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Ma [...] non sta a guardare. Ha preso il nome [...] «Alpha» [...] Reagan ha allargato il tutto a Europa, Canada [...] Giappone. Dal [...] fanno parte del progetto [...] e il nome ufficiale è divenuto «Stazione [...] inglese I SS. La missione andrà [...] in [...] tappe, fino a comporre -in una sorta di «meccano» [...] -una stazione pesante 415 tonnellate, lunga 108 metri e [...] 74, che orbiterà intorno alla Terra a [...] oscillante fra i [...] chilometri, a una velocità di [...]. Ogni orbita durerà 90 [...]. Il costo complessivo [...] da oggi al 2012, sarà [...] 94 miliardi di dollari. I vari elementi della [...] in orbita con un totale di 47 [...] dagli Stati Uniti o dalla Russia: ogni [...] un «pezzettino» di stazione, e con il [...] primi cosmonauti. Ecco le tappe fondamentali, [...] Nasa. GIUGNO 1998: parte il [...] dai russi dalla «mitica» base di [...] un cargo [...] pesante 20 tonnellate. LUGLIO 1998: partono i [...] (lunghi ciascuno 7 metri) lanciati con lo Shuttle [...]. DICEMBRE 1998: terzo volo, [...] un modulo di servizio di fabbricazione russa. GENNAIO 1999: arriva la [...] russa, che permetterà alla [...] il primo equipaggio: tre astronauti, un americano [...]. LUGLIO 2000: con il [...] un [...] di fabbricazione europea. AGOSTO 2001: [...] della famosa Odissea di Kubrick, [...] volo porterà sulla base un laboratorio di [...]. OTTOBRE 2002: altro laboratorio [...] chiama Columbus ed è di costruzione europea. Le tappe della missione fino [...] 2003 [...] WASHINGTON. Tre cose sono cer-te [...] ieri a Washin-gton, [...] sulla stazione spaziale internazionale. La prima: le potenze [...] quello che è stato il sogno utopico [...] degli anni Cinquanta, un grande laboratorio dove [...] di diversi paesi potranno colla-borare assieme in [...] (e, aggiungiamo, del busi-ness). La seconda: sarà [...] e non soltanto i suoi [...] ad esplorare nei prossimi decenni il sistema solare. La terza: a guidare dal [...] di vista politico, eco-nomico e scientifico tutto ciò sa-ranno [...] Usa, anche se [...] non sarà un comprimario. Dunque, nasce il laboratorio [...]. Magnifico, grande, pieno di [...] avventura. Si chiamerà Stazione spaziale in-ternazionale, [...] una quindi-cina [...]. Quando sarà finita, fra [...] grande co-me un campo di calcio, sarà [...] ad occhio nudo (or-biterà a circa 350 [...] e ospiterà tecnologie [...] con astronauti che lavoreranno [...] di biologia, di medicina, di tec-nologie, astrofisica. Saranno eu-ropei, americani, russi, [...] anche cinesi, brasiliani, malesi. Naturalmente i ministri che [...] non hanno nessuna intenzione di far pagare [...] un monu-mento così costoso. Si farà scien-za, là, [...] problema dela perdita di tessuto osseo degli [...] 20 per cento in alcuni casi) che [...] senza gravità. Ovviamente lo si fa [...] capire meglio se si può aiutare [...] che sulla Terra è [...] e preparare le missioni spaziali umane verso [...]. [...] grande obiettivo di ricerca [...] si spera che [...] di gravità permetta di [...] che sulla Ter-ra, risparmiando mesi di lavoro [...] che possono, ad esempio, curare [...]. E poi si studierà [...] fil-tro [...] terrestre, si te-steranno i [...] ve-drà come, in assenza di gravità, il [...] se possibile il rendimento dei bru-ciatori sulla Terra. Non che queste mirabolanti [...] da tut-ti. [...] una parte non piccola del-la [...] scientifica interna-zionale che è convinta [...] inutilità degli esperimenti in assenza [...] gravità. Anche uno scienziato divenuto [...] il francese Claude Allè-gre, pensa che il [...] e il mondo, stiano buttando via soldi [...]. Ieri a Washin-gton ha firmato, [...] voluto ribadire in una conferenza [...]. In ogni caso questa [...] la vittoria del partito de-gli uomini sul [...]. Come accadde già a [...] anni [...] e [...] (al tempo della cor-sa [...] Luna), [...] fronteggiano due scuole [...]. Quella che dice: «Esploriamo [...] con [...] perché è insostituibile, anche [...] e la seconda che replica: [...] con i robot, costano [...] lasciano orfani e non dobbiamo portare quintali [...] in giro per [...]. Con il successo del [...] scorsa, il parti-to delle macchine ha segnato [...] a suo vantaggio. Ma ora la stazione [...] i governi e le rispettive agen-zie credono [...]. Se però [...] astronauti abiteranno permanentemente lo [...] Terra nei prossimi due decenni, allora non [...] andare su Marte con gli uomini e [...] sulla Luna per [...] un telescopio, e poi [...] di Giove o qualche asteroide. Del resto, [...] di Piero Angela non [...] morire? E poi, il direttore della Nasa, Daniel Goldin, [...] volpone della comunicazione di massa, si era [...] Torino, in autun-no, alla conferenza astronautica internazionale, in [...] luci e musiche. Era salito sul pal-co [...] manager, scienziati e politici, aveva esclamato: «Ve-nite, [...] su Marte». Gli applausi avevano quasi [...] la sala. Già, la Nasa ci [...] Marte e non solo lì. [...] della [...] della Boeing, della Mar-tin Marietta, [...] nello spazio (e negli eventuali raid [...] un buon motivo di [...] tagli al bilancio della Difesa operati da Clinton [...] Difesa coinvolgono le stesse in-dustrie). E spinge per investimen-ti [...] ruolo politico dominante degli Usa, magari tra-scinandosi [...]. [...] ha invece tagliato i [...] spazio nella prima metà degli anni Novanta [...]. Co-sì, essere associati a [...] Stazione spaziale è già molto. [...] spaziale euro-pea ci metterà tecnologia [...] pri-mo piano. Ma per ora [...] è di chi nello [...] di credere di più, avendo an-che [...] pubblica favore-vole alle spalle. /// [...] /// Ieri, [...] Antonio [...] fresco direttore generale [...] spaziale europea, ha annunciato [...] proble-ma alla prossima riunione dei mi-nistri europei [...] a giu-gno a Bruxelles. Dob-biamo dare al contribuente un [...] per credere nelle spese spaziali. Dobbiamo [...] tre linee guida: usare [...] spazio per studiare [...] cercando di rispondere alle [...] del cosmo; provare a portare la vita [...] scoprendo magari se già ne esiste; fare [...] rispondendo cioè, con i [...] i nostri satelliti, alla domanda di qualità [...] persone. La stazione spaziale è [...]. Dobbiamo guarda-re oltre». Romeo [...] di «20001 Odissea nello [...] una striscia del fumetto «Jeff [...] Spazio 1998 Proprio [...] momento, quando si stanno [...] razzi per portare in orbita i primi [...] Stazione spaziale internazionale, Usa, Russia, Europa (11 paesi [...] spaziale europea), Giappone e Canada hanno firmato [...] Washington [...] politico che spiega come [...] Stazione. Al Dipartimento di Stato, [...] (per [...] Luigi Berlinguer) hanno firmato [...] che ogni nazione avrà nel complicato puzzle [...] sta crean-do. Da giugno, infatti, inizierà [...] ine-dito laboratorio fatto di tanti cilindri incastrati [...] gioco da bambini. Quasi ogni cilindro avrà [...] europeo, o russo, o americano o giapponese [...]. E le ricerche si potranno [...] da una parte o [...] con scien-ziati di questa o [...] nazionalità. Insomma, non servirà il passaporto [...] spostarsi [...] della stazione. Il problema dei brevetti, [...] ri-solto così: il diritto di sfruttare la [...] scienziato (o [...] spaziale o [...] che lo ha ingaggiato) [...] sarà registrato presso il paese proprietario del [...] è stata effettuata la scoperta. [...] paletto fissato [...] riguarda [...] politica. Si dice che saranno [...] ai russi, a realiz-zare il corpo centrale [...] giap-ponesi produrranno «elementi significativi». Cer-to, [...] è riuscita a ottenere [...] la realizzazione del laboratorio più grosso, di [...] porterà viveri e strumenti, e di un [...] degli astronauti che è in grado di [...] spazio. Ma è la Nasa che, [...] farà la parte del leone. Uomini in orbita Esce [...] dei robot IL FUMETTO Arrivò sulla Luna [...] del [...] prima di Armstrong Il [...] Jeff [...] da Sidney Jordan ha anticipato tutti: dalla Nasa [...] Kubrick. Il vostro vicino [...] cor-re e saltella. Poi si siede accanto [...]. Comprensibile la sorpresa, ma [...] se conoscete la perfezione di protesi e [...] che escono dai laboratori [...] di [...] che è [...]. Po-chi sanno invece che [...] (eppur [...] che vengono usati per [...]. È [...] utile da [...] per polemizzare con chi [...] la corsa allo [...] che ce ne verrà?»): [...] stelle non ha soltanto ricadute militari, ma [...] industriali di primaria importanza. Venendo alla fantascienza e [...] dai suoi [...] satel-liti artificiali e di [...] parla dagli albori del genere: per esempio [...] Edward Everett Hale (1869). [...] anche la trilogia di [...] (1952) tutta ambientata su «lune [...] e poi [...] cosmiche, un bel romanzo [...] scrittore Arthur C. Clar-ke (sì, quello di [...] Odissea [...] spazio). Altra intuizione di [...] è la possibilità di [...] spazio» sia come trampolino per viaggi più [...] assai più complessi esperi-menti sui pianeti, in [...] (cioè la trasformazione di [...] luoghi abitabili per umani). Ma nella ipotetica «città [...] in qualche modo spe-rimentata in particolare dai [...] collaudate anche «vele spaziali» (altra profezia indovina-ta [...] Clarke). Qualche autore di fantascienza [...] già ironizzato su un possibile business: quanto [...] francobollo tim-brato sulla base orbitante e a [...] potrà far levitare -verbo quanto mai opportuno [...] garçonniere fra le stelle? Scioccante invece per [...] di futuro è stato quel razzo che [...] malgrado -a causa del conflitto nucleare sulla Terra [...] vicenda che compare nel bellissi-mo Cronache del [...] Philip [...]. Dick (appena ristampa-to da Einaudi, [...] della nuova autorevolezza che [...] del libro a cui [...] si è conquistato in Italia). Ai disperati superstiti sulla Terra, [...] Walter [...] invia [...] canzoni, nastri con romanzi [...] ma soprattutto messaggi di speranza: però Dick [...] dalla Terra qualcuno si im-padronisce perfino di [...] costruito nello spazio. Ma se Luna, Marte, Venere [...] che ce ne possia-mo fare di questi [...] In realtà, le basi potrebbe-ro essere il prototipo [...] complesse «colonie artificiali», infatti alcuni scienziati, parlando [...] permanenti, si riallacciano (come molti autori di [...] negli anni Settanta da Gerard [...]. [...] a proposito di colonie [...] collocate in orbita geostazionaria nei cosid-detti punti [...] ovvero tra Marte e Giove, [...] aggira-no decine di migliaia di asteroidi. Si tratta di un [...] ma con costi finan-ziari e umani elevatissimi: [...] fantascienza ram-menteranno a proposito i bei rac-conti Piccolo [...] Bob Shaw e Topi nello spazio di Jack [...]. Ma per finire, un [...] sulla prossima (quella vera, non vagheggiata) stazione [...] saranno targati Italia e ci sarà per-sino [...] il parmi-giano. Da quando infatti nel [...] maurizio Cheli (sullo Shuttle [...] ha portato con sé [...] Nasa ha deciso di adottare questo cibo [...]. Peccato che restano vietati [...] tortelli-ni. Daniele Barbieri Riccardo Mancini I LIBRI Le previsioni della fantascienza I satelliti? Esistono [...] Da Arthur Clarke a Philip [...]. Dick: è stato immaginato [...]. Il primo uomo sulla Luna? Jeff [...]. [...] arrivato il 4 agosto del [...]. Po-co importa che la [...] il primo a lasciare [...] di sè sia stato Neil Armstrong; [...] lo abbia fatto il 21 luglio dello [...] che [...] bella targa lo documenti [...]. Anche in questo caso [...] Sidney Jor-dan, creatore di Jeff [...] celebre eroe a fumetti, [...] realtà. In una storia apparsa [...] il 21 novembre del [...] Jordan [...] lo sbarco sulla Lu-na di dieci anni [...] data so-lo di pochi giorni. Più che una predi-zione, [...] di un ex inge-gnere aeronautico che si [...] fare fumetti [...]. [...] Jordan spiegava così le sue [...] «divinatorie»: «La Nasa ave-va annunciato nel 1959 il progetto [...] e [...] della conquista spaziale. La Russia aveva già fatto [...] di esseri viventi in orbita. Era faci-le prevedere che [...] si sarebbe battuta con la [...] formidabile orga-nizzazione per [...] il prima-to. [...] di Jeff [...] nei tardi anni Settanta, perciò [...] cronologia impo-neva che [...] avesse conquistato la Luna verso [...] fine degli anni Ses-santa». Scozzese, [...] alla Miles [...] di Reading, Sidney Jordan, [...] settantenne che continua a disegnare e a [...] assieme allo sceneggiatore Willy Patterson ha creato [...] serie di fantascienza della storia dei fumetti. Agli inizi, il suo Jeff [...] (la prima striscia è [...] una specie di Flash Gordon: un pilota [...] volo di prova resta ucciso in un [...] di un disco volante. Ma gli alieni responsabili [...] lo resuscitano e ne fanno una sorta [...] spazio che accorre a dirimere intricati conflitti [...]. Le strisce di Jeff [...] non sono semplici avventure [...] metafore sul potere, ricche di umorismo e [...] come il criminale [...] Eccellenza ed il suo [...]. Ma sono anche un [...] anticipazioni grafiche: astronavi, stazioni orbitanti, tute e [...] un «design» mo-derno, basato su precise conoscenze [...]. Non azzecca soltanto le [...] Jordan, [...] «costruisce» oggetti spaziali che in qualche misura [...] Stan-ley Kubrick di 2001, Odissea nello spazio. E non basta: il [...] avventori extraterrestri che affolla il fumoso bar [...] di Guerre Stellari di George Lucas, fatto [...] con i capoccioni a forma di uovo, [...] e nasi come proboscidi ha più di [...] confronti dello stravagante campionario di alieni a [...] Sidney Jordan. /// [...] /// E non basta: il [...] avventori extraterrestri che affolla il fumoso bar [...] di Guerre Stellari di George Lucas, fatto [...] con i capoccioni a forma di uovo, [...] e nasi come proboscidi ha più di [...] confronti dello stravagante campionario di alieni a [...] Sidney Jordan. (0)
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