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Sognatore, negato ad ogni [...] artistica del Tasso fu invece eccezionale, soprattutto [...] Gerusalemme Liberata, una delle più grandi opere del [...] finita nel 1575, poema eroico religioso scritto [...] che cantò [...] delle prime crociate (1) [...] pietose e il capitano (Goffredo [...] Buglione) che il gran sepolcro liberò di Cristo. Colpito da squilibrio mentale [...] dubbi e sospetti, il Tasso non era [...] sè: i dubbi in argomento di fede [...] che la Gerusalemme potesse essere proibita per [...] profane, eroiche ed amorose, che [...] nel racconto della liberazione [...] comandante del ghetto [...] la sete. [...] faceva appena in tempo a [...] d'acqua la [...]. Quando [...] beveva, il grosso pomo [...] collo sussultava. [...] era magro; per le [...] vasi sanguigni il suo viso sembrava sporco. Prima della guerra egli [...] civili nel tribunale di [...] e si annoiava. Di sera, quando la [...] addormentata, scriveva novelle su [...] presi dalla [...] Assiri. Per la grande tensione [...] capo. Beveva l'acqua, un bicchiere [...]. La moglie russava ed [...] naso con aria di schifo. Le sue novelle, spedite [...] alle redazioni di vari giornali, ritornavano invariabilmente [...] accenni alla mancanza di [...] zio. [...] odorava di medi cine [...]. I commercianti di [...] invocavano lu giustizia e [...] citava i paragrafi del [...]. Poi andava a scrivere [...] bellissime schiave e i tramonti infocati sopra [...] morte. Lo incaricarono di liquidare [...] un piccola città polacca; [...] doveva uccidere sedicimila ebrei. Egli capiva che per [...] tutti di un colpo non [...] bisogno nè di cultura, nè di immaginazione. Egli uccideva lentamente, in [...]. /// [...] /// Sopraggiunsero [...] un mai celato amore per [...] duchessa Eleonora d'Este, alla cui corte era ospite, non [...] sa se corrisposto. Carcerato come pazzo, fuggì, [...] sette anni di reclusione [...] di Sant'Anna. Onofrio prima di raggiungere [...] che egli ardentemente desiderava. La Gerusalemme Liberata e [...] una favola boschereccia in 5 [...] sono le sue opere più famose. Le successive crociale fallirono [...] sempre io scopo militare per [...]. Enrico Dandolo a non [...] e a dirigersi invece [...] Costantinopoli [...] rimettere sul trono [...] Isacco detronizzato dai fratello Alessio III. [...] vivere quelli che sognavano [...] morire. Gli uomini venivano schierati [...]. I soldati caricavano il [...]. [...] esaminava a lungo i [...] terrore, poi dava [...] « Tutti a lavorare [...]. Ad un giardinière disse: [...] Prepara [...] di fiori » e il giardiniere [...] tutto, pensando di essere [...]. Allora [...] lo fece impiccare. Egli inventava supplì zi [...] gente per il mento oppure la sotterrava [...] « aiuola » [...] operazione: infatti da sotto [...] teste dei sepolti. Egli fece uccidere tutti i [...] di un anno. Dopo di che uccise [...] chio abitante del ghetto, che aveva compiuto [...] il vecchio fu le gato alla coda [...]. Un giorno [...] ricevette un telegramma da [...] la moglie gli faceva [...] il suo compleanno. [...] si addolorò e ordinò [...] tutti i suoi coetanei. Uccideva a suon di [...] a suon di jazz. Costringeva i condannati a [...]. Offriva [...] ai bambini, adornava le [...] di carta e diceva ai vecchi: «Pettinatevi [...] cinque minuti vedrete il Signore e il Signore [...] decenza ». Aveva diviso i giorni [...] i giorni pari erano dedicati alle torture [...] i giorni dispari alle torture con la. Egli giurava che le [...] organizzava delle commissioni sanitarie per migliorare la [...] costruiva nuove baracche, perdeva a bella posta [...] cui era scritto che nessun ebreo sarebbe [...]. Il suo pomo d'Adamo [...] i la faccenda si [...] condottieri, per [...] con un più dissensi [...] fine: [...] che gravare, no si [...] sempre sulle [...] infischiandosi prese militari con [...] Santo Sepolcro, la loro forza politi-! Viveva [...] Crociate al merito era spenta [...]. Interessi di commerciali [...] rotte [...] caduta e ambizioni di case [...] venendo a cozzo fra loro [...] i felici risultati attesi dai cristiani. Lo studente [...] fu ferito durante un [...]. [...] ordì nò di chiudere il [...] in una stalla vuota. [...] marciva: la [...] ferita brulicava di vermi. Così tutto il ghetto [...]. Le donne partorivano sapendo [...] bambini sarebbero stati uccisi. Invano i vecchi pregavano [...] chiedendo la morte, Comparvero dei profeti, i [...] vendetta per i peccati del passato, della [...]. Uno urlava: « Presto [...] raffredderà e verrà il Messia ». I credenti digiunavano, non [...]. Uomini che avevano perso il [...] saltellavano gracidando. Il biologo Le vita [...] terminare il libro da lui incominciato già [...]. Ogni notte egli [...] durante la guerra a grande [...] per le sue corrispondenze e la [...] fogli, scritti durante il [...]. La novella che pubblichiamo [...] della Casa Editrice E. /// [...] /// Il sole [...] zava e tramontava, i giorni [...] si sue cedevano ai giorni dispari. [...] beveva l'acqua e cancellava in [...] grosso re [...] i nomi dei giustiziati. Di sedicimila ebrei ne [...] ghetto meno di cinquemila. [...] spera anche [...]. I credenti speravano in Dio. [...] i forti e i [...] speravano nè nel Messia, nè nella misericordia [...] nè in un miracolo. Alla testa degli [...] era il meccanico [...]. [...] uccise la moglie di [...] e i suoi due [...] non rimase altro che [...]. Guardando il cielo primaverile, [...] nel ghetto non si sa come, la [...] Lia Levita, egli si sentiva gonfiare d'odio [...]. Prima della guerra era [...] comune, aveva scioperato insieme ai compagni, gli [...] e la vodka. I suoi dolci occhi [...] scuri, pieni d' esasperazione. Quando egli parlava, tacevano [...] le madri si stringevano i bimbi al [...] parlava la co scienza [...]. [...] organizzò il « Gruppo della [...] ». Egli disse: Noi cercheremo [...] ghetto e di passare ai partigiani. Non dico che ci [...] troveremo le armi, uccideremo centinaia di carne [...]. Morremo non come pecore, [...] ». I congiurati erano [...] tra loro il professor Le [...] con [...] figlia, il celebre violinista [...] i sette fratelli [...] per [...] li [...] i Maccabei, [...] Lazzaro, [...] polacco, e il vecchio macellaio [...]. Scavarono sotto il [...] una città sotterranea. Si procura [...] dei fucili. Riuscirono a trovare una mitragliatrice [...] delle bombe mano. La rivolta doveva scoppiare [...]. Il comandante della compagnia Gelse [...] « Il pellicciaio ha [...] di uno, poi è morto ». [...] andò su tutte le furie: [...] Bisognerebbe [...] . Otto mesi che lavorate [...] imparato a interrogare ». Il pellicciaio [...] faceva parte [...] dei congiurati. Lo tor turarono per [...] e poi lo [...] semivivo su una lastra [...] compagnia [...] si turò il naso [...] tanto era il fetore. Il pellicciaio fece il [...] poi svenne. Morì senza riprendere coscienza. [...] vuotò la caraffa, si [...] uno strano sapore metallico. Si recò nel ghetto [...] gli ebrei. Disse: « [...] dovrà [...] davanti alla [...] prima delle nove di questa [...]. Se [...] cercherà di nascondersi, oppure [...] oppure set sarà ucciso, alle nove di [...] ordine che tutti gli abitanti del ghetto [...]. [...] guardò [...] e aggiunse: « Avete a [...] quattro ore. Potete trovare [...] oppure pregare prima della [...]. Detto ciò, [...] tornò a casa. Gli faceva male la [...] sentiva stizzito: tutto ciò era successo in [...] alla tortura con la speranza e [...] amava [...]. Le donne piangevano, abbracciavano [...] gridavano: [...] deve uscire ». I vecchi pregavano Iddio di [...] uscire [...]. Gli ingenui dicevano: «Fa [...] lui non può ucciderci tutti ». Gli scettici ribattevano: « Fa [...] sia che [...] esca, sia che non [...] ucciderà ». Un sarto, coperto da una [...] barba, avendo perso [...] della ragione, urlava: «Usciamo [...]. [...] suonava il violino. Il Levita, soffocando, terminava [...] altro capitolo. [...] baciava le mani della [...] fidanzata e mormorava: « Lia! /// [...] /// [...] si trovava in un [...] soltanto ai dirigenti del « Gruppo della [...]. Quando i tedeschi portarono [...] capì che il momento [...] arrivare. Egli discuteva allora con [...] Lazzaro il piano [...]. Entrò [...] senior e riferì [...]. [...] ordinò: « Raduniamo i sei [...]. Mezz'ora più tardi [...] tutti: [...] senior, il Levita, Lazzaro, [...] il vecchio [...]. [...] « Esaminiamo la situazione ». [...] senior prese la parola: « Tu non devi uscire. Possiamo incominciare la rivolta [...]. Dopo di lui parlò [...] Perchè ce lo chiedi? Forse [...] giurato per poi tradirti? Io non ho [...] delle pietre. Il vecchio [...] fu dello stesso [...] dici che dopo domani riceveremo [...] mitragliatrici. Io ti rispondo: lui [...] più. Ma lui è un [...] siamo gente onesta, e io voglio morire [...] onesto. Non voglio che qualcuno [...] Hai comprato una proroga, tradendo [...] ». Allora si [...] e tutti fecero [...]. Egli disse: « Comprendo [...] ma tuttavia uscirò dalia porta. Egli ha ucciso mia [...] due bimbi. Lo odio tanto che non [...] cadere nelle sue mani. Per lui troverò abbastanza [...]. Voi dite delle belle [...] sono ragionevoli. Dopodomani riceverete due mitragliatrici. Lazzaro è un soldato [...] sostituirà. Potrete scavare la galleria [...] di vetro, ci vogliono cinque notti di [...]. Allora vi troverete presso [...]. Se riuscirete ad ammazzare [...] nella [...]. Se i tedeschi avi anno [...] meglio, e non altro farete saltare il deposito, invece [...] non possiamo far nulla. Nel migliore dei casi [...] a dieci tedeschi e questo è poco. La aita di [...] non deve interessare nessuno. Bisogna uccidere il maggior [...] tedeschi e far salare il deposito. Nomino comandante Lazzaro. [...] il mio ultimo ordine ». Invano cercarono di discutere, [...]. E il vecchio [...] disse: [...] ha ragione. Noi dobbiamo pensare non [...] ai morti. Io ho creduto durante [...] vita nel Signore, di lui si dice: [...] Egli [...] il dio della vendetta ». Oggi non credo in [...]. Io non sono un Dio, [...] vecchio ebreo. Ma ho visto come [...] il mio nipotino e voglio essere il [...] ». [...] disse a [...] « Tu hai una mezza [...]. [...] per il nostro addio ». Riempirono tutti i bicchieri [...] altezza; [...] brindò: « Alla vostra [...]. La mano del violinista [...] tremava e [...] pensieroso, disse: « Tu [...] violino. Prima della guerra ho [...] nome su un manifesto e [...] ho sentito come suoni. Ho visto la tua [...] tuoi bimbi. Ho visto la primavera, [...] ghetto, e neppure le primavere che ho [...] la primavera della vita. Sai, [...] gli uomini staranno bene. /// [...] /// Essi non spareranno più, [...]. Guardò [...] « Per me è [...]. Tutto il ghetto lo [...]. Le donnesche poco prima [...] egli doveva uscire, singhiozzavano e si strappavano [...]. I vecchi pregavano il Signore [...] da [...]. [...] abbracciò Lia Levita e disse:« Tu, forse, vedrai una altra primavera ». Poi uscì oltre la [...] soldati lo portarono da [...]. Potrete andare all' estero ». [...] rispose: « Perdete inutilmente il [...] tempo, tanto io non parlerò. Potete bruciarmi come il [...]. Morirò, ma non mi [...] di [...] pasta. /// [...] /// Egli guardava [...] con i suoi occhi [...] si voltò da una [...]. Ordinò che a [...] fossero strappati gli occhi. [...] non emise gemito. Taceva mentre gli strappavano [...] dita e mentre gli segavano i piedi. Morì in silenzio e, [...] ,i tedeschi trascinarono nel ghetto il corpo [...]. Il primo maggio i [...] case di benzina e diedero fuoco al [...]. Il violinista [...] perì tra le fiamme: [...] tetto di una casa: gettava delle pietre. Nessuno sa come sia [...] Levita. Circa quaranta insorti arrivarono [...] vetro. Il deposito saltò in [...]. I fratelli [...] lottarono fino a sera; [...] tedeschi. Lazzaro riuscì a passare [...]. Raccontò come Lia sparava [...] contro i tedeschi. I soldati la circondarono. Allora accorse [...] e gettò contro Lia una [...]. Il vecchio [...] fu condotto da [...]. Era già sera. I tedeschi avevano ucciso [...]. [...] era allegro e, vedendo [...] mise a ridere: «Ah, ecco [...]. Allora il vecchio si [...] e lo trafisse con [...] teneva nascosto. Raccontando il fatto, Lazzaro [...] Era davvero il dio della vendetta ». /// [...] /// Raccontando il fatto, Lazzaro [...] Era davvero il dio della vendetta ». (0)
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