che noi [...] posizione come quella che Descartes ha reso [...]. In effetti però, io non [...] credere che fosse veramente serio [...] -Cartesio -il quale, durante la [...] dei trent'anni, cavalcando il proprio cavallo, pensava che questo [...] non [...] minimamente animato da nessuna interiorità [...] che esso fosse una semplice macchina totalmente condizionata e [...] reagisse a certe [...] del mondo [...] con [...] forme di comportamento. E se egli avesse [...] -e, probabilmente, lo ha avuto -non avrebbe [...] un momento che il suo cane fosse [...]. La [...] concezione fu dovuta ad una [...] di [...] de force» filosofico per il [...] aveva particolari ragioni metodologiche. Egli, difatti, aspirava ad una [...] interamente spogliata [...] misterioso, in modo da [...] trattare, da [...] assoggettare completamente ai criteri e [...] metodi cognitivi della conoscenza [...] misurabile del mondo esterno, alle [...] della scienza naturale moderna. Ed egli riservò solo [...] questo speciale status di [...] entrare in relazione con [...] essa fosse [...] di una particolare tipo [...] cioè a dire il corpo umano. Ma nessuno di noi [...] serio siffatta concezione. Ed io dubito del [...] stesso Cartesio [...] presa davvero [...]. Ecco dunque, che alla [...] che cosa si può dire a favore [...] è [...] possibile rispondere che la [...] menti altrui precede di fatto la comprensione [...]. Come si caratterizza la [...] Vede, quando qualcuno sostiene la concezione dualistica, la [...]. C'è [...] della materia, e [...] fisico. In [...] la scienza naturale regna in [...] incontrastato. E dove essa sì [...] sta a significare di fatto che la [...] è ancora completa, che dobbiamo [...] nei suoi stessi termini. E [...] parte noi abbiamo [...] il regno della coscienza [...] Edmund [...] ha chiamato propriamente [...] dei fenomeni [...] e questo ambito è [...] non ha niente a che fare nei [...] di agire con la casualità e con [...] che connettono e dominano il mondo della [...]. È molto chiaro che [...] è sostenibile per tutta una serie di [...] perché noi non possiamo formarci il concetto [...] non ha niente di corporeo. Perché dico ciò? Lo dico [...] solo perché uso il corpo mentre [...] suoni, ma adopero qualcosa di [...] mentre formo i miei pensieri in suoni che sono [...] linguaggio. E cosi ogni [...] io uso è in qualche [...] carico o almeno [...] di esperienze corporeo, di esperienze [...]. La verità è che il [...] non funziona per tutta una serie di ragioni teoriche, [...] sono molto più [...] di quel poco che ho [...] soltanto accennato. Da parte [...] il monismo è completamente [...] allorché [...] la comprensione della [...] alle richieste delle scienze naturali. Una spiegazione in questi [...] significato che come il corpo deve agire [...] leggi di natura, così la mente non [...] una semplice espressione di [...] comunque fa il corpo. Ebbene, una concezione del [...] qualsiasi sforzo, distrugge la realtà di qualsiasi [...] delle decisioni, che sceglie tra due linee [...] decide di seguire le leggi della ragione [...] della passione. Tale concezione [...] lutto ciò. Il monismo, [...] in questo modo, non funziona. Tuttavia, debbo dire che [...] nostro problema, deve essere, in certo qua! E se noi ora assumiamo [...] idea come nostra prima ipotesi, da essa segue che [...] non dobbiamo [...] noi [...] nei termini [...] o [...] poli -corpo e anima, spirito [...] materia, oggettività e soggettività -ma che dobbiamo interpretare il [...] essere [...] in termini che ammettono la [...] dei due aspetti, ognuno dei quali ha suoi diritti [...] viene visto come una manifestazione della medesima realtà di [...] ciò mi ha portato ad [...] tentativo di nuova interpretazione [...] problema della libertà umana -ed [...] di mostrare che essa è [...] con il determinismo imperante [...] della realtà fisica, senza peraltro [...] via la mente o [...] della realtà fisica. In altre parole, ho [...] e respingere [...] cosiddetto della incompatibilità, secondo [...] umana è incompatibile con le leggi di [...]. Naturalmente, lei sta [...] parlando della libertà solo in [...] a [...] che sta [...] della evoluzione del regno animale, [...]. Secondo lei, in che [...] Aristotele era molto chiaro [...]. [...] a motivo di tutta [...] caratteristiche inseparabili da lui, e in qualsiasi [...] ci possiamo formare, appartiene al grande «genere» [...]. Aristotele, però, si chiese [...] distinguesse [...] dagli altri animali. [...] sebbene [...] sia un animale, egli non [...] tuttavia uguale agli altri, almeno rispetto ad una cosa. Questa cosa non è [...] corpo; deve essere qualcosa che egli fa [...] si tratta del ragionamento [...]. La parola greca perciò [...] é [...] che ha il «logos». Questa è una buona definizione. Certo non è una [...] perfettamente adeguata -si tratta piuttosto di una [...] -e suscita i suoi interrogativi. Il primo dei quali [...] è solo la ragione che rende davvero [...] è? [...] vediamo subito che [...] non è soltanto ragione. Dopo tutto, se ci [...] mondo [...] se per esempio guardiamo [...] Cappella Sistina o se ascoltiamo una sinfonia [...] Beethoven, [...] non ci troviamo in realtà davanti al [...] almeno in primo luogo. Certo, nella creazione di [...] essere entrata molta ragione, ma non è [...] costituire il tutto di [...] opere, altrimenti gli artisti [...] nient'altro. E, allora, è un [...] funzioni, un fare e un essere creativi, [...] un mondo artificiale, la trasformazione del mondo [...] dato in qualcosa di altro. Io dò una grande rilevanza [...] libertà del gioco [...] umana, al fatto che [...] con la [...] capacità immaginativa può c vuole [...] o le idee della [...] mente. Questo è alla base [...] la ragione può fare, ma anche alla [...] altre cose, ivi incluse le cose terribili. È ovvio però -lei [...] possa fare cose [...] queste cose non le [...] Tare. Allora, abbiamo dei doveri [...] E [...] questi doveri [...] fondati? [...] lei può notare un [...] la credenza, la lede che ci sia [...] la conoscenza di questo fondamento. In realtà, c'è qualcosa [...] Immanuel [...] posto a base [...] che la voce della [...] della nostra ragione morale, è un (alto [...] un fallo nel regno della verità, e [...] obbliga a [...] il suo fondamento. Non è [...] noi deriviamo i nostri imperativi [...] da [...] posta, ma [...] è dalla presenza de! Siffatti imperativi non [...] semplici espressioni di preferenze [...] di preferenze individuali o di classe: in [...] è una validità intrinseca. Ecco, dunque, che è [...] della morale. E il mio particolare destino [...] è [...] proprio quello della ricerca di [...] fondamento. E ciò mi ha [...] con quasi [...] le [...] dominanti della filosofia del [...] XX; [...] disaccordo con la filosofia analitica, con il [...] la filosofia del linguaggio, e cosi via. In [...] posizioni -le [...] rappresentano una [...] esagerazione della filosofa critica, un [...] della gronde critica del X VIII secolo, il secolo [...] va da Hume a Kan -si è [...] che sono accettabili unicamente quei [...] per i quali ci si può [...] una risposta [...]. È stato [...] a dire che: «I [...] non si può rispondere, non debbono neppure [...]. Ebbene, una [...] concezione è proprio una [...] della filosofia. Ed io mi rifiuto [...] imperativo del pensiero del [...] XX. Io sono abbastanza [...]. Non mi importa, non [...] delie critiche dei miei [...] filosofi, lo cerco di [...] fiamma della metafisica che sembra spegnersi o [...]. Il [...] della trasmissioni dedicate alla [...] seguente: [...]. [...] «Empirismo logico» 20-4-1993 Valerio Verrà «Che cos'è il nichilismo» 21 -4-1993 S. [...] «La crisi del soggetto» 22-4-1993 Harold Bloom [...] 23-4-1993 C. [...] «Autobiografia intellettuale» [...]. Pugliese Carratelli «Parmenide» 20-4-1993 Richard [...] «Artefici» 21-4-1993 [...] «La nottola di Minerva» [...] Gerardo Maratta [...] corruttrice» (ore 0. ///
[...] ///
Pugliese Carratelli «Parmenide» 20-4-1993 Richard [...] «Artefici» 21-4-1993 [...] «La nottola di Minerva» [...] Gerardo Maratta [...] corruttrice» (ore 0.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

(191)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(145)


(199)

Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .