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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1994»--Id 1046102686.

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Sabato 3 dicembre [...]. Jean [...] recentemente lei ha scritto [...] «Più [...] comunicazione è mondiale, più [...] è tribale, chiuso In [...]. Cosa Intendeva dire? Secondo [...]. Abbiamo il controllo [...] mondo di immagini, ma siamo [...] più isolati gli [...] dagli al-: tri. IV In realtà, però, [...] non è poi un dato acquisito, visto [...] sembra essere spaccata In due: da un [...] troppa Informa-: [...] chi non ne ha [...]. In effetti, c'è il rischio [...] una frattura [...] della società, [...] ve ormai esiste una sorta [...] quarto mondo [...]. Si tratta di una delle [...] forme [...]. In genere, si pensa [...] e sociale, ma dietro di queste si [...] che forse è anche più drammatica e [...]. In futuro, il controllo [...] informazioni sarà nelle mani di poche persone, [...] la tecnologia sarà sofisticata e più si [...] di coloro che ne saranno esclusi. La televisione, secondo alcuni, [...] legame sociale tra gli Individui. Lei cosa ne pensa? [...]. Vale a dire che [...] un rapporto di parole tra le persone [...] -che hanno visto [...] alla televisione. I bambini ad esempio [...] in . Quindi, in questo modo, [...] una qualche forma di socialità, che però [...] dal nostro rapporto con [...]. Lo schermo si esaurisce [...] non offre alcun prolungamento di se stessi. Con esso si può [...] zapping, saltando da un canale [...] ma questo gioco non [...] responsabilità [...]. SI, ma sono informazioni [...] alcuna conseguenza politica, non cambiano il corso [...]. Anzi al limite lo [...] davanti alla televisione si è come presi [...] è complici. E la [...] complicità di [...] osserva senza [...] cambiare nulla. La sola forma di [...] crea è quella che lega [...] al suo rapitore, non [...] attiva o sovversiva. Certo la televisione produce [...] di curiosità, di fascinazione. Ma in termini di [...] è risolta: davanti alla televisione siamo del [...]. L'informazione estensiva sugli orrori [...] -ad esempio la guerra in Bosnia -non [...]. Naturalmente, non è sempre [...] perché [...] di un nuovo medium [...] choc benefico, avvia una fase di liberazione [...] cui le vecchie strutture vanno in pezzi. È una fase di novità [...] che però non dura mai a lungo. E la sorpresa . Perché tranne alcuni sussulti [...] sulla scala mobile e dei funerali di [...] Berlinguer), [...] per lo più interpretati come colpi di [...] politica», fatta di cortei, comizi ; e [...] ed ossa, le piazze parevano infatti, dopo [...] compresa fra il [...] e il [...] essere state inghiottite dalla [...]. Piazze televisive appunto, addomesticate [...] chiassose solo nel momento in cui [...] della telecamera le mandava [...] a scatenarsi ma solo per «fare spettacolo». Ora dopo le imponenti [...] del 14 ottobre e del 12 novembre, [...] delle scuole occupate, [...] va sensibilmente aggiornata. Non per negare la [...] nei processi di formazione del consenso (anche [...] come nel caso della manifestazione romana la [...] addirittura amplificata, moltiplicata) . Ma per osservare, con [...] di Sebastiano Pavia. A destra, Jean [...] ,Da [...] è pessimista: davanti alla [...] arresti domiciliari». Ma il grande studioso [...] crede neppure nella possibilità di usare il [...] lui il video non è «addomesticabile», è [...] suoi padroni. [...] ha 67 anni ed [...] i più acuti e pessimisti tra i [...]. [...] lo, una piccola élite sa [...] la televisione, giacché possiede alcune [...] -ed é quindi capace di [...] , senso a partire da ciò che viene : [...]. Per [...] questo occorre possedere quello che [...] chiamerebbe un «capitale simbolico». Per gli altri, invece, [...] sempre gli stessi: davanti alla tv [...] 6 solo un passivo [...]. ///
[...] ///
Questo fa ingoiare alle [...] È per questo che [...] lei ha parlato del potere di neutralizzazione [...] ?"In effetti la televisione neutralizza tutto, perfino il [...]. Infatti non credo che [...] manipolare le masse attraverso la televisione. Alcuni lo credono fortemente [...] ad esempio la vittoria di Berlusconi. Secondo me, al contrario, [...] eroso e completamente annientato dai media. I politici credono di [...] la televisione, ma sono solo loro i [...] prigionieri. In-; fatti, sebbene i telespettatori [...] no passivi di fronte alla tv, ciò non [...] significa necessariamente che essi credano [...] ciò che essa ci mostra. In realtà, pur passivi, si [...] comunque [...] increduli di fronte a ciò [...] si vede: cosi in fondo neutralizziamo le immagini e [...] da -soli. É oggi la disinformazione è [...] una funzione vitale, è [...] più importante e urgente [...] stessa. La gente Iosa. [...] quando la televisione diventa [...] trasforma il quadro politico. Ma il politico è [...] essere asservito alla tv, poiché diventa dipendente [...]. In quella che consideriamo [...] non può [...]. Oltretutto, il sistema dei [...] media é estremamente instabile c [...]. Berlusconi si è imposto [...]. Egli " quindi non [...] più di : quanto non gli consenta [...] che gli ha dato tutto. In fondo, di fronte [...] può fare solo ciò che la macchina [...] fare. Insomma, la televisione sarebbe [...] ma anche il suo limite. Infatti, da un certo [...] la tv è una trappola , è [...] e complessa : che tutti credono di [...] ma che in realtà divora chi la [...]. La televisione produce solo [...] fondare nulla di duraturo. Quelli che sanno [...] meglio degli altri, avranno [...] presente, come ha fatto ad esempio Berlusconi. Ma non credo che [...] tutto ciò abbia una qualche [...] fiume di dirette, i microfoni aperti, la gente diventa [...] target, segmento. Ma non sempre accade [...] La [...] rinasce se la piazza non è [...] ci sia un limite [...] la realtà non può essere ridotta a [...] a simulazione. E [...] vale per quanti (e [...] un futuro prossimo, se non già un [...] dalle telecomunicazioni. Da questo punto di [...] e mezzo di persone è un dato [...] ripensare i luoghi tradizionali della politica (da [...] di Mario [...] in piazza -1 luoghi [...] dal [...] nostri)-, ma parimenti a [...] categoria politica e ancor più sociologica quel [...] di persone possano essere inscritte. E il quesito è [...] perché stando alle cronache in quella folla [...] solo una parte ma era rappresentata tutta [...] la grande imprenditoria): uno schieramento politico molto [...] comunque non riconducibile alle classiche [...]. Nes-suno infatti ha detto [...] sono tornate in piazza le «masse». Delle masse di cui [...] nei decenni 60 e 70 non c'è [...]. Sembrano essersi dissolte. Addirittura più arcaiche concettualmente [...] che ha raggiunto la [...] pienezza politica fra la [...] il periodo prebellico, per poi, appunto. [...] è infatti parola [...] occasione solenne, perché indicante la tonalità dei [...]. È termine da Costituzione, [...] nazione e perciò desueto, e che comunque [...] ad essere evocato in una società sempre [...] in cui le apparenze sociali e di [...] si sono moltiplicate. Sino alle forme caricaturali [...] che sembra negare che avere o non [...] e relazioni) sia sempre la discriminante fondamentale [...] collocazione nella piramide sociale. Sono stati i consumi [...] disarmato le . Ma la trasformazione in [...] insieme di individui che non ha più [...] che era del [...] oppure la carica [...] ha paradossalmente significato la scomparsa [...] pubblica» ed ancor più [...] dei modi attraverso i quali essa [...] venuta storicamente formandosi. La partecipazione personale e [...] hanno accompagnato il sorgere di circoli, caffè, [...] e infine partiti) sono state infatti surrogate [...] sempre più «mediate», al punto che le [...] critica e controllo del-: [...] pubblica nei [...] classi dirigenti e dei [...] sono venute stemperandosi. Per ragioni che hanno [...] con la crescente concentrazione della proprietà e [...] mass media dalla pubblicità [...]. Ed infatti quando ci [...] vo-. E la gente è [...] Maria» e il «signor Rossi»: il 75"; del [...] diritto di cittadinanza in quanto percettore di [...] dunque dotato di una capacità di spesa. Ciò che lo rende [...] consumatori e di telespettatori. La gente non ha [...] né Quando lo scrittore racconta il conflitto SANDRO VERONESI NEL ROMANZO [...] di Joan [...] c'è una scena che [...] emblematica dei nostri tempi: il gruppo di [...] libro (scrittori raminghi, giornalisti radicali, diplomatici) si [...] qualche ragione in una casa di [...] in Malaysia, quando dalle [...] a sentire i rumori di una battaglia. Quelli si affacciano alla [...] lontananza disordini, esplosioni, movimenti di truppe, e [...] alla Tv per sapere dalla Cnn cosa [...] cosi, più o meno [...] dopo, grazie ai riflessi [...] televisivo americano, vengono a sapere che sotto [...] sta avendo luogo una insurrezione armata contro [...]