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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 1028163042.

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Que-sta lettera è del [...]. Caro Presidente, [...] anzitutto di congratu-larmi pubblicamente con [...] per [...] tua elezione alla prima carica [...] Stato. Si è trattato di [...] come quasi sem-pre è avvenuto, scelta [...] nel momento drammatico della [...] Palermo. Tu mi sai sincero, [...] nascondo che le [...] preferenze guardavano ad altro [...] delle così dette ipotesi istituzionali. Del resto, tante volte [...] ci siamo trovati su opposte sponde, non [...] ugualmente de-terminati. Eppure, ieri, al momento [...] sono sentito tranquil-lo, in pace con la [...]. Non ti scrivo per [...] dei tanti che oggi cantano le [...] lodi, ma dico soltanto [...] tu possa essere un buon Presi-dente, garante [...] di questa nostra Repubblica. Non ho dimenticato quel [...] tu Ministro degli Interni -unico caso nella [...] persona a [...] C. [...] del lavoro ribolliva di [...] rabbia eppure ci guar-dammo negli occhi e [...] delle assicurazioni che ti diedi circa la [...] il rispetto della legge che avrebbero caratteriz-zato [...]. Infatti [...] del controllo fecero sì [...] manifestazione, la più grande che un sindacato [...] in Italia, si svolgesse li-beramente senza violenza [...]. Ma la ragione di [...] soprattutto [...]. Mi spoglio della mia [...] voglio parlare da italiano, co-me io sono [...] al Presidente appena eletto e già, certamente, [...] e di inquietudine per il futuro. Tu sei Presidente della Repubblica, [...] stesso il Presi-dente [...] e degli italiani tut-ti. Ma [...] dei tuoi poteri potrai [...] di stimolo, senza interferenze clamorose e pla-teali [...] tuo carattere, per sospingere con polso saldo [...] e le istituzioni, tormenta-te dalla frantumazione, dalle [...] interne divisioni, ad affrontare con spirito aperto [...] angosciosi problemi [...]. Tu, in sostanza, potrai [...] a comprendere lo spirito del paese, nel [...] nuovo che, anche confusamente, ancora domina il [...]. Quali sono questi problemi? Prima [...] le riforme istituzionali ed elettorale che, partendo [...] Costi-tuzione [...] indica i modi e gli stru-menti per [...] cit-tadini possibilità di scelta anche personale dei [...] il Parlamento, eletto dal [...] centro della [...] politica, come tu stesso hai tante volte [...]. Grava poi [...] in alcune regioni dominan-te, [...] essere contrastata con tutti gli strumenti della [...] dei diritti dei cittadini ma, senza lassi-smi, [...] la fermezza che il pericolo incombente esige. In que-sto quadro deve [...] morale, [...] a largo rag-gio per [...] che si è infiltrata profondamente nei partiti, [...] in al-cuni apparati [...]. Anche in questa battaglia [...] dei giudici, da te magistrato [...] volte esaltata è [...] garanzia per lo stato di [...]. Un altro gra-vissimo problema [...] situazione economica e finan-ziaria. So bene che per [...] in atto ci sarà bisogno di sacrifici [...] ma la condizione perché una politica fi-scale [...] contro gli sprechi della spesa pubblica, il [...] privati abbiano il consenso necessario è [...] di ogni misura di [...]. In sostanza il peso [...] essere effettivamente proporzionato ai redditi dei cittadini, [...] e non a quelli dichiarati, troppo spes-so [...]. Lo spirito di giusti-zia [...] urgenti misu-re economiche, perché la parte più [...] e i lavoratori me-no abbienti sappiano che [...] non sono essi solo a soffri-re. Infine, caro Presidente, [...] di gioire con te perché [...] volta, forse [...] (il tempo passa per tutti) [...] uomo della Resistenza e [...] militante assur-ge alla più alta [...] dello Stato. Non mi anima spirito [...] certamente neppure te, cristiano. Ma è importante che [...] come è nata la Repubblica, da dove [...] e quali prove impervie e crudeli abbia [...] affermarsi. Tu rappresenti anche questi [...] possono illanguidirsi col tem-po e che son [...] stessa delle nostre esistenze che per vie [...] spesso contrastanti ci hanno portato a questo [...]. Con amicizia e devozione. Tuo Luciano Lama [...] molto nota di Luciano Lama. Il segretario della [...] morì un anno fa, [...] del 1996 Il Discorso «Temo [...] che nasce dominata dai [...] settembre 1992: questa è [...] voto di Lama nel dibattito sul trattato [...] Maastricht. Signor Presidente, onorevoli colleghi, [...] stiamo concludendo ha preso le mosse assai [...] contenuti del Trattato di Maastricht, dal-la situazione [...] e non poteva probabilmente [...]. Dobbiamo però ac-quistare coscienza [...] indiscutibile: le nostre difficoltà preesistevano a Maastricht [...] le fronteg-geremo con provvedimenti adeguati, ci assilleranno [...] sia che il Trattato venga ratificato o [...]. Si tratta di errori [...] Governi che hanno ret-to [...] decennio, errori gravi che [...] misure rigorose ma eque. Le decisioni del Governo [...] carattere del rigo-re ma certo non quello [...] devono es-sere giustamente criticate. Per ciò che riguarda [...] Trattato [...] penso che dovrà es-sere rivisto, specie per [...] che si rea-lizza tra i poteri delle [...] in campo monetario e finanziario e i [...] auto-rità della Comunità, a cominciare da quelli [...] Parlamen-to [...]. [...] non si farà soltanto con [...] banca europea e con il predominio assoluto nel campo [...] e quindi eco-nomico della grande finanza e degli [...] delle banche di Stato e [...] una banca sovranaziona-le. Le ragioni per le [...] costituita la Comunità so-no ben più alte [...] diversi campi della politica economica, della politica [...] estera, della politica di difesa, e così [...]. Il Trattato di Maastricht [...] cenno a questi problemi, ma le misure [...] reali di carattere sovranazionale si concentrano tutte [...] sulla politica finanziaria. Per questo si nota [...] dei sentimenti europeistici nei vari paesi del [...] in Italia, e si diffonde la sfiducia [...] occidentale ma anche nei paesi [...] orientale che avevano guardato [...] Comunità [...] a una meta da raggiun-gere. [...] quindi si può fare [...] con-trollo e un potere democratico fondato sul [...] che riconoscono la necessità di trasferire determinati [...] nazionali dei singo-li paesi alle istituzioni democratiche [...] Comunità. Cari colleghi, noi abbiamo [...] le di-struzioni immani, le carneficine delle guerre [...] Europa. Questo continente è stato [...] passato anche recente di produrre insieme straordinari [...] della scienza, [...] della cultura, [...] e disastri immani. Abbiamo inventato i diritti [...] siamo stati capaci di negare per-sino il [...]. Quale Europa la nostra [...] ai fi-gli, ai nipoti che diventeranno uomini [...] di Sarajevo, e per [...] riguar-da in Italia [...] di un debito pubblico [...] conseguente crisi economica che riporterebbero il con-tinente [...] nelle condizioni di un passato che ritenevamo [...] arma per combattere la [...] esasperati, dei conflitti fra gli Stati di [...] arma per assicurare una [...] condizioni materiali, culturali e morali dei popoli [...]. Per queste ragioni, assai [...] i suoi intrinseci contenuti noi, votiamo oggi [...] Trattato di Maastricht. Perché riteniamo che anche [...] contributo seppur modesto per riprendere il cammino [...]. [...] «Caro [...] non ti avrei votato. Si chiamava Sergio [...] ve-ro? [...]. Così si fa, recuperando [...] soli-dale, un progetto impegnativo di [...]. Ed è [...] vero [...] perché riformare lo Stato [...] Io [...] per adeguare il siste-ma di protezione sociale [...] suoi cittadini in rapporto alla quota di [...]. E in questa ricerca [...] linea. Invece, buona parte dei [...] al contingente, rispondono semplicemente che lo [...] di ricchezza che il [...] spesa sociale, si affidano alla [...]. Elei teme [...] possano vivere questo con-fronto come [...] distorsione delle compatibilità? [...] quello [...] sociale, i cit-tadini tutti vivranno [...] condi-zione come una sottrazione, una violazione di diritti. Non soltanto i [...]. ///
[...] ///
[...] «Oggi tutti si iscrivono [...] giovani, che consi-ste nel presentare noi come [...] gli anziani, ma noi che non li [...] rappresentanza della loro condizione nella priorità sociale [...] politica. Guai se non lo facessimo, [...]. E non mi riferisco [...] acquisiti, quanto ai diritti generali in una [...] è ulteriormente frammentata e torna a caricarsi [...]. Rappresentare il lavoro in una [...] che ha questi tratti è possibile solo se si [...] una gerarchia di valori. E la si vive come [...] tra diversità po-litiche, culturali, [...] che trovano il loro punto [...] generale. ///
[...] ///
E la si vive come [...] tra diversità po-litiche, culturali, [...] che trovano il loro punto [...] generale.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(87)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .