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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1983»--Id 1060732259.

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[...] / VENERDÌ 14 OTTOBRE [...] un «Preludio» musicale inedito di Boris Pasternak ROMA [...] Boris Pasternak era anche un [...] musicista. Lo ha scoperto la [...] «Piano Time» che nel numero ora in edicola pubblica [...] Preludio per pianoforte del poeta, preceduto da una [...] Vladimir [...] nella quale si legge: «Il Preludio [...] sol diesis minore può reggere il confronto [...] giovanili ai musicisti di razza. Se consideriamo che Pasternak [...] solo pochi anni, dobbiamo riconoscere che, per [...] questo pezzo musicale rappresentava una notevole conquista. Una scoperta tuttavia non [...] quanto dalle opere letterarie di Pasternak sappiamo [...] per la musica oltre che dei suoi [...]. Domenica verrà presentato a Reagan «The [...] il kolossal dedicato [...]. Ma [...] non ci sarà: aspira alla Casa Bianca e non vuole stringere la mano al suo [...] film [...] Presidente John Glenn?« Può un [...] aiutare a eleggere un presidente?. La domanda se l'è [...] consueta grinta giornalistica, il [...] del 3 ottobre scorso [...] una documentata inchiesta sugli schieramenti in campo [...] turno e-lettorale. Nessuno degli intervistati ha saputo [...] voluto) dare una risposta, ma è certo che The [...] il kolossal hollywoodiano dedicato ai [...] americani dello spazio, è piombato sulla Casa Bianca come [...] mina vagante. Creando, tra [...] un sottile imbarazzo [...] del presidente Reagan. Per un bizzarro insieme [...] la star del film, [...] che racchiuda in sé [...] questa superproduzione da 25 milioni di dollari, [...] John Glenn, [...] astronauta e senatore democratico [...] probabilità di strappare la nomination e quindi [...] Reagan nel 1984. [...] non è affatto [...] lo sa bene il [...] ha dimostrato più di una volta rispetto [...] Glenn, e lo sa ancora meglio il [...] Walter «Fritz» [...] uomo poli-tico avveduto e [...] sul piano della propaganda elettorale. Del resto, non è [...] rispetto al collega [...] Glenn può vantare una [...] il suo passato di eroe nazionale. Fu lui, infatti, il [...] effettuare un volo orbitale, il 20 settembre [...] Cape [...] a [...] della navicella [...] Glenn percorse tre «giri» [...] Terra e ammarò [...] cinque ore dopo. Reclamizzato come [...] cinematografico dell'anno, The [...] ostenta comunque intenzioni puramente celebrative: [...] vicenda copre infatti quindici anni di storia [...] statunitense, dalla caduta del muro [...] suono (1947) [...] volo del «progetto [...] (1963). Lo stesso tito-, lo la [...] lunga [...] del film. Alla lettera «The [...] significa «il materiale giusto», [...] degli a-stronauti esso assume una connotazione «spirituale», [...]. È la somma di quei [...] patriottismo, coraggio, senso del dovere, [...] tecnolo-gia al servizio [...] ai quali da sempre il [...] medio americano è molto sensibile. Un titolo migliore, dunque, [...] scegliere. Eppure The [...] rischia di dare più [...] a Reagan, anche se il produttore Irvin [...] sta ripetendo ai quattro [...] film fu messo in cantiere quattro anni [...] Glenn era un semplice senatore dal declinante destino. Come andrà a finire? Difficile [...]. Per ora questa specie [...] «Luke [...] uscito dalla saga di Guerre [...] prendersi sulle spalle i destini della nazione» [...] ancora di [...] sta registrando un vertiginoso [...] «azioni elettorali». Tanto da annunciare che [...] «prima» ufficiale del film a Washington, il [...] il presidente e signora, lo staff della Casa Bianca, [...] astronauti del «progetto [...] e il management della Ladd Company. Un gesto azzeccato, che [...] da [...] e che irrobustisce la [...] pubblica del [...] senatore [...]. Una immagine [...] film «The [...] Glenn [...] missione [...] fu lo stesso [...] Journal (uno dei quotidiani più [...] ad ammettere pochi mesi fa [...] John Glenn possiede tutto ciò che manca ai demo-cratici: «È un genuino eroe a-mericano. Un astronauta coraggioso, un [...] con 149 combattimenti alle spalle, il prototipo [...] del padre di famiglia esemplare [...] col primo amore della [...]