. Che non si tratti di [...] paradosso [...] sperimentato personalmente, nel luglio dello [...] anno, quando vidi [...] . Trascorse quasi [...] prima che i mezzi [...] cominciassero a dare notizie [...] c'è da considerare che quella [...] sera, poco prima, era scoppiata anche la bomba di [...] Palestre, a Milano, e dunque le redazioni erano [...] in tilt, ma rimane il [...] che quando infine andai a dormire, a notte fonda, [...] sapevo ancora più io di quanto non ne sapessero [...] mezzi [...] perché sapevo [...] esatta delle esplosioni, il lasso [...] tempo intercorso, e avevo di [...] conseguenza potuto intuire che a [...] esplodere doveva essere stata [...] terroristica [...] da un posto [...] con la macchi--na. Di informazioni avrei dovuto [...] eppure ero completa-. Credo che questi due [...] tipo di aberrazione nella quale siamo calati: [...] la piena consapevolezza della superficialità, della genericità, [...] informazione di massa, [...] la necessità di [...] sempre e sempre di [...] da offuscare perfino le notizie di prima [...] una casuale testimonianza. In tutto ciò la [...] da padrona: il famoso tempo reale -anche [...] detto, almeno [...] di differita c'è sempre [...] peculiare, e nella cultura [...] ha ormai ottenuto il sopravvento su ogni [...] la profondità, la chiarezza, per non parlare, [...]. Ma è uno sbaglio. In passato, in quella [...] fa che era [...] le corrispondenze di guerra [...] ben maggiore, e chi veniva incaricato di [...] essere in genere un signor scrittore, aveva [...] star II soltanto a soddisfare la curiosità, [...] a documentare, ma di [...] addirittura influire sulle sorti [...] perlomeno di [...] incidere positivamente sui processi [...]. Oggi, con la raccapricciante [...] della Bosnia, abbiamo avuto prova che il [...] degli orrori di una guerra non solo [...] servito a [...] ma in alcuni casi [...] dato impulso. In una simile situazione, [...] scrittore risulta drasticamente ridimensionato, poiché egli sa [...] e soltanto al suo consueto e circoscritto [...] l'informazione dei popoli essendo prerogativa del tran-tran [...] chiedo se, prima di prendere una qualsiasi [...] da tenere nei riguardi di uno dei [...] insanguinano la terra, qualcuno nei governi dei [...] e nelle varie Commissioni Internazionali si sia [...] leggere i [...] pubblicati dai grandi scrittori [...] ostinati a [...] raccontare dal di dentro [...] conflitti, a Sarajevo, Gaza. Baku, Mogadiscio, Kigali o [...]. Sono convinto di no. Ma che abbiano guardato [...] questo non ci sono dubbi. E torna in mente [...] della piena del Po in diretta televisiva, [...] con Pon-telagoscuro dove si attendeva da [...] terrificante, il famigerato ponte [...] per tre giorni ci è stato detto [...] piena sarebbe stato spazzato via: tanta era [...] documentare in diretta una [...] nessuno si è accorto (e nessuno ha [...] in seguito), che [...] di piena non stava [...] rallentando, come veniva ripetuto dagli inviati, ma [...] passata. Qualunque contadino del posto avrebbe [...] se non fosse che anche [...] contadini, in quelle ore drammatiche, [...] ancor di più da quel [...] conto alla rovescia, se ne stavano [...] ad [...] notizie dai telegiornali. Ed è soprattutto questo, [...] è drammatico. Dunque lei non crede [...] democratico della [...] esiste un uso «buono» della [...]. La tv è al [...] bene e del male, è immorale, non [...] da nessuno in un senso determinato per [...]. Esiste solo [...] «cattivo», che crea comunicazione e [...] la distrugge. Di fronte alle tecnologie, [...] chiaro, immaginare tutto positivo o tutto negativo, [...] è costante. Certo, ognuno può prendere [...] difendersi dal suo assalto, ed è in [...] a queste contromisure che sopravviviamo. Ma sul piano collettivo [...]. Forse un giorno arriveremo [...]. [...] parte se 6 vero [...] Roma il 12 novembre è scesa in piazza [...] più o meno hanno titolato tutti i [...] avvenuto perché la gente è stata toccata, [...] soprattutto, negli interessi concreti, nelle tasche. Non è una novità [...] straordinario che essa sia scesa in piazza [...] contro il primo presidente del Consiglio «voluto [...] usare [...] prediletta di Berlusconi). Ma ancor più straordinario [...] gente nel momento in cui scende in [...] già più tale. Non è ancora [...] più pubblico. Non è folla perché [...] nemmeno massa che si muove a comando, [...] persona o gruppo esibiva un proprio slogan, [...]. [...] cosa certa, al momento, [...] piazza sembra avere riannodato i fili della [...] ritornando ad essere il cuore fisico di [...] collettivo. Né immaginario né filmico, [...] reale. ///
[...] ///
Né immaginario né filmico, [...] reale.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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