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Portano [...] delle strutture, della cultura e [...] processi sociali [...] storicamente in occidente. Lo afferma lo studioso [...] Johan [...] nel suo ultimo libro «I [...] in [...] chiave» (Esperia, lire 20. Tuttavia, il fatto che [...] occidentali, prosegue [...] non significa che non [...]. Solo, la loro [...] deve essere posta in [...] gente e compatibili con le altre culture. Anche altre civiltà potrebbero [...]. [...] fa alcuni esempi, al limite [...] paradosso, come lo [...] islamico che decreta [...] ai poveri come soddisfazione dei [...] basilari, o [...] indiano, la non-violenza, o come [...] della famiglia cinese. Il libro analizza il [...] umani da diversi punti di vista: quello [...] quello legato [...] sociale, alla struttura e [...] cambiamento. [...] era in origine un matematico. Il suo è un [...] concetto di entropia, alle differenze di complessità, [...] non a rigide polarizzazioni. Criticato perché da anni [...] cose, risponde che ben poco è stato [...] della pace. Le civiltà non occidentali, [...] essere meno individualiste, ma [...] parte solo gli individui [...] il resto -sessi, generazioni, classi, razze, nazioni, [...]. Citando questa frase, il [...] che, se è pur vero che lo Stato [...] i doveri, il cittadino ha comunque il [...] quali siano, di chiedere se [...] costituisca un buon affare. E di sfidare lo Stato [...] nuovo contratto sociale, qualora non ravveda più [...] vecchio. [...] continua [...] è stato scientifico in tutte [...] sue devastazioni etniche, [...] del Sud America, indiani del Nord America, africani ecc. Oggi il nord del mondo [...] il proprio antropocentrismo rischia di far estinguere la vita [...] pianeta. Ecco perché [...] spezza infine una lancia [...] religione buddista, che tende a favorire una [...] includa negli «aventi diritti» anche forme di [...] come animali e le piante. Probabilmente, prosegue [...] non siamo ancora pronti [...]. Ma possiamo vedere la prospettiva [...] come un inizio, preparandoci [...] per un futuro non troppo [...]. La pace potrà essere [...] quando si comincerà a [...] della non-violenza. Quando ci avvicineremo agli [...] e curiosità, più che con la tolleranza, [...] è solo un modo per affermare la [...]. Antonella Giacomini [...] che [...] il progresso [...] A colloquio con Franco Volpi, [...] Adelphi delle Opere del filosofo, di cui [...] VI volume Quando [...] disse: «La Verità? Non [...] solo svelamento. [...] della «pienezza di senso» a [...] di [...] lungo un sentiero ambivalente che [...] anche [...] moderna. È in questi giorni [...] volu-me di Martin [...] della verità. Sul mito della caverna e [...] Adelphi prosegue [...] di pubblicare [...] del filosofo tede-sco. [...] e curatore dei volumi finora [...] («Segnavia», «La poesia di [...] «Il principio di ragione», «Nietzsche», «Seminari»). Questo li-bro contiene il testo [...] corso univer-sitario che [...] tenne a [...] nel semestre invernale [...] e sviluppa tesi già abbozzate [...] conferenza su [...] della verità», tenuta nel 1930 [...] Brema, [...]. Volpi, quale importanza [...] lo svolgimento del pensiero [...] «In [...] questo corso uni-versitario è essenziale: [...] tratta di le-zioni tenute nel momento [...] a profilarsi quella che sarà [...] la [...] del suo pensie-ro. Assistiamo [...] del problema [...] non più nei termini del [...] ma nei termini della verità [...]. Rispetto ad [...] cadere il proposito di delineare [...] fondamentale, men-tre si profila un pensare che è un [...] mettere in questione la tradi-zione metafisica, un domandare che [...] defini-rà come [...] del [...]. [...] conoscitive compor-ta questo [...] inter-preta il concetto di [...] della parola greca [...] ma come un concetto comples-so, [...] includente in sé an-che il momento del negativo. La ve-rità è uno strappare [...] un portare alla luce ciò [...] si presenta [...] nel na-scondimento: è dunque un [...] che comporta una lotta, un rapire, uno strappare. Matura [...] una visione del problema [...] che si op-pone a quella [...] secondo la quale [...] e lo spirito si [...]. Uno degli assunti fondamenta-li [...] Hegel [...] e solo in termini [...]. [...] se non di ciò di [...] è possibile par-lare. Come risolve [...] que-sto apparente paradosso hegelia-no? «In Hegel [...] presente [...] che la pienezza del [...] alla fine del processo [...] che questo senso può [...] un potenziamento della struttura predicativa, nella cosiddetta [...]