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Il segmento testuale weimariano è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 25Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 322

Brano: [...]del giornalismo politico, dando espressione non soltanto alla sua ricca e sensibile personalità di scrittore, ma anche a una ineguagliata voce del pacifismo. Nel 19191920 fu infatti, tra l’altro, segretario della Deutsche Fnìedensgesellschaft, collaboratore della liberale « Berliner Volkszeitung » e fondatore del settimanale Die Republik, con il quale voleva fiancheggiare un proprio partito repubblicano a difesa esplicita del sistema democratico weimariano.

Ma più che sul terreno politico vero e proprio, con la sua opera Ossietzky si mise in evidenza nel campo del grande pubblicismo politico. Fu anche redattore del

« MontagMorgen » e, fino al 1926, del « Tagebuch », di orientamento democraticoliberale e diretto da LeopoJd Schwarzschild. Spirito indipendente, tipico outsider, Ossietzky diede il meglio di sé dalla primavera del 1926, allorché fu chiamato nella redazione della settimanale Weltbuhne, di cui, alla morte di S. Jacobsohn (3..12.1926) divenne redattore responsabile sotto la direzione di Kurt Tucholsky.

La Weltbuhne

Guidata [...]

[...]tempo stesso, una delle voci più impegnate per la trasformazione veramente democratica della società tedesca e a favore di una rigorosa impostazione « repubblicana ». Questa impostazione consentì agli esponenti della « Weltbuhne »> di cogliere con precoce sensibilità i segni del fascismo e del nazismo montanti anche in Germania.

Al nome di Ossietzky e della sua rivista sono pertanto legate alcune delle più importanti battaglie del pubblicismo weimariano contro l’involuzione autoritaria e l’intolleranza a sinistra della repubblica, contro la piaga della giustizia di classe (che, segnalando le sopravvivenze del vecchio ordine giustiziario nel corpo della repubblica, minava questa daH’interno), e soprattutto la denuncia del riarmo segreto della Germania, che mise Ossietsky sotto il tiro della vendetta dei militari della Reichswehr. Precisamente la sua polemica antimilitarista gli costò, in uno dei più scandalosi processi celebrati dalla repubblica, la condanna a 18 mesi di prigione inflittagli dalla Corte suprema di Lipsia, alla quale Ossietzky[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 109

Brano: [...], F. Neumann pervenne allo studio del nazionalsocialismo (di cui sarà uno dei primi e principali esegeti) attraverso una ricca e pluridisciplinare esperienza maturata sin dall’apprendistato giuridico e politologico presso l’Università di Francoforte, che lo vide allievo di Hugo Sinzheimer, uno dei più eminenti specialisti di Diritto del lavoro, strettamente legato alle aspirazioni riformistiche della socialdemocrazia weimariana.

Intellettuale weimariano

Appartenente alla schiera di intellettuali e studiosi vicini alla socialdemocrazia che volevano fondare

lo studio delle scienze politiche e dello Stato non su astratti principi giuridicoformali, ma soprattutto sui fondamenti politicosociali delle istituzioni e della realtà politica, tenendo presenti insieme la lezione di Karl Marx e quella di Max Weber, pose la sua attività professionale al servizio dei sindacati e dei lavoratori, come libero professionista e, dal 1925 al 1927, come docente presso l’Accademia del lavoro. Fu anche consulente legale del Partito socialdemocratico e, dal 19[...]

[...]no della nuova democrazia repubblicana. Tra i

giovani intellettuali weimariani, fu uno dei più convinti sostenitori della necessità che il cambiamento delle istituzioni avvenuto tra il 1918 e il 1919 fosse accompagnato da profonde riforme della struttura economica e sociale della Germania, pena l’interna corrosione dello stesso processo di trasformazione politica. Con questo spirito collaborò a due tra le più importanti riviste del riformismo weimariano: a Die Arbeit, l’organo del sindacato vicino alla socialdemocrazia; e a Die Gesellschaft, l’organo teorico diretto da Rudolf Hilferding. Nel suo lavoro Io colpì in particolare l’azione di svuotamento che la magistratura tradizionale andava compiendo nei confronti della Costituzione democratica, e non a caso ne!l’introduzione alla sua grande opera sul nazismo avrebbe definito l’attività della giustizia reazionaria una delle pagine più nere dell'intera storia della repubblica di Weimar.

Nell’emigrazione

Con l'avvento al potere del nazismo, Neumann subì dapprima la persecuzione; dopo esser[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 84

Brano: [...] forze controrivolu

zionarie, subì anch’egli la feroce repressione governativa: arrestato ai primi di giugno del 1919, alla metà di luglio venne condannato a

5 anni di reclusione che trascorse nella fortezza di Niederschònefeld, dalla quale uscì il 16.7.1924.

In carcere nacquero alcune delle sue opere poetiche più significative e alcuni dei testi più impegnati della drammaturgia espressionista (v. Espressionismo) e dei “teatro politico” weimariano: i lavori teatrali Die Wandiung (1919), MasseMensch (1921), Die Maschinensturmer (1922), Hinkemann (1923) e Das Schwalbenbuch (1924), un delicato canzoniere lirico.

Artistapolitico

Tornato in libertà, Toller si dedicò interamente alla lotta politica come scrittore al fianco del movimento proletario, impegnandosi in innumerevoli manifestazioni di solidarietà con la rivoluzione bolscevica (compì nel 1926 il suo primo viaggio nell’U.R.S.S.), con la lotta antimperialista (partecipò nel 1927 al Congresso anticoloniale di Bruxelles) e collaborando agli organi di stampa della sinistra intellet[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 397

Brano: [...]nella « zona libera ». Dopo la Liberazione fu per vari anni sindaco di Ciano D’Enza.

Paperi, Franz von

N. a Wer! (Germania) il 29.10.1879, m. a Obersasbach nel Baden il 2.5. 1969; generale e uomo politico tedesco.

Fu certamente uno dei personaggi più discussi della scena politica tedesca dal 1918 al 1945: nonostante la sua marcata impronta cattolica, e in parte proprio per questo, fu tra i responsabili della distruzione dell’ordinamento weimariano e dell’avvento al potere del nazionalsocialismo.

Carriera militare

Nobile rampollo di una cattolicissima famiglia di grandi proprietari terrieri della Westfalia, abbracciò giovanissimo la carriera militare, diventando ufficiale di cavalleria a venti anni. Passato successivamente al servizio dello stato maggiore, durante la Prima guerra mondiale svolse missioni diplomatiche e militari che misero bene in luce la sua personalità di fedele servitore dell'imperialismo tedesco. Inviato come addetto militare negli Stati Uniti nel 1914, in un momento particolarmente delicato della crisi interna[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 534

Brano: [...] cultura tedesca.

A differenza dell’emigrazione antifascista italiana, che fu essenzialmente politica, l’emigrazione tedesca fu soprattutto intellettuale. Le ragioni di questo fatto non risiedono in una astratta polemica e protesta degli intellettuali contro l’avvento al potere del nazismo, ma nella specifica dichiarazione di guerra che il nazismo aveva mosso contro le migliori manifestazioni della cultura democratica e socialista del periodo weimariano e contro tutte le forme di sperimentazione e di politicizzazione dell’arte moderna, dal teatro alla pittura, alla musica e all’architettura, attività che nella liberazione di forze democratiche e

anticonformiste prodotte dalla repubblica (dopo gli anni di opprimente conformismo dell’era guglielmina e dopo la crisi di valori provocata dalla guerra mondiale) avevano trovato assai fertile terreno di espressione.

Ma la cultura democratica era a sinistra: per questo, e non solo per il suo ardimento sperimentalistico, il nazismo condannò in essa « lo spirito non tedesco », l’infiltrazione ebr[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 14

Brano: [...]ltà una sconfitta della repubblica, una vera e propria cesura nella vita della democrazia di Weimar. A onta della sua pretesa apoliticità il vecchio maresciallo, insofferente dei partiti democratici e del parla

mentarismo, aperto alle suggestioni dell’opposizione « nazionale », sensibile agli allettamenti nazionalistici e militaristici, finì succube della pressione della destra, tendente a emarginare dalle leve di comando i partiti del centro weimariano per poi imporre una soluzione autoritaria della crisi politica ed economica del Reich.

Inaugurando con il governo Bruning del marzo 1930 la prassi del governo presidenziale, servendosi dei poteri semidittatoriali conferitigli dall'articolo 48 della Costituzione di Weimar, Hindenburg coprì con la sua responsabilità Io smantellamento delle istituzioni democratiche e agevolò il processo di disfacimento della repubblica.

Il 30.5.1932 il congedo di Bruning, realizzato sotto la pressione di latifondisti e circoli militari alle spalle dei partiti democratici e del Reichstag, lasciò via libera [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 45

Brano: [...]esistenza del movimento operaio.

La graduale penetrazione della N.S.D.A.P. nel tessuto politico e sociale della società tedesca è riflessa dall’ascesa delle sue fortune elettorali al Reichstag:

1924: 6,6% dei voti e 32 seggi; 1928: 2,6% dei voti e 12 seggi; 1930: 18,3% dei voti e 107 seggi; 31.7.1932: 37,4% e 230 seggi; 6.11.1932: 33,1% e 196 seggi.

L’ascesa degli anni 193032 coincise non solo con la dissoluzione del sistema democratico weimariano, grazie anche alla gestione extraparlamentare del cancelliere Heinrich Bruning (v.) che anticipò gli aspetti più tipicamente autoritari del regime nazista, e ai governi semidittatoriali di Franz von Papen (v.) e del generale Kurt vton Schleicher, ma anche con la dissoluzione del partiti tradizionali, con la penetrazione massiccia della N.S.D.A.P. tra i ceti medi e la piccola borghesia urbani, e perfino nelle campagne; con il passaggio, infine, sotto la guida della N.S.D.A.P. della base di massa della tradizionale destra tedesconazionale.

L’investitura della N.S.D.A.P. alla guida dell’oppos[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine weimariano, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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