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LA [...] ogni epoca si è [...] illusione: la guerra per [...] e [...] di pace: illusione che [...] un fine superiore ad essa e potesse [...] nuovo ordine di cose e [...] che ogni pace si [...]. Guerra e pace seguono [...] meccanico e uguale, trascinando inevitabilmente gli uomini [...] delle loro chimeriche illusioni, si combatte sempre [...] ci si chiede di [...] ad ogni costo. Molti soldati americani, sconfitto [...] tedesco, contavano e speravano di [...] subito sconfiggere anche quello russo: per farla finita, per [...] di [...] acquistato la pace. Pochissimi avevano combattuto la [...] del [...] e c'è ancora oggi [...] traditore Romain Rolland che lo fece apertamente, [...] i congressisti rivoluzionari di [...]. Ma dopo che, come [...] Jean Renoir, la grande illusione venne a farsi cancrena [...] si ingrosso, divenne convinzione generale degli animi [...] uomini oppressi, che non avevano alcun interesse [...] bellica, ma provavano odio, ribrezzo, terrore di [...] si smascherava, e cadevano i falsi ideali [...] affermazioni imperialiste e razziste (due temi che [...]. La visione di Renoir compie [...] precisa disanima di classe: [...] tedesco; [...] francese; [...] borghesia; [...] della media borghesia. Non appare il proletario. Non si vedono soldati [...] "West front [...] di [...]. La loro psicologia è [...]. Ma il tema di [...] liberarsi della guerra, tornare [...]. Rifiuto di combattere e [...]. Si può combattere per [...] sia giusta? Renoir non lo dice : [...] guerre esecrabili. E la vera natura [...] allora vien chiarita [...] nel dialogo dei due [...] al di sopra di qualsiasi avvenimento il [...] onore [...] la solidarietà della loro [...]. [...] francese si riconosce [...] tedesco. Cade ogni barriera. Sorge la solidarietà tra [...] può essere ;al di sopra di tutto. Renoir [...] descritta tra gli aristocratici, [...] in [...] (Tragedia della miniera), tra [...]. Renoir presenta due aristocratici [...] le affermazioni u-mane del [...] giungere [...] e degli uomini, di [...] classe operaia si fa vero fattore positivo: [...] comune a tutti gli uomini coscienti di [...] un loro particolare modo. Ogni uomo può riconoscersi [...] uomo. Vi sono leggi comuni [...] i due aristocratici obbediscono: vi è la [...]. Così, per la contadina [...] la morte del marito si consuma di [...] casolare, [...] che chiede rifugio, non [...] nemico, ma [...] col suo calore, con [...] di vita. Per la semplice contadina, [...] nemici sulla terra, ma uomini con cui [...]. Uomini a cui si [...] del suo animo, e che si debbono [...] un giorno, per cercare la pace oltre [...]. Questa è [...] umana: il dolo-re lancinante [...] quando gli altri si staccano da noi, [...] separazione, che ci chiude uno [...] che ci fa morire. La vita è [...] che sboccia improvviso tra il [...] fran-cese e la contadina tedesca. La guerra rompe e [...] ci abbatte sotto di sé per impulso [...] che si rinnovano sempre al potere. Si potrà sconfiggere la [...] Il [...] di Renoir oggi, dopo dieci anni di [...] tono dimesso, forse sprovveduto : ma puro [...] sincerità. VITO [...] condannato a morte. Egli finisce la [...] esistenza mendicando nei viali. ///
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Protagonista ancora Michel Simon, [...] vagabondo [...]. Sia La [...] che [...] si distinguono per [...] e crudo studio realistico [...]. [...] et Cie (1933). Si svolge quasi interamente [...] un droghiere. Là [...] du [...] dieci anni dopo. È il [...] scampagnata sulle [...] della Senna. È forse il capolavoro [...] Jean Renoir, pur essendo un cortometraggio incompiuto. La grande illusione (1937). Il film più celebre [...] Renoir. ///
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Sarà proiettato prossimamente. Vedremo per la prima [...] una Rivoluzione francese aderente alla realtà storica. ///
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Tratto dal romanzo [...] Zola. Vi fu [...] del grande pittore [...] Auguste, Jean Renoir è uno [...] migliori registi del cinema francese. Quasi tutte le opere [...] caparbio, industrioso, fervido [...] umani e di poesia, [...] ai sistemi commerciali più bassi, una vittoria [...] reazionaria del pubblico. Uomo corposo e riboccante [...] di fede nel mondo» Renoir affronta le [...] con una splendida tavolozza aperta a tutte [...] psicologia e della descrizione ambientale. Ecco un elenco dei suoi [...] de [...] (1925). Cortometraggio sperimentale di fantasia, [...] influenza della pittura del padre. Sogni, danze lievi nel [...]. Nana (dal romanzo di Zola) [...] La [...] («La piccola fiammiferaia », dalla [...] di Andersen). Comincia a farsi strada, [...] pittorico degli ambienti e del personaggio principale [...] Catherine [...] una concezione robusta della [...] accenni di verismo. Infatti, subito dopo, proprio [...] « muto », Renoir dà inizio a [...] vita operaia, purtroppo mai terminato. La [...] («La cagna », 1931). Primo importante film sonoro [...] su tre personaggi drammatici. Un cassiere di banca (Michel Simon) [...] sgualdrina, la mantiene; ma essa [...] e mantiene a [...] volta un teppista di nome Dédé. Il cassiere uccide la [...] incolpare [...] Dédé, [...] poliziesco e Madame [...] (1934, dal romanzo di Flaubert) [...] ai precedenti, pur contenendo qualche buon pezzo. ///
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Inizia la serie dei [...] Renoir. È ambientato in esterni, [...] lavoro dei cavatori di pietra italiani nella Provenza [...]. Il pubblico italiano non [...] di vedere [...]. Le [...] de Monsieur Lange (1936). Film satirico e bizzarro, [...] e brillante. Les [...] (1936, venuto in Italia col [...] Verso la vita). Tratto [...] dei . La [...] de campagne (da Mau-passant). Iniziato nel 1937, rimasto [...] al [...] mutilata, dal titolo [...] del male con Jean Gabin [...] Simone Simon. Famoso il brano iniziale [...] treno per le stazioni di Francia. La règie du [...] (« La regola del giuoco [...] 1939). Ultimo film francese dì Renoir. Satira [...] ; perciò anch'esso proibito [...] fascista. ///
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Renoir ebbe appena il [...] in Italia qualche scena su Castel Sant'Angelo [...] Roma barocca del tempo. Poi, [...] della guerra, si rifugiò in America. [...] del Sud (1945). È il film migliore [...] negli Stati Uniti e fu realizzato con [...]. Gli altri sono di [...]. Le grandi case di Hollywood [...] di Jean Renoir, la [...] realtà e di sincerità. UGO [...] (dal greco [...] colui che dirige il coro, [...] poi [...] cor ago, che ha valore [...] direttore della compagnia). Regista è colui che [...] lo spettacolo nei suoi diversi elementi. Prepara e taglia il [...] esigenze dello spettacolo, curando sovente di persona [...] la traduzione. Imposta la [...] e ispira le Interpretazioni degli [...]. Le fonde in un [...] complesso. Sceglie lo scenografo e [...] loro precise disposizioni di lavoro, ne sorveglia [...] dispone la realizzazione degli [...] spettacolo da parte del personale e degli [...] scopo: fabbricanti di scene, sarti,, macchinisti, elettricisti. Infine si occupa della [...] dello spettacolo, sia nella forma pubblicitaria, sia [...] dello spettacolo teatrale (inizio, apertura e chiusura [...]. La figura del registi [...] in luce soprattutto in [...] mezzo secolo, dopo le [...] da An-toine e [...] : e solo da [...] il vocabolo, almeno nel senso che oggi [...] attribuisce. Ma è sempre esistito [...] teatro è teatro un direttore dello spettacolo [...] sovente è stato lo stesso autore o [...] attore; ma che oggi si. [...] rivista mensile del teatro [...] stranieri, e quindi [...] di avere [...] del testo dallo stesso [...]. I primi grandi registi [...] furono, come si è detto, Antoine e [...]. Antoine condusse lo spettacolo [...] benefico e profondo contatto con la realtà, [...] movimento naturalista. [...] partendo da questi presupposti, [...] della psicologia e della concentrazione nel personaggio, [...] il campo della ricerche indagando il subconscio [...] riprodurre in uno stato [...] subconscio [...]. Con [...] le tre ore dello [...] dimensione temporale e spaziale della vita. Agli inizi di questo [...] A-dolfo Appia e Gordon Craig affrontano con esperienze tutte [...] lunghi studi i problemi formali e tecnici [...]. I loro risultati non [...] di [...] si: ma le loro [...] sul dramma, sulla regìa, sono state, finora, [...] di conseguenze. A loro si ispira [...] russo Meyerhold nella prima parte della [...] opera, dal 1905 al [...]. Meyerhold, allievo di [...] e successivamente suo acerrimo [...] in luce nello spettacolo valori pittorici e [...] recitazione un senso più melodico o caricaturale, [...]. Sfrutta tutte le risorse [...] offre il palcoscenico, dal dinamismo della scenografia [...] costumi, dalla mimica più arrischiata a [...] le modulazioni di voce [...] degli attori. Rende assai più di-retta [...] spettatore allo spettacolo mediante la soppressione della [...] del sipario. Ricorre ad ogni forma [...] di spettacolo teatrale [...] penetrando con esse Violentemente [...] rappresentare e [...]. Nel [...] in [...] il cente-nario di questa maschera [...] piemontese del teatro marionettistico che ebbe origine da una [...] idea [...] Giuseppe Colla, umile ed oscuro [...] fervente patriota dei tristi giorni in cui [...] giaceva sotto il dominio austriaco. Dal 1815 la famiglia Colla [...] era dedicata [...] marionettistica, distinguendosi ovunque, ma ancora [...] aveva una maschera propria. Fu a Pavia che [...] 1848, quando piantate le sue tende in [...] questa città [...] Giuseppe Colla fu tentato [...] pavese di sfoggiare, colle [...] tre santi colori della nostra bandiera sotto [...] Radetzky. Il Colla, animato dal [...] rivolta contro gli oppressori, accettò con entusiasmo. Ideò un bozzetto, nel quale [...] piccolo palcoscenico, da [...] grosso uovo posto nel centro, [...] una marionetta vestita di rosso con larghi bordi bianchi [...] una enorme cravatta verde. [...] dei numerosi spettatori accorsi [...]. Ma la polizia fece [...] Colla, che fu rilasciato dopo qualche giorno [...] difesa presentò al Tribunale [...] serata col timbro [...]. Comando (allora per i [...] occorreva tale visto). Il programma, però, era [...] astuzia, perché il Colla nella spiegazione dello [...] in modo che la descrizione [...] della marionetta. Polizia e Tribunale digrignarono [...] il Colla fu rimesso in libertà. Così nacque « [...] v. Il Colla fu in [...] suoi moti patriottici arrestato più volte. Riuscito finalmente a sfuggi [...] austriache, si arruolò [...] piemontese e soltanto dopo [...] Palestre potè ritornare alla ricerca del suo [...] usato quale barricata, danneggiato [...] di una bomba. Ma « [...] » era intatta. La scienza del contrappunto [...] una severità quasi speculativa e arrivò a [...] che, ad esempio, un Iacopo Obrecht potè [...] Deo [...] a 36 voci. Questa supremazia dei fiamminghi [...] era riconosciuta da tutti, e il nostro Guicciardini [...] del [...] li definisce come « [...] della musica ». Essi facevano scuola [...] e per tutto il Quattrocento [...] città d'Italia, a Roma come a Firenze [...] Venezia, presso le corti dei vari signori, a, [...] o cantorie non si incontrano che maestri [...]. Fra i massimi rappresentanti [...] Guglielmo Dufay [...] il già nominato Obrecht [...] Desprès (1450-1521), Adriano [...] (1490 -1562), fondatore della [...] gran parte della loro attività in Italia. Prodotto della scuola fiamminga [...] senso, anche il nostro Palestrina. Ma anche questi maestri [...] benefici influssi [...] culturale italiano in cui [...] operare. In Italia, a contatto [...] del Rinascimento, la loro musica si liberò [...] e guadagnò, in senso [...] in agilità ritmica e [...]. Una delle ultime personalità [...] maggiore della [...] fu Orlando di Lasso. Egli compete in grandezza [...] Palestrina, di cui fu contemporaneo e che certamente [...]. Anche égli deve, senza [...] della formazione mentale e culturale [...] ricevuta in Italia, per [...] rappresentante tipico del Rinascimento. Nacque nel 1530 (o [...] Mons in Belgio, ma ancor giovinetto fu condotto [...] Italia [...] un Gonzaga. Soggiornò a Mantova, a Milano, [...] Sicilia, e poi fu a Napoli, dove ebbe [...] letterati [...] e a Roma, dove [...] ascoltare anche musiche di Palestrina. Il suo temperamento vivace [...] così, i gusti raffinati, la magnificenza sensuale, [...] bello e alla natura proprie delle corti [...]. Ne fanno fede i Madrigali, [...] Villanesche, le Canzoni francesi, i Mottetti pubblicati nel [...] ritorno in patria, ad Anversa, su testi [...] latini, francesi e tedeschi. Nel 1556 si trasferisce [...] Monaco [...] Baviera, al servizio di quella corte, dove [...] qualche viaggio in Italia, fino alla morte, [...] giugno 1594. Ma verso la metà [...] nel suo animo una radicale crisi religiosa. È il momento della Controriforma [...] anche il suo spirito vi soggiace. Non solo si dà [...] ma abbandona del tutto la musica profana [...] quella chiesastica. Il 28 aprile 1553 [...] Maestro di Cappella al [...] scrive messe e salmi [...] ispirazione grave e rigorosa, [...] pervasi, tuttavia da accenti di umana angosci [...] squisito malizioso spirito delle [...] composizioni. ///
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Il 28 aprile 1553 [...] Maestro di Cappella al [...] scrive messe e salmi [...] ispirazione grave e rigorosa, [...] pervasi, tuttavia da accenti di umana angosci [...] squisito malizioso spirito delle [...] composizioni.