. In effetti, tutto attualmente [...] favore di Glenn, ne alimenta il mito, [...] da cui viene; quella New [...] cittadina [...] a due passi da [...] fratelli Wright, inventori [...]. [...] neo, a leggere gli ampi [...] che i rotocalchi USA hanno dedicato al [...] venuto dallo spazio, riguarderebbe la [...] eccelsa statura politica [...] la [...] natura pedante e moralistica. Il film, comunque, di [...] parla. Costruito dall' ex regista «alternativo» Philip [...] (autore del mediocre The [...] e del pregevole remake [...] degli [...] come il resoconto di [...] gloriosa, The [...] non Dada a spese: ogni [...] dalle tute degli a-stronauti ai [...] della mensa di Cape [...]. Ne viene fuori uno [...] ore e venticinque minuti che dovrebbe infiammare [...]. Certo, rispetto al [...] di Tom Wolfe dal [...] il film, [...] si è preso qualche [...] roba da poco. Così nessuno se l'è presa [...] di tanto per la scena drammati-ca del ritorno della [...] il rischio che lo scudo [...] cedesse) che mostra [...] John Glenn mentre canticchia The [...] the [...]. In realtà, [...] se la vide proprio [...] rientro e a tutto pensò meno che [...]. Un altro rilievo riguarda i-noltre [...] scelto per interpretare Glenn. Ed Harris, occhi blu [...] incarna con molta finezza il personaggio, ma [...] attenti hanno ricordato con una punta di [...] Glenn, [...] del lancio, aveva già [...] anni e che non era così affascinante. Contestazioni prevedibili che però [...] emotivo del film. Lo ha capito perfettamente [...] ha accettato di dirigere The [...]. Perché se è vero, [...] scrittore Tom Wolfe, che difficilmente un film [...] corsa alla Casa Bianca, visto che gli [...] urne con le idee ben piantate in [...] vero che [...] del [...] del [...] del [...] ha tutto da guadagnare [...]. E infatti, pur ricordando [...] è anche un film sul panico politico [...] americana nei confronti [...] di [...]. [...] non ha potuto fare [...] aggiungere: «Il dominio interplanetario che [...] ci è così familiare [...] dai John Glenn e dagli Alan [...] uomini di ferro lanciati [...] "scatole di conserva" alla conquista dello spazio. Ma basta questo a [...] Forse ha ragione il giornalista di [...] quando, concludendo con una [...] il suo articolo, scrive che [...] può colpire duramente [...] popolare, ma che il [...] dovrà dimostrare agli elettori di essere qualcosa [...] un [...]. Michele Anselmi Ecco il [...] vive Io scrittore che ha vinto il Premio Montale Violento incantevole Andrea Zanzotto« Ecco: un paese, leggendo Zanzotto, [...] frusto, vetusto, violento, feltrato, che di continuo [...] si rigenera, un paese [...] deturpati dalla tragedia». Scriveva cosi Ungaretti, quasi [...] fa. Andrea Zanzotto aveva già esordito [...] un libro che appunto si Intitolava Dietro il paesaggio [...] un libro che da [...] aveva Imposto come nome di [...] ordine nella poesia Italiana. Poteva sembrare un libro [...] malato di anacronismo. Era tempo di impegno [...]. Zanzotto sembrava Invece legarsi [...] allo stesso ermetismo allora condannato. Ma proprio questo suo anacronismo [...] il segno indiscutibile della [...] qualità, delia [...] originalità. Quasi tutti i versi [...] letti oggi suscitano un sorriso; i libri [...] Zanzotto [...] (Dietro il paesaggio, [...]. Vocativo) crescono col tempo [...]. Dunque, un paese, come [...] Ungaretti; [...] paesaggio (o il paesaggio, che è poi [...] di Pieve di Soligo e del colli [...] e scrive Zanzotto, che del paesaggio ha [...] sera, quando è stato festeggiato per 11 Premio Montale. Un paesaggio che vorrebbe [...] un luogo altrove dalla storia, come luogo [...] passeggiando -solo e pensoso»; pensando [...] scrivendo mentalmente [...] Ininterrotta; ma che pure [...] storia, dal tempo, dalla mano [...] che lo tocca o [...] lo aggredisce. E come si deforma [...] la purezza del paesaggio, come si distrugge [...] così perde la [...] purezza 11 linguaggio, diviene [...] imbastardisce; e la lingua del poeta, come [...] Zanzotto In Vocativo (1957) «disperando si [...] poeta Andrea [...] e vacilla». Partito da esigenze di [...] alla lirica pura, Zanzotto, sente ben presto [...] più affidarsi [...]