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Arrivo al [...] alle 8. [...] già parecchia gente in [...] è aperto, il [...] è insomma «vivo», fun-zionante. Come capita anche ai [...] devo andare in bagno. Una cosa alla Fantozzi. Mi avvio verso la [...] con salivazione azzerata e fronte ormai imperlata [...]. /// [...] /// Mi indicano un gio-vanotto [...]. Gli domando: «Scusi, ha [...] dei bagni?». Mi ri-sponde (giuro! Af-franto, mormoro: «Mah, lei [...]. /// [...] /// Alla fine mi in-dica dei [...] che raggiungo ormai [...]. [...] di cui non avevo mai [...]. Anzi, no, [...] visto: primavera [...] greto del Tagliamento, «campo» durante [...] servizio militare per finti marines e pazzi furiosi. Do-vete sapere, e scusate [...] che queste latrine non hanno scari-co. Rimane tutto lì. Tanti auguri a coloro [...] demolizione del [...]. /// [...] /// Bagni del Casinò, a [...]. Una collega va alla [...] che la carta [...] finita. [...] la malsa-na idea [...] la signora [...] dopo di lei. [...] che [...] dei bagni, dietro il tavolino [...] alle mense, [...] a furia di improperi. Tut-to questo per [...] gentilmente avvertito una signora del [...] che, forse, era meglio premunirsi con fazzoletti di carta, [...] di [...]. [...] amici e compagni: avere un [...] alla Mostra, è un incubo. Tor-niamo -si fa per [...] torneremmo nemmeno a rischio di esplosioni -ai [...]. Nei due bagni per gli [...] ma [...] -a meno [...] sia nascosto come un microfono [...] per [...]. Quindi, o esple-tate con [...] o la chiudete e piombate [...] a quel punto [...] alla cieca tutte le [...]. Salvo errori, i cessi [...] sono una quarantina, per oltre 5. Pa-recchi sono latrine come [...] al-to rischio di svenimento e di colera. Per gli altri, ci [...]. Se venite alla Mostra, [...] questa idea [...]. /// [...] /// [...] Dal vostro inviato nelle latrine ALBERTO CRESPI Conan [...] IL FILM [...] Force one» polpettone patriottico [...] VENEZIA. Pare che in America [...] Ford [...] sottofinale di [...] Force One, quando il [...] dopo mille peripezie a liberarsi del feroce [...] da Gary Oldman, sia diventata una specie [...]. Per la serie: «Ti [...] in due». Ma con un supplemento [...] giacché il presidente che vediamo sullo schermo, [...] Clinton nel tono e nel carisma, è un [...] che sa maneggiare il mitra, tirare cazzotti [...] aereo con due motori di meno. Evento delle «Notti» veneziane [...] hollywoodia-no di questa Mostra austera, [...] Force One è una [...] e meraviglia un [...] che un attore sobrio [...] Harrison Ford abbia accettato di [...]. Va bene che aveva [...] successo commerciale pieno dopo [...] del diavolo con Brad Pitt, [...]. Non è tanto [...] a stelle e strisce [...] rispecchia a [...] fastidio (caduto il Muro [...] Berlino, [...] sempre più dif-ficile inventare dei «cattivi» plausi-bili), [...] -seppur ad altissimo budget [...] le situazioni sono consumate, [...] le invenzioni drammaturgiche sfiatate. E forse non è un [...] che, dopo [...] Day, si appalesi una curiosa [...] a Hollywood: i [...] riescono meglio quando sono girati [...] regi-sti tedeschi, là Roland Emmerich [...] Wolfgang Petersen. Ma anche se gli [...] il contrario, [...] Force One segna un [...] carriera del ci-neasta, già autore di film [...] 96 e Nel cen-tro [...]. Il film immagina che, in [...] da Mosca verso casa dopo un di-scorso storico, il [...] aereo presidenziale, appunto [...] Force One, sia sequestrato da [...] gruppo di terroristi russi comandati [...] con pizzetto [...] è di far uscire di [...] il generale [...] dittatore del [...] nato dal disfacimento [...] sovieti-co. Come sempre il dilemma [...] no con i terroristi? A Mo-sca, il [...] pro-messo il pugno di ferro, ma -ora [...] decidere tra la vita della [...] famiglia e la sorte [...] -come si comporterà James Marshall? Bene, ovviamente. Inve-ce che farsi espellere [...] per le emergenze, il pre-sidente resta nascosto [...] riorganizzare le forze do-po la sorpresa iniziale. Intanto, al-la Casa Bianca, [...] (Glenn Close) è messa di fronte a un [...] tremare i polsi: esautorare Marshall e passare [...] una trattati-va con i dirottatori? Magari esagera un [...]. Ma certo [...] in russo, cantata a [...] mentre [...] sta per essere rimes-so [...] Petersen se la poteva risparmiare. Del film, girato con [...] e di effetti spe-ciali, resta la sensazione [...] questo genere di ci-nema. Chi lo ama [...] ma sapendo che Harrison Ford, [...] piuttosto opaco e a corto [...] ha fatto molto di meglio. Michele Anselmi Harrison Ford: «Tranquilli, [...] non è la Russia» [...] VENEZIA. Finalmente una giornata in puro [...]. Ci voleva pro-prio, per [...]. Il merito è tutto [...] Harrison Ford. E dello [...] Force One, che ha [...] in-credibile alla postazione di Italia Radio dove [...] sotto lo slogan [...] i sol-di». Il film è brutto [...] come qualcuno, alla proiezione per la stampa, [...] sui titoli di coda? Non fa niente. Quando [...] di mez-zo una vera [...] chia-ve come i gioielli della corona, il [...] Harrison Ford, ab-bronzato dal sole delle Hawaii e [...] forse [...] forse dal parrucchiere, è [...] noiosetto e non particolar-mente carismatico. Centomila vol-te avremmo preferito [...] Gary Oldman che nel film fa il [...] a far fuori persino la first lady [...] il dispotico regime del [...] e riascoltare le note [...]. Qual è, allora, il [...] Il [...] è che tutto quello che ruota attor-no [...] In-diana Jones acquista un risalto me-diatico, pur [...]. Tutti si chiedono: porta [...] È vero che ha sostituito il sobrio cerchietto [...] brillante? Oppure, altro esem-pio, siccome nel film [...] pilota bellamente il Boeing presi-denziale, oltretutto in [...] sparsa la voce che anche [...] a Ve-nezia sia arrivato [...] aereo privato. Sarà vero? Impossi-bile [...]. Come è impossibi-le avvicinarsi alla [...] dove [...] rilascia mirate in-terviste televisive. Ma dove non al-loggia. Perché, naturalmente, Ford e [...] barricati da subi-to [...] Cipriani, evitan-do gli alberghi [...] Lido, [...] pro-teggersi dalle folle osannanti (?). E ieri mattina il [...] Stati Uniti, buono di cuore a differenza [...] recenti -dei colleghi Gene Hackman e An-thony Hopkins, [...] concesso il mi-nimo indispensabile. Giusto una [...] che non si nega a [...]. Protetto da guardie del [...] sì, della Casa Bianca, si è finalmente [...] sala strapiena di gente, mentre fuori qualche [...] di una [...] foto aspettava invano un [...]. Poi è rimasto impassibile, [...] completo color tortora, nonostante [...] o provocatorie, a volte persino offensive: chissà [...] assurda [...] pensa-va, per consolarsi, ai [...] dollari che [...] Force One gli ha [...]. O a quelli che [...] suo prossimo pro-getto, una commedia romantica diretta [...] Ivan Reitman e intitola-ta [...] Seven Nights. Wolfgang Petersen, il [...] chiamato a dirige-re lo [...] dirottato, ha detto e ripe-tuto che solo [...] Guerre stella-ri poteva dare credibilità a questo [...] democra-tico come Clinton e [...] Rambo, disposto a perdere il regno per amore [...] e di una figlia che fanno subito [...] Hillary e Chelsea. Oltretutto ha di suo un [...] da presi-dente, eppure Harrison fa il mode-sto: «Questo ruolo [...] figurava tra le [...] ambizioni, ma [...] accetta-to perché era una grande [...] una bella avventura e un per-sonaggio che ama la [...] famiglia al punto da mettere in secondo piano il [...] ruolo pubblico per [...]. Qualcuno si chiede se [...] inverosimile la sce-na in [...] comando del Boeing già sforacchiato dai missili, [...] il pilota auto-matico e [...] India-na Jones, volare è un conto, atter-rare [...]. Le sue risposte, in-somma, sono [...] un capolavoro di diplomazia. E di quella difficile [...] senza dire nulla. A chi lo paragona [...] Ronald Reagan, smentisce di avere ambizioni poli-tiche. Difende [...] di una violen-za ragionevole al [...]. Confer-ma, invece, di [...] incontrato Bill Clinton -che [...] apprezzato [...] Force One tanto da [...] di Glenn Close come vicepresidente -ma nega [...] del per-sonaggio: li ha solo portati a [...] aerea presidenziale, che esiste sul serio ma [...] sicurezza un [...] diversi da quelli della [...] si sa mai. Si stupisce per una [...] «Questo non è un film sulla politi-ca [...] paese, ma la sto-ria di un uomo [...] di salvare i suoi cari. Il cattivo non è [...] Russia, [...] semplicemente un terrorista». Al che, però, Petersen [...] Urss è un paese instabile, pericoloso e [...] do-ve potrebbero benissimo sorgere movimenti violenti come [...] film. /// [...] /// Subito il prode Harrison [...] perché qualcuno avanza il sospetto che sia [...] di propaganda: «La propaganda non [...] niente». [...] serio, Harrison Ford. Quasi come un vero [...]. Si rilassa un attimo [...] gli chiede come ha fatto a restare [...] una ferita al braccio: «Era lieve. E poi in certe [...] ti fa sentire il dolore. Quindi, [...] qua». Cristiana Paternò Il regista Wolfgang Petersen [...] i protagonisti del suo film [...] Force One»: Harrison Ford e Gary Oldman [...] 1. Dalla madre, che lo [...] braccia e apre il rubinetto del gas. Lo salva il padre. Poi è costretto a [...] elemosinando anche il latte. Per due volte rischierà [...] per amore e per disperazione. La donna però ha [...]. Con [...] nella parte del padre, e Maria [...] in quella della madre (ore [...] ore 18, sala Grande; ore [...]. Nel film, [...] anche il regista tra gli [...] (ore 18, [...] ore 21, sala Grande; dopo [...] 23, [...]. Gli altri film: [...] sigaretta», di Umberto Marino, e «Cinque giorni di tempesta», di Francesco Calogero (ore 11,15, sala Grande. Eventi speciali). Settimana della critica). /// [...] /// Eventi speciali). /// [...] /// Il programma di oggi RIGURGITI Dirottano [...] presidenti, uccidono, tormentano il Giornale Voglia di [...] il comunismo Ritorna [...] virtuale. E qualcuno in sala [...] «Fascisti» [...] un coro di killer intona [...]. /// [...] /// Alla fine si alza [...] forte, il grido «Fascisti! [...] appena terminata la proiezione di [...] di [...] Force One», e [...] è stata di tifo furibondo [...] tutto il film. Quindi, intendia-moci: [...] di «fascismo» al pre-sidente Marshall [...] da Harrison Ford è interna al clima da curva Sud che [...] sempre, al [...] soprattutto per i [...] ame-ricani. /// [...] /// Ma, per la serie «ogni [...] ha una pazienza», [...] una scena francamente intollerabi-le: quella [...] cui i galeotti di un lugu-bre carcere russo intonano [...] mentre il feroce presi-dente kazako [...] uno stermina-tore alla Pol [...] viene liberato. A [...] essere capziosi, è ripugnante anche [...] un boia venga chiamato [...] come uno dei dirigenti bol-scevichi [...] delle purghe di [...] che a Hollywood conoscano la [...] Che sia cosciente o no, il ritorno [...] è uno dei temi di Ve-nezia [...]. E come accade quando [...] azzerata, la storia che è stata tragedia [...]. [...] spesso grottesco, il dibattito [...] dagli schermi della Mostra alle pagine dei [...]. Prima la campagna del [...] Porzûs, poi le pagine del [...] che sta resocontando la Mostra [...] il festival di [...]. Una cosa che non [...] Venezia, è il fatto che per ra-strellare [...] nella no-stra rubrica [...] siamo costretti a leggere [...] da Vit-torio Feltri. È un foglio scritto [...] alla bocca. Soprattutto gli arti-coli veneziani sono [...] con la bile, [...] del motto «ora [...]. Dove i bastardi sono tutti [...] sinistra di [...]. Citiamo non a caso: quando Walter Veltroni è ve-nuto al Lido [...] ha scritto che Venezia è [...] ai ministri della cultura, dato che negli anni [...] venuto [...]. [...] Scherzi a parte, leggere il [...] fa male. /// [...] /// Provoca un aumento delle [...]. In partico-lare, il quotidiano [...] critico, Maurizio [...] con due difetti. Uno deontologico: recensi-sce sempre [...] film in con-corso con un giorno di [...] fatto che lo vede -come tutti noi [...] pomerig-gio. Ma nessuno ci fa [...]. Il secon-do, [...] vede co-munisti dappertutto. Di [...] Ste-fano, il film di Angelo Pasquini, [...] scritto che era un «comizio». Sulla [...] di Sergio Rossi, [...] era più tranquillo ma il [...] -che è fatto in redazione, lo sappiamo. Sui [...] «La propaganda a [...] è [...] pubblico sono sospetti». Su [...] il capolavoro: per un film [...] farà incazzare tutti i comunisti del mondo, il [...] attacca [...] «reticente nel [...]. Il [...] crede di uscire in Co-rea [...] Nord, non in Italia (domeni-ca Ruggero Guarini firmava [...] come il «regime» usa la Rai per [...] film; sembrava scritto da [...] ca-polavoro di italiano surrealista). Tanto che ci ha [...] para-noia: fossimo cattivi come Kim Il [...] Ma per fortuna finirà Vene-zia, [...] cose, vedremo film diversi da [...] Force [...]. [...] vita al di là del Lido. /// [...] /// [...] vita al di là del Lido. (0)
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