Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1993»--Id 101672624.

Polemiche per la presenza di [...] silenzi e D AL NOSTRO [...] NEW YORK. Racconta Arthur [...] che alla fine della [...] a ren--, [...] visita al rabbino di Varsavia, [...] sopravvissuti. Gli [...] aveva posto il problema [...] possa ricordare [...]. Per tutta risposta, il [...] era rinchiuso nel silenzio, aveva rifiutato di [...] il resto di quella giornata. Si capisce che un [...] della più terribile tragedia del nostro secolo [...] Silenzio. Un altro modo è [...]. Le vie di mezzo rischiano [...] apparire di maniera. Forse è il momento [...] i demoni non sono più sepolti nel [...] futuro. Elie [...] che [...] tutta la [...] vita a parlare [...] e ad [...] («perché questo era quel [...] coloro che a differenza di me non [...] aveva avvertito il problema quando nel 1986 [...] toccato presentare [...] che era stato incaricato [...] Museo [...] di Washington che è [...] da Clinton e che aprirà i battenti [...] lunedi. Questo museo non è una [...] ha ribadito ieri. [...] il progetto di James [...] collaboratore del famoso [...] contemporaneo, I. Pei, appare un capolavoro. Il visitatore vi accede [...] gli ascensori le cui porte ricordano quelle [...]. Ad ognuno dei visitatori [...] di 500 diverse «carte [...] con cui, [...] nei monitor dei computer [...] si potrà seguire la vicenda personale di [...] un testimone in carne ed ossa. Solo alla fine si [...] se la propria «guida» è perita o [...]. [...] tra i 24,000 oggetti esposti [...] una [...] uno dei precursori del moderni [...] che veniva [...] schedare ed individuare gli ebrei, [...] handicappati, i dissidenti, gli zingari, gli omosessuali da sterminare. Si comincia coi prodromi della [...] e [...] (1933-39), si passa agli anni [...] sterminio (1940-44). Si conclude con le [...] ad oggi. Si scende per calpestare [...] ghetto di Varsavia, la cui insurrezione è [...] giorni scorsi proprio mentre in Germania [...] chi voleva celebrare [...] della nascita di Hitler, [...] in un vagone piombato come quelli che [...] a [...]. Si sbarca alle porte [...] Auschwitz, [...] appartenuti ai prigionieri, stracci, [...] bambole e giocattoli, utensili da cucina, valigie. Una stanza dà un [...] con una montagna di scarpe. Seguono i tavoli operatori [...] morituri si estraevano i denti d'oro. Hanno omesso le funi, [...] i calzini per gli equipaggi dei [...] germanici fatte coi capelli, [...] le rilegature con nelle umana. Il visitatore deve fare [...] per vedere i documenti più crudi, i [...] le bestialità o gli esperimenti medici. Una balaustra ostruisce la [...] ai non adulti. Il [...] vieta, ma sconsiglia la mostra [...] bambini che [...] meno di 11 anni. Hanno pensato ad un [...] i giovani dagli 8 ai 12 anni [...]. Una possibile obiezione è [...] possa sapere un po' troppo di Disneyland [...] Olocausto. Le tecniche di comunicazione [...] quelle usate con tanto successo nei [...] hanno avuto [...] successo negli Usa e [...] sono state sportate in Europa. Ce stato chi, non [...] è chiesto se era davvero opportuno includere [...] d'arte, pregevoli sculture astratte come il «Perdita [...] Rigenerazione» [...] Joel [...] e composizioni grafiche [...] come quelle di [...] e Sol [...]. Si riaffacciano discussioni come [...] accompagnato la semplicità del Monumento al Vietnam, [...] terra, con un un semplice muro con [...] dei morti, e clic avevano spinto gente [...] Ross Perot ad aggiungervi un gruppo scultoreo più «realistico». Ci sono momenti in [...] scomposto è sempre meglio del silenzio. Ma è significativo che [...] colpiti dalle testimonianze più semplici e sobrie, [...] che affollano le pareti della Torre delle [...]. Ognuna delle foto lancia [...] potrebbe essere argomento di un saggio. Sul «New York [...] di ieri, il [...]. Un altro columnist, Richard Cohen, [...] introdurre interrogativi che hanno a che fare [...] contemporanea: la foto di un [...] croato clic regge la [...] un [...] fascisti ungheresi che spogliano [...] apprestano a violentare. Si ricorda che sul [...] boia peggiori erano Ucraini e . [...] più angoscioso resta non [...] tutto questo. Alla cerimonia di ieri [...] cancelliere della Nuova Germania, perché, contrariamente a [...] offrendo milioni di marchi, [...] non dice nulla su [...] Germania del dopoguerra avrebbe rotto col suo [...]. Risentimento ha invece suscitato [...] invitati ci fosse il presidente della Croazia, [...]. Credo che la [...] presenza tra i [...] sia una vergogna», ha aggiunto [...] premio Nobel Elie [...]. Il Dipartimento di Stato [...] sedere accanto a Warren Christopher il presidente [...] Herzog [...] relegando in un angolo [...]. [...] a non essere invitato [...] il presidente serbo [...]. Ma il tema gli [...] Bosnia aleggiavano sulla cerimonia di inaugurazione. E il presidente Usa [...] la brutale pulizia etnica in Bosnia come [...] fragili siano le difese della civiltà». [...] vecchio Marx e gli [...]. Individui e comunità: quale [...] uomini nella società? Non basta più una [...] PIETRO [...] Perché il bisogno di [...] dalla stessa dinamica della società borghese, e [...] si ; indirizza il desiderio di gran [...] che vivono nelle società capitalistiche, ha [...] alla «catastrofe» degli Stati [...] che lo . Ranno assunto come ragione [...] della loro costituzione economico istituzionale e [...] politica? E, dinanzi al [...] del «socialismo reale» e dei partiti comunisti [...] ancora possibile discutere di / «comunismo», di [...] di «bisogno» di comunismo, [...] quando la parola «comunismo» [...] esprimere [...] condivisibile? Da una domanda [...] mosse «Crisi del comunismo e agire comunitario» [...] di Mazzetti. La risposta è che [...] hanno finito col riprodurre ; una forma [...] società borghese proprio mentre, paradossalmente, questo organismo [...] di profonde modificazioni in direzione comunitaria. Il bisogno della comunità [...] non deve essere " posto come espressione [...] potere già dato e da [...]. Questa mancanza si ; [...] come : contraddizione fra lo sviluppo ; [...] e della situazione sociale oggettiva e [...] le forme di coscienza [...] sociali vigenti. Per [...] infatti, il problema della [...] posto [...] ; del [...] giorno dello sviluppo : [...] produttive , che non trovano riscontro negli [...] fon-: Sali sul potere del denaro (e [...] come adeguamento ! [...] sen-za precedenti che caratterizza [...] attuale ha potuto [...] ; luogo proprio grazie [...] nel denaro, gli individui, astraendo da se [...] collaborare su una scala che sarebbe stata [...] i precedenti livelli dello sviluppo. Il [...] di questo processo di integrazione [...] però, ancora una forma [...] sociale nel quale i singoli [...] le loro [...] intenzioni, ma privatamente, cioè non [...] reciproca complessiva come un qualcosa [...] «fa il loro essere». Essi lasciano cosi -ma [...] non potrebbero fare altrimenti -erte [...] interazione proceda sulla base delle sue leggi spontanee. Tuttavia con [...] del rapporto di denaro, [...] sviluppo a capitale sociale e a spesa [...] con il costituirsi una sorta di comunità [...] nella quale essi non possono più rispecchiarsi [...] interagiscono ponendo [...] dei loro legami come [...] loro comune potere. A questo punto dello [...] esiste come risultato [...] comune degli individui, ed [...] rapportarsi consapevolmente a questo prodotto come ad [...] affinché il mutamento intervenga anche sul terreno [...]. Non è detto che [...] realmente luogo. La razza umana può [...] decadere, Ma se sviluppo ci sarà, e [...] esso non può assumere una forma diversa [...]. Lo sviluppo delle forze [...] loro oggettiva connessione richiede che la (orma [...] produttivi e riproduttivi assuma i caratteri [...] comunitario consapevole. Il riferimento, come si vede, [...]. Su questa base si [...] della [...] corso di questo processo [...] delle forme borghesi. La rappresentazione [...] borghese è incentrata attorno al [...] della astratta libertà del singolo: questa (orma [...] pretende di riconoscersi come forma [...] immanente [...]. E accaduto, cioè, che [...] stato rappresentato come la base di ogni [...] nella democrazia politica sì [...] dover vedere [...] la forma della politica [...] sociale [...] borghese, ma «la forma [...] della libertà». Ipostatizzando, in tal modo, [...] una vicenda che, sganciata dalle condizioni e [...] che storicamente (la rivoluzione borghese) [...] giustificata, na finito per [...] non più reale, ma mistica con la [...] forze e rapporti produttivi che le stanno [...] una «potenza estranea». [...] della comunità deve, perciò, [...] da parte degli individui delle condizioni oggettive [...] delle forze produttive che costituiscono la base [...] di ciascuno e di tutti. In questi termini la [...] la piena e consapevole socialità del processo [...] riproduzione della vita e con la fuoriuscita [...] di necessità in cui [...] egoista viene a [...] giacché come tale [...] non può vivere la [...] bisogni che come coazione naturale. Giustamente Mazzetti muove una critica [...] del soggetto astratto, sciolto da [...] legame sociale, pura libertà e pura coscienza. [...] isolato e preesistente alla [...] pura fantasia, ma altrettanto fantastica è [...] che [...] possa risolversi interamente nei [...] quali è immerso. Sotto questo profilo, a Mazzetti [...] la complessità del processo di costituzione della [...] è espressione di una polarità irriducibile fra [...]. La socializzazione è educazione [...] sociale, ma non è mai integra le [...] psiche che rimanda sempre a un nucleo [...]. [...] in carne e ossa [...] sociale, ma non è [...] potrebbe mai essere interamente prodotto dalla società, [...] nucleo originario, la psiche, sfugge ad ogni [...]. Allo stesso modo la [...] la somma degli individui, né il frutto [...] intersoggettivo, ma uno schema originario [...] di coesistenza che [...] definisce [...] di senso, [...] di mondo, [...] di significati attraverso cui [...] alla domanda chi sono per me stesso [...] gli [...] per gli altri. Per queste ragioni non [...] condividere, in particolare, la riduzione [...] a un animale produttivo [...] concezione della società come società economica organizzata [...] sopravvivenza e per la soddisfazione dei bisogni [...] Certo tutte le società organizzano anche la [...] di esistenza e di riproduzione, ma non [...] solo a questa funzione, altrimenti non ci [...] noi e le formiche o le api. E una peculiare condizione degli [...] andati oltre i bisogni biologici [...] è una peculiarità della società umana la creazione sociale [...] bisogni insieme alla [...] zione» degli individui sociali. È su questo punto [...] prendere le distanze dal pensiero di Marx Che [...] tutto, come una forma di razionalismo naturalistico [...] logica capitalistica e alla relativa immagine del [...] economico». Assumere la [...] delle contraddizioni fra forze [...] sociali, significa isolare le forze produttive dal [...] cui si collocano come parte di un [...] determina il senso e [...] e farne il motore [...] cadere in una sorta di metafisica dello [...]. Non si spiega, infatti, [...] produttive, che sono in ultima istanza sapere [...] alla trasformazione della natura, e quindi idee, [...] autonomo tale da [...] al di fuori del [...] che risulta dal concorso di [...] una pluralità di fattori [...] e relazioni ; ogni volta peculiari, [...] e la tecnica sono [...] solo [...] della società , capitalistica [...] appunto come società economica), ma nulla autorizza [...] storia umana come il prodotto del loro [...] a (are [...] il fattore determinante in [...] vita sociale, la base strutturale di cui [...] cultura sarebbero epifenomeni. Il discorso della montagna [...] Gesù [...] il [...] del partito comunista hanno [...] il mondo, ma non sono forze produttive, [...]. La necessità naturale è, [...] fallace, giacché essa è inscindibile della rappresentazione [...] e la elabora. Ogni società definisce ciò [...] alla propria esistenza e alla propria riproduzione. Ciò che è necessario [...] sempre il risultato di una «creazione sociale», [...] il dato peculiare della vicenda umana: i [...] sempre oltre il livello biologico, È anzi [...] "potere creativo» che acquista significato la [...] autonomia e eteronomia, e [...] subiti [...] attraverso [...] di modelli sociali determinati [...] e classi dominanti), e bisogni propri elaborati [...] prassi sociale di individui che si riconoscono [...] autonomi e non come «cose». La critica [...] capitalistica e la ricerca [...] forma [...] dei rapporti fra gli [...] mio avviso, attraverso la destrutturazione della motivazione [...] società impone a ciascuno di noi, e [...] un altro «orizzonte di senso» capace di [...] appartiene al «mondo comune» e ciò che [...] privato». Risolvere [...] significa o precipitare [...] della società atomizzata che (come [...] rileva Mazzetti) produce individui . [...] marxismo? [...] in [...] Marx è morto una seconda [...] a Londra il 14 marzo 1992. Ha ragione Plebe. Non era mai accaduto, infatti, [...] della [...] morte non [...] da nessuno. E non soltanto la [...] tomba è stata disertata. Incombe, ormai da oltre [...] inspiegabile silenzio [...] e sul pensiero di Marx. Molti studiosi che ne [...] oggetto di culto, sono approdati verso altri [...] stessi partiti un tempo comunisti lo hanno [...]. Si lenta, cosi, da [...] con [...] surretti-zi, di prendere le distanze [...] è stata considerata (e giustamente) la più [...] della storia [...]. E questo esige, forse, [...] dimentichi Marx, ma che ci si ponga [...] ciò che è stato realizzato nel suo [...] strumenti di analisi, con categorie interpretative originali [...]. Se è vero che il [...] non è una pagina della storia come le altre [...] è uno dei momenti più alli e tragici Karl Marx a Londra in una «classica» [...] civiltà occidentale. Di ciò ebbe chiara consapevolezza [...] studioso non marxista come Antonio Banfi che in un [...] del 1957 parlava di universalità [...] e sociale del [...] autonoma del [...]. Il testo [...] ci consente di ricostruire un [...] generale di cultura, su cui andrebbe [...] una riflessione non pregiudicata. Basti solo ricordare i [...] autori che, a partire dalla fine della [...] hanno accompagnato e [...] intere generazioni. Si pensi a Gramsci [...] Lukàcs, a Garaudy, o a [...] a Schaff, o a Marcuse [...] per non dire di Sartre [...] di [...] di Della Volpe, o [...] che in un lesto [...] degli anni Settanta individuava con rara lucidità [...] il marxismo fosse alla vigilia di profondi [...] primi segni di ciò fossero già avvertibili). E prima di tutto [...] di Marx». Clic significa regolare i [...] Intanto, [...] quello che si può dire con certezza [...] Eric [...]. Periodo storico diverso, certo. Ma ciò [...] che si dimentichi Marx; al [...] comporta che si ripensino certe idee, certe categorie, i [...] e le forme [...] Marx quello che, forse, potrà [...] dalle [...]. È [...] di ritrovare [...] Marx, appunto, la chiave [...] volume di Armando Plebe, Dimenticare Marx, edito [...] i tipi di Rusconi. Si tratta di un [...] nello stile [...] scritto in presa diretta, [...] vasto pubblico, vivace, immediato, con forte piglio [...]. Di fronte alle troppo [...] tanti [...] delle società complesse, Plebe [...]. [...] delle sue palinodie? Non direi. Piuttosto una sfida alla [...] perché si porti fuori dalla bonaccia in [...] trova da tempo. A [...] dov'è la cultura «storica» [...] Dove sono finiti i filosofi della transizione e [...] crollo del capitale? Dov'è nascosta [...] incrollabile fiducia nelle magnifiche [...] Una sfida che va raccolta. Dunque, dimenticare Marx! Non solo le grandi [...] Marx, ma anche «i suoi spunti e i [...] stati sfruttati sino al limite delia sfruttabilità». E, tuttavìa, dal momento [...] del marxismo non può [...] sul piano teorico, né su quello della [...] potrebbe provare a [...]. Da ciò potrebbero risultare suggerimenti [...] messe in guardia, promemoria. Plebe, a tal proposito, [...] patchwork un tappeto ricavato [...] pezzi di stoffa di forma e colore [...]. Buono per [...] di un partito di [...] non necessariamente di sinistra». ///
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Non [...] guardare nostalgicamente al passato, [...] su alcuni possibili percorsi del nostro presente, [...] della nostra epoca. Sulla quale sembra ancora [...] Marx che qualcuno, [...] maldestramente, credeva si fosse [...] nulla. ///
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Sulla quale sembra ancora [...] Marx che qualcuno, [...] maldestramente, credeva si fosse [...] nulla.