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Ebbe un solo difetto, [...] quello di non esistere. Come Guglielmo Baldini, composi-tore [...] al 1540, autore di celebri (ma [...] inesistenti) madri-gali. Come la [...] ovvero il gioco della [...] quarto secolo a. Il filosofo [...] il musicista Baldini, la [...] di [...] figurano, insieme con una [...] consimili fantasmi, in al-cune fra le più [...]. Con tanto di biografie, [...] e considerazioni critiche in [...] Fiera [...] Balle in cui si pos-sono trovare personaggi [...] persone vissute davvero, musei dedi-cati agli oggetti [...] inventate di sana pianta, citazioni lettera-rie da [...] cele-bri scrittori (veri) trasformati in informatori della Stasi, [...] E. /// [...] /// Chi avesse il gusto, [...] che a noi manca, di sa-pere quali [...] enciclopedìe, i famosi lessici e le guide [...] hanno pubblicato tante sciocchezze non ha che [...] «magazine» della [...] di venerdì scorso. [...] fa davvero impres-sione: qualcuno si [...] divertito, nei mesi e negli an-ni scorsi, a far [...] nelle redazioni delle case editrici una quantità di [...]. Co-sì, «sottomarini», sono chia-mati [...] i fal-si che vengono confezionati a beneficio [...] e dei meno informati. Di questi sommergibili ne [...] sotto le acque seriose della letteratura e [...] paese. In certi am-bienti e [...] la cosa si è trasformata in una [...] sport da in-tellettuali. Ciò nulla toglie alle [...] tedeschi che ci sono caduti con tutte [...] uno scivolone su un presunto filosofo [...] può essere, magari, per-donato [...] qualcuno se ne è subito accor-to, che [...] che il Baldini ha viaggiato imperter-rito per [...] enci-clopedìe e lessici musicali che si copiavano [...] dal [...] 1959? E possibile che [...] le allusioni contenu-te nel lemma [...] (in italiano qualcosa come [...] per non [...] restati svegli»), pub-blicato da [...] Ma-lattia della decadenza nelle [...] specie [...]. Si dice che sia [...]. I suoi te-sti non [...] ma anche di altre [...] sociologia. Noto per le sue sfide [...] dottrina ufficiale e autore di [...] si è conquistato la fama [...] economista più famoso degli Stati Uniti, anche se la [...] generazione gli conte-sta il fatto di non [...] mai elabora-to un modello teorico. Oltre alla [...] attività accademica, John Ken-neth Galbraith [...] a momenti chiave della storia ameri-cana come [...]. Amico personale di Kennedy [...] destro, è attualmente è pro-fessore emerito del Dipartimento [...] Economia ad [...] università con cui collabora [...]. Nella [...] casa di Cambridge, [...] il professore si presenta con [...] bastone, che appoggia da una parte: «Non zoppico, è [...] una mi-sura di prevenzione! Cosa può anticipare del [...] «È un libro sui personaggi che ho co-nosciuto [...] mia vita, da Roosevelt, John e Jacqueline Kenne-dy, [...] Johnson, [...] Indira [...]. Lei ha dedicato gran [...] carriera a mettere in di-scussione lo sta-tus [...]. Crede che le società [...] più indifferen-ti agli squilibri sociali proprio perché [...] libertà? «No, non lo credo. [...] movimento sociale per consolida-re [...] State, la re-sponsabilità sociale [...]. Il problema è che questo [...] le persone abbienti e i [...] ma anche dalla partecipazione politica. La mia speranza è [...] maturazione della società, ci si rende-rà conto [...] equilibrio nella distribuzione della ricchezza si [...]. La crisi asiatica ha mostrato [...] che gli Stati [...] soggetti [...] mon-diale. [...] un limite alla glo-balizzazione? «I [...] insiti nelle diverse com-ponenti del processo su [...]. Il governo è essenziale. Non possiamo arrenderci a una [...] la capacità di azione dei [...]. Nella pratica [...] soluzione è la creazione di [...] internaziona-li. Bisogna rafforzare i poteri [...] o del F MI [...] i vari paesi; servono banche centrali capaci [...] controllo e di scongiurare le follie dovute [...]