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[...] convince nella trilogia di [...] con la regia di Luca Ronconi CONCERTO. Dedicato ai bimbi ebrei [...] dietro la musica Elettra anni [...] Il melò si addice a Mariangela [...] RUBENS TEDESCHI [...]. Nella sala minore del Comunale, [...] e uno spetta-colo, belli e sconvolgenti, hanno [...] pari al suc-cesso, uno dei temi brucianti [...] la strage degli innocenti. Nel ridotto, lo spettatore [...] disegni e le poesie realizzati da bimbi [...] concentrati dai nazisti nel ghetto di [...] prima di [...] eliminati ad Auschwitz. Ne cat-turarono 15. Cifre allucinanti, accostate ai [...] freschi saggi poetici in cui i piccoli [...] loro ansia di vita, di nor-malità, di [...]. Da questa aspirazione nasce [...] composta nel 1939 da Hans Krása per i bimbi [...] ebraico di Praga, alla vigilia [...] tedesca che spedì il musicista e i suoi attori [...]. [...] grandi e piccini combattono [...] battaglia con-tro [...] e la degradazione organizzando scuole [...] spettacoli, tollerati dai nazisti a beneficio de-gli ingenui inviati [...] Croce Ros-sa. In queste tragiche circostanze, [...] di [...] (Il suonatore [...] è il simbo-lo della [...] bene e il male. Il cattivo è [...] che vuol cac-ciare i [...] dove raccolgono, cantando, le monete per comprare [...] mamma ammalata. La prepotenza sarà sconfitta, e [...] si chiude con una marcetta vittoriosa. Un mes-saggio di speranza [...] mondo senza speranze, alla fre-schezza delle canzoncine, [...] quello della mario-netta con la citazione [...] di [...] dei racconti del cane, [...] mi-niati da Krása con [...] e la lievità di [...] di [...] senza leziosità nel mondo [...]. Poi [...] scomparirà, con i suoi interpreti, [...] forni di Au-schwitz. Per ricreare questa atmosfera, [...] il Comunale si è affidato ai bravissimi [...] strumenti -della Scuola di Musica di Fiesole [...] Arnold [...] hanno offerto [...] di ammirevole viva-cità. I giochi dei bimbi [...] fra le grigie mura di una [...] un ambiente tetro, di-segnato [...] Leila [...] dove le oc-chiaie vuote [...] apro-no su un panorama di macerie. Il contrasto con la [...] angoscioso e ci conduce al tragico finale [...] Marina Bianchi: la marcetta vitto-riosa si spegne [...] di un treno invisibile mentre i ragazzi [...] can-to i poveri cappotti che non indos-seranno [...]. Non vedranno la sconfitta [...] molti dei quali [...] grazie al complice oblio. Non basta però il [...]. Oc-corre anche capire come [...] stati possibili. A questo provvede la [...] sera-ta presentando, in una efficace versione scenica, [...] Requiem musicato nel 1928 [...] Kurt Weill sui testi di Bertold Brecht. Hitler non è ancora [...] Brecht e Weill sentono av-vicinarsi la tempesta. La morte, erede del [...] grava sui boschi, sui fiumi, sulle città [...] Germania [...] il milite ignoto è schiacciato dal peso [...]. [...] soltanto un velo a [...] del do-mani dalla triste [...] per consegnarsi alle camicie bru-ne: [...] sconfitta dove i for-ti [...] le ragazze ven-gono scannate e le madri [...]. La Bianchi e la [...] ricreano con forza questo [...] senza possibilità di riscatto. Le voci, ora, sono [...] coro del Maggio che, con tre ottimi [...] (José Ignacio Ventura, Jor-ge [...] e [...] danno robusto risalto ai [...] Kurt Weill, in gara con le trombe [...] della scuola di Fiesole, egregiamente diretti da [...]. Uno spettacolo prezioso, per [...] dovreb-be [...] ripreso in tutta Italia. /// [...] /// Di ritorno dai campi [...] generale Ezra [...] viene assassinato dalla moglie Christine [...] decesso dovrà ap-parire naturale), con la complicità [...] di mare Adam [...] un parente bastardo, «figlio [...] verso i [...] (una famiglia, come si [...] motivi di per-sonale rivalsa. Lavinia detta [...] figlia di Ezra e [...] Christine, [...] dal morente, spinge e [...] a uccidere Adam, ma [...] questi risul-ti vittima [...] delitto per rapina. Ne consegue il suicidio [...] Christine. E [...] già turbato [...] e mor-bosamente legato alla madre [...] Lavinia [...] paterna), è sconvolto dai rimorsi, [...] a [...] egli stesso la vita. Lavinia ri-mane sola, rifiutando [...] riparo sentimentale e co-niugale ai suoi travagli [...] amò e odiò [...] in pari misura), e [...] si rin-chiude nella casa avita, abitata dal-le [...]. In estrema sintesi, questa [...] Lutto si addice ad Elettra, 1931, di Eugene [...] tre parti per complessivi [...]. [...] nordamericano (1888-1953) si rifaceva [...] noto, [...] di Eschilo, am-bientando la [...] paese, sul finire della Guerra di Secessione. Luca Ronconi, regista [...] allestimento (Teatro Argentina, fino [...] tra-sferisce fatti e figure, [...] nel mezzo degli Anni Qua-ranta [...] secolo, al termi-ne del secondo conflitto mondia-le: [...] anacroni-smo e incongruenza. Tagli vigo-rosi sono stati [...] (versione ad hoc di Cesare Gar-boli e Giorgio Amitrano), [...] in particolare, [...] dozzina di presenze minori, [...] di Coro; di esse, si è salvato [...] giardiniere Seth, voltato al femmi-nile e affidato [...] di Marisa Fabbri. [...] scenica dura egualmente (co-sì, almeno, [...] quattro ore e dieci minuti, che diventano quasi cinque [...] con [...] dei due intervalli. Tentativo (quanto riuscito, fra [...] di far rivi-vere [...] tragedia nel mondo moderno, [...] Dèi e al Fato [...] O dramma borghese affollato [...] sul grande esem-pio di Ibsen (la cui [...] di [...] non meno che quella [...] Freud)? O romanzo teatrale, affine a un certo cinematografo [...] (là si abbevera la co-lonna musicale, ingegnosamente [...] Paolo Terni), e proge-nitore degli odierni serial televisi-vi? Ronconi, [...] del racconto e nella direzione degli attori, [...] nes-suna ipotesi. E dunque il registro [...] gesti magni-loquenti, dalle contorsioni corpo-ree, dalle battute [...] volte la caricatura (consa-pevolmente o no), a [...] e riflessivi, ad andature più piane; come, [...] della situazione, [...] arredati, contrastano con pareti [...] sta-gliano le minacciose effigi dei [...] scomparsi; mentre sulla facciata [...] assiepa-no, abbastanza stucchevolmente, file di colonne [...] (scenografia di Margherita Palli, [...] di Milena Canonero e Ambra [...] luci di Sergio Rossi). Il lato passionale, temperato [...] una gelida ironia, domi-na nella Christine di Mariangela Melato. La componente psicopa-tologica (che [...] tutti) contrassegna, con esito co-munque molto vivo, [...] Massimo [...] (il qua-le incarna anche, [...] breve spazio, il padre Ezra). Elisabetta Pozzi è Lavinia, [...] cui al titolo; e rende al meglio, [...] ben raggiunta maturità, la complessa natura del [...] rifinito di quel-li usciti, [...] dalla penna di [...]. Roberto Alpi è un Adam [...] impronta hollywoodia-na; ma rispecchia pure, di stri-scio, [...] ma-rinara del drammaturgo, [...] di-retta ispiratrice altrove. Riccardo Bini e Valeria Milillo [...] quadro, con due puliti ritrattini di «gente [...]. Annotato il successo dello [...] solle-vare un ragionevole dubbio. Ap-prezziamo come una buona [...] Christine, già morta e se-polta, riappaia in forma [...] fra [...] e Lavi-nia, replicando sinistramente [...] ragazza. Ma che la secca [...] deb-ba, contro la lettera e lo spirito [...] prolungarsi in una ulte-riore, [...] prosce-nio di Mariangela Melato, che ri-pete cose [...] ci è parsa una pura soperchieria, de-gna [...] compa-gnia capocomicale, non di tre Stabili (Roma, Genova, Parma) [...]. [...] Primo ciak per il [...] Spielberg [...] storia vera di schiavi Sono [...] ieri a Los Angeles le riprese del [...] Steven Spielberg, [...] un dramma storico ambientato [...] vede nel cast, tra gli altri, Anthony Hopkins, Matthew [...] Morgan Freeman, Nigel Hawthorne [...]. Il film racconta la [...] africani catturati a bordo [...] al largo del Connecticut [...] America per [...] dei negrieri che li [...]. La difficile causa degli schiavi [...] fu perorata davanti alla Corte suprema [...] presidente degli Stati Uniti John Quincy Adams (interpretato sullo schermo da Hopkins) che poté contare [...] varie fasi del processo [...] Baldwin [...] e [...] Johnson (Freeman). Il film, il primo [...] fondata dallo stesso Spielberg, [...] e [...] si gira tra Los Angeles, [...] New [...] e i Caraibi. /// [...] /// Emozione per «Memoria» mentre [...] «La donna che visse due volte» I sopravvissuti [...] Auschwitz [...] Berlino [...] Un silenzio assoluto, emozionato [...] accompagna-to al festival di Berlino la proiezione [...] Memoria, [...] docu-mentario sugli ebrei italiani sopravvissuti al campo [...] Auschwitz. E mentre la [...] si avvia ver-so la [...] attesa, oggi, per la proie-zione della versione [...] La donna che visse due volte di Hitchcock, [...] Kim Novak a cui la [...] ha destinato [...] alla carriera. /// [...] /// Passano due secon-di, tre. Lo schermo del [...] si è spento. La musica è finita. Ma nes-suno si alza, [...] dura il si-lenzio che ha accompagnato la [...] Memoria. [...] parte in ritardo, ti-mido, [...] forte fosse lo sforzo per vincere il [...] le mani. In una delle prime [...] con i capelli bianchi si alza a [...] guarda intorno. Si chiama Jean [...] è il direttore del [...] de [...] di Parigi e sarà [...] a parlare per ricordare che anche tanti [...] fa, quando fu proiettato per la prima [...] Nebel, il film sui [...] diretto da Alain Resnais, accadde la stessa [...] «Ci [...] pochi applausi perché [...] troppa emozione». Ma il film è [...]. È il momento in [...] cer-cano di [...] traducono in ra-gioni, dialogo, [...] pla-tea e gli autori. Che sono già lì [...] appena turbati da un velo [...] mentre il pubblico di [...] sala con il suo silenzio. Memoria è dunque approdato [...] cinema di Berlino. Del bellissimo film sugli [...] ad Auschwitz di Marcello Pezzetti e Liliana Pic-ciotto [...] diretto da Ruggero Gabbai, [...] abbondan-temente parlato nei giorni scorsi. Il documentario, lo ricordiamo, [...] loro viva voce e per la prima [...] e le vicissitudini di 93 tra gli [...] vivi dal lager degli oltre ottomila che [...] Au-schwitz [...] deportati. La novi-tà è, ora, [...] della [...] «nella cit-tà dove la [...] come ha detto Jean [...] e «dove tut-to è [...] fatto eco Pezzetti. Proiezione cui il cronista [...] con il compito di scrivere sulle «reazioni [...]. Reazioni? Finché la pellicola è [...] sullo schermo [...] rea-zione è stato il silenzio [...] cui [...] già detto. Un silenzio pressoché totale [...] al cinema non si sente quasi mai, [...] un commento da fare, [...] da scambiare con il [...] da non reprimere: e invece stavolta [...] rumore, in platea, è [...] che ha fatto muovere i cor-pi sulle [...] un unico singhiozzo, alto, venuto da chissà [...] delle scene più strazianti. E però adesso è [...] parole. Gabbai e Pezzetti ri-spondono [...] Ulrich Gregor, il presidente della [...] sollecitano i tedeschi della [...] («Ora [...] sentire dei berlinesi») e il filo del [...] chiarissi-mo. /// [...] /// [...] che [...] sia stata «migliore» nel [...] suoi propri ebrei è un mito, un [...] smascherato, perché esso sparge i suoi veleni [...] impedendo, con la cognizione della atroce verità [...] Storia, [...] quello che tutti ritengono necessario: la riconciliazione, [...] considerare davvero passato il passato. Da ebrei italiani, parlano [...] e il [...] del film. Ma poi Pezzetti a [...] si ferma. Si guarda intorno. [...] deve riconoscere le proprie [...] questo -dice -non può essere un sollievo [...]. Io, ebreo, sono a Berlino [...] dimentico che è [...] che è cominciato tutto». Son stato troppo duro?, [...] tardi agli amici. /// [...] /// I tedeschi che erano [...] per Memoria son di [...] lezione se la sono già recitata da [...]. Quelli che vi stanno [...] di Memoria, sono in fondo quelli che [...] bisogno. È agli altri che [...] orecchie quelle parole. A quelli che le [...] sera non le cercano perché ritengono, si [...] nome, Au-schwitz, con la loro vicenda di [...] del Duemila non [...] più nulla. Alla Germania che si [...] gridare nelle orecchie. Perché impari dal silenzio [...] di te-deschi. Loro, sì, normali. E in concorso la [...] partigiani contro [...] DAL NOSTRO INVIATO ALBERTO CRESPI [...]. Questa è più o meno [...] risposta della maestrina Lucie [...] alla doman-da di una scolaretta: [...] sarà il mas-simo [...] ma se pensate che quella [...] è in realtà una partigiana, e che siamo nel [...] nella Francia occupata dai nazisti, sarete forse [...] che anche le verità ovvie [...] di tanto in tanto ri-badite. Per non dimenticare. Dopo Larry [...] e il primo emendamento, Berlino [...] ha tro-vato [...] Grande Tema: la me-moria. [...] accanto il nostro Paolo Soldini [...] riferisce [...] berlinese al magnifico documenta-rio sui [...] italiani di Au-schwitz, intitolato appunto Memo-ria. Mentre il Forum scavava [...] lager, anche il concor-so piazzava qua e [...] cui il ricordo e la rimozione erano [...]. Giorni fa è toccato [...] Segreti del cuore, di [...] toccante «amarcord» della Navarra [...] Ses-santa: [...] la scoperta del mondo, [...] dolo-roso e inaccettabile, e la Spagna di Franco [...]. Ieri, dalla Francia è [...] Lucie [...] film destinato a far [...] quando si va a frugare nei fatti [...] Vichy. A proposito di scheletri [...] francesi ne hanno più di tutti, o [...] uno che non vogliono asso-lutamente togliere dalla [...]. Claude Berri è un [...] sta al gioco. Di tanto in tanto, mette [...] parte i kolossal un [...] tronfi alla Germinal e comincia [...] rovistare [...] suddetto. Accadde nel [...] con [...] in concorso a Berlino) e [...] di nuovo oggi, con Lucie [...]. Il film rievoca un [...] a Lione nel [...]. Lucie e Raymond [...] coniugi [...] sono entrambi membri di [...] Resistenza. Hanno lavori di copertura [...] lui ingegnere) e una fa-miglia felice. Ma sono tempi duris-simi. Raymond viene arrestato una prima [...] nel marzo del [...] è «solo» di mercato nero, Lu-cie riesce a [...] liberare. Il 9 giu-gno [...] viene catturato uno dei [...] il generale [...] e gli altri capi [...] segreta per rior-ganizzarsi. Qualcuno tradisce, la Gestapo [...]. Raymond e soci finiscono [...] di Klaus Barbie, il famigerato «boia di Lione», [...] suoi sgherri. /// [...] /// Lucie, che è una [...] di acciaio, spinge i compagni rimasti liberi [...] loro evasione. La delazione di cui [...] argomento ancora molto scottante in Francia: non [...] capito chi avesse tradito, e del mistero [...] anche quel magnifico documentario su Barbie realizzato [...] Marcel [...] Hotel Terminus. Ma al di là [...] fatte, e del rapporto di for-ze fra [...] della Resistenza, [...] drammaturgico di Berri è [...] Lucie [...] è il ritratto di [...] trova nella propria coe-sione la forza per [...] storiche immani, quindi, alla fin fine, è [...] storia [...]. Al tempo stesso, è [...] sulla Resistenza che emozionano ancora oggi, con [...] e i tedeschi cattivi: sarà una logica [...] western, ma è anche la logica fondamenta-le [...] che Berri mostra di conoscere a mena-dito. Gli danno una valida [...] Daniel [...] bravo come al soli-to, [...] Carole Bouquet, brava assai più del solito; mentre in [...] si riconosce volentieri il grande regista teatrale Patrice [...]. /// [...] /// Gli danno una valida [...] Daniel [...] bravo come al soli-to, [...] Carole Bouquet, brava assai più del solito; mentre in [...] si riconosce volentieri il grande regista teatrale Patrice [...]. (0)
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