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Per ora non ci [...] Il Pakistan non cede Nuovo test atomico [...]. [...] test, si spera. Ieri [...] hanno fatto deflagrare un [...] poligono di [...] in [...]. Per qualche ora si [...] due esplosioni, poi è arri-vata la versione [...] test, ed è anche quello conclusivo. Lo ha chiarito lo [...] Sharif, aggiungendo per altro [...] lascia purtroppo aperta la porta a un [...] programma e, per ora, [...] altri esperimenti». Sharif ha ag-giunto che [...] Pakistan [...] pronto a di-scutere con [...] di tutti i problemi [...] la pace e la tranquillità nella re-gione. Siamo pronti al dialogo [...] New Del-hi». [...] Sharif ha poi ripetuto la [...] già [...] cui Islama-bad è stata costretta [...] percorrere la via nu-cleare, a causa dei pre-cedenti esperimenti [...]. Non è ben chiaro [...] pachi-stane si attendessero dal mondo, [...] condannato [...]. Alcuni paesi, Usa e Giappone [...] ave-vano anche annunciato sanzioni [...]. Il nuovo test pachistano [...] che si è anzi [...] la sospen-sione degli esperimenti già annun-ciata la [...]. In un co-municato di [...] ministe-ro degli Esteri ricorda che il «primo [...] ha già dichiarato in Parlamento [...] che [...] è impegnata in una [...] test nucleari. Restiamo fermi su quella [...]. Si ribadisce che New Delhi [...] a fare fronte con fermezza e efficienza [...] alla sicurezza nazionale» e si definisce la [...] poligono di [...] «uno sviluppo atteso», del [...] il governo nella [...]. [...] ai vi-cini: «Vogliamo essere amici [...] Pakistan. Sia-mo impegnati a risol-vere [...] Kashmir attraverso di-scussioni pacifiche e negoziati su [...]. [...] ha respinto invece [...] di una mediazione «da parte [...] terzi». Insom-ma, India e Pakistan [...] segnali di disponibili-tà al dialogo. Quanto quei segnali siano [...] invece nel quadro di manovre diplomati-che atte [...] internazio-nale contro i due novelli membri [...]. Intanto, mentre una parte del [...] agli armamenti atomici, [...] è ancora in preda alla [...] da uranio. Ventimila persone hanno accolto [...] il pre-mier [...] cit-tà natale di [...]. [...] slogan: «Lunga vita a [...] lunga [...]. Più popolare del primo ministro [...] questo momento in Pakistan [...] probabilmente una sola altra perso-na: Abdul [...] Khan, [...] nazionale. Ieri lo scienziato ha [...] sui test di giovedì scorso. Ha spiegato di avere [...]. Secondo Abdul [...] Khan, i metodi utilizzati dal [...] staff [...]. Oltre che padre [...] pa-chistana, [...] Khan è anche [...] del missile che potrebbe [...] il vettore, chiamato [...]. Esso ha una gittata di [...] chilometri, e almeno in linea teori-ca, dal territorio pachistano [...] indiane. [...] Khan Ha 62 an-ni, e [...] è nato [...] Pa-kistan ma in India. Ma [...] il futuro scienziato venne [...] India e Pakistan erano una cosa sola poiché [...] ancora dissolto il dominio coloniale bri-tannico, da [...] 1947 scatu-riranno i due Stati separati. /// [...] /// La città natale è [...] tea-tro di una delle [...] umane: la morte per avve-lenamento di migliaia [...] seguito alla fuga di esalazioni letali da [...] della [...]. Ma quella catastro-fe non [...] confronto [...] che potrebbe provocare uno [...] confezionati da Abdul [...] Khan. E [...] altri scienziati [...]. [...] perchè, a dispetto delle [...] i due rivali non sono affat-to così [...]. Sul piano militare, ma [...]. [...] Usa è con-vinta che India [...] Pakistan abbia-no attualmente arsenali atomici grosso modo equivalenti, da [...] dozzina a una ventina di ordigni nucleari o termonucleari [...] testa. Le bombe indiane sono [...]. Ma il guaio è che [...] non sembra essere riuscita ancora [...] in modo da [...] in testate missili-stiche, e aveva [...] un certo tem-po sospeso lo sviluppo degli Agni («fuoco», [...] hindi), il Pakistan sa-rebbe già in grado di [...] sui missili [...] (così ribattezzati in onore del [...] mussul-mano [...] nel X II secolo, e [...] lo scorso 6 aprile). Insomma proprio gli americani, [...] di naso avrebbero più ragioni per simpatizzare [...] Pakistan che con [...] ci fanno sa-pere che New Delhi [...] sue bombe deve [...] dagli aerei, mentre Islamabad [...] di colpire subito, per [...] con il padre [...] pakistana Abdul [...] Khan, «26 città indiane», [...]. Clinton ha ragioni di [...] preoccupato dei test pakistani di quanto fosse [...] perchè i suoi esperti gli hanno spiegato [...] Islama-bad [...] meno ragioni di proce-dere anche lei alle [...] ne avesse New Delhi: le bombe indiane [...] autoctona, in effetti non erano più state [...] mentre quelle pakistane si sapeva già che [...] costruite su modello di quelle ci-nesi, sia [...] generazione antiquata. [...] aveva giustifi-cato il proprio [...] del poker nucleare anche con la minaccia [...]. Si ritrova, passata [...] a confrontarsi con un avversario [...] minaccia di avere una mano più forte del previsto. Non deve ingannare la tranquillità [...] cui hanno mini-mizzato («Non erano [...] «non erano cinque più una, [...] una più una», «non ci fanno un baffo, ce [...] non modificano la situazione», e così via). Quando [...] ora dice: «Si è [...] nuova e dobbiamo [...] conto nel formulare la [...] in sostanza che non sanno più bene [...]. Il che, a ben [...] peggio che se avessero già deciso, calcolato [...] eventuali tappe suc-cessive di una sia pur [...]. Militarmente [...] è un Golia rispetto al Pakistan. Ha vinto e umiliato [...] e tre le guerre combattute in questa [...]. Nel 2025 il Pakistan [...] di abi-tanti, di cui il [...] al di sotto dei [...] per allora po-trebbe [...] quasi un miliardo e [...] cresce meno in fretta. [...] indiana è [...] più forte («Noi abbiamo [...] sopra dei nostri mezzi, ci siamo indebitati [...] gli Indiani hanno saputo far tesoro della [...] ammesso [...]. Ha meno da temere [...] sorta, [...] sono più avanzati, hanno [...] di alfabetizzazione e una democrazia più solida. Hanno più soldati e [...] risorse logistiche, e [...] superiorità aerea. Anche gli arsenali nucleari [...] protetti di quelli pakistani, grazie alla profondità [...]. Nessuno scommet-terebbe sul Pakistan contro [...] se dovessero andare ad una nuova guerra convenzionale. Ma proprio questo rende [...]. Perché da una parte [...] è soggetta alla sin-drome di Golia, e [...] il Pa-kistan potrebbe essere tentato [...] lusinga del primo colpo nu-cleare, alla David, di usare, [...] subi-to, [...] carta che gli possa consentire [...] vittoria militare. In questa luce, [...] che Islamabad aveva lanciato [...] viglia dei suoi primi test, circa preparazioni [...] indiane contro le pro-prie [...] nucleari, potreb-be non essere [...]. Sanno che le proprie [...] esposte. Ciò gli crea panico. E pro-prio questo potrebbe [...] a [...] dav-vero per primi, prima che [...] e [...] indiani gli radano al suolo [...] basi. E para-dossalmente [...] di «deterrente» delle bombe pakistane [...] le-gato proprio al fatto che [...] indiani siano convinti di [...] es-sere aggrediti [...] per primi. Dio ci guardi dal [...] dal più forte mi guardo io, verrebbe [...]. Chi deciderà la prossime mos-se? Anche su questo purtroppo [...] una differenza inquietante tra India [...] Pakistan. In dia la lobby [...] ma il controllo civile, da parte di [...] sul-le opzioni nucleari appare indi-scusso. In Pakistan, la bomba [...] dal ministero della Difesa. Lì sono sempre stati [...] licenziare i primi ministri, quando non gli [...]. In dia delle elezioni [...] potere gli iniziatori del poker atomico [...] e il [...] così come gli hanno [...] al momento relativa. Ma in Paki-stan, se [...] Sharif è stato regolarmente [...] che venga deposto co-me lo fu [...] e prima di lei [...] si mette in rot-ta di collisione con [...]. Manifestazioni di gioia a [...] per i test nucleari [...] «Islamabad non ci fa [...] Siamo [...] la potenza del futuro» [...] leader del partito indù, [...] ROMA. Non è il Pakistan [...] preoccupazioni di New Delhi. In ballo [...] ben altro, ed è [...] ed economica fra «le due superpotenze del [...] e la Cina. Lo lascia chiara-mente intendere [...] telefonica [...] dalla capita-le indiana, [...] dirigente del [...] il partito na-zionalista indù [...] mese di marzo. Il ruolo di [...] nel partito è molto [...] alla carica [...] ricoper-ta di vicepresidente del [...]