. Per [...] invece, il tutto non sta [...] fine, ma [...] e [...] perduta. È [...] già presente in Nie-tzsche, [...] essa viene trattata in [...] con-vincimento che il tutto non è esprimibile [...] per quanto speculativa sia, ma in un [...] prima della enunciazione, pri-ma del [...] intima-mente diverso. Per questo egli ricor-re alla [...] del [...]. È dunque nel biennio [...] fa strada in lui [...] del va-lore conoscitivo della [...] nella [...] esegesi di [...] «Certamente: al centro di [...] il lavoro sul mito. [...] aspetto [...] come Platone sia [...] un pensatore chiave. Contraria-mente [...] che [...] non si sarebbe confrontato [...] Platone, [...] si vede bene come [...] «Sulla dottrina platonica della verità», concepito nel [...] nel 1940 e pubblicato nel 1942, in [...] affatto una riflessione estempo-ranea, ma si radichi [...] la-voro di scavo e di esegesi [...] di Platone». Se la verità non è [...] discorsivamente, per quale altra via lo può essere? [...] un [...] cui [...] sottopone tutta la metafisica occidentale, [...] il fallimento del progetto di delineare una ontologia [...] dopo [...] sviluppa-to una critica a tutto [...] delle pretese della razionalità occidenta-le, tenta di indicare altri [...]. Ecco quindi il rapporto [...] la teorizzazione di un pensiero che segua [...] a sistemi, ma sentieri [...] procedendo per cenni [...] un pensiero che allude, [...] di immagini poetiche o di al-tre figure [...]. Tutto questo, pe-rò, [...] resta ela-borato in una sorta [...] pensiero spe-rimentale, tenuto assieme da alcu-ne [...] a cui [...] dà un si-gnificato pregnante: ad [...] e [...]. Sono ter-mini rivelatori di una [...] che non rifugge neppure da espedienti grafici: si pensi [...] modo con il quale egli scrive [...] una barratura a croce. Ecco, al di là di [...] questo, ritengo che [...] non si impe-gni troppo in [...] ma che tenti piuttosto di [...] aperto il problema richiamando continuamente [...] o [...]. Rispetto alle soluzioni proposte [...] Hegel o da Marx (che [...] considera un grande pensa-tore), [...] il concetto di essere, e non pretende [...] fondamento. [...] insom-ma [...] verso [...] che tenga [...]. Le lezioni raccolte in [...] del 1931-32. Un anno dopo [...] avrebbe pronun-ciato il famigerato [...] che è [...] del na-zionalsocialismo. [...] una conti-nuità tra questi scritti? Come po-teva [...] mutare in modo [...] «Nel discorso [...] non ci sono in verità [...] concessioni [...] politica, ma si possono anche [...] elementi che ri-chiamano la speculazione alta di [...]. Ad esempio si fa [...] Nietzsche per la prima vol-ta in maniera pubblica. A proposito di questo discorso, [...] tenuto pre-sente quanto [...] ha magistral-mente rilevato circa la [...] di spirito, che [...] usa [...] senza più le virgolette che [...] impiega-to in [...] e [...] parlando [...]. Jonathan [...] in un saggio intitolato [...] speleolo-go» afferma che [...] del mito della [...] che non vale la pena [...] per capire Platone. La pubblica-zione di queste lezioni [...] assume [...] della servetta tracia, ricordata da [...] vedere dove va il filosofo. Si può cer-tamente accusare [...] di ine-sattezze filologiche, ma [...] non è se egli ci [...] meno la verità storica [...] Platone: [...] si rivela [...] uno straordi-nario stimolatore, che [...] del testo plato-nico, riesce a insegnare a [...]. Un lavoro filologico è [...] un testo nella [...] integrità, dobbiamo [...] che cosa ne possiamo ricavare. [...] magari facendo violenza al [...] vivo, attuale, anche se devo aggiungere che [...] questo libro, che [...] non cono-sceva, mostra come [...] testo di Platone [...] ne abbia [...]. A proposito del concetto [...] di [...] Maurizio Ferraris ha affermato che [...] si capisce in [...] dovrebbero [...] due, quella di [...] (cioè di [...] e [...] del fatto) e quella, appunto [...]. Potremmo [...] un altro [...] per cui la verità [...] ma è [...] per cui vero è [...] ci siamo accordati. Io vedrei un possibile [...] idee di ve-rità. Credo che Ferraris convenga su [...] di una verità come [...] non è più esclusiva. Oggi prevale [...] più [...] più probabilista della verità che [...] conquistato persino le roccaforti [...] basti pensare a [...] o a [...]