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E sulla [...] totale o parziale appartenenza [...] Come per gioco, è stata più volte [...] o smentita; ma non fu un gioco [...] a proposito del Dittatore. Questioni di dettaglio, [...] che possono trovare spiegazioni [...] e della fanciullezza, e [...] persecuzione della gioventù e della maturità, sia [...] « figlio d'arte » e in un [...] in un sentimento quasi di rivalsa per [...] o di frustrazione patito da bambino. Ma da tali dettagli [...] problemi più seri. [...] un fatto che il [...] è stato creato [...] del mondo anglosassone, quale [...] declassati e di cocchieri sempre brilli osservati [...] Londra, [...] quale prolungamento di certi tipi [...] se è vero che [...] Glasgow ce n'è uno vestito esattamente come Charlot. Ciò per [...] della raffigurazione. Per la cronaca invece, [...] sarebbe nato sul set delle prime comiche, [...] ritmo di una per settimana. [...] un bluff, ed è [...] a [...] e lo sa così [...] lo lancia come sfida al mondo, nel [...] e anche ci si impietosisce sopra. Una sfida al [...] Scherza e si impietosisce. Non è questo un [...] ebraica? Giustamente Marcel Martin ha rilevato che Chaplin [...] non essere ebreo: ma lo era, [...] Charlot. [...] come paria. Il cappello sempre in [...] consuetudine, e i vestiti più usati che [...] in commercio, come notò il nostro Ungaretti. Abita in catapecchie, [...] frequenta asili. Cammina vicino a muri [...] in un ghetto. E [...] paura del nemico secolare, [...] la esorcizza con gli ironici sgambetti [...] ben sapendo che Davide [...] Golia. Non è un eroe [...] è un misto di malizia e di [...] un povero [...] un povero diavolo. Occorre proprio [...] il prologo patetico del [...] Monello » fosse rotto e [...] del vagabondo? Bastava il suo [...] sulle scarpacce larghe e sfondate (che per Elie Faure [...] addirittura i due poli dello spirito, conoscenza e desiderio) [...] spazzare con una potente ventata [...] ogni lugubre malinconia. Se ha voglia di [...] è cosi malridotto! Charlot non si scompone: [...] oggetti dannosi, allontana col [...] rimasugli privi [...] indi sosta per [...] importante: con le dita [...] di pelle, estrae dal panciotto una ex [...] esegue un esame rigoroso del contenuto, sceglie [...] la batte sul dorso della mano, la [...] come un « gentleman ». Questo straccione, dunque, rivendica [...] le forme avanzate della vita moderna: almeno [...] che il diritto a [...] dignitosa e civile gli [...]. [...] un uomo che si [...] in un mondo dove i poveri ricevono [...] rifiuti. Solo com'è, col sostegno [...] bastoncino, è riuscito finora a mantenersi in [...] essere sommerso dalla sporcizia (non era cosi [...] di sterminio si cercava di mantenere [...] dignità?). Per cui il bambino [...] un bidone, e che per lui è [...] finestra del miserabile vicolo piuttosto che dal [...] ben duro colpo al suo instabile equilibrio [...] ». Logico che cerchi di [...]. Logico che gli altri [...]. Logico che a Charlot [...] cuore di [...] in una fognatura (le [...] sappiamo, sono per i poliziotti). Non c'è altro che [...] e una volta [...] non c'è altro che accudire [...] lui come amorevole madre. In realtà, Charlie Chaplin [...] monello: adotta se stesso, poiché rivive [...] tutta la propria infanzia [...] di [...] madre impazzita di stenti, [...] parole colme di ammirazione e di affetto [...] della vecchiaia, dalle pagine dell' Autobiografia. E [...] si salda, anche, il suo [...] nel mondo americano. Il film che lo [...] tutti, il [...] per la comprensione [...] problema (e anche per [...] delle opere di Chaplin un punto di [...] illumini tutti gli sviluppi), è la breve, [...] del 1917 intitolata [...]. Non per niente i [...] dieci anni dopo, a emblema nel loro [...] Giù [...] mani [...]. Ecco quel che. Noi ricorderemo lo spettacolo [...] di terza classe etichettati come bestiame sul [...] che conduce Charlot in America, la brutalità [...] cinico degli emigranti. Quel che questa libertà [...] -lanterna attraverso tutti i film di Charlot, [...] degli sbirri, persecutori di poveri. Nonostante qualche finale felice. La prossima volta lo [...] questo terribile pessimista che ai giorni nostri [...] a [...] comune: una vita da [...]. Una piccola [...] appena il caso di rammentare. Si pone invece il [...] avanzato dal Viazzi e non ancora esplorato [...] pertinenza, dei rapporti di Chaplin con la [...] dei decenni in cui egli operò negli Stati Uniti. /// [...] /// Henry o la Tragedia [...] Dreiser, n più tardi con i narratori del [...]. [...] accurata ci assicurerebbe invece del [...] smentendo una volta per sempre il troppo comodo ritratto [...] isolato e sradicato, veicolo di una retorica che ha [...] il suo tempo. Così come va notato [...] Charlot non è un vagabondo con la [...] isolato e [...]. Il discorso che [...] pubblichiamo, fu pronunciato da Chaplin [...] da Hollywood in una manifestazione al Madison [...] Park di New York [...] del 1942. Sui campi [...] battaglia della [...] vivrà o perirà la democrazia. /// [...] /// Se la Russia sarà «confina [...] asiatico [...] il più vasto e ii [...] ricci» ilei [...] cadrà sotto la dominazione nazista. Con tutto [...] praticamente in mano ai [...] avrebbero [...] a quasi tutto il [...] mondo. In tal caso, quali [...] sconfiggere [...] la difficoltà ilei trasporti, il [...] delle nostre linee [...] comunicazione a migliaia [...] miglia di distanza, la questione [...] del petrolio e della gomma [...] e la strategia hitleriana del [...] et impera [...] nel caso di una sconfitta [...] Russia ci [...] una situazione disperata. V'è chi dice che [...]. Inurberebbe la guerra di [...]. [...] una posizione ottimista, secondo me. [...] tali condizioni e contro [...] mi avversario così [...] bile il futuro sarebbe molto [...]. Che [...] russi -hanno un disperato [...]. Invocano [...] di un secondo fronte. Tra le nazioni alleate [...] di opinioni in merito alla Charlie Chaplin [...] Ischia [...] 1957 circondato da una turba di ragazzi Appello [...] testo di un appassionato [...] nel pieno della seconda guerra mondiale, ad [...] Madison [...] Park di [...] York nel luglio del [...] subito un secondo fronte. Prima ci dicono che [...] hanno scorte sufficienti per rifornire un secondo [...] le hanno. Ci dicono anche che [...] il rischio di un secondo fronte [...] questo momento per timore [...] sconfitta. Non vogliono correre rischi [...] sicuri della loro preparazione. Ma possiamo aspettare fino [...] cui saremo sicuri [...] nostra preparazione? Possiamo evitare [...] In guerra non esiste la possibilità di eliminare [...]. In questo momento i tedeschi [...] a [...] chilometri dal Caucaso. Se il Caucaso cadrà, [...] cento del petrolio russo [...]. Quando decine di migliaia [...] e milioni stanno per morire dobbiamo dire [...] pensiamo. La gente se lo [...]. Sappiamo che ingenti forze [...] sbarcando in Irlanda; che : il [...] per cento dei nostri [...] che due milioni di [...] di guerra mordono il freno. Che aspettiamo, visto che [...] la situazione è così [...] Washington e di Londra, che queste non [...] a seminare zizzania. Le facciamo per dissipare [...] ingenerare fiducia e [...] per la vittoria [...]. E qualunque sia la [...] Russia combatte con le spalle al muro. Quel muro è la [...] degli alleati. Abbiamo difeso la Libia [...]. Abbiamo difeso Creta e [...] ino perduto. Abbiamo difeso le Filippine [...] del Pacifico e abbiamo perduto. Ma non possiamo permetterci [...] Russia perché è là che sì compie [...]. Quando il nostro mondo, [...] la nostra civiltà si sbriciolano sotto i [...] correre il rischio. Se i russi perderanno [...] Caucaso [...] il più grande disastro per la causa [...]. Attenti allora ai pacieri, [...] loro tane. Vorranno mettersi [...] con Hitler vittorioso. Diranno: a [...] altre vite americane. Con Hitler possiamo stipulare [...] ». Allenti a questa trappola [...]. Ci prospetteranno una pace mollo [...] e poi, prima di [...] avremo ceduto alla ideologia nazista. Allora saremo ridoni in [...]. Ci toglieranno la libertà [...] della nostra mente. Il mondo sarà [...] dalla [...]. Ci domineranno [...]. /// [...] /// Con la forza dei [...] ai nazisti ogni [...] al loro ordine sarà [...]. Il progresso limano si [...]. Le minoranze, i lavoratori, [...] godranno di alcun diritto. Anche questi diritti saranno [...]. Quan-do avremo dato ascolto [...] e saremo giunti a un [...] con Hitler vittorioso il [...] dominerà la terra. Attenti ai pacieri interessa, [...] sempre fuori dopo ogni disastro. Ma se stiamo all'erta e [...] alto [...] il morale non abbiamo nulla [...] temere. Ricordate che è [...] il morale a salvare [...]. [...] se teniamo allo il morale [...] vittoria è assicurata. Hitler ha corso molti [...]. Il più grosso è [...] Russia. Dio lo [...] se non riuscirà a [...] ilei Caucaso [...]. Dio lo aiuti se [...] altro inverno alle porte di Mosca. Era un grosso rischio, [...] Hitler Io ha corso. Se Hitler può correre [...] possiamo noi? [...] il per. [...] altre bombe da sganciare su [...]. [...] gli idrovolanti [...] per risolvere il problema dei [...]. Ma, [...] subito un secondo fronte. Puntiamo alla vittoria in [...]. Voi nelle fabbriche, voi [...] in divisa, voi cittadini del mondo: lavoriamo [...] quel fine. Governi di Washington e [...] Londra, [...] in modo che sia questo il nostro [...] primavera. Se nutriremo questo pensiero. Lottiamo per [...]. [...] che le grandi imprese della [...] sono sempre [...] la conquista di ciò che [...] impossibile. Egli non è vittima, [...] delle congiure degli elementi e del caso, [...] circostanze sociali precise. [...] un emigrante venuto in America [...] lavorare, non uno scansafatiche che cerchi [...] c america » in un [...] d'oro. La febbre dell'oro lo contagia [...]. Se vogliamo, è anche un [...] che -insegue un cuore: e una capanna: solo che [...] re gemello stenta tanto a [...] e la capanna magari c'è, ma in bilico [...]. Se in Charlot soldato [...] coperte in trincea sommerso dall'acqua, se in Vita [...] contende l'osso al bastardo randagio come lui, [...] Pellegrino (questo capolavoro assoluto tra i suoi film [...] inconsciamente, da evaso quel è, alle sbarre [...] che dovrebbe [...] la libertà, o con [...] si rimette nelle braccia dello sceriffo che [...] evadere, non si dirà che questi impulsi [...] fantastici: lo sono, ma nella misura in [...] può sentire prigionieri nonostante ogni [...] desiderio [...] strangolati dalle ferree, alienanti [...] sistema. Gli oggetti, le bestie [...] del Circo! Ma perché [...] in [...] in cui, appunto, la sola [...] del più forte è quella che . Perfino i monelli sono [...] se appartengono alla . Per il debole non [...] una delle note più comiche e strazianti, [...] a Umberto Barbaro, è quando nella casetta [...] Febbre [...] in precario equilibrio sul baratro, [...] sale « con terribile [...] spalle [...] e costui nemmeno se [...]. Il paradiso non è [...] il paradiso è una evasione; [...] se lo è, è [...] presto goduta e subito rientrata. Chi può credere che [...] paura sia stata pacificata al punto che [...] seminava il terrore offra galantemente il braccio [...] come nel sogno del Monello. Ma, se guardiamo bene [...] fiori e a quelle piume e a [...] vestine, il panorama non è cambiato: è [...] sordido, è lo stesso portone numero 69 [...] Charlot [...] anche in sogno, solamente un poco [...] per la sublime occasione. D'altronde una beatitudine cosi surreale [...] riesce c durare: ben presto lo spiritello maligno di [...] lussuriosa riporta cose e persone alla normalità, e di [...] ci si accapiglia, ci [...] ci si spara tra semplici [...] terreni, le cui rare estasi si colorano di [...] e. Dal Pellegrino a Monsieur [...] i tutori della morale [...] tartufi della Legione della Decenza non lasciarono [...] pretesto per accusare Chaplin di laicismo e [...]. Ma questi erano falsi [...]. Lo scopo vero fu [...] infangare [...] per sminuire la portata [...]. E dato che [...] aveva successo, e che [...] i dividendi, fin dalle primissime comiche [...] i finanzieri e gli [...] produttrici si mossero su due direttrici: da [...] sfruttarono il genio, [...] tentarono con tutti i [...] come individuo e come cittadino. Anche per questo Chaplin [...] fuori gli artigli; e [...] di se stesso, non soltanto potè dedicarsi [...] con il necessario respiro, instaurando per primo [...] lavoro che dovrebbe essere la regola per [...] fu in America [...] ma [...] avendo tolto di mano [...] il potere di [...] le ali [...] ne fomentò e ne [...]. Nella [...] Vita di Charlot. Documentazione già impressionante. Eppure, anche in questo [...] è stato detto, non [...] perché, per misurare la [...] cui sprofondò la stam-pa scandalistica, ci vorrebbero [...] il talento di un nuovo Balzac. Chi finge di addolorarsi perché Chaplin non è rimasto fedele fino [...] ai sogni e alla lotta [...] Charlot, dovrebbe invece [...] se avrebbe potuto [...] e a chi va principalmente [...] la responsabilità di [...] ucciso. Troverebbe che le successive [...] manichino della follia omicida su vasta scala [...] signorile e appartato assassino borghese di donne, [...] pagliaccio che non fa più ridere o [...] galantuomo che fa giustizia del maccartismo (escludendo [...] La contessa di [...] tanto più che lui [...] in disparte) sono state provocate e imposte [...] che agli sviluppi agghiaccianti e sempre più [...] e del sistema che ancora tolleravano la [...] paria nei primi decenni del secolo, non [...] opporsi con gli stracci e la filosofia [...]. Andiamo piuttosto al fondo [...] e vediamo se qualcosa sopravviva di essa [...] incarnazioni. Secondo noi, sopravvive qualcosa [...]. Ed è il rispetto [...] Chaplin non è mai venuto meno. Alle persecuzioni ha [...] risposto rinnovando. Non nel senso di [...] che anzi [...] son rimasti memorabili i [...] sedere ai prepotenti e ai forzuti. Ma nel senso di non [...] mai nemmeno i peggiori avversari sotto una luce [...]. Perfino Hitler gioca voluttuosamente [...] un isterico sessuale; né si deve [...] paura di dire che. Infatti coloro che [...] ostacolano e perseguitano [...] nella [...] parabola (che non è neppure [...] una felicità suprema e [...]. Lo aveva già osservato [...] sono esseri normali, convinti [...] di agire secondo giustizia. Ma è proprio la [...] di questo tipo di giustizia che spaventa. [...] uno per uno [...] suggeriva il regista sovietico [...] e nessuno fa paura. Ma [...] insieme di film in [...] il ritratto di un malvivente terrificante. [...] sempre salvo Chaplin, in [...] sempre [...] e condanna sempre il [...]. Da ciò la [...] comicità e il suo dramma. [...] solidarietà esiste nella coscienza [...] del creatore, ma non nella [...] crudele in cui vivono le sue creature. [...] della corsa [...] è degradante. /// [...] /// Il miliardario della metropoli [...] buon compagnone notturno, se fosse sempre sbronzo [...] londinesi della fanciullezza che ispirarono V andatura [...]. Il guaio sta nel [...] giorno, il capitalista è sobrio. La macchina che [...] ha inventato per [...] da mangiare [...] è [...] amica: lo accoglie tra i [...] ingranaggi senza [...]. [...] la catena di montaggio che [...] stronca. Certo Monsieur [...] rovescia le posizioni: la [...] bomba gli hanno insegnato [...] e lui [...] messa da parte per [...] escalation di [...] mostro ». Ma le donne ch'egli [...] sotto i nostri occhi gli resistono con [...] e poi. In [...] il suo volto è [...] doloroso, ma la dignità della [...] faccia non è stata [...] come lo sarà quella del re a New York, [...] quale [...] di plastica ha regalato [...] vent'anni di vita, ma ha tolto la [...] ridere. Per questo il saggio [...]. E non stancandosi di [...] sede della ragione. Umberto Barbaro: «Perché è [...] Pubblichiamo ampi brani di uno scritto di Umberto Barbaro, [...] « Vie Nuove » del 2 mag--gio [...]. Una delle più gustose [...] celebrate situazioni del film Luci della città [...] chiave per una esatta interpretazione del mondo [...] di Charlie Chaplin. ET la scena in [...] Charlot salva dall'acqua il milionario [...] a desistere da propositi [...] vita è bella, perché « domani canteranno [...]. Ma il gesto perentorio [...] cui il piccolo Charlot accompagna queste parole [...] il petto, gli rompe [...] di colpi di tosse. Poi 11 salvatore finisce [...]. Perché l'opera di un [...] che noi vorremmo, se chiediamo ragionevolmente la [...] essa è veramente [...] d'arte, [...] è necessario [...] per la semplice ragione [...] verità già la dice per il solo [...] d'arte. [...] non può essere bugiarda. Il modo più comune di [...] da parte delia critica, è [...] che consiste [...] invece [...] senza [...] conto che tra ciò che [...] e ciò che dice la [...] opera può esistere, come spesso avviene, un profondo divario. Lasciva nobis pagina, sed, vita [...] non è però il motto [...] il motto [...] è. Giacché a noi la [...] non interessa, se non [...]. Che un artista abbia [...] concezione falsa non preclude alla [...] opera se essa è [...] d'arte, di esprimere la [...] vera. ET questo il grande merito [...] realismo, cioè [...] quale lo indicò chiara-mente Engels, [...] una lettera famosa che è il cardine primo [...] moderna. Ottimismo e solidarietà umana [...] di Chaplin ma non esistono nel mondo [...] Charlot. Nel mondo del meccanismo [...] posto per questi sentimenti e se essi [...] destinati [...] e al fallimento. Nella società divisa in [...] luogo né per la giustizia né per [...]. Il realismo di Chaplin [...]. Esso vale per [...] della [...] condanna di tutto un mondo, [...] mai smentita, con cui ne [...]. Anche se a Chaplin [...] c'è nulla da fare (. /// [...] /// Miglior ottimismo non si [...] si deve attribuire [...] di Chaplin. Di quel mondo che [...] Prosperità e che lascia che [...] della goffa statua bugiarda [...] Charlot. Mondo crudele in ogni [...] macchinismo di Tempi [...] macchina per mangiare! Nel finale leopardiano del Pellegrino, [...] è battuto ingenuamente e [...] per difendere quel gretto [...]. Tutti uguali i finali [...] Chaplin: [...] se considerati esteriormente possono sembrare diversi. [...] di Charlot alla cieca [...] Luci [...] città, ora che lei ha acquistato la [...] quindi ogni loro sogno è impossibile: la [...] aderisce al corpo mingherlino del patetico e [...] oro nella chiusa della Febbre dell'oro: dalla [...] lo porta nel mondo lontano del ricchi (Il [...] Charlot volge uno sguardo pieno di nostalgia verso [...] miseria; se Paulette [...] per la strada solitaria [...] che è poi quella stessa [...] scena del Circo [...] In Tempi modeni, dopo [...] ferma [...] incomincia a frignare. Charlot resterà solo. Non è giusto farne [...] solidarietà umana, dello slancio vitale, della lotta [...] migliore. Per [...] e [...] come il grande artista che [...] è. Questa è la stia [...] ed è [...]. Nessun artista esaurisce i [...]. /// [...] /// Nessun artista esaurisce i [...]. (0)
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