. Viene considerato una sorta di [...] ego del primo [...]. Lei ritiene che dopo [...] di test nu-cleari, indiani e pa-chistani, il [...] tra i due paesi [...] o [...] che un equi-librio del [...] India e Paki-stan renda meno pro-babile una [...] Ka-shmir. I due test aggiuntivi [...] Pakistan erano stati in ogni caso preventivati [...]. In secondo luo-go vorrei [...] pro-gramma nucleare indiano non è fo-calizzato sul Pakistan. È motivo di rimpianto [...] le ini-ziative pachistane siano così [...]. Le nostre preoccupazio-ni per [...] ben più va-ste e profonde. È [...] delle potenze occidentali ad [...] realtà, ad ave-re in parte contribuito al [...] cose nella regione. Il nostro primo ministro [...] categoricamente dichiarato che noi non stiamo reinventando [...] e non ci stiamo impegnando in alcuna [...]. È causa di altrettanto [...] da parte nostra, che [...] della tensione innescata da [...] da Islamabad non sia stata presa in [...] occi-dentale. Bisogna che ora quei [...] la loro attenzione con urgenza ed esercitino [...] su Islamabad. Per quanto ri-guarda [...] la situazione si sta evolvendo [...] una linea da tem-po prevista. Non si pone affatto per [...] di emergenza, che è invece [...] dichiarato [...] fatto che in India non [...] alcu-na emergenza. E non [...] alcuna [...]. Ha detto che le [...] New Delhi in materia di sicurezza vanno al [...] rapporto con il Pakistan. [...] «Penso che il mondo sia [...] delle preoccupazioni indiane. Ma [...] non riesce a capire [...] questa parte del glo-bo. [...] relativo senso di ordine vissuto [...] Europa ha spinto il mondo verso [...]. La Cina potrebbe rappresentare una [...] per [...] magari [...] «Quello che penso è questo. Biso-gna che il club [...] di coloro che praticano [...] nucleare, riflettano per quanto [...] possano arrogare a se stessi il diritto [...] forme della sicurezza nel resto del mondo». Cina e India sono [...] grandi paesi [...] e stanno svilup-pandosi in [...]. In gioco è il [...] «India e Cina sono due grandi ci-viltà, [...] casa da tempi an-tichissimi, e sono le [...] del ventunesimo secolo. Esse [...] co-me deve [...] coscienza il re-sto del mondo, [...] una potenziale [...] assolutamente evitata. È la nostra sola [...] relazioni con la Re-pubblica popolare cinese. Noi ci sia-mo concentrati [...] di preoccupazioni, e ci attendiamo che Pechino [...] considera-zione. Esse includono le [...] tecnologico che la Cina continua [...]. A lungo [...] è stata lodata co-me [...] democrazia del mondo, il ché rimane vero [...]. Ma [...] ora è mes-sa in [...] volto di Stato con tendenze militariste ed [...]. Quali iniziative potrebbe prendere New Delhi [...] restaurare [...] «La nostra immagine di [...] è in alcun modo compromessa. Non siamo una na-zione militarista, [...] lo siamo mai stati, e mai lo saremo. Il nostro pri-mo ministro [...] di fronte al Parlamento che le iniziative [...] hanno lo scopo di respingere la natura [...] verso di noi, nonostante i nostri ri-petuti [...] occidentale affinché riconoscesse la realtà della situazione [...] davanti a [...]. [...] esperimenti per aggiornare e provare [...] del-le nostre armi nuclea-ri, abbiamo volonta-riamente offerto una moratoria [...] test. Ab-biamo annunciato che siamo [...] la [...] opportune, in obbli-ghi precisi. Abbiamo annunciato di essere disposti [...] impegnarci in un dibattito sensato e in negoziati sul [...] materiali fissili. Ancora abbiamo annunciato [...] di aderire a un regime [...] controllo [...] di tecnologie nucleari e mis-silistiche. Siamo fra i pochi [...] già dato [...] a un accordo contro [...]. Abbiamo annunciato che siamo [...] discussioni sulla rinuncia al cosiddetto primo colpo, [...] Pakistan sia con altri paesi, in negoziati [...] forum multilaterali. Che [...] si vuole [...]. /// [...] /// Che [...] si vuole [...]. (0)
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