. Il merito di [...] è quello di avere [...] sul fatto che la proposizione, sino ad [...] caposaldo della verità, è in realtà solo [...] un fenomeno molto più complesso. A [...] non inte-ressa stabilire le [...] della proposizione, ma produr-re aperture di senso [...] poi si danno anche le proposizioni scientifiche». Alberto [...] Martin [...] durante [...] con Frédéric de [...] in basso Franco Volpi [...] della verità di Martin [...] Adelphi [...]. Contribuì a fondare gli Editori Riuniti Ambrogio, lo slavista che tradusse tutto [...] Se ne è andato [...] senza grandi commemorazioni. Eppure aveva dato un contributo [...] alla cultura e [...] italiana. È toccato in sorte [...] Ignazio Am-brogio di uscire di scena in punta di [...] come era vissuto, da uomo e intellettuale [...] dello scorso ago-sto, quando [...] vacanza e anche i giornali non riescono [...] di tutto come [...]. Ma la scomparsa di Ambrogio [...] essere segnalata e ricor-data perché il rilievo [...] di cultura è sotto molti aspetti indiscutibile, [...] anche dalla diffusione non solo italiana di [...] opere. Ad Ambrogio si devono, [...] traduzioni, cura e com-menti di tanti autori [...] Ma-jakovskij (ne editò le opere com-plete) a [...] da Cernyse-vskij (fu [...] la prima edizione completa [...] Che [...] in italia-no, nel 1950) a [...] (di cui cu-rò [...] italiana in venti volumi [...] narrativa), a Babel, a [...] ma soprat-tutto libri importanti, [...] e la teoria del [...] Formalismo e avanguar-dia in Russia (1968), Ideologie e [...] Majako-vskij (1976). Uno spettro, come si [...] nessi e que-stioni, affrontati in modo inno-vativo. Nato nel 1926, [...] a Roma, Ignazio Ambrogio [...] di lingua e letteratura russa già nel [...] nel 1971. La [...] carriera accademica era iniziata [...] Messina, forse non a caso la stessa [...] quello [...] considerava il suo vero [...] letteraria e cinematografica, ma non so-lo): Galvano [...] Volpe. A Mes-sina aveva tra [...] fondato e diretto [...] di lingue e let-terature slave, [...] al [...]. [...] a Roma presso la [...] Magistero della Sapienza, Am-brogio vi aveva ricoperto vari [...] tra cui an-che quello di preside, dal [...]. Si era dedicato ai pro-blemi [...] organizzazione e ge-stione [...] con una passione e abnegazione [...] non avevano nulla di burocratico né tanto meno con [...] voglia di ap-parire e porsi in rilievo, ma con [...] consapevolezza [...] civile e politica che risiede [...] cultura in [...] pubblica. In questo periodo, era [...] principali ispiratori del-la politica di decentramento universitario, [...] terzo ateneo romano e della trasformazione della [...] Magistero in Lettere e filosofia. Dal 1991 era direttore [...] Letterature compara-te. Intellettuale che in altri [...] detto «organico», Ignazio Ambrogio fu iscritto al Pci [...] allo scioglimento di quel partito, coniugando sem-pre [...] culturale, al pari del resto di una [...] intellettuali che a volte oggi si vorrebbe [...] o dimenticare, sen-za [...] vedere nella loro rile-vanza [...] uno dei motivi veri del prestigio e [...] co-munisti italiani tra gli intellet-tuali. Di molti di loro Ambrogio [...] curò gli scritti. Uno dei grandi interessi [...] vita fu infatti [...] editoriale, partecipando fin dal [...] Roberto Bonchio e pochi altri, alla fondazione de-gli Editori Riuniti. Per questa ca-sa editrice Ambrogio [...] titoli, dirigendo tra [...] due collane di grande [...] Scrittori so-vietici, dove pubblicò negli anni cinquanta [...] auto-ri del «disgelo», e la Nuova bi-blioteca [...] collana che vide pubblicate le opere di Banfi [...] di Luporini e di Barbaro, [...] Della Volpe e di [...] di Lombardo Radice, Lu-kacs, Schaff, Sereni [...] tanti altri. Per gli Editori Riuniti, [...] Ambrogio [...] personalmente la prima versione italiana inte-grale, con [...] dei Quaderni filosofici, di Lenin e, soprattutto, [...] Opere [...] sei vo-lumi di Galvano della Volpe. Come organizzatore di cultu-ra, Ambrogio [...] e pro-mosso con altri il Premio Fero-nia [...] del convegno con cui [...] alla Cultura del Comune [...] Roma [...] ri-cordato Galvano della Volpe. Anche in [...] occasio-ne, come spesso faceva, [...] apparire, era rimasto de-filato, apparentemente un sem-plice [...]. Un modo di fa-re [...] oggi veramente «inattuale» nel grande circo del-la [...]. /// [...] /// Un modo di fa-re [...] oggi veramente «inattuale» nel grande circo del-la [...]. (0)
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