Brano: [...]re alla direzione ogni conoscenza, ogni iniziativa, ogni responsabilità; non gli é più accordato di « pensare il suo lavoro ». Una volta, al meccanico Shartle che gli faceva delle domande, Taylor rispose : « Non vi si chiede di pensare! Ci sono altre persone qui, pagate apposta per questo ».
Ciò é quanto ci permette anche di distinguere il taylorismo da quell'altro metodo di incremento della produzione che é lo stacano
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vismo. Entrambi tendono ad aumentare la produzione migliorando la organizzazione nella quale l'operaio si trova a lavorare, utilizzando meglio le macchine, la divisione del lavoro ecc. Li accomuna anche la morale universalistica che entrambi presuppongono e quella specie di messianismo finale, che abbiamo trovato, anche se solo marginalmente, nel taylorismo, e che é caratteristico dello stacanovismo in quanto metodo per realizzare la società comunista. Ma mentre il taylorismo é un sistema scientifico di organizzazione, lo stacanovismo è un'iniziativa di operai per distribuir meglio fra di loro il loro lavoro e le loro macchine (iniziativa in un primo momento osteggiata da molti tecnici e ingegneri); e se Taylor é il nome di un capotecnico e ingegnere, Stacanov è il nome di un operaio. Se per Taylor l'operaio deve esser liberato da ogni preoccupazione e quindi responsabilità e iniziativa di organizzazione, e l'operaio ottimo é quindi quello che può venir calcolato sul piano di passività assoluta; per lo stacanovismo l'operaio deve indirizzare il suo sforzo « non più soltanto ad effettuare correttamente il suo lavoro secondo[...]
[...]ribuir meglio fra di loro il loro lavoro e le loro macchine (iniziativa in un primo momento osteggiata da molti tecnici e ingegneri); e se Taylor é il nome di un capotecnico e ingegnere, Stacanov è il nome di un operaio. Se per Taylor l'operaio deve esser liberato da ogni preoccupazione e quindi responsabilità e iniziativa di organizzazione, e l'operaio ottimo é quindi quello che può venir calcolato sul piano di passività assoluta; per lo stacanovismo l'operaio deve indirizzare il suo sforzo « non più soltanto ad effettuare correttamente il suo lavoro secondo le direttive che riceve dai suoi superiori, ma anche sul miglioramento del suo metodo di lavoro» (come é stato osservato dall'ingegnere francese L. M. Allain).
È inoltre da notare che mentre nel taylorismo i valori chiamati in gioco sono utilitari: la realizzazione degli interessi dei singoli; lo stacanovismo fa appello principalmente a valori politici, cioè di solidarietà con una comunità (ma non unicamente, perché gli incentivi finanziari sono anche molto forti).
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Il taylorismo è perciò definito soprattutto da questo spogliare il lavoratore di ogni possibilità di decisione, di partecipazione intellettuale al compito che gli viene assegnato. Il lavoro tocca il limite massimo dell'astrazione: lavorare significa compiere gesti, rispettando delle norme e delle tolleranze. Viene quindi perfezionata quell'estraneità dell'uomo al proprio lavoro, apparsa con la condizione industriale, e in un certo[...]
[...]lavoro, non muterà la semplice realtà del fatto che il lavoro del singolo operaio non é importante. Qualunque sia la coscienza che se ne possa assumere. Il taylorismo, pur con i suoi eccessi e le sue astrazioni, rispecchiava fondamentalmente una situazione reale. Convalidava in formule e sistema la già avanzata abolizione di ogni iniziativa e responsabilità dell'operaio, chiuso nell'organizzazione industriale. Ed é probabile che lo stesso stacanovismo, per quegli aspetti che attribuiscono un'iniziativa organizzativa all'operaio, sia relativo solo a uno stadio giovanile dello sviluppo industriale. Col grado attuale di divisione del lavoro é illusorio tentar di ristabilire un rapporto diretto del singolo operaio con il prodotto del suo lavoro. Non é per tali vie, di consapevolezze o persuasioni o informazioni, che si riscatta l'alienazione e ripropone un equilibrio. L'economia contemporanea non distingue più i singoli oggetti o i singoli lavoratori, distingue una classe produttrice e la produzione. E fra classe produttrice e produzione che v[...]