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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 1034327500.

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Se Berlusconi, a suo [...] così, [...] si sarebbe ri-sparmiata mesi [...] lacerazio-ni e conflitti senza precedenti. Ma la storia ha [...] e prima dei tribunali hanno deciso gli [...] loro voto. La recente dichiarazione di Ber-lusconi [...] invece positiva perché, [...] solidarietà, il capo [...] si dichiara «since-ramente dispiaciuto». Sono sentimenti che contano, [...]. Sento già [...] Berlusconi fa così perché [...] a chiudere pari e patta la partita [...] può certo mettere sullo stesso piano chi [...] per un reato in via di estinzione [...] deve rispondere di accuse gravissime, tra cui [...]. Sarà, ma non è [...]. Il punto è che [...] Prodi [...] Berlu-sconi, sui temi della giustizia [...] un abisso culturale, di [...] istituzionale e [...] per la maggioranza, per [...] la sinistra di governo è tenere ferma [...] cedere di un millimetro. Prodi non ha cedu-to: [...] al complotto, aspetta sereno le decisioni dei [...]. Così facendo ha disinnescato [...] nei fatti che è venuto il momento [...] convivere con una magistra-tura completamente autonoma e [...] spesso sco-moda, inopportuna, che non rico-nosce neanche [...] di Stato». E che, a volte, [...] trattenere neanche i suoi istinti più guasconi, [...] ieri Borrelli citando una frase di Di Pietro Nel [...] la vicenda giudizia-ria di Prodi seguirà il [...]. È un dato incontesta-bile [...] Cirio fu venduta ad una prezzo più alto [...] il ri-corso [...] pubblico avrebbe as-sicurato: 311 [...] a finire nelle casse [...]. Ma [...] un contenzioso sul calcolo [...] quale è giusto che si faccia definitivamente [...]. Prodi ricorda che fu [...] e avallato da una famo-sa banca di [...]. Ai giudici [...] parola. Più in generale, però, [...] fa-rebbero bene a non perdere di vi-sta [...] di questa vicenda, a suo tempo sollevata [...] differenze -sia dalla destra che dalla sinistra. ///
[...] ///
Sono passati tre lunghissimi [...]. Un valore emblematico che [...] unico grandissimo problema: quale rapporto tra pote-re [...] giudiziario. Nessuno, mi pare, arriva a [...] in discussione il principio [...] e [...] della magistratura giudicante. Ma punti di vista [...] sono sul ruo-lo della magistratura inquirente. [...] a destra in modo [...] che una democrazia matura non possa permettersi [...] indipendenti, che oggettivamente rischiano di essere elementi [...]. E [...] a sinistra, chi ritiene [...] esperienze di governo -che alcune certezze sul [...] certi [...] debbano essere riviste. Un aspro confronto [...] non ci porterà da nessu-na [...] ne [...] ci aiute-ranno provvedimenti tampone, te-si [...] cambiare pezzi marginali [...] sistema. Forse sarà bene fissare un [...] chiaro e condi-viso e , [...] col-tivare alcune consapevolezze e di-scutere [...] tutto campo, [...]. [...] dovrebbe essere una giustizia equa, [...] -secondo una straordinaria e autorevole defini-zione -e rapida. La consapevo-lezza potrebbe essere [...] illudersi di portare sotto un unico controllo [...] , come quello delle procure, che necessaria-mente, [...] del cittadino, deve essere e ri-manere diffuso. ///
[...] ///
E decidiamo anche. Attraverso i personaggi di Candi-do, [...] bersaglio i vizi della carta stampata: insegui-mento [...] trasformate in veicoli dei gadget. Le colpe e le [...] «al servizio dei potenti». ///
[...] ///
Questo non è un [...] una storia del giornali-smo anche se, in [...] Forattini [...] disegnato un Eugenio Scalfari che offre a Oscar Luigi [...] un suo lungo editoriale. Si tratta di rac-contare [...] omissioni, le paure e le vanità del [...] televisivo». Una mitologia da dissacrare. Certo, il libro non [...] nomi e cognomi. O me-glio, «I re [...] di Giovanni Russo, consiste [...] un giornalista». Profes-sionista di quelli [...] intellet-tuale, ironico, intriso di [...] autore di molti libri, preoccupato [...] il suo Mezzogiorno, [...] di vizi italici. Adesso, la decisione di [...] nelle convulsioni e crisi del mondo [...]. Che cosa tira fuori, Russo, [...] mediatico; un atto di accusa, una filosofia [...] confronti [...] Attraverso questi personaggi, Candi-do, [...] e il filo-sofo Martin, [...] libro di Voltaire, [...] in Italia perché è [...] Paese [...] quale si possono avere ancora emozioni, vo-levo, [...] i rapporti tra giornalismo e politica ma [...] venuto configurando il modo di fa-re giornalismo [...] Italia. Immagino che stigmatizzi questo [...] fare giornalismo. Sarebbe, allora, il suo, [...] di un passato migliore, in cui la [...] suo do-vere, i giornalisti non si dedicava-no [...] pettegolezzo, la stampa era rispettosa di precet-ti [...] ficcava il naso negli affari dei potenti? Non [...] libro che loda il tempo pas-sato. Mette in luce una [...] e giustifica, in parte, anche le pole-miche [...] state, le critiche di un Massimo [...] che invita a la-sciare [...] nelle edi-cole e che non cessa di [...]. Il libro vuole anche [...] gente più che agli ad-detti ai lavori. Non sarà, per caso, una [...] autobiografia di Giovanni Russo? Per una parte è una [...]. Non tanto segreta. [...] giorna-lista Averroé cerca di dare [...] giovane Candido, che in quel momento è giovane, ma [...] altri vecchissimo, [...] dei pregi e dei difetti, [...] lati po-sitivi e negativi di una volta. Averroé si ferma, soprattutto, [...] paradosso [...] in mezzo di deformazione [...] informazione. Tanto che il giorna-lista, [...] è declas-sato a portavoce. Tramite il giornali-sta succede [...] -politici at-tori cantanti grandi intellettuali -si parlino [...]. E grazie a loro [...] opinioni. Insomma, [...] non avrebbe più un ruolo. Stia attento, Russo a ciò [...] dice. Io sarei, nel nostro [...]. ///
[...] ///
Ma ambedue siamo giornali-sti. Invece, con i potenti, [...]. Tanto è vero che [...] il segretario del Pds, poi il leader [...] Forza Italia, che si rispondono tramite i giornali. In-somma, [...] non ha torto quan-do [...] giornalisti non svolgo-no più un ruolo, e [...] pre-ferisce, attraverso la televisione, ri-volgersi direttamente al [...]. Quel «direttamente» suona un [...] troppo plebiscitario. In una demo-crazia robusta. [...] i gior-nali, lo sa [...] non han-no propositi liberticidi anche se gli [...] il ruolo di con-tropotere. Si limitano a esplorare [...] comportamenti politici e della moralità [...]. Allora, quel [...] non ha tor-to» non [...] una presa di posizione tutta positiva, un [...] del Pds? Assolutamente no. Tanto è vero che [...] è centrata su due punti. Il primo: [...] parlando della tele-visione come [...] mezzo da frequentare, ha rivelato, [...] ricerca di un contatto diretto con le persone, una [...] anche un pochino au-toritaria. Secondo: quando parla male dei [...] sotto sotto può es-sere spinto a [...] dal desiderio di un certo [...]. Si comporta co-me Romiti [...] giornalisti che dipendono dalla [...] proprietà a essere più [...]. La scoper-ta della televisione [...] rapporto tra partito e [...] il partito [...] con gli intel-lettuali organici ma in secondo [...] televisione. Veniamo ai vizi pubblici di [...] grande fetta [...]. Secondo Russo, dipendono dal [...] giornalismo -se, in-somma, i giornalisti fanno il [...] da una moralità di fondo -dal come [...] giorna-li, ormai veicoli di gadget, o dalla [...] della televisione? Innanzitutto, guardiamo ai giornali-sti che, [...] anni, sono diventati da persone che vogliono [...] propria autonomia, parti in causa nella lotta [...]. Prima, la militanza distin-gueva [...] di sini-stra o della sinistra laica, i [...] ruolo di battaglia politica mentre gli altri [...] in-formazione; benché questa venisse chiamata informazione borghese. I giornalisti sono, individualmente, [...] a aree ma a uomini politici, a [...]. I tempi sono cambiati. Davanti agli occhi abbiamo [...] pur essendo gior-nali [...]. E sulla televi-sione? [...] inseguire è fenomeno tipica-mente [...] Um-berto Eco e da molti altri. Fenomeno particolarmente grave perché, [...] dato incontrovertibile che la tv ha un [...] fini-sce per rovesciarsi il rapporto tra giornalisti [...]. Le notizie sono quelle [...] giornali ri-feriscono le notizie dette dalla tv. Insomma, i giornali non [...] ruolo di scopritori delle notizie e gli [...] colore sbiadito dello scandalo di Angela Cavagna [...] per via di un [...] Proprio [...]. E non dimentichiamo il [...]. Nel mercato non è [...] se tutti seguono un solo padrone, cioé [...]. Con il risultato di [...] cose. A leggere i giornali, [...] peggio dei telegiornali. Comin-ciano alla stessa maniera, [...]. Un intruglio indistinto, senza [...] Le uniche cose in cui ormai ci [...] i commenti. I quali commenti, però, [...] televisione piuttosto che i fatti. Per esempio, i conduttori [...] quelli che gestiva-no la crisi politica. Durante la crisi politica [...] coloro che organizzavano gli incontri tra i [...]. Una spettacolarizzazione del ruolo [...] dai giorna-li [...] adesso preso dai con-duttori. Spesso senza opinioni. Qualche nome di questi [...] senza opinioni? Costanzo oppure Vespa. In questo li-bro ho [...] rivivere, senza presunzione, il sentimento da mino-ranza [...] scompa-rendo. Non è mai un forte [...] quello da minoranza intellettuale. [...] parte, i media non [...] di comunicazione e neppure di dominio, di [...]. Io sostengono che bisogna [...] di autonomia, in-dipendenza, ironia alla Flaiano. Perfetto, ma chi invocano simili [...] non rimpiange un me-stiere che «una volta» era diverso, [...] «una volta» era dignitoso, che «una volta» era colto? No, non rimpiango il mestiere di «una volta». Sono talmente immerso nel [...] ho scritto questo libro quasi si trattasse [...] che non riesco a scrivere ogni giorno [...] volta alla settimana). Un giornalista la cui [...] televisione; un giornalista che, intimamente, parteggia sem-pre [...]. Eppure, Russo, il suo [...] sulle ci-tazioni di altri giornalisti, cammi-na sulle [...]. Perché nasce da un [...]. Guarda-vo la televisione, ascoltavo, e [...] trovavo [...] che mi inte-ressava o volevo [...] la cita-vo. Ho colloquiato nel libro [...] colleghi, anche con i politici. Attraverso questo colloquio, vorrei [...] scuotesse da una certa ma-linconia del conformismo. Molli DALLA PRIMA PAGINA Come [...] in Europa dinamica del costo del lavoro [...] controlla-ta. È vero che viviamo [...] politica dei redditi, ma è anche vero [...] hanno rice-vuto molto poco dallo scambio effettuato [...] -in particolare, non hanno visto au-mentare [...] e negli anni recenti [...] ai guadagni di produttività, mentre hanno subito [...] reddito disponibile in ragio-ne delle politiche di [...]. Così, si entra nello [...] con un conto non [...] e lo [...] implica che non lo [...]. Il conflitto sociale è [...] ed è tanto più [...] i datori di lavoro non potranno più [...] sui prezzi. Legare le mani al [...] caso, non significa nulla: il conflitto andrà [...] vuo-le restare nello [...]. La mediazione, tuttavia, avvie-ne [...] il processo di risanamento finanziario, per-ché o [...] peso fiscale sui lavoratori, mentre il salario [...] si allevia il peso fiscale sulle imprese, [...] per aumenti salariali. Ma se si deve [...] il risa-namento, si mette a rischio [...] nella moneta unica, e [...] alcun bisogno di entra-re nello [...]. Molti pensano che la [...] può [...] luogo a un processo [...] perciò trovare risor-se sia per il risanamento [...] la politica dei redditi, in virtù di [...] dei tassi di interesse. Chi pensa di [...] affidare a un meccanismo [...] si sbaglia: sia per-ché le esportazioni non [...] negativamente del cambio fisso, sia perché mante-nere [...] situazione di immanente conflitto sociale, im-plica tenere [...] interesse sempre un pò più elevati dei [...]. Allora? [...] alternativo non consiste nel [...] al governo, ma anzi nel potenziare la [...] nel man-tenere il conflitto sociale entro i [...]. Non si tratta di [...] al contra-rio di [...] a tutto campo a [...] riforme, di grandi modernizzazioni, di grande spin-ta [...]. Basta che non si [...] ciò, il conflitto: qualcuno so-stiene, infatti, che [...] il lavoro più fles-sibile, ridurre le garanzie [...] lo Stato sociale e in particolare tagliare [...] ciò accentua il conflitto, certo non lo [...] a rischio la nostra parteci-pazione allo [...]. ///
