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Il ministro degli Esteri [...] «Saremmo soddisfatti se Roma [...]. Le turbolenze sul processo [...] unica mettono in gioco il futuro politico [...] Helmut Kohl: «Non ho ancora deciso se [...] prossimo mi rican-diderò alla [...]. ///
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Italia sì, Italia no: [...]. [...] registrata venerdì a Bonn [...] Kohl e Romano Prodi ha chiarito che [...] Roma [...] monetaria non esiste la [...] carattere politico, e ieri anche il ministro [...] Esteri Klaus [...] è tornato a ri-badire [...] per [...] che [...] entri [...] con il gruppo dei [...] la Germania è inte-ressata a che il [...] alla moneta unica sia fin [...] «il più alto possibile». Ri-serve, invece, e sostanziose, [...] da certi am-bienti economici e finanziari. Non tanto la grande [...] è semmai prevalente un orientamento [...] (moti-vato da considerazioni un [...] rischi di svalutazioni competitive di una lira [...] quanto le grandi banche. Ieri a fare la [...] cat-tivo che non vuole [...] è stato il presidente [...] il quale ha giudi-cato [...] alla moneta unica fin dal 1999. [...] «po-litico» della Germania [...] ha spiegato il banchiere secondo [...] ricostruzione fornita ieri dalla [...] sareb-be solo uno degli errori [...] che il governo federale sta-rebbe compiendo da mesi in [...] di politica economica e finanziaria. Durissimo [...] è stato nei confronti [...] che ha accusato di [...] di pelandro-ni» che «non prende iniziative e [...] di dare impulsi al-la mobilità e alla [...]. Anche il ministro federale [...] Finanze Theo [...] si è preso una [...] improperi a causa della [...] politica di «risparmio suicida» [...] ban-chiere, starebbe soffocando gli investimenti. [...] infine, se [...] presa con gli eccessivi trasfe-rimenti [...] risorse [...] ai Länder [...] sostenendo che «nessun bambino può [...] in eterno attaccato al biberon». Le sparate di [...] che è pur sempre [...] più im-portante banca tedesca, hanno aperto ieri [...]. [...] ha risposto per le [...] il banchiere, del quale ha ricordato le [...] prese negli ultimi anni, non ha capito [...] realtà socio-economica [...] né [...] della politica di rigore [...] creazione della Unione moneta-ria. La polemica, come si [...] molto edificante, ma è servita a mettere [...] una volta [...] di uno scontro politico, [...] del fronte conser-vatore, sulla [...] di bilancio e sui tempi e i [...] verso la moneta unica. Di questo scontro il «che [...] (o meglio: il che co-sa [...] bene che Bonn au-spicasse per [...] è uno degli elementi. E sicuramente non il [...]. Il dubbio del cancelliere [...] della battaglia è molto [...] gli osservatori riconoscono tutti, alle sorti di Hel-mut Kohl. Se, in un modo o [...] il processo verso [...] mo-netaria dovesse subire qualche modifica [...] corso [...] la sorte [...] cancelliere sarebbe segnata. Ne è consapevole lui [...] per questo che ieri, in-tervenendo alla trasmissione [...] sur 7, ha ammesso di non sapere [...] ricandi-derà o meno alle elezioni [...] prossimo. Il cancelliere, comunque, ha [...] di restare fedeli alle modali-tà e ai [...] trattato di Maastricht. DALLA PRIMA PAGINA Ferrara, [...] gli ultimatum [...] Venuti meno i pregiudizi, [...] del futuro che li rende più rigidi Rusconi: «Tedeschi [...] No, angosciati» suoi si possono scordare tutto. Le pensioni, [...] in Europa, le ri-forme istituzionali». Tutto al contra-rio, invece. Se è utile e [...] separa-to il tavolo del governo da quello [...] è altret-tanto utile e opportuno, per chi [...] positivi, tenere separate le varie tematiche. È innegabile che esistano [...] ineludibili fra forma di governo, forma di Stato [...]. Dunque, bisognerà [...] discutere e intervenire in maniera [...]. Più tenui, a me-no [...] artificialmente alimentati e irrobustiti, sono i lega-mi [...] tematiche attinenti [...] dello Stato e la [...]. Comunque, pro-prio perché è [...] bada i pedanti e i petulanti, di [...] è pensabile che non si proceda ad [...] se prima non soltanto non si riforma [...] ma non lo si fa se-condo i [...] di For-za Italia. Si può concordare [...] che [...] della giustizia e [...] sistema vengano riformati il più [...] e il più incisivamente possibile. È da re-spingere in [...] che, così come viene argomentato da parte [...] di For-za Italia, è un vero e [...]. Il Polo minaccia di [...] si faccia niente, in tema di pen-sioni, [...] Europa, [...] riforme istituzio-nali, non soltanto se non si [...] suo [...] ma se non lo [...] modo nella [...] attuale ste-sura. [...] questo pacchet-to fosse perfetto, [...] avere più di una riserva, non dovrebbe [...] una sorta di bomba a orologeria contro [...] della forma di go-verno, della forma di Stato, [...] e addirittura contro la stessa Commissione bicamerale. Con la politica degli [...] ricatti non si va da nessuna par-te. Anzi, si rischia di [...] che, in entrambi gli schie-ramenti, dovrebbero essere [...] coloro che, godendo di rendite politiche e [...] si oppongono a qualsiasi cambiamento istituzionale e [...]. Il voto espresso da Forza Italia [...] favore della presidenza di [...] sembrava [...] di credito per la [...] se-gretario Pds, per andare a vedere le [...]. Non era e non [...] strumento per scambi tanto impropri quanto improponibi-li. Quando si perverrà, nei [...] modi stabiliti [...] di pre-sidenza della Bicamerale, [...] progetti in materia di giusti-zia, sarà naturalmente [...] a contare nel determinare le valutazioni e [...] singoli com-missari. Chi vuole predeterminare fin [...] contenuti, limiti e esiti delle riforme, anche [...] delicato settore della giustizia, ha urgenze e [...] di conformano con un difficile e acci-dentato, [...] rifor-matore. Per parafrasare Ferrara, se [...] separatamente, nelle sedi apposite e senza veti [...] Europa, istituzioni, non si riusci-rà a fare niente, [...]. Op-pure, meglio, la maggioranza farà, [...] sola, tutto il suo dovere. A Bonn hanno negato [...] di ostacolare [...] ma al di fuori de-gli [...] ufficiali gli [...] insi-stono che siamo troppo lontani [...] parametri di Maastricht per [...] fare. Insomma, se non è [...] bagnato. ///
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Rusconi, è davvero così [...] della classe diri-gente italiana nelle stanze dei [...] Effettivamente la classe dirigente te-desca non sembra [...] grande stima di quella [...]. Però vediamo un [...] i motivi. Loro si trovano davanti [...] di enormi mutamenti, di enorme instabilità in Italia. Pensia-mo soltanto a quello che [...] successo dal [...] in [...]. La classe politica te-desca [...] che era, quel-la italiana è cambiata quasi [...] meno dice di es-sere cambiata completamente. [...] stato un periodo in [...] Andreotti, Colombo, De [...] avevano considerazione e rapporti [...] colleghi di Bonn; e poi di colpo [...] pro-cesso o quasi sparite nel nulla. Ora è ragionevole pensare [...] tedeschi non sappiano esattamente valutare quanto vale [...] Pro-di. È un dato oggettivo da [...] discen-de [...] di giudizio. Secondo lei, Kohl e [...] non nutrono un pregiudizio negativo nei confronti [...] No, [...] hanno un pregiudizio nega-tivo. Ho sentito Lamberto Dini parla-re [...] atteggiamento [...] ma non condivido, non [...] questo. [...] invece [...] di una classe politica. È che Kohl, in [...] di governo, ha visto [...] di primi ministri italiani, [...] qualcuno un [...] meno. Non si tratta di [...] problemi. Neppure al «duro» governatore [...] si deve guardare con [...] ha un ruolo suo [...]. La [...] ha un grande prestigio, [...] vin-colo costituzionale. Nella Costituzio-ne tedesca è [...] stabilità della moneta è un dovere costituzio-nale. Personalmente ritengo una se-ria [...] nella Costituzione quel principio, ma que-sto spiega [...] non reagisce sotto la [...] o di idiosincrasie personali. Nella misura in cui [...] della stabilità, giusta o sbagliata che sia, [...] si mette sulla difensiva [...] di fronte a un partner che non [...] a quel criterio. Lei, cioè, dice che [...] dosso le reazioni emotive, sentimentali, per andare [...] cose? Certo, si deve guardare al concreto. In questo momento la posta [...] gioco è [...] e noi non abbiamo dato [...] di avere le carte in regola. ///
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Molti commentatori, però, hanno [...] Kohl non si mostras-se in qualche modo [...] nei confronti delle [...] italiane, la pagherebbe assai [...] di popolarità e di consenso elettorale. Se ne deve dedurre che [...] atteggiamento [...] può far gioco un [...] in tutti gli ambienti? Nel [...] del tedesco medio verso [...] si riscontra [...] tipica. [...] simpatia per [...] ma questa simpatia ha dei [...] dei confini molto rigidi: da una parte, il lato [...] della mafia, della grande criminalità, e [...] la poca affidabilità politica. In certe fasi, come [...] questi elementi diventano cen-trali e cancellano [...] quello della simpatia. Proviamo a vedere un [...] più da vicino come [...] della strada tedesco. Che im-magine hanno di noi [...] la casalinga, [...] Piace la nostra convivialità. La consi-derazione [...] del resto, è cresciuta [...] che la no-stra emigrazione si è integrata [...] facendo conoscere e apprezzare le proprie capacità. Credo si possa parlare, [...] di un pregiudizio positivo, che ha però [...] cui dicevo prima. Se entrano in gioco [...] competizione, di confronto e di scontro, allora [...] meno. Tra gli intellettuali, nel [...] tra gli imprendito-ri, qual è [...] corrente? È quasi abitudinario, [...] delle insufficienze dello Stato, della mancanza di Stato, [...] di ordine. Molto spesso i nostri [...] Germania sottovalu-tano questo problema e dicono: beati voi [...] combattere con una struttura soffocante e vinco-lante [...]. Quello che possiamo definire, [...] il nostro caos, il ceto intellettuale e [...] a [...] in maniera benevola. Salvo poi ricredersi quando [...] troppo prolungati o magari nelle notizie sui [...]. [...] dei comportamenti non va [...] indagine demoscopica di [...] i tedeschi dichiarano gli [...] di autostima mentre gli ita-liani stanno al [...]. Autostima, però, non è [...] di superiorità. ///
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[...] poggia sui risultati ottenuti, non [...] da una teoria storica o da convinzioni razziali, ma [...] del siste-ma che è stato messo in piedi. Han-no la moneta più forte, [...] posizio-ne preminente in Europa. Non a ca-so nelle [...] forma di go-verno che si discutono in Italia [...] riferimento al cancellierato tedesco. Ma non esistono settori [...] in cui le componenti nazionaliste o addirittura [...] anche nei con-fronti dei [...] La componente nazionalista [...] ma ora è soprattutto [...]. [...] ora è accettato. Si capisce che biso-gna [...] le grandi aree urbane sono una cosa [...] Ba-viera degli eredi del fondatore della [...] Strauss [...]. Ma [...] di chiusura pregiudiziale nei con-fronti [...] italiani non [...]. Anche il risentimento [...] legato alle vicende del [...] è ancora aperto un contenzioso tra la [...] italiano e quella positivamente [...] nega, è [...] ve-nuto meno. Nelle giovani generazio-ni, una maggiore [...] critica [...] ha coinvolto anche altri aspetti [...] responsabili-tà della guerra. Si è anche detto, [...] che dietro una certa apparente [...] dei governanti e dei [...] Bonn si celano profonde preoccupazioni interne. ///
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[...] della classe dirigente tedesca tradisce [...] di fondo. Non si tratta di [...] tale, ma di un ri-flesso esacerbato di [...] par-tner che non coincide con i propri [...]. Per [...] in altre parole, te-mono [...] moneta unica la di-versità degli altri, in [...] metta in crisi le loro certezze, la [...]. È la loro angoscia [...] spinti a mostrarsi più rigidi. Pregiudizi [...] tra i dirigenti di Bonn? No, [...] la risposta del germanista Gian Enrico Rusconi, [...] «Capire la Germania» e di altri importanti studi [...] le istitu-zioni tedesche. Come vedono [...] i ceti popolari e il [...] della cultura. ///
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Come vedono [...] i ceti popolari e il [...] della cultura.