Brano: [...]oni partigiane italiane, slovene e croate, dal Friuli all’lstria, col sostegno delle popolazioni, indusse Rainer e Globocnik ad applicare i metodi terroristici già collaudati nei territori dell’Est europeo dalla “guerra totale” hitleriana.

Al termine di un’occupazione contrassegnata da deportazioni e stragi, di cui la Risiera di San Sabba (v.) fu un sinistro simbolo, Rainer fuggì e raggiunse l’Austria, dove tentò di galvanizzare i “suoi” carinziani per continuare la lotta. Rifugiatosi con Globocnik e altri fidi in una malga delle Alpi carinziane, qui venne catturato da una pattuglia inglese il 31.5.1945. Mentre Globocnik riusciva a suicidarsi poco dopo l’arresto, Rainer venne consegnato alle autorità jugoslave: processato dal Tribunale della IV Armata jugoslava, fu condannato a morte con sentenza del 19.7.1947 e impiccato.

Bibliografia: Karl Stuhlpfarrer, Le zone d'Operazione Prealpi e Litorale Adriatico 19431945, Ed. Libreria Adamo, Gorizia 1979; Enzo Collotti, L’amministrazione tedesca dell'Ita

lia occupata 19431945, Lerici, Mil[...]

Brano: [...]e, in Piazza Garibaldi inciterà la folla alla lotta armata contro tedeschi e fascisti e che, nella notte del 9 settembre, guiderà il ricupero delle armi abbandonate presso il deposito munizioni sulla riva sinistra del Porto Canale di Ravenna. Nei giorni successivi Aldo Sintoni (v.) organizzava alla foce dei Fiumi Uniti un centro di addestramento per le reclute della guerriglia, mentre Mario Gordini (v.), Arrigo Boldrini, Mario Morigi e Arrigo Graziani davano vita alla struttura delle formazioni armate. L’11 settembre il Comitato federale comunista, riunito clandestinamente all 'Hotel “Mare e Pineta” di Milano Marittima, su suggerimento di Boldrini e di Ennio Cervellati (v.) decideva di inviare parte dei volontari nelle colline a sud di Forlì per crearvi le prime basi militari, la futura 8a Brigata Garibaldi “Romagna” (v.), ma di dar vita contemporaneamente anche alla guerriglia nella pianura, là dove la militanza e l’impegno antifascista potevano essere convertiti

in momenti di mobilitazione sistematica per una lotta politica, sociale e[...]

Brano: [...]erano affidate a tre sot

tosegretari (ministri dal 1929 al 1933), che il più delle volte erano anche capi di S.M., scelti fra generali relativamente giovani e poco noti che Mussolini sostituiva continuamente. Così dal 1925 al 1943 vi saranno i seguenti capi di S.M.: All’Esercito: Badoglio (carica abbinata a quella di capo di S.M.G. fino al 1927); Ferrari; Gualtieri; Bonzani; Baistrocchi; Pariani (v.) (gli ultimi due anche sottosegretari) ; Graziani (v.) ; Roatta (v.) ; Ambrosio (v.) ; De Stefanis; ancora Roatta. Alla Marina: Acton; Burzagli', Ducei] Cavagnari, Riccardi (gli ultimi due anche sottosegretari). All'Aeronautica: Piccio; Armani; Valle; Bosio (gli ultimi con Italo Balbo per ministro); ancora Valle; Pricolo (v.) ; Fougier (gli ultimi tre anche sottosegretari).

Questo andamento cinematografico, inteso più a impedire il formarsi di potentati personali che non a un’effettiva intrusione di Mussolini nell’ordinaria gestione delle Forze Armate e dei loro S.M., aveva però reso necessario un polo militare fisso affidato a persona no[...]