. Così, già nei versi [...] Vocativo, [...] voce gli si inceppa, o le parole [...] le mani, producono scariche ironiche che [...] accentuano la tensione, [...] la drammaticità anche di [...]. Come ad e-sempio [...] di [...] che dice: «Pace per [...] / buona gente senza più dialetto». E al dialetto, tra [...] nelle radici, nella terra, nella madre, come [...] Zanzotto tornerà molto più tardi, con il volumetto Filò [...] una poesia del Galateo in bosco (1978) [...] più violente. [...] dunque, la purezza del [...] pagina diviene luogo di sofferti esperimenti, campo [...] è possibile: dalla ripresa accennata di toni [...] corrosione, irrisione; alla presenza di elementi linguistici [...] veri cascami, tracce varie dì scarichi. Nei volumi [...] Ecloghe (1962) e soprattutto La [...] si sviluppa in questo senso (e certo [...] si fa più aperto e vario, si [...] orizzontalmente si espande) il discorso poetico di Zanzotto. Il quale, da una posizione [...] marginale, diviene di colpo poeta [...] e centrale, fino a cogliere [...] tutto in proprio, nel [...] caotico degli anni [...] certe proposte o richieste della [...] nella maggior parte del casi passando ben oltre Non [...] progetto, un disegno [...] è alla [...] secondo Zanzotto, ma la piena [...] di una necessità: quella di uscire da una condizione [...] turbato isolamento e di immettersi con ironia nel caos [...] lo circonda e accerchia il suo [...] nel [...] attivamente. Ma al paese e [...] può comunque sottrarsi. Lì è la madre, [...]. Così lo perlustra a [...]. Il [...] in bosco, dove tra [...] ampia libertà formale, dalla pagina come campo [...] la parola si muove, si esibisce, si [...] ambiguamente, passa anche a! La realtà ha un volto [...] espressioni molteplici, e una delle ragioni [...] di Zanzotto sta proprio nel [...] fermarsi mai su un suo solo aspetto, ma nel [...] la compresenza dei contrari e [...] il più variamente possibile. Se nel Galateo Zanzotto [...] per le zone basse del paesaggio, in Fosfeni [...] è spinto invece più verso [...] la luce, la verticalità; [...] salita, ha percorso ì crinali dei monti, [...] nord, [...] alla regione del sublime. Poiché il suo, in [...] movimento quasi regolare, continuo, irrinunciabile [...] al sublime», [...] del bosco, dalla calda [...] agli spigoli del mondo, ai vertici gelati [...] della «gloria In [...]. Maurizio Cucchi In mostra [...] Roma [...] lavori di Alvar [...] uno dei grandi protagonisti [...] Novecento. È ancora attuale la [...] maestro che non riuscì a misurarsi con [...] senza città In una ipotetica classifica degli [...] nel nostro paese Alvar [...] sarebbe ai primi posti. [...] è sicuramente più popolare di [...] vari der [...] (per sfare [...] campo internazionale) e persino dr [...] architetti italiani suoi contemporanei come Terragni o Rido! Perché tanta notorietà? E [...] là del nome, cosa conosce di [...] il «non addetto ai [...] Si [...] dire che in un paese che consuma [...] che libri di architettura la cosa più [...] bei mobili di legno [...] quelle sedie, quegli sgabelli, [...] colori decisi e dalle forme eleganti. Progettati nei [...] Trenta sotto lo slo-gan [...] belli per tutti», sono prodotti e venduti [...] a peso d'oro dalle più raffinate gallerie [...]. [...] per riaprire il discorso [...] Alvar [...] viene, a-desso, da una [...] ha aperto da poco i battenti a Roma [...] di palazzo [...]. Una iniziativa non isolata isto [...] una [...] gli è già sfata dedicata, [...] ad Ancona. L'opera di [...] la mostra romana segue [...] tutti i capitoli più rilevanti [...] inizia a metà degli [...] Venti [...] terminare cinquanta anni più tórdi. Un mezzo secolo cruciale per [...] storia [...] del [...] moderno [...] parteciperà agli ormai mitici [...] i Congressi [...] di architettura moderna) fino ai [...] giorni, passando attraverso la fase convulsa della ricostruzione [...] uscita dalla guerra. Anni di dibattiti accesi, di [...] sempre aperte [...] delle quali la [...] figura e il suo lavoro [...] uri ruolo centrale ma al tempo stesso [...] anomalo. Considerato, infatti, da molti [...] giovane dei grandi maestri (era nato nel [...] in Finlandia, Le [...] van der [...] erano più vecchi almeno [...] d'anni) [...] fa storia a ai. Lontano dalla gran-di scuole [...] più accese segua un suo [...] magna del politecnico di [...] progettato da Alvar [...] a metà strada tra [...] tra il grande disegno e la passione [...] materiali. Un percorso non sempre [...] non sempre riuscito ma sempre di grande [...]