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Un nuovo profilo dei sindaci [...] della protezione civile, oltre che sui temi della sicurezza [...] della prevenzione. È quanto annunciato ieri dal [...] Napolitano, [...] generale [...]. Sul fronte della Protezione [...] hanno dimostrato quanto sia indispensabile il loro [...]. Un ruolo che il [...] un disegno di legge: «Oltre al riconoscimento [...] Napolitano -è necessario un riconoscimento legislativo. Penso a un disegno [...] il riordino della Protezione civile». Il ministro [...] dopo [...] definito [...] la situazione di emergenza [...] Marche [...] ha definito «grave e [...] nelle due regioni e [...] i danni che il terremoto ha portato [...] per le vittime, per i cittadini e [...] anche per i gravi problemi che interessano [...] di montagna. Stiamo facendo -ha detto Napolitano [...] possibile. Le critiche sono pretestuose [...] anche la dimensione del disastro. Alla data del primo [...] stati allestiti quarantamila posti letto». Napolitano «Maggiori responsabilità ai sindaci» [...] ASSISI. Non è un sabato [...] di penitenza. Ciascuno scandagli il [...] venga a mettersi in [...] pro-cessione sta muovendo. Nel giorno di San Francesco, [...] e la gente di Assisi hanno deciso [...] Signore come avrebbe fatto France-sco: con umiltà [...] giunte. Chiedono pace e non [...]. Camminano chini, con i [...] le donne con il velo in testa. Ma non basta. La processione è partita [...] minuti e subito la terra trema. Una scrollata violenta. Un rombo che sale [...] scandiscono il rosario e toglie il fia-to. [...] il sole che tramonta [...] e i boschi con colori bellissi-mi. [...] pazzesco morire di paura in [...] scenario così assolutamente perfetto. Il corteo religioso scende [...] alle spalle vicoli deserti, [...]. Case imbracate, puntel-late, crepate [...]. /// [...] /// [...] plasti-ficato bianco e rosso steso [...] chiude-re, delimitare, vietare. [...] una città letteralmente isolata, più [...] mor-ta: tenuta però in vita dai negozi e dalle [...] di souvenir, quasi tutte per perfettamente agibili, che [...] di turisti. Ed è dalla coda [...] e osservan-do la città spettrale, che si [...] due ganasce della te-naglia che stringe [...] di Assisi in queste [...] è la [...] il turismo ali-mentato dal [...] i pellegrini che -non oggi, ma solitamente [...] che di mistico generico, di [...] da carrettino, riproduzioni [...] sacra semplicemente im-monde. [...] città è invece rintracciabile [...] seguendo la strada in tornanti. Una processione impregnata [...] pen-timento forte, umanamente vi-gliacco, [...] molto razio-nale. Se si dovessero elencare [...] peccati della terra di San Francesco [...] tutti saprebbero [...]. [...] avanzano poggiando sui bastoni e [...] fraticelli, le crocerossine e le mam-me giovani, con le [...] e i bi-beron. Tutti ammettono che un so-spetto, [...] un turpe pre-sentimento [...] ormai insinuato in ciascuno di [...]. Tutti -e se non [...] -tendono in-fatti a leggere questa snervante e [...] scosse come un segnale. Di cosa? Difficile da [...]. Ma se la processione [...] i frati si sono tolti i san-dali [...] se il vento sibila [...] trema, si può scrivere [...] è di essere in [...]. Un debito di umiltà [...]. Per [...] tra-sformato il misticismo e la [...]. Non è un caso [...] si concluda innanzi al tempio della [...]. La chiesa ove France-sco [...] proseguì con coraggio e concluse in pace [...] spirituale. Lo sanno bene i [...] preghiera, dopo attente e dotte ri-flessioni, han [...] uffi-cialmente che non vi può essere in-certezza [...] così violente e così inspiegabili [...] altro non sono che [...] un inevitabile e necessario cambiamento. Assisi ha forse smar-rito [...]. Lo straordinario palcoscenico, rappresentato dalla [...] e dalla [...] for-se spedendo in giro per [...] mondo [...]. [...] complicato adesso dire quali siano [...] messaggi sbagliati. Fra-te Stefano allarga le [...] «Fratel-lo, [...] chiedi troppo. /// [...] /// Ce ne sono di [...]. La terra si scuote, [...] poco dopo le 18. I vigili del fuoco [...] scossa avvertita quando la proces-sione stava partendo [...] Assisi [...] settimo grado della scala Mercalli. E [...] davanti alla [...] del corteo religioso, pronti a [...] di come la grande Ma-donna dorata che svetta sulla [...] della chiesa abbia ondeggiato, pie-gandosi paurosamente in [...] nel [...] senza però precipitare. Che ha occhi lucidi [...] mentre bacia il [...]. In questo sabato 4 ottobre, [...] giorno di terremoto, frati e [...] sembrano [...] riscoperto un misti-cismo estremo. Certo, il recupero di una [...] tensione religiosa è [...]. [...] tenuta in mattinata, sempre [...] nel piazzale della [...] ne è stata la prova [...] e assoluta-mente evidente. Forse lo avrete no-tato [...] le [...]. Forse avrete colto il [...] sentito le preghiere recitate con un [...]. [...] poche centinaia di per-sone. Niente, in confronto alle oltre [...] che giungevano [...] da ogni parte, per ce-lebrare [...] patrono [...]. Eppure quando il sindaco di Genova Adria-no Sansa, in rappresentanza della [...] per alimentare [...] votiva della tomba di San Francesco, ha acceso il fuoco, [...]. In quel momento, eravamo [...] Giuseppe, un giovane frate che ci ha [...] «Abbiamo [...] che stavamo sbagliando. Che Assisi era divenuta, nostro [...] commercio, denaro, affare. /// [...] /// Se è questo il ragionamento, [...] voluto un terremoto, sono servite [...] grado della Mercalli, è dovuta [...] frati francescani un segno di [...] e di fastidio. Ma non si trat-ta, ecco, [...] una banale, anche se lo-devole, opposizione ai «mercanti del [...] quanto della percezio-ne [...] e [...] di una dot-trina, quella di Francesco, che pote-te trovare, in qualsiasi bar, appicci-cata addirittura su [...] di pessi-mo amaro. /// [...] /// Anche i giapponesi, che pure [...] la schiena del terremoto [...] lontano dalla città. La città, inutil-mente bella, [...] da [...] carabinieri odella Protezio-ne civile: [...] del lampeg-gianti la pongono in uno scenario [...]. Camminare al centro delle [...] la prima rego-la. La seconda è di non [...] mai il minimo rumore. Tutti ab-biamo imparato [...] del terremoto da piccoli rumori [...] avvertimento. Un bicchiere che scivola [...] che si ferma, un barboncino che [...]. La verità è che forse [...] scos-sa non sembra [...] essere davvero [...]. La verità è che [...] come la scienza em-pirica dei sismi non [...] a controllare e a prevedere alcun tremore [...]. La verità è che [...] quanto sballate siano state finora le previ-sioni. Per questo, per tre, [...] la cattedrale di San France-sco verrà chiusa [...]. Sospe-so ogni controllo. Rimandato, a [...] del-le opere più preziose nel [...] individuato in fondo al corridoio della sala papale. Non vi sarà un solo [...] del fuoco o [...]. [...] scatta alle sette di [...] ammettere che [...] così abbandonata, immobile, imponente, [...] e sem-plice, stagliata nella penombra, for-nisce un [...] e invita se [...]. Sono sensazioni [...] umano. Magari è solo schifosa [...]. Fabrizio Roncone [...] FOLIGNO. Trema ancora la terra tra [...] e le Marche. Ieri per oltre 80 [...] dei sismografi si [...] tellurici più o meno [...] raggiunto anche il [...] Mercalli. Dunque, attività sismica in [...] come ten-gono a sottolineare [...] na-zionale di geofisica, [...] di un quadro di [...]. Come [...]. E ieri, [...] della terza grande scossa, [...] Umbria [...] nelle Marche si è ricominciato a fare [...] danni. Nella sola Umbria gli [...] fino ad [...] inagibili. Nelle Marche, in-vece, le [...] pubblici inagi-bili, sono circa 2 mila. Ciò significa che il numero [...] senza [...] ai 30 o [...]. Sembra, anche, che la [...] venerdì scorso abbia aumentato i danni al [...] non abbia de-terminato un aumento dei senza [...] sisma colpito so-prattutto le case ormai dichiarate [...] parzialmente lesionate. Molto ampia, comunque, appare la [...] delle città coinvolte in questo terremoto, [...] diversa [...] i comuni [...] danni a fabbricati, sono or-mai [...] di 100, distribuiti in ben sei [...] di due regioni; la popola-zione [...] interessa-ta direttamente dal terremoto è sti-mata tra le 400 [...] le 500 mila perso-ne. Particolarmente colpito dalla [...] artistico e monumentale delle [...] ricco: 1600 sono, infat-ti, i [...] censiti in questo territorio. Ma anche la continua, [...] casi intensa, attività sismi-ca di ieri sta [...] stabilità di chiese, antichi edifici, monumenti. Sono, infatti, pochis-sime, ormai, [...] agibili in tutto il comprensorio interessato dal [...] preoccupante è il danno che sta emergendo [...] da [...]. Nelle decine [...] e nei campi [...] che [...] assistono più di 50 mila [...] ci si [...] al peggio: [...] del maltem-po. Fino a martedì le condizioni [...] resteranno serene, ma per dopo il Servizio [...] prevede per [...] centrale piogge sparse e cielo [...] nuvoloso. Poi una breve pausa e [...] partire da giovedì [...]. Franco [...] Un momento della processione [...] Assisi [...] Presto altri mille miliardi [...] europei Dopo la nuova scossa, il governo [...] stanziare mille miliardi in più per le [...]. Soldi che verranno dai [...]. Presa la decisione, ieri [...] Tesoro Carlo Azelio Ciampi ha subito messo [...] tecnici della struttura che si occupa di [...] europei. La cifra dovrebbe essere [...] per progetti operativi di ricostruzione e restauri. Intanto in Umbria sono [...] offerta materiali di vario genere, che vengono [...] coordinamento [...] di crisi della prefettura, [...] distribuzione allestito nel centro fieristico di Bastia Umbra. Ci sono anche 20 [...] benzina, oltre a [...] chili di pasta, [...] litri di bevande, [...] scatolette di cibi vari, [...] biscotti, 2. Iniziato anche [...] di abiti invernali e stufe. E la prefettura ha [...] le aree dove saranno installati i container. Sopra Nocera, sulla strada [...] Annifo, una [...] piena di bimbi e [...] della disperazione Fabriano, Camerino, Colfiorito: [...] da accudire e il caseificio che lavora [...] «Altrimenti, si ferma la montagna». /// [...] /// Prima della curva, un [...] ci sono «bam-bini in strada». Non è un cartello [...] altri, che annunciano «tendopoli» o un «centro [...]. [...] fatto dai bambini, con i [...] colorati. Sei tende blu, qualche [...] per la carne alla brace. La paura dei bambini [...] un altro cartello pieno di colori. [...] ribolle, è come un lupo [...]. Altri disegni che sembrano [...]. Una tenda con un lungo [...] è diventa-ta la scuola dove i bambini, con [...] di questa terra che, almeno [...]. /// [...] /// Non abbiamo la televisione, [...] i nostri parenti lontani». Stravignano e Ca-panne, sulla [...] ad An-nifo, sono borgate che sono state [...]. I letti e gli [...] piano, sono caduti nelle cucine. In tempi antichi, questi [...] perché [...] le terme, ed arrivava-no Papi [...]. Ora [...] abita tutta gente come noi, [...] normale, che adesso ha solo una branda sotto una [...]. Ogni mattina si parte [...] in fabbrica o in ferrovia. Alla se-ra accendiamo il [...] facciamo coraggio. Meno male che i bambini [...]. Inizia su queste colline [...] della disperazione. Stefano [...] ha 73 anni, ed [...] la [...] ormai senza tetto. Che posso fare, dove [...] viene il freddo?». Marina [...] 32 anni, [...]. Lascio la porta aper-ta, [...] la scossa, scappo. Da [...] non ce ne andremo. Le case le abbiamo [...] erano vecchie [...]. Viene tanta rabbia dentro, [...] muri tremare. Ma non vo-gliamo andare [...]. I bambini, [...]. Si va piano, nelle [...] e gipponi trainano [...] verso i campi dei [...]. Il [...] sono prati di sepoltura, ma [...] cappelle. Le barre di ferro [...] le ferite sui capannoni [...]. Un fuoristrada con targa [...] cartello sul lunotto: «Aiuto per [...] Umbria». Picchia il sole [...] dei par-cheggi del vecchio [...] palaz-zo dello sport di Fabriano, che sono [...]. La cucina che serviva [...] ora prepara maccheroni, scaloppine o [...] con i piselli per [...] lasciare la casa. Tutti in [...] poi sotto il tendone mensa. Ecco in fila ma-rocchini, [...] che è [...] con moglie e figlia. [...] si vede fuori». [...] extracomunitari, gli anziani come Bramino [...]. Dormo al [...]. La sorpresa [...] stata anche quando sono arrivate [...] della Prote-zione civile. Su 360, sessanta sono [...]. Acqua dal tetto, insetti, [...]. [...] vecchio [...] un «cimitero» di queste [...]. In alcune [...] la fattura per riparazioni fatte [...] paga-te. Un milione e 490 [...] di ricambio, ad esempio, ma la roulotte [...]. A gestire la «roulottopoli» sono [...] compresi i piccoli, «perché la [...] di un bambino [...]. Esploratori e guide vanno [...] isolate, per cercare chi ha bisogno, e [...] del Comune. /// [...] /// In un giorno abbiamo costruito [...] 1. Ed alla sera [...]. Alla stazione delle corriere [...] Ca-merino [...] città con settemila abi-tanti ed ottomila universitari [...] stranieri, con la valigia in mano, perché [...] sono rimasti in piedi, ma le case [...] troppe crepe, e non si sa dove [...]. La strada sale verso Colfiorito, [...] le scosse del pomeriggio confermano come epicentro [...]. Le poche case che [...] piedi hanno i muri gonfi, come fossero [...]. /// [...] /// [...] un luogo ancora vivo, a Colfio-rito. Un capannone bianco poco [...] con la scritta «Ca-seificio sociale [...]. Donne e uomini con [...] bianchi lavorano in un [...] mozzarel-le e ricotta. Stamane, una tele-fonata [...] parroco del paese, don Mario Sensi, che ora insegna alla La-teranense. Se vi fermate voi, [...] montagna». Il caseificio è una cooperativa, [...] è la Fiat della zona. Ottanta dipendenti, duecento soci, [...] al caseificio. Pensi ai figli, ai vecchi [...] ma poi pensi anche che se si ferma [...]. Un mare di mozzarelle [...] verso la macchina che le mette in [...]. Occhi che sono rossi [...] di tensione, ma che continuano a controllare [...] trasportatori. Per gli uomini, e [...]. Se non ci siamo noi, [...] possono fare, i contadini? Quando arriva la scossa forte, [...] solo [...] al lavoro. Fuori dai capannoni, metteremo solo [...] in una rou-lotte, perché i computer non sanno resistere [...] scosse». Vengono in mente i [...] «rubati» dai partigiani ai tedeschi, perché dopo [...] esserci un futuro. Il futuro, [...] sono le mac-chine che lavorano [...] latte. E conti-nuano a funzionare, anche [...] la terra, come dicono i bambini di Ca-panne, ancora [...] volta fortemente [...]. /// [...] /// E conti-nuano a funzionare, anche [...] la terra, come dicono i bambini di Ca-panne, ancora [...] volta fortemente [...]. (0)
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