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Infatti, scrive Le Monde, «Urge [...]. Ma chi era quel [...] origini socialiste che contestava Gentile? Un irrazionalista? Un [...] Oppure un vero logico? DI PIETRO [...] «Di Pietro ha commesso [...] trop-po, nel suo recente impegno politico, di [...] turno». Lo dichiara deluso, al «Corriere» [...] Paolo Flores [...] uno dei fans politici [...] magi-strato di Montenero di Bisaccia. Di Pietro, per Flores, [...] più della cosiddetta «controriforma della giustizia» partorita [...] Bica-merale. Si è chiesto Flores [...] Di Pietro della giustizia non gliene importa [...] Ma è semplice: perché gli piace fare [...] la divi-nità ascosa. Eventualmente il «deciso-re» invocato [...]. Gli sta a cuore [...]. /// [...] /// Che per [...] natura «regola» bene i [...] giustizia, convogliando al suo interno esecutivo e [...]. E non era proprio [...] vagheggiava con la [...] «grande riforma»? Quella che [...] Flores [...] combattuto? A proposi-to: dopo essersi sfilato la [...] Di Pietro non è che abbia brillato [...] il Pool. Ebbe in-contri «ravvicinati» con Berlusconi, [...] alquanto su certe rogatorie chiave in Svizzera [...] Pool. Perciò, ca-ro Flores, basta [...] e gli «uomini simbolo», anticamera del populismo [...]. /// [...] /// Ma che storia è, [...] amnistia congiunta per Tangentopoli e per gli [...] Che [...] il terrorismo di venti [...] la concussione e la corru-zione recenti? Niente, [...]. Fa male Lerner sul «Giornale» [...] assimilare le cose. Perché indulto o amnistia, sugli [...] di piombo», po-trebbero anche [...] una prova di sal-dezza e [...] da parte dello sta-to. Mentre su Tangentopoli sarebbero [...] plateale. Con che faccia poi [...] a perseguire certi reati? Inoltre, [...] usato da Lerner sulla [...] dei reati non ha alcun senso. Una cosa è la [...] non allacciata. /// [...] /// Sono «crimini» a cui [...] assegna valore di-verso. Anzi il primo non [...] crimine. Il secondo sì SINISTRA IMMAGINARIA. E immagi-nata male. È un [...] quella, con tutto il rispetto, [...] balena [...] dello storico Lanaro [...] di Do-menica. Quando mai il Pci [...] «insediamento fisso», [...] quando mai la [...] tedesca, oggi, ne coltiva [...] Da gran tempo in Europa la «classe» non [...] pola-re della sinistra. E si può ben [...] senza essere «espres-sione pura e [...] del movimento operaio». [...] che la [...] se oggi si votasse, vincerebbe [...] grande. Altro che «guardia al bidone», [...] dice [...] Lanaro! [...] pochi a vedere fin da [...] nel fasci-smo una forma assoluta di mistifica-zione, già negli [...] Venti abbia in-tuito la degenerazione del leninismo e ne [...] previsto [...] totalitario. Supponiamo che costui sia [...] anticipare motivi che saran-no poi [...] e del pen-siero negativo. Ebbene, che cosa di-remmo [...] Che, se fosse esistito, [...]. E allora [...]. Perché a que-sta figura è [...] dare un nome, ascrivere una biografia, il nome e [...] biografia di Giuseppe Rensi, nato nel 1871 a Villafranca [...] Verona, esule giovanissimo in Ticino a causa della [...] militanza socialista, professore a [...] da Mussolini e poi ridotto [...] di bibliotecario, morto nel 1941 in completa solitudine. Una perso-nalità intellettuale [...] che sco-nosciuta, una delle poche [...] confini del nostro paese. Sennonché [...] del testimone e della vittima, [...] senza che la [...] opera fosse mai dav-vero presa [...] considerazione come meritava. Ben venga dunque il [...] Nicola Emery (Lo sguardo di Sisifo, Giuseppe Rensi [...] via italiana alla filosofia della crisi, Marzorati Edito-re, [...]. E allora ag-giungiamo subito [...] pro-prio Emery (il quale ha anche avu-to [...] far conoscere Rensi in Francia, presentando la [...] opera maggiore, La filosofia [...] accolto da un articolo [...] Le Monde in cui si affer-mava fin dal titolo [...] Rensi») a sottolineare punto per punto il [...] pensiero [...] rispetto ad alcune delle [...] in Europa. Notevole, intanto, da parte [...] Rensi, [...] rifiuto «esistenzialistico» [...] come filosofia evasi-va e [...] morte e la finitezza del singolo sono [...] di [...] univer-sale «che resta sul [...]. Non meno profonda la critica [...] di totalità, questo idolo del pensie-ro moderno, per cui [...] conflitto e [...] dissonanza delle cose con-vergerebbero magicamente [...] una superiore conciliazione: che igno-ra e tranquillamente aggira il [...] di essere, anzi, quel male che è [...] al mondo. Ebbene, non risuo-na [...] un decennio prima che di-venti [...] parola [...] di Adorno: «Il tutto è [...] falso»? Ma [...]. [...] ad esempio, prima che [...] Carl Schmitt, la nozione di autorità co-me [...] la legge perché ha la forza di [...] perché ha la giustizia e la verità [...] la giustizia e la verità, mere funzioni [...] della violenza. /// [...] /// Basti [...] dav-vero impressionante di queste due [...]. Rensi: «Il mio pensiero. Sempre la me-desima sensazione [...] in prigio-ne. Nella prigione di questa [...]. La rivol-ta contro Dio, [...] suprema della moralità e [...]. Camus: «La protesta contro [...] è nel cuore stesso della rivolta metafisica, [...] significativa. Nel mondo dei condannati [...] mortale opacità della condi-zione umana [...] in rivolta op-pone inesorabilmente [...] di vita e di trasparenza defi-nitive. Se di conseguenza [...] in rivolta bestemmia, è [...] un nuovo Dio». Il testo di Rensi [...]. Quello di Camus del [...]. Ma Emery ha soprattutto [...] ricostruire il pensiero di Rensi in tutta [...] suo svilup-po. La filosofia [...] è [...] unitaria, egli osser-va. Proprio il contrario di [...] Gentile ne scrisse, quando, con to-ni insolitamente sprezzanti, [...] una forma di eclettismo in cui si [...] il con-trario di tutto. Già, ma Gentile aveva [...] colpito. Il fatto è che Rensi [...] gen-tiliano aveva visto né più né meno [...]. Non è cosa assurda, [...] pro-cesso storico, cioè il [...] come movimento infinito senza uno scopo, vera [...] di un Sisifo che è sempre certo [...] sasso del pen-siero verso la cima del-la [...] medesi-mo tempo è pur sem-pre certo che [...] cima non sarà più la verità»? Dunque, [...] idealismo a convertirsi in filosofia [...] e comunque a [...] questa filosofia, a [...]. E la filosofia [...] è la filosofia che [...] risolvere la contraddizione, per-ché afferma che contraddittoria, [...] è la realtà stessa. E con questo Rensi solleva [...] questione quanto mai attuale. Quella dei rapporti tra filosofia [...] e pensiero tragico. In-fatti, se la filosofia [...] concepisce [...] e anzi [...] stesso come [...] antinomico (ricordiamoci, dice Rensi, di Eteocle e Polinice, [...] in lotta contro [...] entrambi dalla parte della ragione [...] en-trambi dalla parte del torto) non è, essa stessa, [...] pensiero tragico, e non è, [...] filosofia [...] Sembrerebbe, ma non è così. Basti [...] osservare che la filo-sofia [...] così come Rensi la propone, [...] platonica. È Rensi stesso a [...] notare. A svelare [...] del mondo, la [...] falsità, è una verità trascendente, [...] dal mondo, ma che proprio per questo smaschera e [...] il mondo stesso. Inve-ce il pensiero tragico [...] considerato una forma di [...]. Non a caso è [...] che Platone leva la [...] parola più dura. Contro il presunto sapere che [...] la verità [...] e [...] per [...] al regno do-ve tutto è [...] incerto, paradossale. Ma se appunto la [...] mondo, scende fra noi, di-ciamo pure [...] se la verità è [...] anche essere là, [...] mia e tua anche [...] diversa dalla tua, allora per [...] occorrerà un pensiero doppio, [...] «sopporta» la contraddizione piut-tosto che [...] e [...]. E sopportare significa: rico-noscere le [...] e opposte ma-schere, [...] giocare [...] contro [...] sulla scena del mondo, la-sciare [...] in questo gioco qualcosa come una verità, verità che [...] enigmatica, ma è pur sempre verità mondana. Questo è pensiero tragico. Dunque, altra co-sa che [...] an-che se ad essa affine. Sergio Givone Vita, opere [...] rovelli [...] filosofo atipico Giuseppe Rensi nacque [...] 1871 a Villafranca di Verona. Dopo la laurea in [...] di Roma nel 1893, il futuro filosofo [...] lotte del movimento socialista. Fu in seguito a [...] che dovette riparare esule in Svizzera nel [...] per dieci anni. Rientrato in patria nel 1908, [...] della filosofia [...] di Genova dal 1917 fino [...] 1934, quando, sotto il fascismo, fu allontanato [...] didattica per ragioni politiche. Giuseppe Rensi, il filosofo [...] italiana alla filosofia della crisi», assiduo lettore [...] Schopenhauer [...] di Leopardi, critico senza reticenze oltre che [...] del bolscevismo, anche della «rettorica democratica», indica [...] ha affascinato direttamente grandi autori europei, come Jean Grenier, [...] di Albert Camus, e come Hans Cornelius, [...] Max [...] e di Theodor Adorno. Entrambi, infatti, raccomandavano la [...] del filosofo di Genova, oggetto in patria [...] fra i più duraturi, e interprete fra [...] e tempestivi, se adeguatamente ascoltato, del più [...] «pensiero negativo. Nel primo periodo del suo [...] dunque, ed in particolare ne «La trascendenza» (1914), Rensi [...] un misticismo che, dalla dialettica [...] assoluto, ricostruita e analizzata in [...] le sue antinomie, si sforza di far scaturire, anziché [...] soluzione immanentistica, [...] di una realtà assoluta capace [...] dirimere il groviglio e le contraddizioni di quella empirica. Dopo i profondi capovolgimenti della Grande guerra, la negazione del valore universale della ragione e [...] di una [...] irrimediabile scissione si vanno [...] ne «I lineamenti di filosofia [...] del 1919, come i nuclei centrali del suo pensiero. La ragione, per Rensi, [...] la [...] contraddittorietà e relatività. Un carattere contraddittorio e [...] pensatore scopre in tutti gli ambiti di [...] da quello della politica, a quello [...] e della morale. Sono degli anni [...] i suoi scritti su [...] i quali citiamo «La filosofia [...] «La scepsi estetica», «Introduzione [...]. Al carattere relativo e [...] si contrappone, per Rensi, [...] esperienza fenomenica dei sensi. Ma proprio la negazione [...] razionalismo dogmatico si trasformò, [...] periodo del pensiero del [...] misticismo che fa appello al divino, al [...] tutte le illusioni e le pretese umane. Sono di questa ultima [...] «Il [...] filosofico», del 1939 e le «Lettere spirituali», [...] 1943. Rensi morì a Genova [...]. È da segnalare, quanto al [...] presentato [...] accanto, che esso è corredato [...] una nuova bibliografia [...]. La quale si articola [...]. La prima, che raccoglie [...] articoli del filosofo, conta 598 titoli ordinati [...]. La seconda, che comprende [...] su Rensi, conta 609 titoli [...] ordinati [...]. La terza, infine, è [...] pervenute allo studioso con un indice onomastico [...]. In alto, Giuseppe Rensi Elena Foglino Lo sguardo di Sisifo. Giuseppe Rensi e la [...]. [...] tutta la storia dei [...] La [...] Lager», che ha segnato la storia del [...] in modo tragicamente variegato. Di questa «complessità» si [...] «I [...] di concentramento dal 1896 a oggi. Storia, funzioni, tipologia» di [...]. [...] (Bollati Boringhieri, [...]. Una prima storia di quello [...] sono stati i lager, attraverso una comparazione condotta in [...] sui campi della Germania nazista e [...] Sovietica. [...] storico e militante nella Resistenza [...] ebbe diretta esperienza dei lager nazisti, essendo stato internato [...] campi di [...] e [...]. /// [...] /// Italia 1945-1947 è il [...] che [...] man-da in onda stasera [...] 22. Ne parliamo con [...] Giovanni De Luna, docente di Sto-ria contemporanea [...] di Torino. A ridosso dei lavori [...] Bica-merale, [...] programma sul bien-nio [...] che ebbe come cen-tro [...] Costituenti, quale confronto propone con la [...] «Dal punto di vista [...] trasmissione ha nei lavori della Costituente il [...]. Poi la narrazione rimbalza conti-nuamente [...] della [...]. [...] narrativo si vuol comunicare che [...] fase costituente nella storia di un paese non è [...] di pochi. Ma un evento che [...] continuo confronto fra i percorsi [...]. [...] interpretativo che ali-menta [...] che la classe politica del [...] era migliore del Paese che essa rappre-sentava. [...] i guasti di [...] di [...] e di cinque anni di [...]. Il fa-scismo non aveva [...] istituzioni democratiche, [...] ferito a morte le [...]. [...] diffuse, una [...] progetto [...] al libero confronto politico; una [...] gretta del familismo e [...]. [...] era un [...] di vista materiale. Ma aveva una classe [...] era formata [...] della guerra partigiana, che [...] nei tempi del ferro e [...]. [...] emerge dal nostro programma, è [...] allora non bastava una vocazione norma-le, ma ci voleva [...] surplus di [...]. La Car-ta costituzionale, insomma, [...] che è molto più forte, dal punto [...] conte-nuti e dei valori ideali, di quanto [...]. Ci sono state molte [...] valore da attri-buire alla Resistenza. A partire dalla [...] revisione come guerra civile, [...] di via Rasella. [...] in questo programma una presa [...] posizione su questi con-trasti? «È un fatto che la Resistenza ha alimentato una stagione che nel [...] porta [...] ad una completa rico-struzione. Poi, certo, la Resistenza fu [...] una guerra civile. Ma, proprio in quanto [...] stata in grado di selezionare le parti [...] paese. La guerra civile, voglio [...]. [...] estrema che un paese possa [...]. [...] una famosa frase di Franco Ven-turi, [...] cui dichiarò che le guerre ci-vili sono [...] cui valga la pena di combattere. Perché non so-no guerre [...]. E perché un paese, [...] un tale periodo, deve [...] fuori il meglio delle [...]. /// [...] /// La guerra del [...] ha spac-cato in due [...] la frattura [...] at-traversa Francia, Olanda, Germa-nia, Jugoslavia, Grecia. Non è sol-tanto un [...]. Si parla infatti di una [...] civile europea. /// [...] /// Tornando al programma tele-visivo, [...] criterio [...] scelti gli episodi, gli [...] «Abbiamo considerato anzitutto le ferite [...] forti aperte nel Paese. Quindi Trieste, una ferita inferta [...] di Tombolo, la pineta dove confluirono prigionieri tedeschi scappati [...] prigionia, disertori americani, prostitute italiane, re-pubblichini. Vi si stabilì una specie [...] repubblica indipendente che du-rò per più [...] anno con [...] tendopoli che si alimentava con [...] traffici della borsa nera, della prostituzione, e che fu [...] nel [...]. Ma fino alla metà [...] Tombolo fu ri-cordata come una vergogna nazio-nale. Abbiamo poi considerato [...] far politica allora. A Torino, intervi-stando tutti [...] con-siglio comunale eletto nella prima-vera del [...] che riuscì in due [...] la città completamente a posto. Se si pensa quanto [...] per le ricostruzioni, dopo i terremo-ti [...] ci rendiamo conto come [...] attiva. Invece a Reggio Emilia [...] mili-tanti di base, democristiani e comu-nisti. I quali, [...] dai modelli ideologici contrappo-sti, [...] sul piano della dedizione personale. Un altro episodio riguarda [...] Aci Trezza, il segno della staticità e [...] illustrato dalle stupende immagini [...] «Terra [...] di Visconti: un mon-do della produzione totalmente [...]. E infine la Chiesa, che [...] settembre emerge qua-si naturalmente come [...] punto di riferimento nel generale spappola-mento delle istituzioni, ponendosi [...] alla radice degli esiti del [...] I materiali audiovisivi stanno entrando [...] far parte delle possibi-li fonti storiografiche. Che effetto [...] «Dal punto di vista della [...]. Per quanto riguarda i [...] si tratta [...] la storia. Dal punto di vista di-dattico, [...] si raggiunge [...] strepitosa. Perché la capacità evocativa di [...] a far transitare concetti molto [...]. Credo infatti che [...] di far studiare il Novecento [...] scuola abbia un senso se accompagnata da [...]. /// [...] /// Credo infatti che [...] di far studiare il Novecento [...] scuola abbia un senso se accompagnata da [...]. (0)
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