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R 1 N A S [...] I I [...] superati e non ve [...] che anche questi non debbano essere superati, [...] obiettivi soprattutto [...] pesante, è oramai divenuto [...] tradizione ». Perciò, continuava [...] giornale economico inglese, « [...] Russia [...] oggi una tremenda sfida economica per [...]. Non solo essa si [...] paese retrogrado a gigante industriale [...] ma adesso essa comincia [...] al livello [...] nella media della produzione [...]. Entro il 1960 tale [...] industriali fondamentali avrà raggiunto quella attuale [...] occidentale. Secondo il collaboratore di The [...] « la stragrande superiorità [...] anche ad una analoga superiorità del reddito [...] e così « sviluppandosi del 3 per [...] più rapidamente degli Stati Uniti [...] pure avendo iniziato con [...] pari alla metà di quello americano [...] potrebbe raggiungere [...] in ventitre anni ». Siamo, come si [...] dinanzi ad un criterio [...] realtà sovietica ben diverso da quello usato [...] tempo fa nella stampa occidentale, e quando [...] Post scrive oggi che [...] in [...] riconoscere la [...] russa come forza tendente ad assicurare la [...] riflette quella che è divenuta ormai una [...] circoli occidentali più responsabili. Walter [...] sulla New York Herald Tribune [...] cui [...] poteva essere [...] fornitore di generi di [...] paesi non ancora sviluppati. [...] sovietica è discesa adesso [...] paesi non vorranno cèrto [...] poiché essi sono del [...] molto da guadagnare utilizzando le possibilità che [...] fondata sulla competizione ». Il New York [...] scriveva perciò il 28 [...]. Negli Sfati Uniti, aggiungeva [...] quotidiano, « c'è una diffusa [...] che una fondamentale revisione della politica americana sia da [...] necessaria. La crisi che sta [...] Stati Uniti consiste nel fatto che [...] sovietica ha già compiuto [...] zone vitali del mondo con la [...] nuova politica mentre adesso [...] assai considerevole di persone ritengono che siano [...] Stati Uniti a minacciare la pace ». La situazione, dunque, appare [...] quando pochi giorni fa il segretario di Stato Poster Dulles ha cercato di illustrare alla commissione Esteri [...] Senato [...] « manchevolezze e le debolezza » della [...] (secondo quanto ci riferisce James [...] del New York [...] « i [...] Comitato sono rimasti attoniti [...] dei Paesi amici presenti alla seduta, i [...] una lunga esperienza nella Unione sovietica, sono [...] ». Il giorno dopo i [...] ridicolizzavano sulla New York Herald Tribune [...] dichiarazioni di Dulles affermando che esse non [...] smentite dalla situazione mondiale ma non sono [...] nessuno degli ambasciatori di Dulles. Esse [...] proseguivano gli [...] non sono credute da [...] alte sfere del Dipartimento di Stato con [...] eccezione di due o tre cortigiani, che [...] credere quello che è più opportuno. Esse non sono credute, [...] maggiori alleati dell' America ». Dal canto suo Marguerite [...] reduce da un lungo [...] sullo stesso giornale che « invece di [...] di un fallimento (come pretendeva Dulles. Anche il deputato laburista [...] ha tenuto a commentare [...] Dulles sul [...] « La [...] ultima pretesa [...] egli ha detto del [...] Stato americano [...] è che la nuova [...] annunciata dal Cremlino sia indice di debolezza [...] una resa alla politica di forza di Dulles. Anche se le elezioni presidenziali [...] terranno tra otto [...] uomo politico ha il diritto [...] presentare prospettive così fraudolente. La realtà è, invece, [...] sono andati guadagnando terreno in tutto il [...]. La realtà, per citare [...] di Elie A bel del New York [...] è che « Mosca [...] e Washington non è [...]. Gli uomini del Dipartimento [...] Stato, [...] questo corrispondente, « vedono molto di più [...] nel nuovo fiducioso atteggiamento di Mosca. Essi sono arrivati alla [...] sovietica si muove da posizioni di forza [...] di conseguenza, che la politica delineata da Truman [...] debba essere riesaminata e forse cambiata ». [...] questo anche il parere [...] britannico a Mosca sir David Kelly, espressa in un recente articolo sul [...]. La fede nella pace, [...] sovietici, viene dunque riconosciuta dai commentatori occidentali [...] delle realizzazioni economiche della URSS ed una [...] sovietica. Il giorno dopo il [...] il corrispondente da Washington [...] Le Monde scriveva che secondo gli esperti « questo [...] giudizio secondo cui, contrariamente a quanto si [...] scritto, i russi procedono adesso a partire [...] di forza e non di debolezza », [...] dalle loro realizzazioni in politica interna ed [...] per usare le parole di [...] sul New York [...] sulla « genuina determinazione [...] guerra ». Accanto a questi due fondamentali [...] scaturiti dal congresso del [...] sviluppo economico e politico [...] non è stata sottovalutata, infine, [...] portato di alcune formulazioni ideologiche nuove sulle quali si [...] soffermata [...] degli osservatori c dei commentatori [...]. Gilles Martinet nel sottolineare [...] » del Congresso sul settimanale [...] ha scritto che « [...] hanno rotto [...] rendendo impossibile la restaurazione [...] appartengono al passato » ; e [...] ha sottolineato sullo stesso [...] « direzione collettiva ». Particolarmente importante per [...] è « il riconoscimento [...] il socialismo possa essere realizzato con mezzi [...] il cui sistema politico è avanzato e [...] è fortemente organizzata». Secondo [...] « questo costituisce un [...] per i partiti comunisti occidentali » e [...] prospettiva i partiti comunisti. Marguerite [...] commentando questa parte del [...] sulla New York Herald Tribune, [...] messo in risalto la « vasta portata [...] nazioni, inclusi gli Stati Uniti, in cui [...] comunista ». La [...] fra [...] ha osservato che sarò [...] America, condannare i dirigenti comunisti con il [...] essi vogliono « rovesciare il governo con [...]. ///
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La [...] fra [...] ha osservato che sarò [...] America, condannare i dirigenti comunisti con il [...] essi vogliono « rovesciare il governo con [...].