. Punto dipartenza per una rilettura [...] è certamente il sanatorio di [...] realizzato tra il 1929 e [...] tre corpi di edificio legati [...] pareti bianche, finestre a nastro sulla scia di quanto [...] quattro anni prima, aveva realizzato [...] con la [...]. Ma questa somiglianza non [...] introduce già alcuni elementi [...] gli edifici laterali si innestano, infatti, secondo [...] attacchi sono obliqui, i corpi di fabbrica [...] simmetria tanto cara al rigorismo centro-europeo. E questa asimmetria [...] dice [...] crea un dialogo, un rapporto [...] non e-straneità tra il lavoro [...] e [...] che lo circonda. E questa «rottura» delle regola [...] una nuove regola che ritroveremo, [...] in poi, in [...] finlandese. Ma col sanatorio di [...] compie anche [...] o-perazione significativa. [...] dell'ospedale, infatti, una enorme cura [...] messa nella progettazione di alcuni particolari, come [...] delle stanze e i soffitti. Il malato [...] dice [...] con una intuizione che oggi [...] sembrare banale ma che allora non lo era [...] passa la maggior parte del [...] disteso nel suo letto. Non guarda le pareti [...] soffitto e quindi questo dovrà essere colorato [...] e distensive e le luci non do-vranno [...] maniera abbagliante ma rifrangersi sui muri. Una piccola cosa, si [...] la prova di una [...] gran parte dell' avanguardia europea) a quello [...] un funzionalismo psicologico, un amore per il [...]. Del resto [...] proprio in quegli anni [...] municipale di [...] in cui [...] per le forme interne [...] tu due [...] particolari: la luce e [...]. Nascono così [...] ambienti di lettura illuminati da [...] oblò sul soffi [...]. Nasce così il soffitto [...] conferenze ricoperto di legno e si-nuosamente, irregolarmente [...]. Ecco, compare [...] il legno, uno dei protagonisti [...] i suoi mobili (prodotti dalla [...] fondata nel 1935), le sue [...] pareti, certi preziosi mo [...] ornamentali. Il materiale antico è [...] nuove, ma in qualche modo a [...] volta le modifica. Di questa fase del [...] forse più interessante è [...] per la sala finlandese [...] di New York del [...] una gigantesca parete lignea ondulata [...] in quattro livelli diversi: lo spazio ad una sola [...] iene ora compresso ora dilatato, [...] è sdoppiata: grande architettura ma [...] in qualche modo [...] anche scultura, teatro, cinema. L'opera di [...] ha negli anni del [...] i maestri del movimento moder-no vivono, ognuno [...] una crisi che condurrà a sbocchi personali [...] il momento forse pi [...] punto di vista quantitativo: decine di progetti [...] quali realizzati) in Finlandia ma anche in Germania, [...] USA e in I-talia. E proprio in Italia [...] Cinquanta la [...] figura a-vrà il massimo [...]. Nel dibattito architettonico del nostro [...] in una fase complessa come [...] della ricostruzione [...] nasce per opera di Bruno [...] (Associazione per [...] organica) che proporrà proprio in Wright e [...] due grandi modelli. Stiamo parlando di «teoria», [...] furono poi ben pochi da noi a [...] «imitare» [...]. Di questa fase la mostra [...] offre molti esempi, due spiccano su tutti I dormitori [...] Massachusetts Insti tu te [...] (del [...] e la chiesa di [...]. Per [...] americana [...] realizza uno splendido edificio [...] dialettica del corpo ondulato dei dormitori studenteschi [...] ad un retro spigoloso e spezzato, segnato [...] delle scale 1 -a chiesa di [...] col suo [...] di pareti mobili capaci [...] spazi, le forme e gli usi, ha [...] grande nitore, una [...] purezza astratta. Tornano insomma le due dominanti [...] linguaggio [...] organicità e astrazione. Ma è in questa [...] anni tra il 1950 e il [...] che [...] cerca di misurarsi con [...] (è del [...] il suo piano per [...] direzionale di Helsinki). Ed è su questo [...] ottiene i risultati meno [...]. ///
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Ed è su questo [...] ottiene i risultati meno [...].

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .