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Cultura Venerdì 3 febbraio [...] bomba« Nella seconda metà del Novecento, la [...] si stacca dal contesto, non solo per [...]. Ma perchè il mondo [...] per [...] la bomba, senza avviare [...] di produzione economica. Il pianeta è dominato [...] è lei la vera padrona. Ha condizionato sia il [...] quello del socialismo reale, [...] praticamente eguali perchè entrambi [...] per produrre la stessa cosa: la bomba. Volponi morirà pochi mesi [...]. La bomba [...] del tenore diventa ragione [...] «lo rifiuto questa logica -continuava Volponi -La [...] qualsiasi sia il suo marchio di fabbrica [...] nulla se non la catastrofe. E possiamo dire che tutto [...] gUi è finito?. Volponi e Leonetti discorrono di [...] questioni: la cultura, [...] parlamentare, [...] sogno [...] lo [...] delle citta, I mass media, [...]. Come [...] Marx o senza Marx: [...] giovanile con cui Volponi [...] Leonetti [...] sventolano bandiere, mentre il [...] rovescia, ammorbato dalle illusioni e dagli inganni. Anche tra i libri: «Le [...] letterarie -sosteneva Volponi [...] o pubblicìstiche In genere, [...] a ricette precostituite: In [...] la spettacolarità. Mal: [...] mal la [...]. Vince il mercato, «vince [...] più bravo, ma chi ha più arronza, [...] disposizione», [...] cosi,. Navigazione a vista Il [...] di Volponi e condiviso da molti. [...] si direbbe nero, di [...] molto peggio di un nero tempestoso, che [...] qualcosa di iosa, subito dopo [...]. Livio Garzanti, [...] la cessione della [...] casa editrice alla [...] sostiene che «quasi tutti navigano [...] vista, preparano [...] come panini» e che -ì [...] italiani non hanno niente da dire, al massimo copiano, [...] dieci anni di ritardo, i loro [...] americani». Angelo Guglielmi, nella introduzione alla [...] raccolta di saggi appena pubblicata da Rizzoli [...] ai in-tolleranza (mia), conferma: «La [...] Italiana di oggi scorre placida e tranquilla, rinnovando per [...] volume che [...] la [...] estraneità a ogni problema capace [...] qualcosa di più di quello [...] sappiamo. Peraltro quello che già [...] ripete con onestà e con buona scrittura. Una spiegazione ce la [...] Filippo La Porta in un [...] numero di Lineo d'Ombra, [...] provocatoria perchè chiama In causa Inevitabilmente qualcuno citato [...] e che proprio mi pare [...] ma spiegazione che per tantissimi [...] Leggiamo: «Secondo Ignazio [...] gli scrittori si distinguono da [...] gli altri perchè sperimentano un insopprimibile disagio quando si [...] a scrivete: mi sembra Invece [...] molti nostri scrittori attuali. [...] «di sinistra» nel racconto di [...] quindicenne Mimmo [...] odiata [...] Non so niente di Nicola. O meglio: so tutto quello [...] sono riuscito a [...] fuori da questo suo [...] è [...] adora [...] legge Kerouac, ha un culto [...] Salinger. È figlio di quarantenni [...]. Pensa della [...] cose terribili assolutamente (ondate e [...] ritratti di insegnanti da far venire i brividi. È affettuoso ma non [...] compagni che parlano solo di [...] e si esprimono per [...] dissennate. Aderisce a una sinistra [...] lattine di bina e sragiona di marxismo, [...] allarmante ironia che «tutto ciò che è [...] sporco, vecchio, dilaniato e orrendo, è di [...]. Il contrario è d [...]. Sa [...] la risata è un [...] potete: tra I suol coetanei «si parla [...] sicché da ragazzino con giuste ambizioni prova [...] la via giusta per il sorriso. Se si aggiunge che, [...] lustri, tende a [...] in quanto vorrebbe essere [...] anni Cinquanta, di quelli con la [...] un po' bianca e [...] pezzi causa superalcolici», posso dire con qualche [...] ragazzo non deve essere molto diverso da [...] promettenti degli ultimi dieci anni: quelli che [...] che serve per essere promossi, ma sanno [...] con una [...] sfoltente, con [...] acuta, con le cose [...] senza che gliele insegnassi. [...] il diario di Nicola mi [...] per molti versi familiare. Ne emergono le stesse [...] in quaderni e [...] che (come la gran [...] di materie letterarie) ammucchio nei cassetti da [...]. Sono testi che mi [...] miei e di altri, lì leggo con [...]. Chi insegna sa bene [...] non scrivono volentieri: ogni compilo in classe [...] estenuanti trattative; e te esercitazioni assegnate per [...] resistenza di anno in anno più dura, [...] ho [...] clic [...] incalzo i miei alunni [...] relazioni, descrizioni, dialoghi ed epistole, più loro [...] poche righe scialle e confuse che servono [...] «ficco fatto. [...] in pace, per [...] naturale perciò che mi rallegri [...] con una improvvisa stupefacente torsione, non pochissimi di quelli [...] le pensano tutte per sottrarsi a ogni tipo di [...] scritta, mi danno da leggete lettere zeppe di riflessioni [...] scuola, quaderni con sloghi contro gli [...] purtroppo, diario di un quindicenne [...] del . Roma: [...] un quindicenne che [...] uno scrittore degli anni Cinquanta [...] somigliare a Jack [...] e che aveva scelto [...] per sfuggire Inombra» della madre [...] Lidia Ravera. Ma il «segreto» è [...]. Anticipiamo [...] per gentile concessione [...] alle avventure di Nicola X. Non sono materiali sempre [...] grandi sansoni tipo: [...] non ci avevo mai [...] questa cosa scritta cosi». A volte un professore [...] croce non perché sia un cialtrone, ma [...] è «meridionale»; a volte [...] classe sono trattati con cattiveria eccessiva, [...] di una superiorità «letterata» [...] si [...] con certezze un po' [...]. E sì sprecano i [...] 1 fiori secchi, le [...] e i nomi [...] in modo da apparire [...] a Chicago, a New York. Tuttavia di pagine interessanti [...] sempre. Interessanti soprattutto per chi [...]. Tant'è vero che a volte [...] pare di potere dare ragione a un mio alunno [...] dì qualche anno fa che, in certi foglietti dedicati [...] scuola [...] auspicò la nascita di attività [...] alle singole scuole: roba seria, [...] a stampa, copertine, pubblicità, librerie, «per diffondere saggi, fumetti, [...] romanzi, [...] politicaI [...] «I [...] x. [...] Meco [...] di Roma, [...] «Ho [...] mangiano gelati Anil [...] («tati [...] batte. Nicola [...] ligio [...] Mito, [...] un [...] stono, [...] ma (notazione [...] Il tuo tempo. Nicola [...] unta I [...] «d Mata» par [...] » [...] a [...] tato, [...] I [...] che [...] toccarsi la [...] par la «Marta « Battilani, [...] io prof. [...] la atto» [...] Metto a [...] con [...] Meato. [...] «piotato, Nicol» patta al raffi [...] miti [...] Mutatomi «e [...] ritolto et» ha alto «alto [...] Ma quoto [...] «orna [...] « [...] Il flato tal colto. [...] aveva [...] un anonimato che è durata, [...] In «Nati [...] (Mandi» [...] (tomo. [...] di [...] tafana [...] dopo [...] «Amate a [...] un [...] ««Monto [...] copto, «Pare! Le stazioni [...] di ceto medio non [...] deviazioni vi sono rappresentate tutte oca con [...] con indignazione, ora [...] delle saggezze di canzoni [...] anglosassone (la vita vìssuta in italiano appare [...] gran parte dei giovani troppo casereccia, troppo [...]. Crédo che sia necessario, [...] a un altro dei «luoghi comuni» della [...] cui Nicola dà una forma godibile: [...] ver-so la scuola. /// [...] /// Poi [...] diventa più marcata e [...] ad apparire soprattutto in veste di cacciatori [...] per i loro [...] tempo ora è sotto [...] versioni di latino e di greco, degli [...]. Sicché dì colpo ciò che [...] appassionare. Maledetto greco schifoso. Non poteva fare il [...] podere tempo con la [...]. E allora vediamo Nicola uscire [...] casa «quasi con [...] tormentato dal greco, «una schifosa [...] morta sepolta e piena di vermi", «con la paura [...] dì [...] dimenticato di studiate un aoristo [...] un [...] la sera prima», la sensazione [...] -buttare via gli unici spiccioli del proprio tempo [...] di cupe [...] e verbi da imparare a [...]. [...] audio tal» [...]. Ben scelto 11 vocabolo [...]. Nella scuola [...] i Nicola a quindici [...] concludere che stanno buttando il loro tempo [...] severità senza scopo, della falsità, della diffidenza». Conclusione da non prendere [...]. In essa, c'è abbastanza [...] questa scolarizzazione sballata che marchia negativamente, forse [...] testi, lingue, saperi; c'è abbastanza per domandarsi [...] massa deve necessariamente seguitate a essere. Il diario di Nicola [...] IO giugno. Il ragazzo va a [...] stato promosso: «Entro, calca, teste. Mi avvicino lentamente, cerco [...] è tutto blu. Sono salvo». Frasi veloci: efficace la [...] quella riga di inchiostro blu non ferita [...] insufficienze. Possibile che il tratto [...] sia questo: salvarci, sottrarsi alla miseria, allo [...] scolastici? Possibile, si. Alla scuola di questo [...] i connotati. Parla [...] pazzo dello zar storia di [...] vecchie e [...] è l'autore estone di un [...] libro, «Il pazzo dello zar», ambientato nelle province baltiche [...] di Alessandro I. Racconta [...] esperienza del sospetto e [...] circonda un nobile illuminato in una società [...]. Con [...] abbiamo parlato della [...] terra, periferia colta e antica [...]. Parole che rimandano facilmente [...] la [...] atmosfera folle di periferia [...] situazione, quella della grande festa sotto i [...]. Ancora una volta periferia, [...] per i vapori delle vinacce, della buona [...] cultura. Continuità fra una periferia [...] e modernità [...] il legame con la [...] cultura che della tetra e del mate [...] e si fa pio evocativa, più ricca [...] lingue, dal dialetto [...]. Claudio Magra (membro della [...] Mano Soldati (presidente) con Andrea Zanzotto (premiato), con [...] vini splendidi premiati nelle scorse sessioni, il [...] che, premiato, discetta sul [...] dimostra come il termine discenda [...] dal suo contrario (intriso [...] concessione, condiscendenza). Meglio il neutro rispetto. [...] si [...] indipendenza [...] del [...] dopo cinquanta anni dì [...] in lealtà era la tirannìa del socialismo [...] Stato [...] che ha distrutto tutte le forme di [...] da noi durante la [...] ira le due guerre Uno dei sistemi [...] spazzato via dalia cosiddetta Estonia socialista, ma [...] abbiamo udente bisogno, è un sistema dì [...] e capitale. [...] degli anni Venti questa [...] quanto, anche allora, eravamo un paese povero. Ora, invece, si trovano solo [...] di [...] dai [...] ricchi, più [...] di acquistate [...] dello di [...] che di sponso-rizzare la cultura. Questo accade per la [...] il regime dominante sino a poco tempo [...] possidenti come qualcosa di simile ai criminali». E [...] appunto, che viene da Tallinn, [...] piccolissima Estonia, il più nordico degli stati [...] la Finlandia da cui lo [...] uno stretto braccio di [...] Anche [...] sue parti si mescolano gli Idiomi, gli [...] suo libro parlano in tedesco, mentre Beva, [...] di contadini e moglie [...] paria il «dialetto» estone [...] dello zar e dello Stato è il [...] colta il francese. Quattro anni (a, proprio [...] la rocca medievale di Tallinn, dove ancor [...] i poteri della Repubblica, era difesa da [...] pietra, contro il possibile attacco dei tank [...] Mosca. Oggi come vivete la [...] Indipendenza? «Quelle pietre enormi venivano [...] d'arte di Tallinn. Furono gli artisti a [...] per la difesa della città. FU un gioco ma [...]. Un gioco eroico? «Ma [...] bisogna essere misurati. Quella che allora chiamammo [...] è [...] un bel periodo, allora [...]. E ora? «E ora [...] siamo [...] più critici verso noi [...] gli altri. E una caratteristica degli estoni [...] di essere molto critici al proprio [...]. Come vive un intellettuale [...] di oggi? [...] ha riconquista o lan [...] dello zar (Garzanti, [...]. Cè, fra [...] in questo romanzo complesso scritto [...] epoca [...] il racconto [...] esperienza [...] sospetto, il sospetto di essere [...] sin dentro le mura di casa. E quello [...] fra la follìa e la [...]. Follia e saggezza contrapposte [...] tegole del mondo in nome di un [...] e saggezza di chi accetta le regole [...] a costo [...]. E [...] di questa storia, [...] von [...] con i suoi ideali [...] è senza dubbio degno di un [...]. Perchè, aggiunge, «il mio [...] dissidente di ispirazione democratica». Il suo romanzo racconta, [...] di Esopo, la dominazione [...]. Ora che i russi [...] com'è la convivenza? «Con i russi c'è [...] tensione. Una tensione alimentata dai [...] politici stalinisti della minoranza russa. Ma io penso che [...] e tenibile accadrà. Possiamo convivete, esiste [...] della convivenza pacifica, fra [...] vi era una emigrazione lussa normale, senza [...] il potere in Estonia e noi vivevamo [...] molto amichevolmente, lo avevo personalmente motti amici [...]. C Berlusconi ha letto [...]. /// [...] /// C Berlusconi ha letto [...]. (0)
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