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A differenza di chi [...] vi siano parole adeguate per raccontare Auschwitz, Primo Levi [...] che solo la parola dei testimoni (nei [...] peraltro una lettura critica: [...]. I sommersi e i [...]. Il bisogno di ricordare [...] I [...] e i salvati è, si direbbe, un [...] perentoria che chi è rimasto « è [...] » (p. Il rapporto tra la « [...] credibilità » del Lager e la necessità di [...] è alla base di tutto [...] discorso. La strage nazista « [...] il fatto centrale, come la macchia di [...] « il sistema [...] nazista rimane tuttora un [...] mole sia come qualità» [...]. Esplicito è il richiamo ai [...] revisionisti » prima maniera: ai [...] de [...] (« come caso limite della [...] del ricordo di una colpa commessa, [...] la [...] soppressione», [...]. [...] un momento nella riflessione [...] Primo Levi che mi pare costituire la sutura nella [...] revisionismo » prima e seconda maniera. È il richiamo alla [...] e nazisti, il problema della responsabilità dei [...] del carattere specificamente tedesco dei crimini compiuti. La disponibilità di Primo Levi [...] con le dovute distinzioni appare esemplare; il [...] lettori tedeschi che egli riesuma ne I [...] salvati [...]. Nessuna volontà di [...] ma anche nessuna volontà [...] perdoni indiscriminati. A questa linea P. Levi si è attenuto [...] « Sapere, e far sapere, era un [...] non poi tanto pericoloso) di prendere le [...] penso che il [...] tedesco, nel suo [...] abbia fatto ricorso, e di questa deliberata [...] pienamente colpevole » (Se questo è un [...]. ///
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Levi si è attenuto [...] « Sapere, e far sapere, era un [...] non poi tanto pericoloso) di prendere le [...] penso che il [...] tedesco, nel suo [...] abbia fatto ricorso, e di questa deliberata [...] pienamente colpevole » (Se questo è un [...].