. Ci troviamo di nuovo nella [...] di «follia specula-tiva» che descrive nella [...] «Breve storia [...] finanziaria» (1990)? «Senza dubbio in Asia, e soprattutto in Giappo-ne, si è creata una tipica [...] speculativa: sali-ta dei prezzi [...] aumenti, investimenti sfrenati nel settore [...] e nella [...] di azioni. Così si crea una [...] sostenuta dalle spe-ranze degli investitori. Sta accadendo [...]. [...] fa parte della storia [...] non solo in Giappone e nel Sud-est [...] a New York. E quando toccherà a New York, [...] colpa al crollo dei mercati [...] mentre [...]. Credo che questo sia uno [...] pericoli che dovremo [...]. [...] «È difficile fare previsioni. Quando si crea una [...] evi-dente, è ovvio che prima o poi [...] nessuno può dire [...]. [...] delle Borse mondiali in queste [...] in un problema molto se-rio». Oggi più che mai, [...] americana dipende in misu-ra elevatissima [...] Borsa. Questo rende il paese [...] fronte a un [...] «Questo è un punto [...]. [...] americana saran-no perniciosi perché molte [...] dipendono da questo tipo di investi-menti e possono ritrovarsi, [...] sera alla mattina, in una situazione di po-vertà, il [...] provocherà una vasta di-minuzione dei consumi. In caso di crollo [...] Borsa, [...] che è molto pro-babile, il risultato potrebbe [...] estremamente dolorosa. Per fortuna, oggi le banche [...] di [...] per ammortizzare gli effetti di [...]. Una crisi finanziaria può stroncare [...] carriera del [...] «No, non credo che questi [...]. [...] «Il clamore che si [...] a questa vicenda dimostra che siamo in [...] e che per certe persone non [...] niente di più interessante [...]. Quale sarà il catalizzatore [...] nel [...] sta per inizia-re? [...] capace di superare [...] del potere militare e [...] Stati Uniti ridurran-no in misura consistente il ruolo [...]. Continuiamo a mante-nere un [...] e costoso anche se non [...] più nessun nemico [...]. Il pro-blema è come controllare [...] armi [...]. Ma ascoltando i leader [...] che vi siano altre [...] piano, come [...] di emigrazione ver-so Nord. Ci preoccupia-mo per il [...] Sud senza con-siderare che non esiste-remmo senza [...]. [...] ed ora non si potrebbe [...] senza [...] di [...]. Come vede il processo [...] «Il processo di unificazione degli Stati europei cominciato [...] della [...] cambiamento di questo secolo. Certo, il consolidamento [...] europea dipenderà dalla rapidità [...] paesi europei saranno in grado di creare [...] di [...]. [...] del sistema di previdenza sociale. Se i governi europei [...] e moneta comune, devono anche [...] cittadini e avere un [...] queste politiche. Questi due ele-menti, così come [...] maggiore con-vergenza delle politiche fiscali, do-vrebbero essere affrontati prima [...]. Però gli Stati conducono [...] per mante-nere i poteri chiave a livello [...]. [...] senso, penso che il patriottismo [...]. Che lezione dobbiamo trarre [...] sistema co-munista? [...]. [...] un [...] si traduce [...] in un aumento della quantità [...] persone che vogliono esprimere le loro idee perché vogliono [...] in qual-che misura il loro futuro, il che finisce [...]. La seconda lezione è [...] di consumo, quella che ho chiamato nei [...] opulenta, ha un grande potere di persuasione. Coloro che non possono [...] ma ne conoscono [...] aspirano a cambiare la loro [...]. Ritiene che gli economisti [...] impe-gnati a risolvere i [...] società at-tuali? «Le idee ci sono, il [...] si insiste troppo sugli aspetti teo-rici. I modelli matematici sono [...] e fanno guadagnare di più rispetto allo [...] del problema della povertà [...]. [...] una tendenza a evitare tutto [...] che, a prima vista, appare senza so-luzioni». Copyright «El País [...] (traduzione di Cristiana Paternò [...] 5. /// [...] /// Copyright «El País [...] (traduzione di Cristiana Paternò [...] 5. (0)
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