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Martedì 20 luglio [...] E [...]. [...] di Natoli a «riflettere [...] della sinistra italiana ed europea per non [...] della guerra del giugno [...] politica di pace possibile [...] del mondo: quella della coesistenza pacifica c [...] fra palestinesi e israeliani» merita, a mio [...] anche perché gli ultimi sviluppi della discussione [...] Beirut assediata conferiscono al tema [...] attualità. Era quello, scriveva Natoli, [...] cui sarebbe stato giusto appoggiare, senza gli [...] inganni dei tempi successivi, la lotta contro [...] (compreso il terrorismo nostrano e altrui), i [...] degli [...] o degli altri». Ed esprimeva la convinzione che [...] da allora, ciò che [...] paralizzò ogni nostra iniziativa, fu [...] influenza, allora [...] irrisione [...] delle due superpotenze». E troppo tardi, si [...] perché quel discorso non possa essere ripreso [...] gli uomini di buona volontà, ebrei e [...] e non [...] sia troppo tardi, nessuno [...] cui le cose sono purtroppo arrivate. Ma sempre più chiaro [...] Beirut potrà essere evitata una strage e [...] verso una soluzione politica, lo si dovrà [...] su quella questione. Una discussione, allora, vale [...] farla. Vorrei osservare prima di tutto [...] il discorso che noi [...] il PCI, il suo giornale [...] svolgemmo [...] del giugno [...] non mi pare (lo dico, [...] chiaro, senza alcuno spirito di contrapposizione) sia stato viziato [...] indebite concessioni [...] tra le due maggiori potenze. Da una parte, perché [...] a mettere in evidenza, al di là [...] ogni problema e situazione storica, quella «vicinanza» [...] centrale del conflitto [...] -e quello del conflitto [...] Vietnam, [...] Natoli sottolinea nel suo scritto: il diritto [...] meno pieno di quello dei vietnamiti, [...] nazionale. [...] perché il «dialogo» tra i [...] nel giugno del [...] era lungi dal dominare incontrastato. Proprio [...] di guerra israeliana, privilegiando [...] di Nasser e la Siria della sinistra [...] paesi, cioè, del «non allineamento», fortemente critici [...]. Invito che sarebbe stato [...] provavano già allora i limiti della piattaforma [...] al Consiglio di sicurezza e provò in [...] accantonamento. Noi fummo allora, e [...] del ruolo che spetta a una grande [...] nella ricerca di una pace che non [...] fondamentali dei popoli, là dove la diplomazia [...] Stati, [...] e meno grandi, fallisce, e del fatto [...] lotta conseguente per fare chiarezza sui termini [...] abbattere le barriere del pregiudizio e del [...] creare nuove basi e [...] spazi per [...]. Dicemmo, e abbiamo continuato [...] questi anni, che una pace giusta e [...] venire soltanto [...] diritto di Israele a [...] Stato [...] che pure riteniamo indispensabile [...] anche il riconoscimento dei diritti della parte [...] storico in Palestina ha perduto tutto e [...] loro realizzazione. E dicemmo che il [...] a questo riconoscimento era la volontà di [...] del gruppo dirigente israeliano di far sì [...] Israele [...] non già «uno» Stato ebraico in Palestina, [...] Stato [...] come il piano approvato [...] Nazioni Unite nel dicembre del [...] da cui esso trae [...] ma il « solo» Stato, [...] tutto il territorio della Palestina originaria. Quali sono state le [...] campo? Certe tesi affacciate [...] come quella che negava [...] scontro tra due «nazioni» e attendeva nuove [...] precisate soluzioni dagli sviluppi di una lotta [...] non hanno avuto, in realtà, vita lunga [...] anche se qualcuno, nei cortei, ha continuato [...] slogan volontaristico «Palestina rossa» ad altri, più [...] capaci di incidere sulle idee e sui [...] che «rivoluzionari» non sono e il cui [...]. Chi voleva davvero fare [...] trovato, presto o tardi, sulle nostre posizioni. Altre sono state le [...] via della formazione di un consenso dentro [...] oltre. Due «partiti»: quello che [...] piano le ragioni dei palestinesi in nome [...] della resistenza alla «penetrazione sovietica» e, soprattutto, [...] accettava solo formalmente o solo a metà, [...] lo [...] quo [...] la [...] di Israele e i [...] e dando in ogni [...] che quelle ragioni dovessero trovare, tutt'al più, [...] o di terza classe, compatibili non già [...] di Israele ma con la visione e I [...] dei suoi dirigenti, predecessori di [...] compresi. Posizioni come queste, comunque [...] pesato, anche nella sinistra. Pesano ancora, a giudicare [...] in un dibattito che, come ho già [...] preso le mosse dal dramma libanese, ma [...] preferiscono parlare [...] dicendo cose anche interessanti, [...] come quando si richiama [...] sulla necessità di opporre [...] dei rifiuti a qualsiasi rigurgito di antisemitismo, [...] Italia e in Europa [...] o respingere dietro scenari [...] nostro passato di europei la tragedia umana [...] si svolge sotto i nostri occhi altrove. Certo, molte cose sonò [...] un passato anche recente. Ma è un cambiamento commisura» [...] di ciò che [...] è [...] che Lidia Menapace tocca, g [...] parere, il punto fondamentale. E vero che tutti [...] tutti sentiamo un debito verso di loro [...] che lo si voglia far paga» re [...] ì palestinesi appartengono a un mondo «diverso». Pure, sono i palestinesi [...] soffrono ed è con loro che bisogna [...]. Se tra gli obbiettivi [...] che Natoli propone alla sinistra deve esserci [...] un «reciproco riconoscimento» tra israeliani e palestinesi, [...] potrà certo essere marginale. Anche perché nessuno può nutrire, [...] questo punto, [...] che [...] rinunci, una volta ottenuta dai [...] delle «concessioni» possibili, al tentativo [...] in una resa. Il «reciproco riconoscimento» può essere [...] tappa importante se sarà la premessa di una «coesistenza» [...] eguali, ciò che implica anche per i palestinesi uno Stato. Ennio Polito Bocciature per Mann [...] Rilke, promozioni a pieni voti per Madame [...] e [...] ecco alcuni dei voti [...] Nabokov [...] nel suo «Lezioni di letteratura». È un rovesciamento totale [...] lui bisogna imparare a [...] con la schiena». Si sa che Vladimir Nabokov [...] anche da noi quando nelle librerie comparve [...]. Correvano tempi oscuri (si era [...] metà del decennio [...] e una fastidiosa pruderie corrompeva Il gusto di tutti. Fu facile consegnare quel libro [...] un [...] da quattro soldi. Ora Nabokov torna a [...] Lezioni di letteratura (Garzanti, [...]. [...] per un verso o [...] perché anche queste lezioni fanno [...] di metodologie e [...] e Insegnano anche a [...] Insegnarono agli studenti americani al quali Nabokov le [...] che, prima di tutto, un libro è [...] che tocca al testo selezionare il pubblico. Jane [...] Dickens, Flaubert, Stevenson, Proust, Kafka, Joyce [...] autori di «fantasie» che non [...] niente a che fare [...] cui è stato dato il nome di [...]. Che cos'è poi la [...] È [...] campione medio, dice Nabokov, di una miscela [...] mille realtà individuali. Non fa alcuna meraviglia [...] la fantasia [...] ma meglio sarebbe seguire la [...] stessa di Nabokov, che parla di immaginazione, cioè di [...] del diverso [...] la faccia da padrona. Il piacere di leggere [...] con [...]. Così si perviene [...] del grottesco, e Nabokov fa [...] scandalo. [...] e Kafka scrivono libri a [...] o sei dimensioni. Stevenson, per lo meno [...] Stevenson [...] II dottor [...] e Mister Hyde, che [...]. E già meno grande. Ma lo scandalo [...] alla prima provocazione. Si capisce che Nabokov [...] carico di u-mori. E [...] «stregone viennese», se va [...] un «ciarlatano medioevale». Ma si sente che [...] non ci crede. Prendiamo La metamorfosi di Kafka. Non si sa come Nabokov [...] capire quanto si trovi, in quel racconto, [...] di valori simbolici, se lo stregone non [...] mano, magari per rovesciare le carte in [...] che [...] valore -simbolico di [...] d' arte non dovrebbe [...] bella, ardente vita». /// [...] /// Ma Gregor [...] non avrebbe nessun motivo [...]. La bellezza di queste [...] grande libertà che Nabokov si prende come [...]. Si appropria del testo [...] e lo rivolta a suo piacere. /// [...] /// Il grande libro di Proust [...] caccia al tesoro, dove il tesoro è [...]. Il grand monde che [...] non è reale, il libro non è [...] di usi e costumi, non è [...] né un resoconto storico. Attento e sottile, Nabokov [...] sulla citazione giusta: quel che noi chiamiamo [...] certo rapporto tra sensazioni e ricordi Le [...] ci circondano simultaneamente. Epifanie e intermittenze del [...] e realtà in Proust, ma anche in Joyce, [...] lo stile degli scrittori. /// [...] /// Ed ecco, nel bel [...] trattazione intórno ai sistemi di metafore in Proust, [...] bianco di un bucato steso ad asciugare. Si parla del chiaro [...] dei suoi effetti pittorici. Prendiamo [...] e Proust e chiediamo [...] Tolstoj. Che cosà avrebbe pensato [...] di fronte a un [...] luna? Si sarebbe sentito attratto da un [...] grottesco e avrebbe paragonato quel chiarore ai [...] corda. Proust, invece, avrebbe pensato [...] luce pallida [...] di musica lontana. Tolstoj riporta [...]. Guerra e pace, capitolo II [...] VI parte: la voce di Natascia si associa [...] luna contemplato dal principe [...]. É così via [...] pagine e pagine che, tut-e [...] formano una brillante apologia [...] e [...] del testo. A conti fatti, Nabokov [...] e lettori (una sottile maieutica: gli [...] e gli altri lo [...] o-savano [...] che c'è un contrasto [...] la letteratura dei sensi [...] vera, secondo Nabokov) e [...] idee. Non [...] illusioni, dice all' [...] delle lezioni su Flaubert: la [...] non ha alcun valore pratico, «se non nel caso [...] che desidera diventare, strano a [...] un professore di letteratura». Il colpo mancino serve [...] professor Nabokov [...] occasione di ribattere 11 [...] Emma [...] non esiste, esiste Madame [...] «un libro vive più [...] una ragazza». Se a questo punto [...] mente Lolita, non avete commesso né errore [...]. La ragazza [...] maritata [...] vi appare tra i [...] tesa moire del parasole e con le [...] di piccole gocce di sudore. Emma è sexy, e Nabokov [...] se ne accorge, ma lo dice. Anche nelle mani è [...] magre e spigolose. E il tocco elegante [...]. Flaubert la mette [...] dei filistei, e Nabokov [...] ne soffre. La ragazza [...] gli piace, e la [...] «Il [...] impegnato in azioni violente è sempre più [...] che se ne sta tranquillamente seduto davanti [...]. Madame [...] è perfetta finzione poetica. Senza Flaubert non ci [...] Proust né Joyce. Il colpo di genio [...] Nabokov [...] trova nella lettura, un po' in ritardo [...]. Nelle pagine di Joyce [...] punto comincia a [...] un uomo con un [...]. Bloom si domanda inutilmente [...]. Tocca a Nabokov [...] quel tale con [...] marrone è Joyce stesso (il [...] è Shakespeare). Il testo stravince, trionfa: Bloom [...] Joyce e Amleto vede Shakespeare: il personaggio vede [...]. Vale dunque per tutti [...] contano ciò che Nabokov dice quando affronta [...] Park di Jane [...] Park non è mal [...] suoi abitanti non sono mai vissuti». Altrettanto si dica per Casa [...] Charles Dickens. Se versate lacrime sulla sorte [...] bambini [...] opera di Dickens, [...]. Svoltato [...]. Può accadere che il [...] segua quello delle loro opere. Stevenson, morendo, imita in [...] metamorfosi del suo [...]. Scende in cantina per [...] si sente male e [...] gridato: «Cos'è questa stranezza? È cambiata la [...]. Il piacere artistico è [...] dice Nabokov: lì si sente il brivido: «Ripeto [...] volta che è inutile leggere un libro [...] leggete con la schiena». Ottavio Cecchi Sui giornali [...] sul [...] letteratura e ideologia -Rispunta [...] nostalgia per la Rivoluzione Culturale, ma questa [...] successo sono gli intellettuali che raccontano le [...] la politica La Rivoluzione Pessimista Dal nostro [...] PECHINO [...] Si continua a far battaglia politica a [...] letteraria? Bai Hua era un [...] comunista. Anche [...] di [...] romando è comunista, una donna [...] mezza età, alla [...] prima opera. [...] scorso decine e decine di [...] e interventi sono comparsi sul [...] Bao» [...] il maggior quotidiano della città, [...] e su altre pubblicazioni di [...]. Poi la discussione è [...]. Il romanzo [...] come sostiene [...] nel suo poscritto [...] parla dì «sentimenti umani». Non di «operai» e [...]. Molti critici [...] hanno accusato di confondete «umanesimo» [...] «marxismo». Tra i giovani il [...] furore. Alcuni critici avevano risposto, [...] di fatto, che «il valore di un [...] giudicato sul numero di copie che se [...]. Ma il «Quotidiano del [...] è intervenuto rifiutando lo slogan «la letteratura [...] servire la politica» in favore del più [...] arte devono servire il [...]. Il dibattito è a [...]. G va molto oltre [...] opera. Una scrittrice come [...] che aveva descritto con [...] campo di concentramento in cui era stata [...] rivoluzione culturale, e un esteta come Wang [...] anche lui più volte [...] a sostenere che la letteratura deve servire [...]. Il cronista, abituato nel [...] pensare che la letteratura [...] sì con la politica, [...] comunque affare di direttive di partito, ha [...] perdere. Anche perché si trova [...] e nelle sottigliez-ze di una discussione in [...] cinese, che si presta a meraviglia ai [...]. Ma viene Hai Rui [...] la manica e a [...] che anche la critica [...] a capire quel che succede. Anzi, per essere esatti, [...] qualcosa succede, anche se non si capisce [...]. Hai Rui era un [...] dinastia Ming che aveva osato criticare [...] ed era stato ingiustamente [...]. [...] teatrale su «La destituzione [...] Hai Rui», scritta da uno dei vice-sindaci di Pechino, [...] Han, fu rappresentata con [...]. Nessuno dei corrispondenti stranieri a Pechino notò qualcosa che valesse la pena di riportare quando, [...] anni più tardi, nel 1965, un tale Yao [...] uno dei «Quattro», ora in [...] pubblicò proprio sul [...] Bao» di [...] una feroce critica di [...] teatrale. Eppure si trattava, nientedimeno, [...] scontro catastrofico in seno al gruppo dirigente [...] alla Una foto del [...] de! [...] imperatore [...] destituì Hai Rui; nel 1959 [...] abbiamo destituito [...]. [...] è Hai Rui». Sia la sceneggiatura di Bai Hua [...] da cui è stato tratto [...] film, mai proiettato in pubblico [...] sia il romanzo «Uomo, oh [...]. Sono scomodi non tanto [...] orrori del passato, ma perché proiettano [...] ombra ai pessimismo, di [...] anche sul futuro. Il protagonista di «A-more [...] respingere il proprio «amore» per la patria [...] contorcendosi nella neve, col corpo in agonia [...] grande punto [...] interrogativo sullo sfondo bianco. Prima di questo, appena [...] durato fino al 1976, Bai Hua aveva [...]. Anche i protagonisti di [...] oh uomo! [...] dopo la caduta della [...] il proprio incarico all' Università ed è [...] locale organizzazione di partito. Ma ha perso i [...] «diventata un pezzo di pietra». Il segretario della sezione [...] anche lui persecuzioni per dieci anni, ma [...] di «avere il potere». Solo Ho, [...] che alla fine [...] sposerà, continua a credere [...] ha scritto, su «marxismo ed umanesimo». Ma gli impediscono di [...]. Tra chi è intervenuto [...] romanzo, qualcuno ha usato [...] secondo cui i critici [...] con [...] cupa, perché i fatti [...] sì nel periodo successivo alla caduta dei [...] del terzo plenum del partito, quello svoltosi [...] si affermò la linea di [...]. Quelli tra il 1976 [...] erano anni, si afferma, in cui «gli [...] continuavano sotto la guida del compagno Hua [...]. E certo non a [...] «Quotidiano del [...] sia un seminario di [...] in cui pure si arrivava alla conclusione [...] al pensiero di Mao sulla letteratura e [...] prendevano con «gli approcci dogmatici, che ciecamente [...] che tutto quello che Mao ha detto [...]. Nel caso Bai Hua [...] andate diversamente. [...] attacco alla sceneggiatura era [...] quotidiano delle forze armate. Ma poi era stato [...] a prendere in contropiede [...] il «lassismo» degli organismi preposti alla vigilanza [...] al tempo stesso, che la «correzione» non [...] modo fatta col metodo delle «campagne di [...] la rivoluzione culturale. Bai Hua non fu [...] qualche tem-po dopo accettò di fare [...]. La corrente «pessimista» [...] che del resto riflette una [...] di stanchezza, spoliticizzazione, sfiducia e incertezza, soprattutto da parte [...] nuove generazioni [...] continuò a produrre. Il nuovo caso del [...] ripropone il problema. Ma stavolta la discussione [...]. Alle tendenze «pessimiste» si [...] «ritorno ai vecchi valori». Ad esempio, quel Mao [...] in scena a Pechino in [...] teatrale realizzata dalla Compagnia [...]. [...] trattandosi di terreno assai [...] polemica letteraria resta in sordina. E tutt'al più qualcuno [...] farci sapere che «la piece tutto sommato [...] molto al pubblico». Ma evidentemente ai teorici [...] Mac abbia detto. Molto di questa discussione [...] che cinesi non siamo, è destinato a [...]. E forse passerà molto [...] se ne possano individuare le chiavi e [...] di metafora» (dalla prima [...] di Hai [...] allo [...] passarono 5 anni, ce [...] due perché Mao stesso desse la [...] interpretazione). Per il [...] cronista è appassionante [...] dietro ì «filtri», una [...] reale tra un pluralismo di [...] ci deve 1 pur essere, [...] se non si -manifesta chiaramente, anche in campi che [...] molto oltre [...]. Ma non è in [...] di più su quello che effettivamente bolle [...]. Purché non finisca alla Hai Rui. [...] Settimanale di [...] da PINO ZA C In [...] Inchiesta: [...] POLITICO IN ITALIA Oltre 2 [...] di «onesti padri di famiglia» mantenuti dai partiti 1 [...] v "" [...]. /// [...] /// [...] Possiamo [...] per lo poce [...] -America e Urss dalla guerra [...] Vietnam alla crisi polacca. /// [...] /// [...] Possiamo [...] per lo poce [...] -America e Urss dalla guerra [...] Vietnam alla crisi polacca. (0)
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