[...] ///
[...] nello [...] per di più dopo [...] nel quale gli altri partner non hanno [...] lo-ro ostilità alla nostra partecipazio-ne, mostra che [...] un qualche potere contrattuale. Tanta asperità per non [...]. Una volta dentro, dobbiamo [...] contrat-tuale, anche allo scopo di ricon-durre alla [...] tede-sco e la [...]. Occorre, in-fatti, evitare che [...] Maastricht vengano rese così diffi-cili -come avverrebbe [...] di stabilità» tanto amato da [...] -da rendere di fatto [...] mediazione del conflitto sociale in Italia sia [...] -dato che il conflit-to è presente anche [...] Francia [...] in Germania. Non si tratta perciò di [...] con [...] ma al contrario [...] in ogni [...] mossa, [...] venire alla lu-ce la ristrettezza [...] visione, [...] nazionalista, e quanto poco europeismo [...] sia nelle sue posi-zioni. Il nuovo approccio consiste invece [...] alla linea illu-strata da [...] credendo [...] non sperando soltanto che attraverso [...] si possa-no legare le mani a governi e par-lamenti. ///
[...] ///
Don Mario non appartiene [...] di «casta sacerdotale» indifferente e ipocrita, «sepolcri [...]. Tutto il messaggio evan-gelico [...] questo elo-gio della condivisione, sempre con lo [...] superare le frontie-re [...] e del pregiudizio e [...] decisa accentua-zione sulla testimonianza della vita vissuta [...] contro i discorsi [...] attribuzioni indebi-te e formule [...] «Ho avuto fame e mi avete dato da [...] sete mi avete dato da bere, ero [...] ospitato, ero nudo mi avete vestito, ero [...] venuti ad [...] ero in pri-gione e [...]. La cronaca registra ormai [...] di violenza a danno dei giovani così [...] atti non meno dolorosi di criminalità e [...] i minori come protagonisti attivi di una [...] depravata esisten-za. Eppure al di là [...] cui i fatti vengo-no spesso riportati, al [...] in-numerevoli storie di ordinaria pre-varicazione, maltrattamenti e [...] le giovani vite di bambini e adolescenti, [...] e [...] pub-blica continuano tuttora ad [...] reale dei minori e le loro esigenze [...]. Ciò che emerge dalla [...] una minuta porzione della realtà, solo la [...] un iceberg di emarginazione e abbandono con [...] odierna, consolata dal mito ipocrita della soddisfazio-ne [...] dei mi-nori, sottopone [...] la [...] parte più debole e [...]. La condizione dei minori [...] dalle at-tuali politiche sociali. Negli ultimi anche a [...] de-clino delle nascite e del conseguen-te invecchiamento [...] necessità dei minori sono passate in secondo [...] sempre più subordinate ad al-tre categorie sociali [...] risorse disponibili. Constatata [...] della via giu-diziaria nella [...] che accompagnano la vita dei minori, stentano [...] forme di intervento sociale più effi-caci, preventive, [...]. Non esiste una politica [...] compito, la città è sempre più un [...] loro, i [...] insediamenti urbani rappresenta-no il [...] una miopia e di una indifferenza intollerabili [...] di socializzazione e crescita delle nuove generazioni. È proprio in questi [...] umanamente e so-cialmente che si svolge la [...] Mario che assiste impotente [...] della criminalità giova-nile, alla [...] precoci, [...] delle evasioni [...] scolastico, per non dire [...] abbrutimento e mercificazio-ne che coinvolgono adolescenti e [...] diffusione dei feno-meni di esclusione giovanile è [...]. La [...] testimonianza deve costituire una [...] globale, se-vera da parte di tutti, Chiesa, [...] promuovere solu-zioni adeguate alla gravità della si-tuazione. ///
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La [...] testimonianza deve costituire una [...] globale, se-vera da parte di tutti, Chiesa, [...] promuovere solu-zioni adeguate alla gravità della si-tuazione.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(119)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(193)

Città & Regione [1975-1976*]

(191)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(145)


(199)

Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

(170)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .