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Il segmento testuale zariste è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 32Entità Multimediali , di cui in selezione 12 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 218

Brano: [...], aveva avuto luogo uno scontro memorabile fra la polizia e gli operai della fabbrica Obuchov. Nel 1902, a Sormovo, durante la dimostrazione illegale del Primo maggio era stata innalzata la bandiera rossa. Nel novembre, si era svolto un grandioso sciopero a Rostov sul Don. Nel 1903 si era scatenato un memorabile sciopero generale in tutta la Russia meridionale. I contadini dei governatorati di Poltava e di Karkov erano insorti contro le autorità zariste nel 1902. Quanto alle agitazioni studentesche, erano così frequenti e diffuse da renderne impossibile l’enumerazione.

Nel 19011902 nacque in Russia il Partito socialista rivoluzionario (idealmente riallacciatosi al programma e all’attività della vecchia organizzazione terroristica Narodnaja Volja), il quale dispiegò subito una forte attività anche di carattere terroristico. Fra il 1903 e il 1904 sorsero inoltre due organizzazioni politiche borghesi: VUnione dei zemcy

costituzionalisti e VUnione di liberazione che, successivamente, costituiranno il centro del Partito costituzionale democ[...]

[...]to costituzionale democratico, chiamato più brevemente “cadetto” per le iniziali “C” e “D”).

Nelle intenzioni e speranze della Corte, la guerra contro il Giappone avrebbe dovuto anzitutto liquidare le opposizioni interne grazie alla mobilitazione generale; e nello stesso tempo rafforzare il prestigio del

lo zar attraverso quella che si riteneva una facile e sicura vittoria militare. Invece le clamorose sconfitte militari subite dalle forze zariste finirono per precipitare il paese nella rivoluzione.

La rivoluzione democraticoborghese del 19051907

La situazione politicosociale della Russia all’inizio del 1905 in realtà era tale che sarebbe bastata una scintilla per dare fuoco alle polveri. Ma non fu una semplice scintilla l'ecatombe del 9 gennaio (v. Domenica di sangue), nella quale le truppe zariste spararono contro una pacifica manifestazione di duecentomila operai di Pietroburgo guidata dal pope Gapon. I morti furono oltre un migliaio e i feriti il doppio. L’impressione suscitata dalla carneficina fu enorme in tutta la Russia: da quel momento ebbero inizio manifestazioni e scioperi generali senza precedenti in Russia e nei paesi capitalistici più avanzati. Si calcola che nel solo 1905 gli scioperanti siano stati circa 2.863.000.

Dopo la “domenica di sangue”, tra gli avvenimenti più memorabili si ebbe nel maggiogiugno lo sciopero degli operai di IvanovoVoznesensk, nel corso del quale[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 220

Brano: [...]rtire daH’aprile 1915 l'esercito

tedesco passò alla controffensiva, infliggendo all’esercito russo una serie di sconfitte. Nell’autunno dello stesso anno i tedeschi avevano già occupato parte della Galizia, la Polonia, parte dei Paesi Baltici e della Bielorussia. Ma nel 1916 l’esercito russo riuscì a infliggere seri colpi agli austroungarici, occupando la Bucovina, la Galizia meridionale e catturando 400.000 prigionieri. In Turchia, le truppe zariste avanzarono per circa 300 chilometri, conquistando città come Erzerum e Trebisonda.

Nel dicembre 1916 i tedeschi a loro volta occuparono la Romania, costringendo i russi ad allungare il fronte di altri 500 chilometri. Nello stesso tempo cominciarono a pesare le difficoltà economiche incombenti sulla Russia e l’arretratezza tecnica degli armamenti rispetto a quelli degli Imperi Centrali, che si traduceva in conseguenze drammatiche sulle perdite umane al fronte: si è calcolato che, per ogni mille soldati, le perdite inglesi erano di

6 uomini, quelle francesi di 59 e quelle russe di 85.

[...]

[...]one. L’industria non era in grado di far fronte alle crescenti necessità militari (fucili, cannoni) perché era diminuita la produzione dei metalli, del carbone e del petrolio. Molte fabbriche cessarono di produrre. Un ulteriore aggravamento della situazione economica del paese fu determinato dalle debolezze di tutto il sistema russo dei trasporti, fino a provocare la paralisi economica dell'impero. Di fronte alle crescenti difficoltà le autorità zariste si rivolsero agli Alleati per prestiti e ordinazioni di armi e merci, tanto che il debito dello Stato raggiunse rapidamente i 33,5 miliardi di rubli. Gli investimenti stranieri nell'industria russa raggiunsero circa il 50% del capitale fisso. La guerra mise in luce le debolezze dell’economia russa, ma nello stesso tempo provocò uno sviluppo senza precedenti del capitalismo, facendo compiere passi da gigante ai trust e ai konzern.

Per facilitare i rifornimenti all'esercito, erano stati inizialmente creati dalla borghesia russa molti comita



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 309

Brano: [...]i un partito marxista, trattandone nei saggi II nostro programma, Il nostro compito immediato, Una questione urgente, Quale eredità respingiamo? (1899).

Nell’autunno 1899 — mentre si trovava ancora al confino — accettò

di dirigere la Rabotciaia Gazieta (Giornale operaio) che il Congresso del Partito operaio socialdemocratico russo (P.O.S.D.R.) avrebbe assunto come organo ufficiale del partito ma di cui allora non fu permessa dalle autorità zariste la pubblicazione.

Nel febbraio 1900, scontati i 3 anni di deportazione, Lenin potè stabilirsi a Pskov, presso la frontiera estone, avendogli proibito le autorità zariste di risiedere a Pietroburgo o in altri centri universitari, in luglio, dopo aver stabilito rapporti con i socialdemocratici di diverse località, partì per la Svizzera.

L’Iskra

Alla fine del novembre 1900 Lenin si dedicò alla preparazione della Zaria e nel gennaio 1901 fece uscire il primo numero óeW’Iskra (v.). Il titolo (La scintilla) veniva spiegato, nella testata, dalle parole con le quali i decabristi avevano risposto a Pusckin: « Dalla scintilla scaturirà la fiamma ». Dopo esser stato tenace promotore del giornale, Lenin ne divenne il direttore.

L’azione dell’« Iskra » si svilupp[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 132

Brano: [...](o anche Esercito Rosso), fu il nome dato all’insieme delle forze armate dell’Unione Sovietica. L'A.R. si formò nel corso della guerra civile e, come 4?rimo compito, ebbe quello di fronteggiare l’intervento straniero contro la nascente Repubblica dei Soviet.

Già prima della Rivoluzione d’ottobre, dall’aprile 1917, i bolscevichi avevano cominciato a organizzare formazioni volontarie di guardie rosse (in contrapposizione alle

guardie bianche zariste). Costrette all’illegalità nel luglio dello stesso anno, le guardie rosse ricomparvero sulla scena per schiacciare il colpo di mano del generale Kornilov (v.) e divennero le principali artefici della vittoriosa insurrezione d’ottobre. Allorché la controrivoluzione e l’intervento militare dei paesi capitalisti imposero la creazione di una più grande forza militare sovietica, nacque l’A.R. (28.1. 1918).

Mantenendo le caratteristiche di un esercito di volontari, essa assorbì

150.000 guardie rosse, ma fu anche strutturata con tutte le specializzazioni proprie di una moderna forza militare ([...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 119

Brano: [...]erazione degli anarchici. Dopo T8.9.1943 prese parte attiva alla Resistenza fino a quando cadde in mano ai nazisti. Sottoposto a tortura, deportato nel campo di sterminio di Dachau, vi venne ucciso.

Domenica di sangue

È così chiamata la domenica del 22.1.1905 (9 gennaio, secondo il calendario ortodosso), nella quale più di 1.000 inermi manifestanti furono premeditatamente trucidati a Pietroburgo (oggi Leningrado) dalle forze di repressione zariste. Proposta e organizzata dal noto prete ortodosso Gapon (che in realtà era un agente provocatore legato alla polizia e allo zar Nicola II), alle prime ore del 22 gennaio una lunga processione di operai con le loro famiglie, portando sacre icone e ritratti del sovrano, cantando e pregando, si diresse verso il Palazzo d’inverno, residenza imperiale, per consegnare una petizione contenente richieste economiche e politiche. Secondo le assicurazioni del pope Gapon, lo zar si sarebbe affacciato e avrebbe ascoltato il popolo; Nicola II diede invece l’ordine ai fucilieri e ai cosacchi, già pronti all’[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 45

Brano: [...]nza rotture deH’equilibrio sociale interno, seppure come elemento unificatore al di sopra delle distinzioni razziali, nazionali, religiose e di casta. Ma bisognerà arrivare al seco

lo XX per assistere alla nascita di un autentico movimento di lotta per l'indipendenza.

L'insurrezione del Bengala

Le vicende internazionali dei primi anni del nuovo secolo avrebbero avuto un’influenza decisiva sul futuro dell'india. La sconfitta delle armate zariste nella guerra russogiapponese (190405) fu vista in tutta l'Asia come una dimostrazione che anche un popolo asiatico poteva sconfiggere un grande esercito europeo. La rivoluzione russa del 1905 esercitò d'altra parte una funzione stimolante sull'ala popolare e radicale del Partito del Congresso guidata da B. G. Tilak. I tempi mutavano rapidamente e le popolazioni non erano più disposte ad accettare passivamente le angherie degli inglesi.

Si giunse così agli avvenimenti indiani del 19051909, noti sotto il nome di insurrezione del Bengala. L'esca fu accesa dalle autorità inglesi, con la loro d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 222

Brano: [...]arebbe stato quello di trattarli molto più duramente ». (Si veda anche la voce Campi di Internamento).

Bibliografia: Luigi Vi Ilari, Affari Esteri 194345, Roma, 1949; R. Graziani, Ho difeso la patria, Milano, 1948; A. Tamaro, Due anni di storia: 194345, Roma, 1950; F. W. Deakin, Storia della repubblica di Salò, Torino, 1970.

Kobilansski, Casimiro

N. a Parigi nei 1904.

Suo padre, socialista polacco, fu recluso per 4 anni nelle carceri zariste e deportato per altri 5 anni in Siberia, da dove evase all’inizio del secolo. Raggiunta la Svizzera, poi Parigi e infine l’Italia, dopo la rivoluzione del febbraio 1917 rientrò in Russia, partecipò alla rivoluzione d’Ottobre e fece parte del primo Consiglio dei commissari del popolo della Repubblica sovietica autonoma di Crimea; trasferitosi infine a Mosca, vi morì nel 1919. Rimasto con la madre in Italia, Casimiro frequentò il ginnasio a Firenze e nel 1922 conseguì la licenza liceale a Roma. In quegli anni stabilì anche contatti con antifascisti romani, in particolare con giovani comunisti. [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 313

Brano: [...]tino rivoluzionario.

In un articolo intitolato II riformismo nella socialdemocrazia russa (settembre 1911) Lenin indicò le radici del riformismo nella nuova tattica adottata dalla borghesia che sventolava la bandiera delle riforme per impedire la rivoluzione: pagando il modesto prezzo di piccole e ipocrite concessioni gabellate per « riforme », la borghesia tentava di ostacolare e arrestare la lotta per il socialismo.

Il 4.4.1912 le truppe zariste spararono sui minatori del bacino della Lena in sciopero. Il 22 aprile, a Pietroburgo, vide la luce il primo quotidiano marxista russo, la Pravda (Verità). Per poter meglio dirigere la « Pravda » e l’attività del partito in Russia, Lenin si trasferì da Parigi a Cracovia in Polonia. Sul quotidiano, la cui tiratura un anno dopo già superava le 32.000 copie, frequenti erano gli scritti di Lenin. Negli articoli Democrazia e populismo in Cina, Il risveglio dell'Asia, Europa arretrata e Asia avanzata, egli dimostrava come il proletariato avanzato d’Europa e di quei popoli coloniali avesse neH’imper[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 119

Brano: [...]n tal modo Io zar Alessandro II, nel 1887, Aleksandr Uljanov (fratello di Lenin) fu impiccato a 21 anni per aver preso parte all’attentato contro Io zar Alessandro Ili

Lenin ammirava l’intelligenza, lo spirito di sacrificio e il grande coraggio del fratello, ma non ne condivideva le opinioni: « Noi non seguiremo quella strada », disse allora, riferendosi appunto all’attività nichilista.

I nichilisti furono duramente repressi dalle autorità zariste. Nell’ attività terroristica, queste trovarono facile terreno di infiltrazioni e provocazioni, fino a pilotarla attraverso YOchrana, la famosa polizia zarista, nella direzione più favorevole al potere. La rivista « Russkoe Slovo » fu soppressa e Pisarev, arrestato per aver scritto un violento pamphlet contro il regime poliziesco, fu chiuso per tre anni in cella di segregazione nella fortezza di Pietro e Paolo. Le repressioni e il carattere del movimento non permisero che esso avesse un seguito popolare. Isolati dalle masse, i nichilisti confluirono poi in gran parte nell’anarchismo (v. Anarch[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 184

Brano: [...]n Siria e in Palestina l’esercito turco costituì una minaccia per il Canale di Suez e per la presenza britannica in Egitto; il blocco degli Stretti, impedendo il passaggio alle navi russe, non permise che si realizzasse una fattiva collaborazione tra la Russia e i suoi alleati occidentali; inoltre il prestigio di cui la Turchia godeva in tutto il mondo arabo creò problemi nelle colonie francesi e britanniche. Nondimeno, nel maggio 1915 le truppe zariste irruppero nell’Anatolia orientale per un centinaio di chilometri fino al lago Van, ma con la pace di BrestLitovsk (marzo 1918) le provincie orientali torneranno sotto sovranità dei turchi (che coglieranno l’occasione per dare il colpo di grazia agli armeni, accusati di connivenza con il nemico).

Nel 1916, ispirata e sostenuta dall’Inghilterra, ebbe inizio sul fronte meridionale la guerriglia araba contro i turchi (la famosa “rivolta del deserto” capeggiata dall’agente britannico Thomas Edward Lawrence). Nel 1917 gli inglesi occuparono la Palestina e la Mesopotamia; nell’ottobre 1918 formaz[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine zariste, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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